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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Il codice di Perelà, 1911

concordanze di «una»

nautoretestoannoconcordanza
1
1911
immergendosi nell’azzurro. Era una giornata maravigliosa e la
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1911
e s’appostarono dietro una finestra per spiarlo. Egli
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1911
Perché nessuno gli rivolgeva una parola? Almeno avesse saputo
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1911
guardato bene dal dirlo. Una figura estremamente misteriosa, e
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1911
fuori del normale in una maniera unica, liberarsene all
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1911
se ne lasciò sfuggire una intera, e chi una
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1911
una intera, e chi una e mezzo; e chi
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1911
bevuto ne lasciò scivolare una dozzina. Sorseggiando il caffè
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1911
facendo l’inchino a una gentildonna, tutti nel proprio
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1911
si preferiva cavarsela con una mezza misura di fronte
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1911
causa, l’opinione pubblica una volta tanto finì per
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1911
lama fosse passata da una parte all’altra sul
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1911
dabbene a non capire una cosa tanto chiara. Come
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1911
non glie ne va una a pallino», s’era
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1911
mezzo sarebbero passati da una minchioneria all’altra con
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1911
primo all’ultimo, è una fortuna per loro che
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1911
all’erta e come una vela si poteva gonfiarla
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1911
mezzi termini, come con una facilità che non ha
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1911
strepito, tutto era di una pesantezza opprimente, insopportabile. Si
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1911
in mezzo, quella che una bizzarra fatalità aveva fatta
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1911
avevano provocato in lui una medesima sensazione, quella che
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1911
sua bellezza, assalito da una nausea naturale. Fissò ancora
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1911
quando all’ombra d’una quercia scorse una fanciulla
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1911
d’una quercia scorse una fanciulla seduta in terra
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1911
riposava nel grembo e una ventina di pecore sonnecchiavano
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1911
guai. Certe volte sento una voglia pazza d’abbandonarle
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1911
prima persona che incontrò, una donna, quando gli fu
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1911
fattoglisi accosto gli dette una spinta alla quale non
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1911
tornò vicino e con una spinta più forte lo
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1911
un terzo, un quarto, una volta scoperta la sua
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1911
per tirare anche lui una spinta con purissima giocondità
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1911
per accingersi a tirare una nuova spinta quasi fosse
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1911
fumo ritenendo l’indisposizione una fandonia bella e buona
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1911
l’infermo. ¶ Non è una fandonia, non è un
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1911
con esattezza dove avesse una pena ma le sue
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1911
non ci poteva essere una stufa accesa né egli
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1911
n’è andato in una maniera tanto villana. ¶ «Che
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1911
apre cautamente e come una nube frusciante di sete
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1911
di veli s’introduce una donna: la marchesa Oliva
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1911
furfanti, vigliacchi! Soltanto da una donna ho potuto ottenere
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1911
donna ho potuto ottenere, una donna che sa e
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1911
mi sono sentita salire una vampa di rancore alla
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1911
è certo che vorranno una vittima, due, tre se
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1911
non ho detto loro una parola, non ho nemmeno
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1911
età. ¶ La balaustrata è una siepe di popolo che
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1911
si sono scatenati in una bufera infernale. ¶ Sono le
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1911
dà la sensazione di una burrasca in un oceano
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1911
non è possibile distinguere una voce. ¶ Già si respira
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1911
e magari due. Non una pietra veniva smossa da
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1911
pietra veniva smossa da una parte che non ricadesse
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1911
ben otto saette caddero una dopo l’altra sulle
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1911
otto saette e neppure una vittima da piangere. Storditi
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1911
segno d’infinita gratitudine una torre alla Vergine, ponendo
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1911
fare? Alzare anche loro una torre? Sarebbero rimasti indietro
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1911
ringraziare la Vergine. E una volta al lavoro, chi
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1911
tutt’uomo per innalzare una torre? In Delfo venne
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1911
di Delfo si agitava una creatura mostruosa: la guerra
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1911
Come non aver provveduto una valida difesa contro gli
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1911
ci aveva dormito. Aveva una figlia che abitava in
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1911
a stropicciarsi le mani una contro l’altra, lesto
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1911
astanti che retrocedono accecati, una nube formidabile di fumo
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1911
volta del sotterraneo, in una nube che dilegua, s
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1911
distinguere qualcosa. Nel mezzo, una grande spianata di cenere
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1911
metri da terra, pende una catena alla quale è
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1911
e più sinistre ombre. Una catena abbastanza grossa pendeva
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1911
v’era allacciato con una più piccola che lo
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1911
salendovi per mezzo d’una scaletta o uno sgabello
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1911
ebbe sulla propria carne una forza sovrumana, smisurata? ¶ Non
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1911
smisurata? ¶ Non venne rinvenuta una parola che giustificasse o
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1911
alcuno scritto. ¶ Giunge correndo una giovane donna scarmigliata, trafelata
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1911
padre è impazzito. Egli, una volta, pochi giorni or
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1911
caso, lui stesso inculcato una tale fisima dentro il
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1911
sulla costola da sembrare una lama di coltello. ¶ – Folle
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1911
nell’onorata persona, non una macchia nello specchio dell
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1911
tenebrosi dove s’annida una passione insana, la più
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1911
ai nostri sguardi smarriti una scena infernale di fiamme
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1911
fino ad oggi inespressa, una sovrumana ambizione? Sproporzionata alla
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1911
a voi. ¶ – Oggi è una bellissima giornata, proprio bella
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1911
Ah! Ah! Ah! ¶ – Avete una curiosa maniera di ridere
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1911
vostro frizzo? ¶ – Che siete una manica d’imbecilli. ¶ – E
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1911
sta tutto nel disprezzo, una cosa abbastanza facile. ¶ – Dir
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1911
E poi volete sapere una cosa? ¶ – Sentiamo. ¶ – Il Re
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1911
un altro. ¶ – Sì, è una parola: trovarlo. ¶ – Chi sa
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1911
sa chi è. ¶ – È una cosa senza nome. ¶ – Colossale
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1911
sarà sempre fumo. ¶ – Con una buona soffiata lo mandiamo
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1911
Non se ne indovina una. ¶ – È fatale. ¶ – È una
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1911
una. ¶ – È fatale. ¶ – È una trappola che c’è
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1911
Non regge. ¶ – Egli mandò una volta il suo figliolo
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1911
Sotto! ¶ – Non ha trovato una parola per scolparsi. ¶ – Che
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1911
Non si voleva prendere una decisione sul contegno da
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1911
astuzia sul cammino prescelto? Una volta che il popolo
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1911
tutte queste cose, ricordandosi una a una le facce
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1911
cose, ricordandosi una a una le facce dei presenti
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1911
l’avevano guardato in una certa maniera che gli
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1911
carta senza mai restituirne una indietro. Ricordava il sorriso
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1911
me. Perché non dirmi una parola? Perché nessuno è
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1911
tasche vuote ma con una corona sulla fronte. ¶ La
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1911
canini, quali puntelli di una bocca sformata da urango
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1911
lasciato entrare. ¶ Si forma una cornice nera d’inappuntabili
100
1911
credito d’ogni banca: una ricchezza incredibile, favolosa. ¶ Quanto
101
1911
altro. ¶ Nessuno seppe trovare una parola in quel momento
102
1911
livrea della massima solennità. ¶ Una volta fuori, non fischi
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1911
dell’apocalisse. ¶ Ma da una finestra che s’apre
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1911
inguantate squisitamente, sporgersi da una finestra in tutta fretta
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1911
l’esalazione pestilenziale durante una settimana nessuno osò di
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1911
nessuno osò di aprire una finestra. ¶ Il Re fu
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1911
il modo di risolvere una situazione insostenibile, e il
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1911
al bene di tutti una ricchezza che aveva illecitamente
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1911
personaggio. ¶ Iba non disse una parola, né fu possibile
110
1911
le furie per rendergliene una di seconda mano. Il
111
1911
e dove può arriva, una volta staccò un orecchio
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1911
le ha più perché una volta con una di
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1911
perché una volta con una di esse ruppe la
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1911
si adorna il corpo, una collezione preziosa raccolta durante
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1911
furore il paziente sperpera una quantità d’energia; ciò
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1911
gli vengono davanti ha una smorfia di dileggio e
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1911
spasmodici che si conosca. Una signora aveva questa orribile
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1911
il ventre o bucandosi una vena, bisogna tagliargli le
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1911
tre uomini per praticargli una sonda ed inoltrare aria
120
1911
s’era gettato da una torre alta cento metri
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1911
quando è raffreddato, e una bocca con la quale
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1911
vengono in mente. E una volta che lo hanno
123
1911
può essere assalito da una crisi, quando vede qualcuno
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1911
volte come diciamo noi. Una mente costruita per la
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1911
ha ai suoi ordini una ventina di tecnici che
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1911
secondano in ogni capriccio, una vera e propria compagnia
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1911
e non avendo egli una manìa particolare può interessarsi
128
1911
aver destato in tutti una grande maraviglia, me lo
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1911
sono facilissimi allo stupore, una mosca che vola o
130
1911
cade fanno loro emettere una serie di Oh! e
131
1911
vi tira sulla testa una scarpa o il bicchiere
132
1911
pazzi, signor Perelà, occorre una cosa soltanto: un grande
133
1911
ne hanno tanto quanto una pulce, e se anche
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1911
del giorno compilato con una precisione meticolosa, asfissiante. Dico
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1911
io non concederò mai. ¶ «Una volta la settimana impartisco
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1911
entra, generalmente, per adempiere una formalità. Nei pazzi lo
137
1911
e la politica a una distanza rispettabile. Allora mi
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1911
mi piace di essere. Una notte fui cometa. Fra
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1911
le comuni vie con una coda di tela d
140
1911
Il principe Zarlino gridò una parola sconcia, di quelle
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1911
rive del fiume vivono una loro vita fraterna guardandosi
142
1911
gemelle, e hanno entrambi una chiesa d’uguale architettura
143
1911
lunare della notte, dall’una parte e dall’altra
144
1911
fiume fu campo di una stranissima battaglia. ¶ «È bene
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1911
più. ¶ – Perché tu sei una sciocca. ¶ – E una cattiva
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1911
sei una sciocca. ¶ – E una cattiva. ¶ – Insolente. ¶ – Dispettosa. ¶ – E
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1911
asfissiarla. ¶ – Dimmi un poco una cosa, se davvero gli
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1911
Che delicatezza! ¶ – Un sogno. ¶ – Una fantasia. ¶ – Una favola. ¶ – Già
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1911
Un sogno. ¶ – Una fantasia. ¶ – Una favola. ¶ – Già, perché quando
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1911
ce lo ripigliano. ¶ – Per una delle solite beghe. ¶ – Le
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1911
e grinzose ch’è una vera schifezza. ¶ – Glie lo
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1911
cose mi sembra di una ingenuità... ¶ – È quello che
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1911
essere più furbo d’una faina, quelle vecchie devono
154
1911
possiamo esercitare su lui una grande influenza. Se vogliamo
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1911
egli s’innamorasse d’una di noi. ¶ – Ma gli
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1911
che la Catulva darà una recita in suo onore
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1911
deboli sensi potrebbe assumere una tale impresa senza tema
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1911
istinti non hanno più una loro parola? ¶ «Come non
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1911
nostra coscienza per stabilire una misura atta a pesare
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1911
la sua facciona rosea... ¶ – Una rosa perduta nelle nuvole
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1911
Chi l’avrebbe detto. ¶ – Una scintilla. ¶ – Come sei deliziosa
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1911
hai fatto? ¶ – Hai avuto una squisita idea. ¶ – A nessuno
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1911
punture questa notte. ¶ – È una follìa. ¶ – Lo so. ¶ – Pensa
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1911
che sono stanchi. ¶ – Manca una sedia a questo ballo
165
1911
su... su... Certamente è una piuma quella che sostiene
166
1911
gli stanno ch’è una maraviglia. ¶ – E poi lucidi
167
1911
è un pessimo soggetto, una lingua d’inferno, ecco
168
1911
perché è brutto come una scimmia, e nessuna di
169
1911
tanta gente... Entra da una porta e prima che
170
1911
casa. Voi la chiamate una casa questa? Mio caro
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1911
il braccio a Perelà. ¶ – Una coppia di fumo. ¶ – Come
172
1911
Nel cortile della Reggia una vettura attende. Perelà, seguìto
173
1911
ne accorga gli consegna una lettera. ¶ La vettura si
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1911
di un’altra persona, una fanciulla il cuore d
175
1911
un giovane quello di una fanciulla... vi ricordate? Ciò
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1911
ce ne possiamo accorgere, una spugna inzuppata di dolore
177
1911
e nuovo all’amore. ¶ «Una sola cosa vi domando
178
1911
tutto il mio amore, una parola: ditemi che la
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1911
la mia non è una follìa, ma voi andaste
180
1911
Vi ho scritto per una sola ragione: quella donna
181
1911
i peccati altrui. ¶ – E una terza specie, signor Perelà
182
1911
e non sentirono che una prima vampata che li
183
1911
V’era un tempo una piccola cortigiana la quale
184
1911
ella faceva pagare con una cifra rotondetta, e la
185
1911
del camposanto. ¶ Avvolta in una grossa pelliccia e rannicchiata
186
1911
la soglia, e sembra una noce molto secca dentro
187
1911
morte si serve d’una falce per raccogliere l
188
1911
da un incontro, è una scintilla che investe. Uno
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1911
cavalcare sulla schiena di una zebra. ¶ Gli amanti vanno
190
1911
cavalcare sulla schiena d’una tigre. Senza essere osservati
191
1911
raggi che filtrano attraverso una grata bassa. La porta
192
1911
anni or sono, per una colica di cui non
193
1911
una corrente d’amore, una corrente di passione. Ma
194
1911
mai. ¶ «Dovetti ricorrere a una di quelle astuzie che
195
1911
bocca era perduta in una nube soave di seta
196
1911
fermi, rotondi, supplichevoli... Fu una doccia gelida nell’istante
197
1911
esse facciano dell’amore una questione più o meno
198
1911
Per me fu sempre una questione di morte; il
199
1911
compagno già aveva fumata una sigaretta ed accendeva la
200
1911
la pelle contrarsi in una convulsione definitiva. Ero entrata
201
1911
decisi di ritirarmi in una solitudine contemplativa nella mia
202
1911
quelle del cimitero. Vidi una volta passare un ventenne
203
1911
non potersi descrivere, di una spettrale magrezza, le guance
204
1911
lo sguardo fissava da una maggiore profondità e la
205
1911
guarda dentro lo specchio. ¶ «Una volta uscii a notte
206
1911
sul muro difronte, e una faccia azzurra su cui
207
1911
librandoli col movimento d’una farfalla bianca e nera
208
1911
abitare, con sua madre, una villa a poca distanza
209
1911
e là rischiaravano appena una croce nera o una
210
1911
una croce nera o una vecchia fotografia. In un
211
1911
Signor Perelà, sentivo che una vita s’era versata
212
1911
ognuno fosse l’ultimo. ¶ «Una sera il mio fanciullo
213
1911
immobile. La bocca divenuta una gomma nella mia che
214
1911
un pochino di più, una cosa naturalissima. Attesi ancora
215
1911
No... no, bisognava trovare una via. E il farnetico
216
1911
strinsi ancora, mi sentivo una forza sconosciuta, sovrumana, e
217
1911
paura, dall’insensata paura. Una volta là dentro, sicura
218
1911
sulla bella faccia divenuta una cera. Riposava tranquillo sull
219
1911
quella faccia che in una pace celeste s’era
220
1911
per lasciarmi guidare da una fantasima: la paura. Ma
221
1911
Mi avessero appesa ad una corda nel mezzo della
222
1911
sul suo morto come una statua, fino alla notte
223
1911
Bianca delle Catene è una bravissima signora, ma su
224
1911
per lei. ¶ – Vive in una villa misteriosa dove nessun
225
1911
è Rete, è Lama? Una narra la pena di
226
1911
di un cuore; e una spiega la rete che
227
1911
rete che lo allacciò; una porta nella mano il
228
1911
mi spinge a distinguere una cosa di esse. Ditemi
229
1911
voi la vedete raccogliere una spada bagnata di sangue
230
1911
la dama, e ora una carta di denari: il
231
1911
Regine a cui rimane una spada bagnata di sangue
232
1911
volte ho udito pronunziare una parola, mi volsi e
233
1911
e non potei vedere... ¶ – Una parola? ¶ – Dio. ¶ – Oh! Non
234
1911
Non riuscii ad insegnargli una cosa soltanto, nulla volle
235
1911
è vero? Egli dice una sola parola, ma è
236
1911
non si divorano l’una con l’altra? ¶ – Perché
237
1911
sembrarono, mio caro Perelà? ¶ – Una gabbia di grossi uccelli
238
1911
nessuna, ho dovuto con una vettura di piazza farmi
239
1911
fra noi, non è una cosa che succede sempre
240
1911
paura che gli tirassero una schioppettata. ¶ – Macché! È amato
241
1911
questo fenomeno naturale come una quotidiana necessità della vita
242
1911
di un’altra creatura? Una fanciulla il cuore di
243
1911
il giovane quello d’una fanciulla? Noi cerchiamo per
244
1911
ridere. ¶ – Volete stare zitte una buona volta? ¶ – Tacete, v
245
1911
buco: signor Perelà, è una verità sacrosanta. I dolcieri
246
1911
pongono sopra un’asse, una accanto all’altra, le
247
1911
senza: otturata. E infine una ve ne sarà nella
248
1911
che allorquando si cerca una certa cosa è giusto
249
1911
l’Inghilterra, la Germania, una parte dell’Africa, l
250
1911
mia madre udì parlare una lavandaia d’un certo
251
1911
ha... mia cara signora, una cosa... una cosa, mia
252
1911
cara signora, una cosa... una cosa, mia cara signora
253
1911
la spingeva a spiegarsi, “una cosa che non si
254
1911
avanti e indietro come una belva nella gabbia, “non
255
1911
seguitava a gridare in una feroce impazienza: “Carlomignolo venga
256
1911
combinò ogni cosa, e una mattina mi condusse in
257
1911
e grasso, biondo, con una faccia rosea di bambino
258
1911
tutto era finito in una risata, amara e sconcia
259
1911
ci saremmo lanciati l’una nelle braccia dell’altro
260
1911
lo stato vedovile per una donna è certamente il
261
1911
aveva provocato in me una così tremenda sciagura e
262
1911
ne tiene a bada una dozzina, e non si
263
1911
decide per nessuno, è una frasca, una civetta, non
264
1911
nessuno, è una frasca, una civetta, non è una
265
1911
una civetta, non è una ragazza seria». E non
266
1911
Gli si abbandona in una maniera da fare schifo
267
1911
chi se la piglia? Una fanciulla che ha perduto
268
1911
onore, è fritta. Farà una brutta fine. È una
269
1911
una brutta fine. È una donna perduta». E quando
270
1911
la intendono ch’è una bellezza. Che sollazzi! È
271
1911
bellezza. Che sollazzi! È una tresca. Hanno il luogo
272
1911
Lui lo ha fatto una per tutte. L’intervento
273
1911
pietre. ¶ – I fatti di una vedova poco interessano la
274
1911
Tutti gli assaggi che una vedova fa per giungere
275
1911
assalita da brividi perturbatori, una febbre vera e propria
276
1911
per giorno, inavvertitamente, con una pazienza e abilità come
277
1911
dovette faticare per estorcermi una parola affettuosa o uno
278
1911
sguardo, non vi dico una carezza e il primo
279
1911
noia sopra la pelle una mano che non dice
280
1911
il lampo che illumina una mente, corsi a chiudere
281
1911
che cosa potesse darmi una carezza di mio marito
282
1911
ingiurie erano divenuti di una noia che per la
283
1911
riservata da fartene cascare una dozzina tutti d’un
284
1911
effetto diverso possa produrre una medesima causa io vi
285
1911
e rimase costretto sopra una morbidissima poltrona invaso sempre
286
1911
invaso sempre meglio da una famosa paralisi che lo
287
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perfetto stato di stupidità, una corrente di simpatia, una
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una corrente di simpatia, una corrente d’amore, una
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vergognosa irregolarità. E di una spudoratezza e trivialità che
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la festa riesca di una particolare intimità, intima quanto
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Corte. ¶ – Il Re. ¶ – Sarete una gloria del suo Regno
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si possa ottenere da una donna. ¶ – Quello che nessuno
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membro. ¶ – Mie care, è una questione inutile, se lo
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sempre ragione loro. ¶ – Volete una tazza di thè? ¶ – Il
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città non volli crederci: una delle solite panzane, pensavo
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quasi essa parli con una persona lontana lontana e
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altra volta vidi uscire una lunga fila di fanciulle
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marabù. ¶ – Cento volte meglio. ¶ – Una nube mansueta. ¶ – Ecco. ¶ – O
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ora così, tutto grigio... ¶ – Una piuma sinistra. ¶ – Perché sinistra
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Marchesa di Bellonda, è una dolce e mite creatura
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la cosa più leggera... ¶ – Una cosa che vada bene
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La politica non ammette una sola pennellata del nostro
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comparse. ¶ – Converrete che è una sorte troppo dura quella
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o, peggio ancora, come una brutale necessità del loro
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suo marito. ¶ – È di una freddezza che incute spavento
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per lei. ¶ – Cinque? Almeno una dozzina. ¶ – Ha fatto morir
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volta tu fosti d’una perfidia infernale. ¶ – Li attira
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ognuno versavo sulla groppa una buona quantità di benzina
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braccia alla spalliera d’una seggiola molto bassa, e
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ci sarà senza dubbio una mia carissima amica alla
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con un viaggetto su una spiaggia o in montagna
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marito, che diamine, sono una donna onesta, virtuosa. ¶ – Sembra
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donna onesta, virtuosa. ¶ – Sembra una favola eppure è la
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solo, ma di rivolgere una parola o di dare
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fumo. Si può immaginare una cosa più odiosa, più
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più irritante, più nauseabonda? ¶ – Una cosa tanto bella. ¶ – Forse
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non rivolgete a me una domanda, e continuategli la
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E come poteva esserlo? ¶ – Una cosa impossibile. ¶ – Perdonate, signor
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non le badate, ha una natura tanto mai afflitta
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sul punto di meditare una vendetta, cercando altrove quel
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ogni forza per vincere una battaglia sopra me stessa
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stessa: riportandone la vittoria. Una cosa molto triste, ma
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prodigare su questa terra. ¶ – Una generosità da favola. ¶ – Era
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generosità da favola. ¶ – Era una cosa tanto spiccia... ¶ – Trovare
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è però, signor Perelà, una cosa che tanto mi
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All’orizzonte non vedevo una promessa, una speranza di
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non vedevo una promessa, una speranza di finire tale
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quasi non fossi stata una donna. Ero pura ed
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nel cuore orribilmente formando una pozzanghera della mia infelice
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tardi. Forse più d’una volta camminammo nello stesso
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vestita di nero sembravo una grossa vedova, allontanando da
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per la strada, come una bestia l’odore acre
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del maschio, e come una bestia seguivo questi profumi
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facevano fantasticare e delirare una volta chiusa nella mia
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sull’orlo della follìa. ¶ «Una notte fuggii incosciente calandomi
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Che si fa? Alzatevi una buona volta! Ognuno, forse
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caso? ¶ – No. Io sono una povera vecchia, un uomo
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avete ragione, voi siete una povera vecchia, un uomo
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leggero... e voi siete una povera vecchia, lo so
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cavallo, vengono per fare una perlustrazione nei dintorni. Vi
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cos’era, sentiamo. ¶ – Sembrava una nuvola. ¶ – Per forza, lo
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abbiamo ricoperto di polvere. ¶ – Una nuvola sembriamo noi, su
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Correte, presto! ¶ – Aiuto! ¶ – Dateci una mano. ¶ – Aiuto! Aiuto! ¶ – Guardate
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così ardenti? ¶ – Ma allora una soltanto doveva buttarsi. ¶ – Tacete
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sapete voi? ¶ – Chi siete? ¶ – Una soltanto. Ci vuole una
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Una soltanto. Ci vuole una bella faccia tosta. ¶ – Mandatelo
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e azzurre, guardarsi con una gioia candida nel viso
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lo spazio, portate da una nube di fiori. Laggiù
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in tre... Vedo ora una vecchia dalle carni livide
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del liquido giallo in una fenditura nera della terra
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seno materno, dovreste serbare una visione, un ricordo di
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di quel tempo. ¶ – Non una visione, ma soltanto il
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era il seno d’una qualsiasi madre, ma la
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un mite focherello, e una spira di fumo saliva
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esistevano degli esseri aventi una stretta attinenza col mio
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Anche di filosofia? ¶ – Sì, una filosofia leggera, leggerissima, era
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chiamarsi bene altrimenti. Avevano una ragione di nascondersi a
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nella loro stessa identità, una ragione che non seppi
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Esse non dissero mai una parola che riguardasse me
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accorgermi di essere d’una materia diversa da quella
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il fumo. ¶ – Non fa una grinza. ¶ – Ma nossignori, nossignori
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come il globo d’una materia estranea e divenuta
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incominciavano gli anelli d’una catena, m’acchiappai ad
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segno di vita, né una persona né un animale
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Mi disperai; pareva che una bestia mi divorasse il
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ressa davanti al cancello. ¶ – Una folla enorme. ¶ – Che i
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è egli, il bronzo, una cosa dimolto pesante? ¶ – Che
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formare nella propria casa una vasta pinacoteca, e io
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signor Perelà, quella è una dama del sedicesimo secolo
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scoppiata per miracolo in una notte di attesa? La
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può uscire sorridendo per una finestra? ¶ – No, no, v
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condizioni da far pietà, una schifezza, ora io posso
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sole, vedete, che pare una cosa inaccessibile, mai raggiunta
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capi le basi di una nuova società, voi ne
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Che cos’è mai una p su quelle labbra
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a dirvi che sia una s che di sotto
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di non credere a una delle sue parole, è
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sparlare del prossimo, è una necessità vitale come l
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al collo. Ditemi piuttosto una cosa: come siete capitato
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ciac! C’è però una cosa che gli uomini
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stanno nel palmo d’una mano. Voi vedete oggi
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mano. Voi vedete oggi una montagna di rocce che
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medico? Un medico è una fila di cose complicatissime
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perfetto ed è di una grossolana, scandalosa, vergognosa irregolarità
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vostro silenzio per firmare una condanna? ¶ Tutto si sgretola
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difesa dell’accusato? ¶ – Io. ¶ – Una donna? ¶ – Oliva! ¶ – Oliva. ¶ – La
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difeso. ¶ – Ma non da una donna. ¶ – Dacché la generosità
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non ha per lui una parola, sia almeno ascoltata
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almeno ascoltata quella di una donna. ¶ – Questo processo prende
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donna. ¶ – Questo processo prende una bruttissima piega. ¶ – Atto d
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aria. ¶ Quello squarciato sembra una vecchia baronessa femminista in
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della sua espressione e una soavità angelica. ¶ – Avanti, discolpatevi
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insulto? Volete giuocarci ancora una volta con la vostra
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sono in movimento. Solo una donna, in mezzo, poco
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psicopoloneuropatosclerosofilia. ¶ – Si attacca? ¶ – Eh! Una forma contagiosissima. ¶ – E ce
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Questo processo mi sembra una pochade. ¶ – È una farsa
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sembra una pochade. ¶ – È una farsa in piena regola
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Che cosa ne fareste? ¶ – Una cosa per la quale
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cosa avete da dire? ¶ – Una parola soltanto: dopo quanto
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me non resta che una parola: io sono leggera
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anche il suono di una trombetta. La marchesa Oliva
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trombette sono più d’una. – Preparate a quest’uomo
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e tutti bruciare in una sublime aspirazione celeste col
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pazza! ¶ – Fatela tacere! ¶ – È una donna! ¶ – È innamorata. ¶ – Bisogna
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bella. ¶ – Fatela stare zitta una buona volta! ¶ – Bisogna turarle
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capaci di far tacere una donna. ¶ – Ma è la
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vittoria. ¶ – Basta! ¶ – Basta! ¶ – Siete una donna! ¶ – Soltanto una femmina
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Siete una donna! ¶ – Soltanto una femmina. ¶ – È la vostra
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finire la difesa di una donna. ¶ – Mio Dio, che
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umano. ¶ – Signora, dite, parlate. ¶ – Una parola, signora. ¶ – D’accusa
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pena! ¶ – Morte! ¶ – Morte! ¶ – È una parola, bisognerebbe sapere come
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impastato la faccia con una certa pomata color piombo
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si ode più che una parola: «Dio». ¶ – Hanno poche
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Dio. Ma chi in una competizione umana invoca una
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una competizione umana invoca una forza che ritiene più
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tanto a portar via una donna? ¶ – Vigliacco. ¶ – Tagliatele la
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c’è nessuno con una rivoltella in tasca per
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supplicare. Il vincitore concede una grazia al caduto in
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ogni altro recluso, neppure una sedia vi domanda, ad
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in pari tutta in una volta. ¶ – È stata brava
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nella sua incurabile tristezza. ¶ – Una mite creatura. ¶ – Hai sentito
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cade nel grottesco. ¶ «Perché una condotta eccessivamente pietosa per
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colpevole non sa trovare una parola per giustificare o
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attenuare la propria colpa? Una parola di pentimento atta
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gli si preparava lassù, una comoda villetta per trascorrervi
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a tenerselo attaccato come una mignatta. Gran balordo, per
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voleva tendergli le braccia. Una prigione tutta per lui
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Chi non vorrebbe farne una molto grossa? In poco
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le pietre del Calleio. Una cella di due metri
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enormi. Nella parte superiore una feritoia incrociata da due
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e s’arrampica sopra una teoria di colli che
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a perdita d’occhio una regale corona. ¶ Da mezzogiorno
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reale è zeppa come una melagrana, fino alla cancellata
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ora fissata è l’una, ma senza che si
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per tanto tempo esige una mercede adeguata. E intanto
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della propria fantasia, in una gara per la quale
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diffidenza di chi sfrutta una fama usurpata, tutti se
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Re ne abbia combinata una da pigliarsi con le
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bene dal lasciarne cadere una briciola. La debolezza del
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l’hanno trattato con una raffinatezza da far rovesciare
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finestra a finestra. Da una finestra cade un grosso
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più tengono in bocca una pastiglia. ¶ Gli uomini, che
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per seguire il corteo. Una carrozza è ferma con
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scorge il bagliore d’una faccia bianca. ¶ I tamburi
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quelli fanno ressa. Infine una carrozza nera, celata, coperta
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mannello di curiosi, forse una cinquantina, i più ostinati
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la forza di scambiare una parola né di muovere
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In questo bel tramonto una piccola nube grigia in
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sapendo che sia. Forse una povera donna, che avrà