Aldo Palazzeschi, Il codice di Perelà, 1911
concordanze di «una»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1911 | immergendosi nell’azzurro. Era una giornata maravigliosa e la | ||
2 | 1911 | e s’appostarono dietro una finestra per spiarlo. Egli | ||
3 | 1911 | Perché nessuno gli rivolgeva una parola? Almeno avesse saputo | ||
4 | 1911 | guardato bene dal dirlo. Una figura estremamente misteriosa, e | ||
5 | 1911 | fuori del normale in una maniera unica, liberarsene all | ||
6 | 1911 | se ne lasciò sfuggire una intera, e chi una | ||
7 | 1911 | una intera, e chi una e mezzo; e chi | ||
8 | 1911 | bevuto ne lasciò scivolare una dozzina. Sorseggiando il caffè | ||
9 | 1911 | facendo l’inchino a una gentildonna, tutti nel proprio | ||
10 | 1911 | si preferiva cavarsela con una mezza misura di fronte | ||
11 | 1911 | causa, l’opinione pubblica una volta tanto finì per | ||
12 | 1911 | lama fosse passata da una parte all’altra sul | ||
13 | 1911 | dabbene a non capire una cosa tanto chiara. Come | ||
14 | 1911 | non glie ne va una a pallino», s’era | ||
15 | 1911 | mezzo sarebbero passati da una minchioneria all’altra con | ||
16 | 1911 | primo all’ultimo, è una fortuna per loro che | ||
17 | 1911 | all’erta e come una vela si poteva gonfiarla | ||
18 | 1911 | mezzi termini, come con una facilità che non ha | ||
19 | 1911 | strepito, tutto era di una pesantezza opprimente, insopportabile. Si | ||
20 | 1911 | in mezzo, quella che una bizzarra fatalità aveva fatta | ||
21 | 1911 | avevano provocato in lui una medesima sensazione, quella che | ||
22 | 1911 | sua bellezza, assalito da una nausea naturale. Fissò ancora | ||
23 | 1911 | quando all’ombra d’una quercia scorse una fanciulla | ||
24 | 1911 | d’una quercia scorse una fanciulla seduta in terra | ||
25 | 1911 | riposava nel grembo e una ventina di pecore sonnecchiavano | ||
26 | 1911 | guai. Certe volte sento una voglia pazza d’abbandonarle | ||
27 | 1911 | prima persona che incontrò, una donna, quando gli fu | ||
28 | 1911 | fattoglisi accosto gli dette una spinta alla quale non | ||
29 | 1911 | tornò vicino e con una spinta più forte lo | ||
30 | 1911 | un terzo, un quarto, una volta scoperta la sua | ||
31 | 1911 | per tirare anche lui una spinta con purissima giocondità | ||
32 | 1911 | per accingersi a tirare una nuova spinta quasi fosse | ||
33 | 1911 | fumo ritenendo l’indisposizione una fandonia bella e buona | ||
34 | 1911 | l’infermo. ¶ Non è una fandonia, non è un | ||
35 | 1911 | con esattezza dove avesse una pena ma le sue | ||
36 | 1911 | non ci poteva essere una stufa accesa né egli | ||
37 | 1911 | n’è andato in una maniera tanto villana. ¶ «Che | ||
38 | 1911 | apre cautamente e come una nube frusciante di sete | ||
39 | 1911 | di veli s’introduce una donna: la marchesa Oliva | ||
40 | 1911 | furfanti, vigliacchi! Soltanto da una donna ho potuto ottenere | ||
41 | 1911 | donna ho potuto ottenere, una donna che sa e | ||
42 | 1911 | mi sono sentita salire una vampa di rancore alla | ||
43 | 1911 | è certo che vorranno una vittima, due, tre se | ||
44 | 1911 | non ho detto loro una parola, non ho nemmeno | ||
45 | 1911 | età. ¶ La balaustrata è una siepe di popolo che | ||
46 | 1911 | si sono scatenati in una bufera infernale. ¶ Sono le | ||
47 | 1911 | dà la sensazione di una burrasca in un oceano | ||
48 | 1911 | non è possibile distinguere una voce. ¶ Già si respira | ||
49 | 1911 | e magari due. Non una pietra veniva smossa da | ||
50 | 1911 | pietra veniva smossa da una parte che non ricadesse | ||
51 | 1911 | ben otto saette caddero una dopo l’altra sulle | ||
52 | 1911 | otto saette e neppure una vittima da piangere. Storditi | ||
53 | 1911 | segno d’infinita gratitudine una torre alla Vergine, ponendo | ||
54 | 1911 | fare? Alzare anche loro una torre? Sarebbero rimasti indietro | ||
55 | 1911 | ringraziare la Vergine. E una volta al lavoro, chi | ||
56 | 1911 | tutt’uomo per innalzare una torre? In Delfo venne | ||
57 | 1911 | di Delfo si agitava una creatura mostruosa: la guerra | ||
58 | 1911 | Come non aver provveduto una valida difesa contro gli | ||
59 | 1911 | ci aveva dormito. Aveva una figlia che abitava in | ||
60 | 1911 | a stropicciarsi le mani una contro l’altra, lesto | ||
61 | 1911 | astanti che retrocedono accecati, una nube formidabile di fumo | ||
62 | 1911 | volta del sotterraneo, in una nube che dilegua, s | ||
63 | 1911 | distinguere qualcosa. Nel mezzo, una grande spianata di cenere | ||
64 | 1911 | metri da terra, pende una catena alla quale è | ||
65 | 1911 | e più sinistre ombre. Una catena abbastanza grossa pendeva | ||
66 | 1911 | v’era allacciato con una più piccola che lo | ||
67 | 1911 | salendovi per mezzo d’una scaletta o uno sgabello | ||
68 | 1911 | ebbe sulla propria carne una forza sovrumana, smisurata? ¶ Non | ||
69 | 1911 | smisurata? ¶ Non venne rinvenuta una parola che giustificasse o | ||
70 | 1911 | alcuno scritto. ¶ Giunge correndo una giovane donna scarmigliata, trafelata | ||
71 | 1911 | padre è impazzito. Egli, una volta, pochi giorni or | ||
72 | 1911 | caso, lui stesso inculcato una tale fisima dentro il | ||
73 | 1911 | sulla costola da sembrare una lama di coltello. ¶ – Folle | ||
74 | 1911 | nell’onorata persona, non una macchia nello specchio dell | ||
75 | 1911 | tenebrosi dove s’annida una passione insana, la più | ||
76 | 1911 | ai nostri sguardi smarriti una scena infernale di fiamme | ||
77 | 1911 | fino ad oggi inespressa, una sovrumana ambizione? Sproporzionata alla | ||
78 | 1911 | a voi. ¶ – Oggi è una bellissima giornata, proprio bella | ||
79 | 1911 | Ah! Ah! Ah! ¶ – Avete una curiosa maniera di ridere | ||
80 | 1911 | vostro frizzo? ¶ – Che siete una manica d’imbecilli. ¶ – E | ||
81 | 1911 | sta tutto nel disprezzo, una cosa abbastanza facile. ¶ – Dir | ||
82 | 1911 | E poi volete sapere una cosa? ¶ – Sentiamo. ¶ – Il Re | ||
83 | 1911 | un altro. ¶ – Sì, è una parola: trovarlo. ¶ – Chi sa | ||
84 | 1911 | sa chi è. ¶ – È una cosa senza nome. ¶ – Colossale | ||
85 | 1911 | sarà sempre fumo. ¶ – Con una buona soffiata lo mandiamo | ||
86 | 1911 | Non se ne indovina una. ¶ – È fatale. ¶ – È una | ||
87 | 1911 | una. ¶ – È fatale. ¶ – È una trappola che c’è | ||
88 | 1911 | Non regge. ¶ – Egli mandò una volta il suo figliolo | ||
89 | 1911 | Sotto! ¶ – Non ha trovato una parola per scolparsi. ¶ – Che | ||
90 | 1911 | Non si voleva prendere una decisione sul contegno da | ||
91 | 1911 | astuzia sul cammino prescelto? Una volta che il popolo | ||
92 | 1911 | tutte queste cose, ricordandosi una a una le facce | ||
93 | 1911 | cose, ricordandosi una a una le facce dei presenti | ||
94 | 1911 | l’avevano guardato in una certa maniera che gli | ||
95 | 1911 | carta senza mai restituirne una indietro. Ricordava il sorriso | ||
96 | 1911 | me. Perché non dirmi una parola? Perché nessuno è | ||
97 | 1911 | tasche vuote ma con una corona sulla fronte. ¶ La | ||
98 | 1911 | canini, quali puntelli di una bocca sformata da urango | ||
99 | 1911 | lasciato entrare. ¶ Si forma una cornice nera d’inappuntabili | ||
100 | 1911 | credito d’ogni banca: una ricchezza incredibile, favolosa. ¶ Quanto | ||
101 | 1911 | altro. ¶ Nessuno seppe trovare una parola in quel momento | ||
102 | 1911 | livrea della massima solennità. ¶ Una volta fuori, non fischi | ||
103 | 1911 | dell’apocalisse. ¶ Ma da una finestra che s’apre | ||
104 | 1911 | inguantate squisitamente, sporgersi da una finestra in tutta fretta | ||
105 | 1911 | l’esalazione pestilenziale durante una settimana nessuno osò di | ||
106 | 1911 | nessuno osò di aprire una finestra. ¶ Il Re fu | ||
107 | 1911 | il modo di risolvere una situazione insostenibile, e il | ||
108 | 1911 | al bene di tutti una ricchezza che aveva illecitamente | ||
109 | 1911 | personaggio. ¶ Iba non disse una parola, né fu possibile | ||
110 | 1911 | le furie per rendergliene una di seconda mano. Il | ||
111 | 1911 | e dove può arriva, una volta staccò un orecchio | ||
112 | 1911 | le ha più perché una volta con una di | ||
113 | 1911 | perché una volta con una di esse ruppe la | ||
114 | 1911 | si adorna il corpo, una collezione preziosa raccolta durante | ||
115 | 1911 | furore il paziente sperpera una quantità d’energia; ciò | ||
116 | 1911 | gli vengono davanti ha una smorfia di dileggio e | ||
117 | 1911 | spasmodici che si conosca. Una signora aveva questa orribile | ||
118 | 1911 | il ventre o bucandosi una vena, bisogna tagliargli le | ||
119 | 1911 | tre uomini per praticargli una sonda ed inoltrare aria | ||
120 | 1911 | s’era gettato da una torre alta cento metri | ||
121 | 1911 | quando è raffreddato, e una bocca con la quale | ||
122 | 1911 | vengono in mente. E una volta che lo hanno | ||
123 | 1911 | può essere assalito da una crisi, quando vede qualcuno | ||
124 | 1911 | volte come diciamo noi. Una mente costruita per la | ||
125 | 1911 | ha ai suoi ordini una ventina di tecnici che | ||
126 | 1911 | secondano in ogni capriccio, una vera e propria compagnia | ||
127 | 1911 | e non avendo egli una manìa particolare può interessarsi | ||
128 | 1911 | aver destato in tutti una grande maraviglia, me lo | ||
129 | 1911 | sono facilissimi allo stupore, una mosca che vola o | ||
130 | 1911 | cade fanno loro emettere una serie di Oh! e | ||
131 | 1911 | vi tira sulla testa una scarpa o il bicchiere | ||
132 | 1911 | pazzi, signor Perelà, occorre una cosa soltanto: un grande | ||
133 | 1911 | ne hanno tanto quanto una pulce, e se anche | ||
134 | 1911 | del giorno compilato con una precisione meticolosa, asfissiante. Dico | ||
135 | 1911 | io non concederò mai. ¶ «Una volta la settimana impartisco | ||
136 | 1911 | entra, generalmente, per adempiere una formalità. Nei pazzi lo | ||
137 | 1911 | e la politica a una distanza rispettabile. Allora mi | ||
138 | 1911 | mi piace di essere. Una notte fui cometa. Fra | ||
139 | 1911 | le comuni vie con una coda di tela d | ||
140 | 1911 | Il principe Zarlino gridò una parola sconcia, di quelle | ||
141 | 1911 | rive del fiume vivono una loro vita fraterna guardandosi | ||
142 | 1911 | gemelle, e hanno entrambi una chiesa d’uguale architettura | ||
143 | 1911 | lunare della notte, dall’una parte e dall’altra | ||
144 | 1911 | fiume fu campo di una stranissima battaglia. ¶ «È bene | ||
145 | 1911 | più. ¶ – Perché tu sei una sciocca. ¶ – E una cattiva | ||
146 | 1911 | sei una sciocca. ¶ – E una cattiva. ¶ – Insolente. ¶ – Dispettosa. ¶ – E | ||
147 | 1911 | asfissiarla. ¶ – Dimmi un poco una cosa, se davvero gli | ||
148 | 1911 | Che delicatezza! ¶ – Un sogno. ¶ – Una fantasia. ¶ – Una favola. ¶ – Già | ||
149 | 1911 | Un sogno. ¶ – Una fantasia. ¶ – Una favola. ¶ – Già, perché quando | ||
150 | 1911 | ce lo ripigliano. ¶ – Per una delle solite beghe. ¶ – Le | ||
151 | 1911 | e grinzose ch’è una vera schifezza. ¶ – Glie lo | ||
152 | 1911 | cose mi sembra di una ingenuità... ¶ – È quello che | ||
153 | 1911 | essere più furbo d’una faina, quelle vecchie devono | ||
154 | 1911 | possiamo esercitare su lui una grande influenza. Se vogliamo | ||
155 | 1911 | egli s’innamorasse d’una di noi. ¶ – Ma gli | ||
156 | 1911 | che la Catulva darà una recita in suo onore | ||
157 | 1911 | deboli sensi potrebbe assumere una tale impresa senza tema | ||
158 | 1911 | istinti non hanno più una loro parola? ¶ «Come non | ||
159 | 1911 | nostra coscienza per stabilire una misura atta a pesare | ||
160 | 1911 | la sua facciona rosea... ¶ – Una rosa perduta nelle nuvole | ||
161 | 1911 | Chi l’avrebbe detto. ¶ – Una scintilla. ¶ – Come sei deliziosa | ||
162 | 1911 | hai fatto? ¶ – Hai avuto una squisita idea. ¶ – A nessuno | ||
163 | 1911 | punture questa notte. ¶ – È una follìa. ¶ – Lo so. ¶ – Pensa | ||
164 | 1911 | che sono stanchi. ¶ – Manca una sedia a questo ballo | ||
165 | 1911 | su... su... Certamente è una piuma quella che sostiene | ||
166 | 1911 | gli stanno ch’è una maraviglia. ¶ – E poi lucidi | ||
167 | 1911 | è un pessimo soggetto, una lingua d’inferno, ecco | ||
168 | 1911 | perché è brutto come una scimmia, e nessuna di | ||
169 | 1911 | tanta gente... Entra da una porta e prima che | ||
170 | 1911 | casa. Voi la chiamate una casa questa? Mio caro | ||
171 | 1911 | il braccio a Perelà. ¶ – Una coppia di fumo. ¶ – Come | ||
172 | 1911 | Nel cortile della Reggia una vettura attende. Perelà, seguìto | ||
173 | 1911 | ne accorga gli consegna una lettera. ¶ La vettura si | ||
174 | 1911 | di un’altra persona, una fanciulla il cuore d | ||
175 | 1911 | un giovane quello di una fanciulla... vi ricordate? Ciò | ||
176 | 1911 | ce ne possiamo accorgere, una spugna inzuppata di dolore | ||
177 | 1911 | e nuovo all’amore. ¶ «Una sola cosa vi domando | ||
178 | 1911 | tutto il mio amore, una parola: ditemi che la | ||
179 | 1911 | la mia non è una follìa, ma voi andaste | ||
180 | 1911 | Vi ho scritto per una sola ragione: quella donna | ||
181 | 1911 | i peccati altrui. ¶ – E una terza specie, signor Perelà | ||
182 | 1911 | e non sentirono che una prima vampata che li | ||
183 | 1911 | V’era un tempo una piccola cortigiana la quale | ||
184 | 1911 | ella faceva pagare con una cifra rotondetta, e la | ||
185 | 1911 | del camposanto. ¶ Avvolta in una grossa pelliccia e rannicchiata | ||
186 | 1911 | la soglia, e sembra una noce molto secca dentro | ||
187 | 1911 | morte si serve d’una falce per raccogliere l | ||
188 | 1911 | da un incontro, è una scintilla che investe. Uno | ||
189 | 1911 | cavalcare sulla schiena di una zebra. ¶ Gli amanti vanno | ||
190 | 1911 | cavalcare sulla schiena d’una tigre. Senza essere osservati | ||
191 | 1911 | raggi che filtrano attraverso una grata bassa. La porta | ||
192 | 1911 | anni or sono, per una colica di cui non | ||
193 | 1911 | una corrente d’amore, una corrente di passione. Ma | ||
194 | 1911 | mai. ¶ «Dovetti ricorrere a una di quelle astuzie che | ||
195 | 1911 | bocca era perduta in una nube soave di seta | ||
196 | 1911 | fermi, rotondi, supplichevoli... Fu una doccia gelida nell’istante | ||
197 | 1911 | esse facciano dell’amore una questione più o meno | ||
198 | 1911 | Per me fu sempre una questione di morte; il | ||
199 | 1911 | compagno già aveva fumata una sigaretta ed accendeva la | ||
200 | 1911 | la pelle contrarsi in una convulsione definitiva. Ero entrata | ||
201 | 1911 | decisi di ritirarmi in una solitudine contemplativa nella mia | ||
202 | 1911 | quelle del cimitero. Vidi una volta passare un ventenne | ||
203 | 1911 | non potersi descrivere, di una spettrale magrezza, le guance | ||
204 | 1911 | lo sguardo fissava da una maggiore profondità e la | ||
205 | 1911 | guarda dentro lo specchio. ¶ «Una volta uscii a notte | ||
206 | 1911 | sul muro difronte, e una faccia azzurra su cui | ||
207 | 1911 | librandoli col movimento d’una farfalla bianca e nera | ||
208 | 1911 | abitare, con sua madre, una villa a poca distanza | ||
209 | 1911 | e là rischiaravano appena una croce nera o una | ||
210 | 1911 | una croce nera o una vecchia fotografia. In un | ||
211 | 1911 | Signor Perelà, sentivo che una vita s’era versata | ||
212 | 1911 | ognuno fosse l’ultimo. ¶ «Una sera il mio fanciullo | ||
213 | 1911 | immobile. La bocca divenuta una gomma nella mia che | ||
214 | 1911 | un pochino di più, una cosa naturalissima. Attesi ancora | ||
215 | 1911 | No... no, bisognava trovare una via. E il farnetico | ||
216 | 1911 | strinsi ancora, mi sentivo una forza sconosciuta, sovrumana, e | ||
217 | 1911 | paura, dall’insensata paura. Una volta là dentro, sicura | ||
218 | 1911 | sulla bella faccia divenuta una cera. Riposava tranquillo sull | ||
219 | 1911 | quella faccia che in una pace celeste s’era | ||
220 | 1911 | per lasciarmi guidare da una fantasima: la paura. Ma | ||
221 | 1911 | Mi avessero appesa ad una corda nel mezzo della | ||
222 | 1911 | sul suo morto come una statua, fino alla notte | ||
223 | 1911 | Bianca delle Catene è una bravissima signora, ma su | ||
224 | 1911 | per lei. ¶ – Vive in una villa misteriosa dove nessun | ||
225 | 1911 | è Rete, è Lama? Una narra la pena di | ||
226 | 1911 | di un cuore; e una spiega la rete che | ||
227 | 1911 | rete che lo allacciò; una porta nella mano il | ||
228 | 1911 | mi spinge a distinguere una cosa di esse. Ditemi | ||
229 | 1911 | voi la vedete raccogliere una spada bagnata di sangue | ||
230 | 1911 | la dama, e ora una carta di denari: il | ||
231 | 1911 | Regine a cui rimane una spada bagnata di sangue | ||
232 | 1911 | volte ho udito pronunziare una parola, mi volsi e | ||
233 | 1911 | e non potei vedere... ¶ – Una parola? ¶ – Dio. ¶ – Oh! Non | ||
234 | 1911 | Non riuscii ad insegnargli una cosa soltanto, nulla volle | ||
235 | 1911 | è vero? Egli dice una sola parola, ma è | ||
236 | 1911 | non si divorano l’una con l’altra? ¶ – Perché | ||
237 | 1911 | sembrarono, mio caro Perelà? ¶ – Una gabbia di grossi uccelli | ||
238 | 1911 | nessuna, ho dovuto con una vettura di piazza farmi | ||
239 | 1911 | fra noi, non è una cosa che succede sempre | ||
240 | 1911 | paura che gli tirassero una schioppettata. ¶ – Macché! È amato | ||
241 | 1911 | questo fenomeno naturale come una quotidiana necessità della vita | ||
242 | 1911 | di un’altra creatura? Una fanciulla il cuore di | ||
243 | 1911 | il giovane quello d’una fanciulla? Noi cerchiamo per | ||
244 | 1911 | ridere. ¶ – Volete stare zitte una buona volta? ¶ – Tacete, v | ||
245 | 1911 | buco: signor Perelà, è una verità sacrosanta. I dolcieri | ||
246 | 1911 | pongono sopra un’asse, una accanto all’altra, le | ||
247 | 1911 | senza: otturata. E infine una ve ne sarà nella | ||
248 | 1911 | che allorquando si cerca una certa cosa è giusto | ||
249 | 1911 | l’Inghilterra, la Germania, una parte dell’Africa, l | ||
250 | 1911 | mia madre udì parlare una lavandaia d’un certo | ||
251 | 1911 | ha... mia cara signora, una cosa... una cosa, mia | ||
252 | 1911 | cara signora, una cosa... una cosa, mia cara signora | ||
253 | 1911 | la spingeva a spiegarsi, “una cosa che non si | ||
254 | 1911 | avanti e indietro come una belva nella gabbia, “non | ||
255 | 1911 | seguitava a gridare in una feroce impazienza: “Carlomignolo venga | ||
256 | 1911 | combinò ogni cosa, e una mattina mi condusse in | ||
257 | 1911 | e grasso, biondo, con una faccia rosea di bambino | ||
258 | 1911 | tutto era finito in una risata, amara e sconcia | ||
259 | 1911 | ci saremmo lanciati l’una nelle braccia dell’altro | ||
260 | 1911 | lo stato vedovile per una donna è certamente il | ||
261 | 1911 | aveva provocato in me una così tremenda sciagura e | ||
262 | 1911 | ne tiene a bada una dozzina, e non si | ||
263 | 1911 | decide per nessuno, è una frasca, una civetta, non | ||
264 | 1911 | nessuno, è una frasca, una civetta, non è una | ||
265 | 1911 | una civetta, non è una ragazza seria». E non | ||
266 | 1911 | Gli si abbandona in una maniera da fare schifo | ||
267 | 1911 | chi se la piglia? Una fanciulla che ha perduto | ||
268 | 1911 | onore, è fritta. Farà una brutta fine. È una | ||
269 | 1911 | una brutta fine. È una donna perduta». E quando | ||
270 | 1911 | la intendono ch’è una bellezza. Che sollazzi! È | ||
271 | 1911 | bellezza. Che sollazzi! È una tresca. Hanno il luogo | ||
272 | 1911 | Lui lo ha fatto una per tutte. L’intervento | ||
273 | 1911 | pietre. ¶ – I fatti di una vedova poco interessano la | ||
274 | 1911 | Tutti gli assaggi che una vedova fa per giungere | ||
275 | 1911 | assalita da brividi perturbatori, una febbre vera e propria | ||
276 | 1911 | per giorno, inavvertitamente, con una pazienza e abilità come | ||
277 | 1911 | dovette faticare per estorcermi una parola affettuosa o uno | ||
278 | 1911 | sguardo, non vi dico una carezza e il primo | ||
279 | 1911 | noia sopra la pelle una mano che non dice | ||
280 | 1911 | il lampo che illumina una mente, corsi a chiudere | ||
281 | 1911 | che cosa potesse darmi una carezza di mio marito | ||
282 | 1911 | ingiurie erano divenuti di una noia che per la | ||
283 | 1911 | riservata da fartene cascare una dozzina tutti d’un | ||
284 | 1911 | effetto diverso possa produrre una medesima causa io vi | ||
285 | 1911 | e rimase costretto sopra una morbidissima poltrona invaso sempre | ||
286 | 1911 | invaso sempre meglio da una famosa paralisi che lo | ||
287 | 1911 | perfetto stato di stupidità, una corrente di simpatia, una | ||
288 | 1911 | una corrente di simpatia, una corrente d’amore, una | ||
289 | 1911 | vergognosa irregolarità. E di una spudoratezza e trivialità che | ||
290 | 1911 | la festa riesca di una particolare intimità, intima quanto | ||
291 | 1911 | Corte. ¶ – Il Re. ¶ – Sarete una gloria del suo Regno | ||
292 | 1911 | si possa ottenere da una donna. ¶ – Quello che nessuno | ||
293 | 1911 | membro. ¶ – Mie care, è una questione inutile, se lo | ||
294 | 1911 | sempre ragione loro. ¶ – Volete una tazza di thè? ¶ – Il | ||
295 | 1911 | città non volli crederci: una delle solite panzane, pensavo | ||
296 | 1911 | quasi essa parli con una persona lontana lontana e | ||
297 | 1911 | altra volta vidi uscire una lunga fila di fanciulle | ||
298 | 1911 | marabù. ¶ – Cento volte meglio. ¶ – Una nube mansueta. ¶ – Ecco. ¶ – O | ||
299 | 1911 | ora così, tutto grigio... ¶ – Una piuma sinistra. ¶ – Perché sinistra | ||
300 | 1911 | Marchesa di Bellonda, è una dolce e mite creatura | ||
301 | 1911 | la cosa più leggera... ¶ – Una cosa che vada bene | ||
302 | 1911 | La politica non ammette una sola pennellata del nostro | ||
303 | 1911 | comparse. ¶ – Converrete che è una sorte troppo dura quella | ||
304 | 1911 | o, peggio ancora, come una brutale necessità del loro | ||
305 | 1911 | suo marito. ¶ – È di una freddezza che incute spavento | ||
306 | 1911 | per lei. ¶ – Cinque? Almeno una dozzina. ¶ – Ha fatto morir | ||
307 | 1911 | volta tu fosti d’una perfidia infernale. ¶ – Li attira | ||
308 | 1911 | ognuno versavo sulla groppa una buona quantità di benzina | ||
309 | 1911 | braccia alla spalliera d’una seggiola molto bassa, e | ||
310 | 1911 | ci sarà senza dubbio una mia carissima amica alla | ||
311 | 1911 | con un viaggetto su una spiaggia o in montagna | ||
312 | 1911 | marito, che diamine, sono una donna onesta, virtuosa. ¶ – Sembra | ||
313 | 1911 | donna onesta, virtuosa. ¶ – Sembra una favola eppure è la | ||
314 | 1911 | solo, ma di rivolgere una parola o di dare | ||
315 | 1911 | fumo. Si può immaginare una cosa più odiosa, più | ||
316 | 1911 | più irritante, più nauseabonda? ¶ – Una cosa tanto bella. ¶ – Forse | ||
317 | 1911 | non rivolgete a me una domanda, e continuategli la | ||
318 | 1911 | E come poteva esserlo? ¶ – Una cosa impossibile. ¶ – Perdonate, signor | ||
319 | 1911 | non le badate, ha una natura tanto mai afflitta | ||
320 | 1911 | sul punto di meditare una vendetta, cercando altrove quel | ||
321 | 1911 | ogni forza per vincere una battaglia sopra me stessa | ||
322 | 1911 | stessa: riportandone la vittoria. Una cosa molto triste, ma | ||
323 | 1911 | prodigare su questa terra. ¶ – Una generosità da favola. ¶ – Era | ||
324 | 1911 | generosità da favola. ¶ – Era una cosa tanto spiccia... ¶ – Trovare | ||
325 | 1911 | è però, signor Perelà, una cosa che tanto mi | ||
326 | 1911 | All’orizzonte non vedevo una promessa, una speranza di | ||
327 | 1911 | non vedevo una promessa, una speranza di finire tale | ||
328 | 1911 | quasi non fossi stata una donna. Ero pura ed | ||
329 | 1911 | nel cuore orribilmente formando una pozzanghera della mia infelice | ||
330 | 1911 | tardi. Forse più d’una volta camminammo nello stesso | ||
331 | 1911 | vestita di nero sembravo una grossa vedova, allontanando da | ||
332 | 1911 | per la strada, come una bestia l’odore acre | ||
333 | 1911 | del maschio, e come una bestia seguivo questi profumi | ||
334 | 1911 | facevano fantasticare e delirare una volta chiusa nella mia | ||
335 | 1911 | sull’orlo della follìa. ¶ «Una notte fuggii incosciente calandomi | ||
336 | 1911 | Che si fa? Alzatevi una buona volta! Ognuno, forse | ||
337 | 1911 | caso? ¶ – No. Io sono una povera vecchia, un uomo | ||
338 | 1911 | avete ragione, voi siete una povera vecchia, un uomo | ||
339 | 1911 | leggero... e voi siete una povera vecchia, lo so | ||
340 | 1911 | cavallo, vengono per fare una perlustrazione nei dintorni. Vi | ||
341 | 1911 | cos’era, sentiamo. ¶ – Sembrava una nuvola. ¶ – Per forza, lo | ||
342 | 1911 | abbiamo ricoperto di polvere. ¶ – Una nuvola sembriamo noi, su | ||
343 | 1911 | Correte, presto! ¶ – Aiuto! ¶ – Dateci una mano. ¶ – Aiuto! Aiuto! ¶ – Guardate | ||
344 | 1911 | così ardenti? ¶ – Ma allora una soltanto doveva buttarsi. ¶ – Tacete | ||
345 | 1911 | sapete voi? ¶ – Chi siete? ¶ – Una soltanto. Ci vuole una | ||
346 | 1911 | Una soltanto. Ci vuole una bella faccia tosta. ¶ – Mandatelo | ||
347 | 1911 | e azzurre, guardarsi con una gioia candida nel viso | ||
348 | 1911 | lo spazio, portate da una nube di fiori. Laggiù | ||
349 | 1911 | in tre... Vedo ora una vecchia dalle carni livide | ||
350 | 1911 | del liquido giallo in una fenditura nera della terra | ||
351 | 1911 | seno materno, dovreste serbare una visione, un ricordo di | ||
352 | 1911 | di quel tempo. ¶ – Non una visione, ma soltanto il | ||
353 | 1911 | era il seno d’una qualsiasi madre, ma la | ||
354 | 1911 | un mite focherello, e una spira di fumo saliva | ||
355 | 1911 | esistevano degli esseri aventi una stretta attinenza col mio | ||
356 | 1911 | Anche di filosofia? ¶ – Sì, una filosofia leggera, leggerissima, era | ||
357 | 1911 | chiamarsi bene altrimenti. Avevano una ragione di nascondersi a | ||
358 | 1911 | nella loro stessa identità, una ragione che non seppi | ||
359 | 1911 | Esse non dissero mai una parola che riguardasse me | ||
360 | 1911 | accorgermi di essere d’una materia diversa da quella | ||
361 | 1911 | il fumo. ¶ – Non fa una grinza. ¶ – Ma nossignori, nossignori | ||
362 | 1911 | come il globo d’una materia estranea e divenuta | ||
363 | 1911 | incominciavano gli anelli d’una catena, m’acchiappai ad | ||
364 | 1911 | segno di vita, né una persona né un animale | ||
365 | 1911 | Mi disperai; pareva che una bestia mi divorasse il | ||
366 | 1911 | ressa davanti al cancello. ¶ – Una folla enorme. ¶ – Che i | ||
367 | 1911 | è egli, il bronzo, una cosa dimolto pesante? ¶ – Che | ||
368 | 1911 | formare nella propria casa una vasta pinacoteca, e io | ||
369 | 1911 | signor Perelà, quella è una dama del sedicesimo secolo | ||
370 | 1911 | scoppiata per miracolo in una notte di attesa? La | ||
371 | 1911 | può uscire sorridendo per una finestra? ¶ – No, no, v | ||
372 | 1911 | condizioni da far pietà, una schifezza, ora io posso | ||
373 | 1911 | sole, vedete, che pare una cosa inaccessibile, mai raggiunta | ||
374 | 1911 | capi le basi di una nuova società, voi ne | ||
375 | 1911 | Che cos’è mai una p su quelle labbra | ||
376 | 1911 | a dirvi che sia una s che di sotto | ||
377 | 1911 | di non credere a una delle sue parole, è | ||
378 | 1911 | sparlare del prossimo, è una necessità vitale come l | ||
379 | 1911 | al collo. Ditemi piuttosto una cosa: come siete capitato | ||
380 | 1911 | ciac! C’è però una cosa che gli uomini | ||
381 | 1911 | stanno nel palmo d’una mano. Voi vedete oggi | ||
382 | 1911 | mano. Voi vedete oggi una montagna di rocce che | ||
383 | 1911 | medico? Un medico è una fila di cose complicatissime | ||
384 | 1911 | perfetto ed è di una grossolana, scandalosa, vergognosa irregolarità | ||
385 | 1911 | vostro silenzio per firmare una condanna? ¶ Tutto si sgretola | ||
386 | 1911 | difesa dell’accusato? ¶ – Io. ¶ – Una donna? ¶ – Oliva! ¶ – Oliva. ¶ – La | ||
387 | 1911 | difeso. ¶ – Ma non da una donna. ¶ – Dacché la generosità | ||
388 | 1911 | non ha per lui una parola, sia almeno ascoltata | ||
389 | 1911 | almeno ascoltata quella di una donna. ¶ – Questo processo prende | ||
390 | 1911 | donna. ¶ – Questo processo prende una bruttissima piega. ¶ – Atto d | ||
391 | 1911 | aria. ¶ Quello squarciato sembra una vecchia baronessa femminista in | ||
392 | 1911 | della sua espressione e una soavità angelica. ¶ – Avanti, discolpatevi | ||
393 | 1911 | insulto? Volete giuocarci ancora una volta con la vostra | ||
394 | 1911 | sono in movimento. Solo una donna, in mezzo, poco | ||
395 | 1911 | psicopoloneuropatosclerosofilia. ¶ – Si attacca? ¶ – Eh! Una forma contagiosissima. ¶ – E ce | ||
396 | 1911 | Questo processo mi sembra una pochade. ¶ – È una farsa | ||
397 | 1911 | sembra una pochade. ¶ – È una farsa in piena regola | ||
398 | 1911 | Che cosa ne fareste? ¶ – Una cosa per la quale | ||
399 | 1911 | cosa avete da dire? ¶ – Una parola soltanto: dopo quanto | ||
400 | 1911 | me non resta che una parola: io sono leggera | ||
401 | 1911 | anche il suono di una trombetta. La marchesa Oliva | ||
402 | 1911 | trombette sono più d’una. – Preparate a quest’uomo | ||
403 | 1911 | e tutti bruciare in una sublime aspirazione celeste col | ||
404 | 1911 | pazza! ¶ – Fatela tacere! ¶ – È una donna! ¶ – È innamorata. ¶ – Bisogna | ||
405 | 1911 | bella. ¶ – Fatela stare zitta una buona volta! ¶ – Bisogna turarle | ||
406 | 1911 | capaci di far tacere una donna. ¶ – Ma è la | ||
407 | 1911 | vittoria. ¶ – Basta! ¶ – Basta! ¶ – Siete una donna! ¶ – Soltanto una femmina | ||
408 | 1911 | Siete una donna! ¶ – Soltanto una femmina. ¶ – È la vostra | ||
409 | 1911 | finire la difesa di una donna. ¶ – Mio Dio, che | ||
410 | 1911 | umano. ¶ – Signora, dite, parlate. ¶ – Una parola, signora. ¶ – D’accusa | ||
411 | 1911 | pena! ¶ – Morte! ¶ – Morte! ¶ – È una parola, bisognerebbe sapere come | ||
412 | 1911 | impastato la faccia con una certa pomata color piombo | ||
413 | 1911 | si ode più che una parola: «Dio». ¶ – Hanno poche | ||
414 | 1911 | Dio. Ma chi in una competizione umana invoca una | ||
415 | 1911 | una competizione umana invoca una forza che ritiene più | ||
416 | 1911 | tanto a portar via una donna? ¶ – Vigliacco. ¶ – Tagliatele la | ||
417 | 1911 | c’è nessuno con una rivoltella in tasca per | ||
418 | 1911 | supplicare. Il vincitore concede una grazia al caduto in | ||
419 | 1911 | ogni altro recluso, neppure una sedia vi domanda, ad | ||
420 | 1911 | in pari tutta in una volta. ¶ – È stata brava | ||
421 | 1911 | nella sua incurabile tristezza. ¶ – Una mite creatura. ¶ – Hai sentito | ||
422 | 1911 | cade nel grottesco. ¶ «Perché una condotta eccessivamente pietosa per | ||
423 | 1911 | colpevole non sa trovare una parola per giustificare o | ||
424 | 1911 | attenuare la propria colpa? Una parola di pentimento atta | ||
425 | 1911 | gli si preparava lassù, una comoda villetta per trascorrervi | ||
426 | 1911 | a tenerselo attaccato come una mignatta. Gran balordo, per | ||
427 | 1911 | voleva tendergli le braccia. Una prigione tutta per lui | ||
428 | 1911 | Chi non vorrebbe farne una molto grossa? In poco | ||
429 | 1911 | le pietre del Calleio. Una cella di due metri | ||
430 | 1911 | enormi. Nella parte superiore una feritoia incrociata da due | ||
431 | 1911 | e s’arrampica sopra una teoria di colli che | ||
432 | 1911 | a perdita d’occhio una regale corona. ¶ Da mezzogiorno | ||
433 | 1911 | reale è zeppa come una melagrana, fino alla cancellata | ||
434 | 1911 | ora fissata è l’una, ma senza che si | ||
435 | 1911 | per tanto tempo esige una mercede adeguata. E intanto | ||
436 | 1911 | della propria fantasia, in una gara per la quale | ||
437 | 1911 | diffidenza di chi sfrutta una fama usurpata, tutti se | ||
438 | 1911 | Re ne abbia combinata una da pigliarsi con le | ||
439 | 1911 | bene dal lasciarne cadere una briciola. La debolezza del | ||
440 | 1911 | l’hanno trattato con una raffinatezza da far rovesciare | ||
441 | 1911 | finestra a finestra. Da una finestra cade un grosso | ||
442 | 1911 | più tengono in bocca una pastiglia. ¶ Gli uomini, che | ||
443 | 1911 | per seguire il corteo. Una carrozza è ferma con | ||
444 | 1911 | scorge il bagliore d’una faccia bianca. ¶ I tamburi | ||
445 | 1911 | quelli fanno ressa. Infine una carrozza nera, celata, coperta | ||
446 | 1911 | mannello di curiosi, forse una cinquantina, i più ostinati | ||
447 | 1911 | la forza di scambiare una parola né di muovere | ||
448 | 1911 | In questo bel tramonto una piccola nube grigia in | ||
449 | 1911 | sapendo che sia. Forse una povera donna, che avrà |