Matilde Serao, Cristina, 1908

nuca, strettamente, lasciavano libera una piccola fronte bianca. ¶ — Chi

casa dei Marcorelli, a una piccola finestra di casa

finestra di casa Fiorillo, una pezzuola si agitava, mossa

si agitava, mossa da una mano. ¶ — Ah! è Peppino

li portasse via. Ma una curiosità la prese di

maestrina, la Ottilia Orrigoni, una piemontese, fosse dietro i

cara, non glielo dire. Una piccola sigaretta di quattro

collegio e gli regalerà una bella scatola di compassi

casa si riunirono in una stanza dove era un

e sua figlia, Irene, una zitella di trent'anni

un gran bel giovane, una testa bizzarra, è amico

Bel guadagno ad avere una persona come lui alle

stravagante. ¶ — È capace di una forte passione? ¶ — Chissà! Non

ella usciva a prendere una boccata d'aria, coll

poteva pretendere di sposare una fanciulla che aveva quattromila

figlia della portinaia Graziella, una ragazza di quattordici anni

lire, con cui comprava una quantità di nastrini, di

ed ella le bruciò. Una parte delle sue amiche

che aveva sputato sangue, una mattina: ma le altre

recitava il rosario con una voce desolata di donna

donna infelice che chiede una suprema grazia al Signore

lo studente le scrisse una lunga lettera in cui

sicchè a gennaio, per una settimana, non giunse più

Satana, dove era pubblicata una ode barbara di Aldo

Aldo Fiorello, dedicata a una fanciulla sciocca. In essa

in metro alcaico, di una fanciulla provinciale, bacchettona, che

Jehova, ma la credette una bestemmia e si segnò

tratta innanzi a sè una sedia, posò il capo

le serve scomparvero a una a una, e padre

scomparvero a una a una, e padre e figlia

accanto, di Marangio; apriremmo una porta nel muro divisorio

lei, un marito quieto, una casa piccola da dirigere

matrimonio non è sempre una allegra cosa, ma conosceva

guardava di sfuggita, con una certa dolcezza: ma ella

di tifo, a Napoli, una volta che era andata

potette dormire. Aveva addosso una inquietudine come mai, una

una inquietudine come mai, una febbre che le ardeva

lo voglio — disse con una voce tremante di emozione

di strutto bianco, da una vescica già sventrata: lo

con l'occhio, era una libbra. Tagliò da una

una libbra. Tagliò da una forma di cacio di

di cacio di Sardegna una fetta da grattarsi per

per i maccheroni: da una scatola di latta, prese

casa fu scossa da una detonazione, vicinissima. ¶ — Madonna Assunta

strillasse e piangesse forte, una donna, Carmela. ¶ — Avranno ucciso

pianerottolo, ferito nel petto: una ferita da cui sgorgava

che ardeva dinanzi a una immagine dell'Assunzione, Cristina

fissavano a lungo, con una intensità di vita profonda

nello sguardo vi era una preghiera ardente. Intese: gli

carne della mano, facendo una piaga profonda. La febbre

espressione di pena: così una lieve animazione ridava un

troppo vissuto, consumandosi in una esagerazione della vitalità. Dell

la seduzione morbida di una mano carezzevole, quasi femminile

temperamento sanguigno, con tutta una ardente, insolente ambizione per

Eccitandosi, esaltandosi, vibrando in una febbrilità di desiderio insoddisfatto

si buttava disperatamente in una nuova guerra, assetato di

amor proprio, piuttosto come una prova di potenza, come

porta in sè come una malattia. ¶ Così s'innamorò

spirito eletto, unito ad una femminilità molto sviluppata; una

una femminilità molto sviluppata; una bellezza fatta di espressione

a un carattere singolare; una nervosità tutta giovanile, insieme

gli ultimi ardori. Fu una vampata. Fu un incendio

divorante e stringente. Fu una selvaggia espansione, l'avvinghiamento

dell'amore, come a una battaglia, tremando dell'ultima

egoistico, il cinismo. ¶ Era una donna fulminata. Nell'unica

testa così altieramente, ma una severità così orgogliosa era

un essere colpito da una grande disgrazia. Era una

una grande disgrazia. Era una donna fulminata, vivente in

donna fulminata, vivente in una immobilità dolorosa, che piangeva

tutto perduto. Era stata una giovanetta male educata e

Così ella era stata una fanciulla senza dolcezza e

Così ella era stata una fanciulla senz'amore. La

il flirt. Era stata una fanciulla caparbia, maligna, ragionatrice

ignorava le dolcezze di una umiliazione innamorata; ignorava le

tutto quanto può fare una povera donna per farsi

e di passionato, in una strana fusione di sentimenti

profondo, creò fra loro una relazione di visite. Egli

un silenzio intenso e una penombra triste che conveniva

vestiva di nero, come una monaca. Non portava nè

rimetteva a leggere con una attenzione concentrata, senza levare

colpo, fu presa da una crisi di singhiozzi, torcendosi

dal rumore, non trovando una parola da dirle. ¶ Una

una parola da dirle. ¶ Una sera, lei leggeva ancora

si lasciava vincere da una lassezza. Ma nella figura

e disperata, simile a una greca eroina di Eschilo

la sua idea con una lucidità meravigliosa. La frase

allargava, tutta piena di una armonia infinita; la frase

se ne avvedeva. Se una parola rude, selvaggia, brutale

nella sua, mollemente, con una strisciatura lieve delle dita

strisciatura lieve delle dita, una carezza di pietà, che

un essere infelice verso una creatura infelice, faceva sgorgare

come un soffio, come una carezza che parea dicesse

di cose che segnavano una data nell'amore, se

malvagio — disse Guido, dopo una lunga pausa. ¶ Poi cavò

pallido come quello di una morta, poichè sembra che

E nient'altro. Ma una sera burrascosa di autunno

esaltamento bizzarro, vinti da una forza ignota, senza volontà

tutto, incapace di prendere una decisione forte, inquieto di

e calmarono quella pena. Una tenerezza grave li prese

molto lontane dall'amore, una efflorescenza sentimentale, un discorso

musicale che le cantava una ninna-nanna soave. Lei

tradito. Ogni giorno recitavano una commedia ignobile, pallidi, inetti

amarsi, era uno squilibrio, una contraddizione, un'altalena pazza

la gelosia nacque veramente, una gelosia tutta di amor

tutta di amor proprio, una gelosia senz'amore, una

una gelosia senz'amore, una gelosia volgare, a capricci

l'ami ancora, sei una sciagurata! — inferociva lui. ¶ Gli

distruzione. Fino a che, una sera, egli le disse