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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, La conchiglia di Anataj, 1983

concordanze di «una»

nautoretestoannoconcordanza
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1983
come un tradimento e una rinunzia. ¶ Era stato a
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1983
aveva senso neppure introdurre una misura ed una legge
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1983
introdurre una misura ed una legge nei mesi e
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1983
tempo lo sentivamo come una dimensione che non valeva
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1983
mettere in evidenza con una fascia di silenzio le
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1983
Mi guardava quasi aspettasse una sorta di autorizzazione, che
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1983
rivelava la presenza di una donna, le tendine gialle
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1983
li vedevo apparire provavo una confusa consapevolezza di avere
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1983
del resto non dicevano una parola. Erano dei solitari
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1983
Per loro quella era una questione tenebrosa e spinosa
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1983
si uniscano a formare una luce sola. La sensazione
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1983
sentivamo stanchi, appannati da una sfiducia misteriosa. Eravamo molto
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1983
sfera di vetro di una fattucchiera. Né io né
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1983
né i compagni dicevamo una parola. Ma intuivo dentro
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1983
ridosso di esso, con una serie di colline verdi
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1983
Kirkovsk non era che una tappa provvisoria del mio
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1983
la sua gente. Certo una persona contava molto più
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1983
In realtà lei aveva una certa inclinazione al pianto
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1983
a gambe incrociate sopra una stuoia, occupato ad accogliere
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1983
sul pancone o su una sedia dell’isba, mi
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1983
e alla propria dignità. ¶ Una sera di sabato vidi
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1983
ciglio e non dissero una parola, perché ad Ajdym
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1983
chiedeva mai niente. Avevano una loro totale autonomia, anche
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1983
osato rivolger loro soltanto una parola che non fosse
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1983
la sua attenzione. ¶ «Vuoi una fetta di pane col
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1983
della gente del villaggio. ¶ Una delle cose che ci
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1983
ci univano era, stranamente, una conchiglia, che si mostrava
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1983
di uno scaffale, in una rientranza del muro. Era
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1983
rientranza del muro. Era una grande conchiglia a spirale
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1983
pareva la cupola di una pagoda orientale, che finisse
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1983
orientale, che finisse in una guglia. Anataj l’aveva
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1983
la dissenteria. Era dunque una conchiglia che aveva una
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1983
una conchiglia che aveva una storia. Nessuno dei suoi
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1983
Ajdym la guardavano come una reliquia. Quando il vecchio
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1983
funghi con la smetana, una panna acida di cui
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1983
noi stessi a portarle una grande quantità di funghi
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1983
Nessuno di noi diceva una parola sull’argomento, ma
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1983
un luogo dove andare, una casa in cui c
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1983
in cui c’era una donna, era considerato da
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1983
lo circondava. E invece una sera egli parlò. Fu
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1983
o un orecchio, o una mano, sicché cominciava la
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1983
stavo pensando intensamente a una cosa. ¶ «Vi facevano abbattere
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1983
scortecciati, e portati in una segheria lungo il fiume
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1983
a lavorare proprio in una delle fasce lungo le
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1983
Mi si spalancò davanti una prospettiva alla quale non
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1983
ritirato in preda a una vaga paura, o almeno
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1983
vaga paura, o almeno una stridula inquietudine. Forse un
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1983
all’altro capo di una medesima catena. Ma il
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1983
la sensazione diffusa di una definitiva incrinatura del lungo
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1983
le carrette. Erano almeno una cinquantina gli operai che
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1983
luna. La strada era una pista fangosa e nevosa
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1983
a petrolio, che rischiaravano una zona di pochi passi
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1983
rozze e dondolanti di una coppia di orsi, e
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1983
e di vecchi, dopo una settimana passata solo tra
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1983
ancora, ci trovavamo in una sorta di interregno, e
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1983
era come accompagnata da una nenia silenziosa, simile al
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1983
la mia vita come una nebbia… ¶ Forse nasceva semplicemente
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1983
su casa in America, una mia sorella faceva la
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1983
donna di servizio presso una famiglia torinese. Eppure laggiù
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1983
lo sfrascare causato da una lince o da un
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1983
bisogno di assistere a una funzione religiosa, senza la
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1983
quali i siberiani accendevano una grande quantità di candele
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1983
cui assistevamo restava sempre una cerimonia straniera. Non era
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1983
e alla tradizione di una gente. E lì, a
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1983
sapere che c’era una presenza che ci sovrastava
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1983
che ci circondava assumesse una mutria più dura e
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1983
era rassicurante, perché era una delle cose che ci
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1983
il desiderio di dare una mano, certe volte, per
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1983
la tentazione di dare una mano diventava davvero molto
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1983
rifletterci su, come avesse una quantità di energie da
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1983
di star vicino a una ragazza bionda, dalla faccia
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1983
due arscine, di omul, una specie di salmone, che
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1983
volte era mansueto come una colomba, a volte infuriava
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1983
senza allegria, anzi con una sorta di collera sul
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1983
come fosse impegnato in una partita o una battaglia
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1983
in una partita o una battaglia con un nemico
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1983
sentiva la presenza gigantesca. Una gamba soprattutto era indurita
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1983
intorno, come trattenuti da una colla tenace, incantati a
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1983
Corre più veloce di una gru…» ¶ «Allora è lui
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1983
era fasciata anche da una nebbia d’incredulità, perché
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1983
provocava un restringimento e una concentrazione del ghiaccio, che
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1983
causando la formazione di una vera cascata di ghiaccio
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1983
anche se messa in una caraffa di vetro o
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1983
corrucciato. Si calava in una solitudine silenziosa, come si
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1983
cosa fosse sprofondata in una fossa più profonda del
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1983
qualche fatica. Avevano condotto una vita diversissima, eppure si
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1983
come dall’alto di una collina o di una
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1983
una collina o di una montagna, vedendola piccola e
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1983
che glieli tagliava, con una di quelle forbici larghe
90
1983
quanti anni avesse, ma una volta mi raccontò qualcosa
91
1983
contarli con qualche approssimazione. Una delle prime cose che
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1983
fessure e incastrati in una pelle di tartaruga. Invece
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1983
che fossimo venuti da una terra tanto lontana per
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1983
lavorare alla ferrovia era una cosa più bizzarra di
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1983
Ajdym la kirghisa era una di quelle cose che
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1983
stampavano sul suo volto una tristezza insinuante e senza
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1983
La fascia disboscata faceva una curva per seguire l
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1983
seguire l’andamento di una valle, e scompariva dietro
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1983
valle, e scompariva dietro una collina. Era soltanto una
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1983
una collina. Era soltanto una parte del mio cantiere
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1983
ricavata dallo sbancamento di una collina, e una volta
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1983
di una collina, e una volta scaricata sembrava scomparire
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1983
i kirghisi, che avevano una spolverata di religione maomettana
104
1983
albero, l’asportazione di una radice. Il modo sbagliato
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1983
io avevo attraversato in una notte di vento, dormendo
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1983
il lavoro preliminare di una ferrovia. ¶ E tuttavia lavoravo
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1983
la ferrovia sarebbero state una cosa sola. Mi pareva
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1983
salsicce, salame, mostarda, senape, una birra chiamata braga, e
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1983
quaggiù, nella Transbajkalia, in una terra più lontana della
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1983
l’inaugurazione?» mi chiese una volta. ¶ «Chi lo dice
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1983
a lui vi sarebbe una folla di guardie che
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1983
impalcatura, a Badgastein, rompendosi una gamba e il bacino
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1983
nello stesso tempo, provava una fretta inesplicabile di andare
114
1983
del villaggio. C’era una sirena ignota che lo
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1983
un taccuino, passando loro una piccola caparra, e dandosi
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1983
stretti in osteria, con una bevuta di vino o
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1983
e l’esodo cominciava. Una lunga camminata per raggiungere
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1983
Germanie, nelle lontanissime Russie… ¶ Una volta, dopo poche settimane
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1983
si guardò attorno in una desolazione universale. Senza i
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1983
caduti in terra, e una grossa scheggia di cedro
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1983
verso il cielo per una trentina di arscine. Mentre
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1983
un incidente o a una disgrazia. A volte saliva
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1983
il cavallo inciampare contro una radice sporgente, e abbattersi
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1983
momenti diventava di colpo una creatura velocissima, come una
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1983
una creatura velocissima, come una lucertola o un ramarro
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1983
aveva preso fuoco per una donna. Il diavolo gli
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1983
a sbatterci contro come una mosca nella ragnatela. Silvestro
128
1983
Le donne lo stregavano. Una loro risata, il fruscio
129
1983
fruscio delle loro vesti, una scollatura lo facevano impazzire
130
1983
sentire attorno a sé una specie di alone di
131
1983
Attorno a lui volava una nuvola di schegge. Manovrava
132
1983
vita non era che una dissipazione feroce, dominata dai
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1983
foreste e segherie. Era una sorta di mago del
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1983
non aveva mai visto una grande città. In Europa
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1983
avrebbe potuto imbattersi in una pepita luccicante, ci metteva
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1983
vicini c’era stata una vera e propria febbre
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1983
un cielo nero. Era una sottile malia, un incantesimo
138
1983
sbavare dentro di noi una scia simile a quella
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1983
che la taiga era una di quelle cose che
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1983
paura. Quando non diceva una parola, e lavorava senza
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1983
vedesse. Ajdym era di una diecina di anni almeno
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1983
il kirghiso non era una lingua slava, ma una
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1983
una lingua slava, ma una specie di turco, che
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1983
era nello stesso tempo una fonte di sollievo e
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1983
sistemato a Kirkovsk con una ragazza kirghisa anche lei
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1983
e solitario, v’era una certa animazione e un
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1983
vedere i camini di una locomotiva, da quelle parti
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1983
le orecchie diritte come una lepre. Dentro di lui
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1983
riarsi dell’estate, lasciando una scia di polvere dietro
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1983
sé, che brillava come una nebbia nella luce della
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1983
mano, come per cacciare una zanzara, o alzavano le
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1983
treno per andare in una città lontana o per
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1983
Ma la ferrovia era una ragazzata, una grande bizzarria
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1983
ferrovia era una ragazzata, una grande bizzarria che non
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1983
guaire all’improvviso come una povera gallina spelacchiata, per
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1983
dal proprio villaggio, pareva una stravaganza con qualcosa di
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1983
Sapeva che era come una serie di taràntas con
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1983
dovevamo metterci contro. Che una ferrovia la quale attraversava
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1983
taràntas per portarlo in una casa di matti. ¶ Anche
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1983
Mironicha. Per me fu una scoperta che aveva sapore
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1983
cento parole ne riconoscevano una, che avevano imparato da
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1983
stesso come avesse accumulato una grossa esperienza da veterano
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1983
lavorava alla luce di una piccola lampada d’acetilene
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1983
Pareva che Silvestro provasse una proterva compiacenza di aver
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1983
era diventata un’estranea, una sconosciuta, come non l
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1983
sapeva essere fedele a una donna lontana. Si erano
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1983
ne faceva, lui, di una donna lontana? Era lì
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1983
viveva, che gli serviva una donna, perché lui non
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1983
andare a letto con una fotografia. A Kirkovsk gli
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1983
in un angolo come una scopa. Confusamente, istintivamente, lo
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1983
altro, in seguito a una malattia. Quando era venuto
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1983
Era il bastardo di una sorella di Nasarka, morta
173
1983
destino di passare da una casa all’altra, da
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1983
casa all’altra, da una persona all’altra, come
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1983
Eppure, nello stesso tempo, una parte di lui non
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1983
con il fango di una sorgente di acqua calda
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1983
come il prete di una religione antichissima e ormai
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1983
che dalle mie parti, una cometa o un’aurora
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1983
mago di cui parlava una leggenda russa, destinato ad
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1983
del mio spirito, come una tela di ragno tra
181
1983
Infatti quando tornava da una caccia fruttuosa, al suo
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1983
Rievocava quei pranzi con una sorta di comica disperazione
183
1983
nomi erano fasciati da una nebbia di rispetto venerando
184
1983
dipendenze più cantieri, per una fascia di un centinaio
185
1983
la fine né da una parte né dall’altra
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1983
mongoli e tartari. Spianavamo una fascia di bosco larga
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1983
nessuna difficoltà, se non una vaga delusione per la
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1983
piedi asciutti. ¶ Uno da una parte e uno dall
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1983
e ogni volta appariva una piccola zona di cielo
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1983
scoiattolo o un castoro… ¶ Una volta, ai primi di
191
1983
che sarebbe durato. Era una neve a larghe falde
192
1983
della sensazione di essere una creatura il cui destino
193
1983
perdita d’occhio in una vasta piana disboscata. Ognuna
194
1983
Un orso? un daino? una lince? La taiga era
195
1983
era limpidissima, e da una parte del bosco il
196
1983
un mare, sfiorata da una parte dalla luce della
197
1983
lui esaminò più volte una lista di nomi, senza
198
1983
trovare il nostro. Provammo una sensazione penosa. Forse davvero
199
1983
qui che dovevamo trovare una nicchia per sopravvivere in
200
1983
Ah, questa è davvero una splendida notizia…» ¶ «Voi sapete
201
1983
i baffi nervosamente. Senza una casa e un lavoro
202
1983
aiutare. Abbiamo bisogno di una casa, prima di tutto
203
1983
che ora stava in una nuova e più grande
204
1983
vecchi recinti v’era una breve spianata e poi
205
1983
Ekaterinburg avevamo abitato in una casa di legno, eppure
206
1983
mia vita, assediato da una desolazione sottile, sconfortata, ed
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1983
fuoco.» ¶ Fuori c’era una catasta di legna. Marco
208
1983
riuscì a trovare anche una scure rugginosa. Si mise
209
1983
sentivamo che c’era una ragione sconosciuta per cui
210
1983
troneggiava in mezzo ad una delle stanze. ¶ L’isba
211
1983
dentro il ventre di una locomotiva, e fu davvero
212
1983
ferro smaltato, ficcate in una rientranza della parete, ciotole
213
1983
ci capitava sottomano creava una piccola isola di soddisfazione
214
1983
essi mi salutavano, facendomi una risatina di scherno. Ebbene
215
1983
creavano l’impressione di una tana di chissà quali
216
1983
lei un fastidio e una perdita di tempo. ¶ Mi
217
1983
di famelico, o forse una specie di fuoco che
218
1983
con lei, diventò di una cordialità esuberante. La sua
219
1983
e fangosa come fosse una accanita fumatrice. Si chiamava
220
1983
aveva visto sul sentiero una vecchia, un po’ gobba
221
1983
avrei saputo, ed era una delle figure del villaggio
222
1983
lei doveva essere considerata una straniera, non ancora del
223
1983
incontravo, provai per lei una forte curiosità. ¶ In un
224
1983
il maiale, gli dava una gran pacca sul sedere
225
1983
sedere, come fosse stato una donna. Ma quando fu
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1983
per un giorno e una notte. Quando tacque, finalmente
227
1983
giovani animali. Mangiava con una fame formidabile, e due
228
1983
freddo come quello di una lucertola, e il suo
229
1983
non gli dava requie. Una volta s’intestardì a
230
1983
entrò nella taiga con una carabina e un lungo
231
1983
villaggio come si conosce una filastrocca o una preghiera
232
1983
conosce una filastrocca o una preghiera. ¶ Il villaggio conservava
233
1983
le ossa gelate presso una stufa di terracotta. L
234
1983
stava per apparire, quando una finestra dell’isba sbatteva
235
1983
era per essi nemmeno una tomba regolare, dove potesse
236
1983
pulizia, di stare in una casa sistemata come se
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1983
in essa ci fosse una donna. ¶ Ma era sempre
238
1983
di farlo crescere come una pianta coltivata con amore
239
1983
e imprecando rabbiosamente in una lingua sconosciuta. Sapevamo da
240
1983
ed era entrato in una banda di rubatori di
241
1983
ancora l’eco di una fucilata che aveva tirata
242
1983
vedere un uomo con una slitta tirata da un
243
1983
parlare in friulano, e una volta mi chiesero se
244
1983
certo punto qualcuno con una voce baritonale si mise
245
1983
Jenisei. Era lungo quasi una versta. Durante i lavori
246
1983
lavori c’era stata una piena che aveva allagato
247
1983
piena che aveva allagato una pianura vastissima, e operai
248
1983
treno si fermava a una piccola stazione di legno
249
1983
dietro un bosco o una gobba della terra. Pareva
250
1983
che quegli audaci avessero una casa calda e dei
251
1983
verste alle spalle. ¶ A una stazioncina il treno si
252
1983
tè. Fui colpito da una malinconica canzone, simile per
253
1983
panchina della stazione vidi una fila di individui col
254
1983
ognuno di coloro aveva una catena che gli correva
255
1983
dimenticati da tutti, come una merce abbandonata nella stazione
256
1983
del viaggio sterminato. Dopo una stazione piuttosto grande il
257
1983
treno fu attraversato da una brulicante agitazione e da
258
1983
brulicante agitazione e da una notizia sussurrata. Eravamo alla
259
1983
cominciavano i cantieri. Era una sera intirizzita e sbiadita
260
1983
in me era avvenuta una strana modificazione, e mi
261
1983
di Ekaterinburg era stata una decisione assennata. Adesso che
262
1983
ferrovia siberiana mi pareva una povera cosa, un’impresa
263
1983
capo a piedi, con una coperta di pelliccia tirata
264
1983
come fosse quello di una condanna, e volessimo vederlo
265
1983
soldati non sarebbero stati una gran difesa. Avevano facce
266
1983
misteriose. Se si scambiavano una parola tra loro non
267
1983
capitato in mezzo a una vera babele di linguaggi
268
1983
soltanto la speranza di una paga migliore, ma dell
269
1983
destra montagne che formavano una serie di quinte e
270
1983
accese dentro di me una fiammella di comprensione. Ma
271
1983
verste ci fermavamo a una stazione di posta a
272
1983
di legno, ossia di una sorta di villaggio. Talvolta
273
1983
a un fiume, in una radura del bosco. Spesso
274
1983
lei era stata di una brevità enigmatica. Ma tutto
275
1983
fuori del tempo, come una slitta che esca di
276
1983
perdeva nel nulla, per una enigmatica impossibilità di proseguire
277
1983
enigmatica impossibilità di proseguire… ¶ Una sera vidi attorno a
278
1983
valutare le distanze. ¶ Ancora una notte in una stazione
279
1983
Ancora una notte in una stazione di posta. Ero
280
1983
al di là di una collina, di un bosco
281
1983
nemmeno Irkutsk. ¶ Correvamo in una pianura senz’alberi. Passavo
282
1983
invece era sveglio come una civetta sul trespolo, e
283
1983
trespolo, e non diceva una parola. Pareva lo conducessimo
284
1983
la notte, non era una steppa misteriosamente ritornata, ma
285
1983
ai compagni non dissi una parola. Marco, stanchissimo, desiderava
286
1983
san Bernardo, accucciato dietro una porta, in attesa di
287
1983
se tutto rientrasse in una misteriosa armonia, senza inquietudini
288
1983
detti un’occhiata a una targa di legno, su
289
1983
riacutizzava il dolore di una vecchia ferita di scimitarra
290
1983
di lì doveva passare una strada. L’esproprio era
291
1983
secondo operaio aveva scritto una supplica allo Zar, ed
292
1983
di segreti. Ognuno aveva una sua piccola odissea personale
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la pietra ci fosse una parentela che aveva le
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contenesse le tavole di una legge che non conoscevo
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maneggiava lo scalpello con una fiducia calda ed estiva
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di iniziazioni imprecise, dentro una grotta invisibile. Sembrava voglioso
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quasi si trattasse di una palude infida, o di
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sabbie mobili, dalle quali, una volta entrato, non c
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hai fatto a prendere una russa? Ti rendi conto
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vellutata come quella di una pesca. Mi persuasi che
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in quella casa con una frode a me stesso
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un equilibrio violato. Poi una vecchia venne giù a
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buio come dentro a una grotta. Non si vedeva
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Non si vedeva nemmeno una stella. Le vie della
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sentivo il campanellino di una slitta o ne vedevo
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vagabondaggio indefinito, a diventare una specie di monaco attraverso
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vagamente dentro di me una fuggevole vocazione a farmi
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e quasi vedevo tuttora una bizzarra fratellanza di destino
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me li ricordo in una rapida successione, come scene
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ritmo normale. L’indomani, una domenica, Marco e Bastiano
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vedere l’erede, con una faccia ilare e carica
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spingevano fino in città. Una luce estenuata si diffondeva
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stavo per ripartire, ancora una volta, come tanto spesso
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e non avevano acquistato una consistenza solida e definitiva
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e definitiva. Era tutta una fantasticheria, una di quelle
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Era tutta una fantasticheria, una di quelle alle quali
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un disseccamento, come fossi una campagna seminata su cui
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possedevo poteva stare in una sacca da viaggio, che
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dell’ospedale, era soltanto una fotografia di Irina, sorridente
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pettinati a chignon, e una mano accostata ad essi
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se io non dicevo una sola parola che potesse
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e me stesso da una grande distanza, piccolissimi, come
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la famiglia lontana, in una città che si affacciava
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lavorare da muratore in una città dell’Ucraina, il
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più un rublo, né una lettera, né un segno
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mattoni in Bassa Baviera. Una volta aveva ricevuto un
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un territorio nemico durante una guerra. ¶ Io invece avevo
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e notizie sulla ferrovia. Una volta dissi a Bastiano
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dove non esistevano neppure una strada o un sentiero
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Marco, ma soprattutto aveva una ripugnanza feroce a restar
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prima di partire…» Di una serata passata a guardare
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ambiente svegliava in lui una nervosa perplessità, che si
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di aggiungere al grido una sfumatura di scherzo e
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Madonna mia, che scuro!» ¶ Una volta il sorvegliante tedesco
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in ogni direzione, come una muffa che l’avesse
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di più, per raggiungere una caserma solitaria in un
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dall’ospedale di Ekaterinburg, una città che sorge appena
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prendesse forma in me una strana paura del mondo
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dove. Mi sentivo dentro una freschezza simile a quella
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chiese. ¶ Cercavo di darmi una ragione della mia contentezza
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o nere, come in una fotografia. Oppure io potevo
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che i colori erano una cosa da stupire, e
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mondo alla ricerca di una sapienza perduta. ¶ Pochi rubli
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tempo, e mi dava una sorta di felicità l
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bronzo che aveva da una parte la figura di
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preso lo stampo da una moneta trovata nel campo
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e ne aveva coniate una quantità. Voltandomi, vidi Irina
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per la prima volta. Una cosa era certa, avevo
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v’era di mezzo una bottiglia di vodka che
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mia situazione. ¶ «Se cercate una stanza, si potrebbe combinare
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pensionato delle ferrovie, e una zia. ¶ «C’è la
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minaccia del knut. Era una possibilità spaventante, che aveva
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nel mezzo del lago una stazione di posta, perché
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lo potevano attraversare in una sola tappa. ¶ Irina era
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era sollevata in me una necessità di andare, la
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dentro le cavità di una grotta il seguito slegato
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avessi perduto di vista una parte di me stesso
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v’era da attraversare una pozzanghera del disgelo, metterle
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e capivo confusamente, come una cosa vista tra fumi
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che per me lavorasse una cosa che avevo sempre
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Era stato tutto di una facilità così piena che
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in cui Irina diventava una forma sussultante e felice
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Si era infilato dentro una matassa di fantasie per
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tribunale religioso della città. Una prima volta lo rispedirono
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tennero a lungo in una segreta, gli fecero interrogatori
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oppure perché afferrato da una nostalgia improvvisa per la
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baciavo le dita ad una ad una, credendo che
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dita ad una ad una, credendo che scherzasse. ¶ I
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catturato dalla malinconia di una vecchiaia precoce, da quando
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individuare le tracce di una volpe o di una
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una volpe o di una lince lei provava emozioni
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ferrovia asiatica non era una faccenda remota, estranea alla
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gente, come a esempio una delle tante guerre contro
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pensava, era invasa da una specie di reverenza, per
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gli altri consideravano come una mascotte. Aveva la faccia
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nido di lane di una lepre o un coniglio
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come vedesse in lei una di casa, una sorta
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lei una di casa, una sorta di terza sorella
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la speranza d’incontrare una torma di lupi. ¶ Assai
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grandezza. ¶ Nell’Imperatore aveva una fiducia totale. S’immaginava
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sua figura illuminata da una luce tranquilla e carica
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scendesse il riflesso di una sapienza superiore. Lo pensava
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cantiere gli aveva scritto una supplica perché non era
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lavorare e per chiedergli una pensione. Infatti, usando gli
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vita di ognuno, come una inutile passione, una fatica
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come una inutile passione, una fatica vana, che ricominciava
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svolti a casaccio… ¶ In una chiaroveggenza suprema vidi fino
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e di superfluo, come una moneta straniera che non
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a metà, abbandonate per una strana impotenza, o forse
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anzi l’aspetto di una normalità che aveva perduto
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fervore, senza gioia, con una strana cantilena nella voce
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mai presentato. Era rimasto una forma vuota, uno spazio
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paese siciliano. Non è una storia molto strana?» ¶ «Stranissima
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Era un luogo finale, una patria, una terra che
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luogo finale, una patria, una terra che conteneva nello
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ultima collina ci apparve una spianata piena di isbe
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successivi, fui occupato da una stanchezza profonda, che era
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ore di cammino. Era una stanchezza dello spirito. La
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concludersi. Avevo visto ormai una larga fetta di mondo
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più lontani del villaggio. Una sorpresa lo aspettava. Si
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rivista mai. Lui provò una piccola delusione, così, senza
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qualcuno era un po’ una sua necessità, cercava di
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Anch’io spesso davo una mano ad Ajdym o
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al di là di una spessissima lastra di ghiaccio
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che la vita era una madre bisbetica e capricciosa
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non erano per noi. Una voce sottile come un
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assumeva i lineamenti di una rinuncia. Il suo fucile
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Lo so perché è una cosa che ha anche
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mio nonno. È come una nuova palpebra discesa sopra
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aveva conosciuta. Disse che una volta era arrivato a
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era venuta davanti come una sorta di apparizione. Aveva
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non aveva mai visto una città, ed era stato
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folgorato dallo stupore. In una piazza si era fermato
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un’eclisse. Tutto acquistava una solennità sacerdotale e declinante
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presto a capo di una banda, la più numerosa
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loro bocca non usciva una parola che potesse arrivare
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orecchie delle guardie. ¶ Ma una volta Anataj assalì un
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decise di avere finalmente una casa e un villaggio
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saperlo? Lui non diceva una parola. Ma il suo
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nella taiga aveva colpito una volpe grigia, ma senza
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animale era fuggito lasciando una traccia rosata sulla neve
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come fosse entrato in una dimensione della vita in
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del passato. Ma era una falsa impressione. Aveva lasciato
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era fatto per lui una cosa lontana e irrecuperabile
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Non sarebbe possibile catturare una martora o un ghiro
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è vero. Si rassegnerebbero, una volta convinti che non
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da Gurka. Gli pareva una cosa insipida e senza
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e irrequietezze e da una voglia strana di cambiare
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invenzione. Sapeva che fare una cosa simile era condursi
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quando Eroska dava loro una pacca sul sedere o
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aiutò a portare, provando una spina nel cuore perché
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soddisfarla come poteva, tra una vendita e l’altra
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se fosse vero? Se, una volta tornati, fossimo come
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È solo un’impressione. Una volta a casa, dopo
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mesi Arrigo non riceveva una lettera da casa, una
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una lettera da casa, una di quelle lettere scritte
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come le streghe in una casa abbandonata. Non si
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molto più di lui… ¶ Una sera mi disse che
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siamo niente. Siamo come una candela accesa. Basta un
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di zoccolo, riducendoli a una poltiglia insanguinata. L’alce
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divorare un uomo come una biscia ingoia un topolino
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pochi decenni prima. ¶ «È una zona di terremoti, questa
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di meraviglia, aveva anzi una sua logica perché era
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finalmente l’aspetto di una ferrovia almeno abbozzata. ¶ Arrigo
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impiantare lungo il fiume una segheria per produrre le
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forse perché si cominciava una nuova costruzione ausiliaria, il
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ci faceva sentire ancora una volta quanto fosse lontana
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un’altra parentesi aperta, una delle mille che il
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di nuove difficoltà imprevedute. Una mano invisibile le andava
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pescando a casaccio dentro una cisterna senza fine. Un
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un ponte in costruzione, una galleria scavata in una
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una galleria scavata in una montagna si era trasformata
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che potevano avere anche una certa espansione, mi sentivo
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ancora un’eco e una risonanza, perché molti lo
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come gli anelli di una catena. Gli operai diedero
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si lasciava andare a una mezza confessione con me
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erano quasi finiti, quando una notte si scatenarono i
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e giorni, accompagnato da una tormenta di neve. Era
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stata anzi da poco una serie di belle giornate
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Non potevamo credere che una fetta cospicua della stagione
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spalle, sicché c’era una continua processione di carri
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valenki di feltro e una buona riserva di provviste
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fumare il camino di una vaporiera… ¶ Ci mettemmo in
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vedere il primo treno. Una parte ignota di me
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che, all’improvviso, con una folata più forte, fece
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libero corso, come fosse una bestia matta, che alimentava
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le nostre paure. ¶ Cercai una fonte di conforto nei
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dentro di me come una nave senza timone. Dovevo
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silenzioso, era immerso in una di quelle sue malinconie
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1983
nord. Non avevamo neppure una bussola. L’unico strumento
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1983
dell’Irpinia, da soldato, una volta si era perso
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1983
compagni nella neve, durante una tormenta. ¶ «Chi ha detto
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1983
far fuoco. Attribuivo loro una diabolica intelligenza. Proiettavo su
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1983
persi nella taiga, ossia una condizione di cui avevo
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1983
Persino il respirare era una fatica, un corpo a
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resinoso e a farne una fiaccola per tenere lontano
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1983
nemico. Provai all’improvviso una sorta di tenerezza per
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1983
non sentendomi di replicare una cosa qualsiasi, per totale
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e che eravamo in una situazione estrema, di quelle
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in qualche anfratto, in una valletta sepolta dalla neve
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si davano da fare una cinquina di sterratori per
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scalpellini era stata preparata una quantità impressionante di pietre
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1983
giorni ve n’era una processione ininterrotta, dalla mattina
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Tutto era sforacchiato da una costellazione di ritardi, di
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davano l’idea di una disorganizzazione di fondo. Dietro
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Ulan Ude, o da una località dove la costruzione
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copia di se stessa, una linea ausiliaria, che sarebbe
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numero) si potevano fare una volta soltanto. Rifarle, significava
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di pali fosse soltanto una diceria, e la ferrovia
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ferrovia di servizio fosse una favola dei pessimisti, quando
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mie notti acquistava consistenza. Una copia con il disegno
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precisione. Quel disegno pareva una vertigine, un sogno, un
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era destinato a rimanere una serie di tronchi ferroviari
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di tronchi ferroviari tra una città e l’altra
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ferrovia alla fine risultasse una serie di ridicoli spezzoni
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di ridicoli spezzoni era una fatalità senza alternative. Qualcosa
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me un sordo logorio, una frana continua. Costruire nel
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1983
a diventare per me una costruzione problematica, difficile da
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si parlava anche di una situazione precaria nei rapporti
500
1983
guerre. Ma era credibile una cosa simile, se, a