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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Scurati, La letteratura dell'inesperienza, 2006

concordanze di «una»

nautoretestoannoconcordanza
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che si può usare una sola volta nella vita
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per esprimerti si presenta una volta sola, il nodo
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riuscirai più a dire una parola vera, insostituibile...” ¶ Italo
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romanzo d’esordio in una versione profondamente rinnovata, ho
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scritto. Si tratta di una lacerazione tragica, perché entrambe
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la definizione che Proust una volta diede, per via
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Mi disponevo già a una meditazione malinconica, di tono
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metà non combacianti di una tessera spezzata e non
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i due frammenti di una totalità infranta – di un
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Calvino deve risalire attraverso una serie di negazioni. Sembra
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mettevamo era quello d’una spavalda allegria [...] Questo ci
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fossero state sottoposte a una decreazione. Il rullo del
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principio dell’Ottocento, rinnovando una tradizione millenaria, antica quanto
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spazi siderali, come da una stella morta milioni di
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un’idea tombale senza una tomba. L’idea dei
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possono scaturire solo da una doppia negazione. Negare di
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insomma, ancora prigionieri di una litote. ¶ Torniamo a Calvino
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Soltanto quando Fenoglio scrive Una questione privata, ricorda ancora
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Ecco, dobbiamo constatare ancora una volta che Calvino, cinquant
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di vita”. Sigillando in una battuta la questione letteraria
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di povertà”, attingendo a una “forza vitale ancora oscura
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esperienza moderna, compie però una tappa fondamentale con il
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vita in nome di una vita a venire, lontana
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o della memoria di una grandezza passata). E non
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elettronica porta con sé una ottimizzazione dell’effetto di
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assoluta del referente, in una autopromozione perpetua dell’immediatezza
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sorretta dalla forza di una constatazione (l’ho visto
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finge di non essere una finzione, la sua presenza
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infatti, completamente privo di una qualche esperienza della guerra
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ma si trattava di una esperienza mediata, principalmente dalla
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La guerra era ancora una questione privata, ma in
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La guerra era ora una realtà deprivata della sua
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deprivata della sua esperienza. Una serata di morte e
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e di decostruirlo attraverso una vicenda contemporanea che procedeva
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lo scriveva. Volevo creare una finzione appassionante (quella che
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in questa mossa. Era una tattica vecchia come il
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figlia dell’uomo, di una divinità minore, questa generosa
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la mia era anche una tattica vecchia come la
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il facile piacere di una lettura che lo immergeva
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fondava. ¶ Queste due mosse, una vecchia quanto l’arte
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e sufficienti a opporre una qualche resistenza agli effetti
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è, l’avvento di una forma fuorviata di immaginario
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massa dà luogo a una mitologia euforizzante che esclude
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distingue da esse per una esteriorizzazione multiforme, massiccia, permanente
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su cosa debba essere una letteratura senza comunità, senza
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contro. ¶ Creare un metalivello, una zona di riflessione della
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lo scrittore debba esercitare una funzione critica per essere
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letteratura non è più una trincea critica difendibile. L
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Togliatti, Editori Riuniti, Roma, 1964). Una questione privata di Fenoglio
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trova in Agone. Verso una teoria del revisionismo (trad