parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ada Negri, Di giorno in giorno, 1932

concordanze di «una»

nautoretestoannoconcordanza
1
1932
pupille dilatate come dopo una puntura di morfina, mi
2
1932
occhi chiusi, era d'una che dormiva. Mi disse
3
1932
me nel vano d'una finestra del salone di
4
1932
dopo la disgrazia, detto. Una verità, anche se non
5
1932
conforto, è pur sempre una verità. ¶ “Quanto piangere, da
6
1932
mio marito viaggiare è una gioia. Sempre di buon
7
1932
e l'illusione d'una giovinezza perenne. Mai un
8
1932
Eravamo a Varsavia da una notte e un giorno
9
1932
occhi si fissarono su una signora, ferma dinanzi a
10
1932
signora, ferma dinanzi a una vetrina di mode illuminata
11
1932
vetrina di mode illuminata. Una piccola signora piú vecchia
12
1932
certo pensando ad altro. Una di quelle figure, intorno
13
1932
simile al volto d'una naufraga tornata a galla
14
1932
solo. Voglio mostrar loro una cosa. Si convinceranno che
15
1932
anche da tinello, tolse una lettera dalla scrivania, ce
16
1932
Seguivano i saluti, e una firma d'uomo. ¶ “La
17
1932
in mano, delicatamente, come una reliquia: ¶ “— Confermo che l
18
1932
Chi sarà? mi chiedevo. Una fissazione. Verso le cinque
19
1932
donna lo scoppio d'una crisi di nervi: reagii
20
1932
in un cassetto: accese una macchinetta ad alcool, mise
21
1932
Le avevo conosciute in una casa amica, dove si
22
1932
piena di grazia, possedeva una voce di contralto mirabilmente
23
1932
ammattonato; e anche per una terrazza tutta sole, nella
24
1932
lui. Sono un riposo, una consolazione a guardarli. Il
25
1932
essere sereni: penso che una passione, quel che si
26
1932
quel che si dice una passione, il Lègora non
27
1932
le braccia dal parentorio: una buona cristiana, del resto
28
1932
stipo del Settecento, o una mensola dell'Impero, o
29
1932
mensola dell'Impero, o una credenza cremonese del buon
30
1932
antica come i mobili. Una di quelle famiglie d
31
1932
e rilucente, che sono una grazia a sentirli frusciare
32
1932
trucioli s'arricciolano in una danza spensierata. Direi ch
33
1932
mai, se non tutta una catena vivente, che si
34
1932
dispiacere la nascita d'una bimba invece che d
35
1932
credo e spero, nemmeno una linea mi riesce d
36
1932
vidi a Calista che una sola foggia di vestire
37
1932
e che, stretti in una rotella castana sulla nuca
38
1932
di rasoio era d'una persuasione immediata; e non
39
1932
n'era forse nemmeno una che dopo qualche tempo
40
1932
caso speciale; e da una base religiosa che aveva
41
1932
e far di lei una persona di comando nel
42
1932
ai sassi. Cosí Calista. Una sorella però l'aveva
43
1932
protettrice spirituale della casa. ¶ Una domenica io dissi a
44
1932
a linee rette come una figura geometrica. ¶ La casa
45
1932
ci venne aperta da una ragazza la cui grossa
46
1932
aria di condurci in una cappella. ¶ La camera era
47
1932
correggeva il còmpito d'una scolaretta in piedi di
48
1932
l'avvertivo colmo d'una forza fluida indicibilmente ricca
49
1932
negli occhi. ¶ Le chiesi una volta come si chiamava
50
1932
la madre vera, ma una buona donna che l
51
1932
della sua nascita fosse una storia misteriosa, del genere
52
1932
rivelarsi, l'imporsi d'una femminilità dominatrice, d'un
53
1932
di crescere diritto come una lancia, si sarebbe anche
54
1932
appartamentino di città e una casa d'amici in
55
1932
da scuola, accompagnata da una donna anziana senza cappello
56
1932
profilo, agli zigomi, a una dura piega della bocca
57
1932
conserte, viso opaco, ascoltare una lezione di grammatica. Poi
58
1932
arrovellarsi in silenzio su una divisione coi decimali, che
59
1932
unito all'immagine d'una ragazzetta qualunque, nel periodo
60
1932
capisce che non ha una mèta fissa: che va
61
1932
da ultimo, paralizzata in una poltrona: dov'è morta
62
1932
per altro. Se non una volta; ma durò sí
63
1932
che un vetro e una grata difendono: la cornice
64
1932
Olocati non par nemmeno una via di Milano: muraglie
65
1932
SPERANZA – CARITÀ. – A sinistra, una targa di marmo dice
66
1932
acqua muri selciato formavano una sola apparenza grigia, violacea
67
1932
lei riesce incomprensibile come una lingua straniera. Pure son
68
1932
le Madonne, a dire una parola di consolazione a
69
1932
fare la conoscenza d'una persona che non ha
70
1932
vecchia città universitaria, con una borsa di studio della
71
1932
il treno le cantava una canzone che inebriava la
72
1932
e l'impeto d'una nuotatrice che salti dal
73
1932
accettò gl'inviti d'una famiglia bulgara qui di
74
1932
senso del volere fortemente. ¶ Una ragazzona non alta; ma
75
1932
per la comodità d'una spazzolata alla diavola nel
76
1932
capace di distrarla. ¶ Fra una lezione e l'altra
77
1932
giovani, vecchi: ballare è una funzione della vita, come
78
1932
costume nazionale. E avere una nidiata di figlioli, che
79
1932
casa. e abitavo in una pensione a buon mercato
80
1932
in Firenze, capitò là una signorina anzianotta, nera come
81
1932
essere esperta nella chiromanzia: una sera tenne circolo e
82
1932
piccola impiegata, divenne poi una gran signora, per via
83
1932
un romanzesco matrimonio. Sai, una favola delle Mille e
84
1932
favola delle Mille e una notte: il riccone che
85
1932
era, infatti, uccisa con una tripla dose di sonnifero
86
1932
della vita; e, per una specie d'ossessione, non
87
1932
quel tempo, l'avevo: una graziosa casetta a Milano
88
1932
di giardino, ereditata da una buona zia, che m
89
1932
le parole: lui, però, una sera, mi aveva dato
90
1932
e fatta rinascere in una certezza che trasfigurava ogni
91
1932
attesa meravigliosa. ¶ “Ricordo che una volta caddi a terra
92
1932
cadendo, il senso (rapidissimo, una folgorazione) ch'era stato
93
1932
convincerlo ad accompagnarmi a una riunione in casa di
94
1932
agli occhi, armati d'una grossa lente, della marchesa
95
1932
toni cinerei: negli occhi, una fissità vitrea. Certe frasi
96
1932
e predire la sorte. Una specie d'epidemia. Sapere
97
1932
altri attori della compagnia? Una novità: un privilegio: un
98
1932
gomitolo sullo scalino d'una porticciola, rientrante in se
99
1932
luce troppo cruda d'una lampada elettrica, messa a
100
1932
e se ne capisce una parola su tre – a
101
1932
proprio cosí: pellegrina: con una voce flebile e rotta
102
1932
me; ma dotati d'una eloquenza e potenza che
103
1932
ne diveniva melodioso come una cassa armonica. ¶ La somiglianza
104
1932
contigua a casa Cerreti.» ¶ Una postierla cieca sbarra l
105
1932
mensole, specchiere del Settecento: una meraviglia. ¶ Ma di lui
106
1932
e ricevendo da tutti una porzione di complimenti, secondo
107
1932
gradi sotto zero.» È una pagina compatta, densa di
108
1932
molte belle dame, e una folla di studenti venuti
109
1932
Pavia.» Naturalmente sa che una delle ragioni per le
110
1932
tutto il mondo. Fra una lezione e l'altra
111
1932
un diverbio politico e una vertenza letteraria, l'amore
112
1932
a Pavia». Ma, in una lettera al Brunetti: «Senza
113
1932
pressi di Como, in una casuccia sul lago, col
114
1932
là, reggendo coi denti una vita sempre piú tormentosa
115
1932
non fosse che per una volta. Questo giardino-ortaglia
116
1932
figliuolanza. ¶ Ci sono stata, una volta, alla piazzetta di
117
1932
l'intero lato d'una piazza, come Santa Maria
118
1932
rincantuccia nell'angolo d'una piazza fuori di mano
119
1932
piú chiostro. Il resto, una volta, nient'altro che
120
1932
della presenza spirituale d'una delle tante comunità agostiniane
121
1932
di provenienza, inciso su una targhetta di bronzo: tutta
122
1932
fra il 1360 e il 1380. Una selva di statue, d
123
1932
mi fa pensare a una moltitudine impietrita. Non saprò
124
1932
al popolo se non una volta l'anno, per
125
1932
fabbri, levando, nella cripta, una testa di muro. E
126
1932
e bizzarre vicissitudini, da una chiesa all'altra della
127
1932
Leone si leggono, su una lapide a poca distanza
128
1932
insensibili al freddo, tutt'una cosa col trespolo, la
129
1932
d'aragosta. Passa, grottesca, una bicicletta di fiume: una
130
1932
una bicicletta di fiume: una vera bicicletta, presa fra
131
1932
scendendo fra le nebbie, una palla di rame che
132
1932
salici si animano d'una profonda tinta violastra. ¶ Salici
133
1932
vasto tratto somiglia a una corrente di lava infocata
134
1932
rutilante dell'acqua, costruiscono una specie di fantastico scenario
135
1932
e a dar loro una mano a raccogliere la
136
1932
avere dinanzi agli occhi una figura di bambina cosí
137
1932
volto e negli atti una volontà di dominio cosí
138
1932
capo s'inalberava sempre una cresta di nastro verde
139
1932
era pericolo sgarrassero d'una spanna. Per il proprio
140
1932
gesso, e fra l'una e l'altra certe
141
1932
mulinelli di vento fra una spruzzata e l'altra
142
1932
alla casa, oppure su una seggiola bassa nel vano
143
1932
un carrettino mancante d'una ruota, un mucchio di
144
1932
mostrava occupatissima a cullare una delle bambole o tutt
145
1932
lui, non hanno neppure una giornata morta. Da mattina
146
1932
signore a cui dare una mano. ¶ Perchè non si
147
1932
non si prende almeno una servetta? Ora potrebbe: i
148
1932
si provò, a tenere una ragazza; ma «inutile, qui
149
1932
mostra dietro il cristallo una quantità di targhe, medaglie
150
1932
a salvagente sui fianchi. Una volta i figli le
151
1932
i figli le regalarono una bella tunica di lana
152
1932
alla vita, e, con una cordicella in cintura, adattarsela
153
1932
ha piú valore d'una carezza. Passano interi giorni
154
1932
di Porta Palacense sta una nicchia, su una facciata
155
1932
sta una nicchia, su una facciata. V'è dipinta
156
1932
facciata. V'è dipinta una Madonna col Cristo morto
157
1932
suo onore, chiudendola in una ghirlanda di gerani rossi
158
1932
due torri, di cui una ha lo stesso nome
159
1932
ha lo stesso nome. Una parola di carità, di
160
1932
di speranza da dire, una chiesa l'ha sempre
161
1932
di luce, ma d'una sostanza spirituale che sento
162
1932
rinfresco le mani a una gorgogliante fontanella: sorrido a
163
1932
giunga la voce d'una fata con la parola
164
1932
sinfonia de' grigi circostanti una nota centrale di piú
165
1932
palazzo ch'è quasi una reggia: gli appartengono: gli
166
1932
trasfusi in materia, sotto una forma immutabile nello spazio
167
1932
dinanzi a Dio. ¶ Seguo una bella fila di platani
168
1932
uno di loro tende una rete: forse conoscono la
169
1932
non capisco se da una barca, o da un
170
1932
lumicino votivo: lí accanto, una coppa con pochi fiori
171
1932
è uguale. Mi basta una cadenza da accompagnare piú
172
1932
trovi a fianco d'una chiesa magnifica come San
173
1932
cassa armonica è assicurata una cesta robusta e capace
174
1932
potrebbe forse definirsi con una sola parola: nulla. ¶ Negli
175
1932
scioltezza del passo d'una cerbiatta. La gonna le
176
1932
monete nel piattello: faccio una carezza ai riccioli del
177
1932
la felicità elementare d'una creatura che agisce per
178
1932
E ci sarà sempre una che le assomigli a
179
1932
acqua non scorra: ha una tinta, una trasparenza che
180
1932
scorra: ha una tinta, una trasparenza che già ho
181
1932
anni regge sulle spalle una bambina, che ne avrà
182
1932
colpisce in questa creatura una gravità superiore ai suoi
183
1932
larghe pupille nuotano in una liquida luce bluastra fra
184
1932
costrizione della singolare positura. ¶ Una bambina del popolo; ma
185
1932
grazia, tutto è d'una principessa, o d'un
186
1932
un'attrice, o d'una di quelle apparizioni femminili
187
1932
hanno forse diritto a una propria legge. In che
188
1932
Mi lascio vincere da una strana curiosità di quel
189
1932
nella corsa, giú per una viuzza. La sua luce
190
1932
fronte troppo alta, e una tirannica faccia triangolare, che
191
1932
fisarmonica: l'altro, d'una snellezza agile da corridore
192
1932
capo del falso defunto, una fanciulletta quasi adolescente, ben
193
1932
scopre il sommo d'una fronte convessa, tutta prominenze
194
1932
viso: anch'esse di una sostanza che non è
195
1932
tutto che non sia una fede dura, gelida, lineare
196
1932
dura, gelida, lineare come una figura geometrica intagliata in
197
1932
potenza. Non è piú una pittura: è un'apparizione
198
1932
ridotto null'altro che una parete sporca, e nemmeno
199
1932
che a passare da una catena all'altra. Cosí
200
1932
il velo bianco sembra una sposa. Sor maè e
201
1932
e sportivo, meglio che una fanciulla. Il ciuffo de
202
1932
a ricacciarlo indietro, con una vivida mossa del capo
203
1932
del mento. Ma è una vera assisiana, sangue e
204
1932
velo: un tremore nuovo, una dignità nuova. O Maria
205
1932
donna Maria Giovanna: è una giovine lombarda, tutta spontaneità
206
1932
abbarbicate alla terra con una vigoria che le rende
207
1932
ha termine. Proseguo per una strada sempre piú aspra
208
1932
Minori, m'investono come una folata: sono, per un
209
1932
sono, per un attimo, una realtà che mi folgora
210
1932
è già in ombra. Una suprema striscia di sole
211
1932
Essere almeno pastora d'una di quelle mandrie: pur
212
1932
volto ancor giovine sotto una tiara di capelli bianchi
213
1932
pur rimanendo prigioniere l'una dell'altra sino all
214
1932
fra essi e lei una zona sorda s'interponeva
215
1932
un agosto torrido come una spranga di ferro passata
216
1932
le tre stanze d'una lindura e lucentezza di
217
1932
qualche immagine pia, e una cassapanca fra il letto
218
1932
l'androne sbarrato da una postierla di lucido legno
219
1932
prugno sanguigno vi sovrasta: una montagnola in fondo, fra
220
1932
fra un individuo e una casa rimasti estranei per
221
1932
A sinistra del portone, una via deserta fa gomito
222
1932
di ferro battuto, d'una stupenda, aerea leggerezza, ride
223
1932
sul resto del mondo: una pioggia di gerani da
224
1932
pioggia di gerani da una cassetta infissa a un
225
1932
finestrino piú angusto d'una feritoia: l'abside d
226
1932
feritoia: l'abside d'una chiesa, sporgente con la
227
1932
altro, parte della chiesa: una torre alta, superba, puro
228
1932
quartiere di pescatori, che una volta l'anno portavano
229
1932
Borgo Basso. ¶ Vagabondare per una città che fino a
230
1932
e, all'angolo d'una certa via, al suono
231
1932
del fiume, un guado: una spiaggetta ghiaiosa, e foreste
232
1932
dipinte a capriccio, con una porticina, una stanza a
233
1932
capriccio, con una porticina, una stanza a terreno, due
234
1932
sopra, un balcone e una finestra. Nei cortili aperti
235
1932
a tutto spiano, con una mazzuola. Nelle prime ore
236
1932
collocò a servizio presso una famiglia; ma alla figliola
237
1932
ebbero figli: lavorarono. ¶ Possedevano una baracca di legno e
238
1932
numero: la baracca divenne una piccola azienda. Paride se
239
1932
destra fu lasciata per una comoda casa della riva
240
1932
riva sinistra, sede d'una società di canottaggio che
241
1932
Mi tornò nella mente una storia, che al primo
242
1932
un dono. Era proprio una storia del Carso sanguigno
243
1932
ufficiale, stanco, sedette su una grossa pietra, e perdette
244
1932
in un barbaglio. Solo una striscia d'ombra, quasi
245
1932
Sedetti su un ceppo: una lucertolina ne guizzò via
246
1932
qui in vacanze, a una certa distanza dalla quercia
247
1932
ho il piede, forse una, la piú lunga, arriva
248
1932
nel lume siderale diventa una zona di pianeta morto
249
1932
vale la freschezza d'una ghianda nel grembo, per
250
1932
soggezione. So ch'è una colonia di scolarette, gracili
251
1932
a scuola. ¶ Ne prendo una per mano, staccata dall
252
1932
mano, staccata dall'altre: una magrolina elettrica, con occhi
253
1932
sono stata anch'io una portinaretta. – Ma lei mi
254
1932
Ma sí. Mi sembrate una rondinella, con quest'abitino
255
1932
Stàffora. ¶ Rosina Storchio è una donna semplice. Al primo
256
1932
molto. Come avessi chiusa una porta, e gettata la
257
1932
la vedo al fianco, una Grisi dell'epoca nostra
258
1932
in un fagottino dietro una quinta, ogni sera di
259
1932
dà l'impressione d'una che si sia salvata
260
1932
indietro con lievità sorridente: una Manon di sedici anni
261
1932
capito. Si metta addirittura una sigaretta in bocca, molleggi
262
1932
romane m'è parsa una selva selvaggia di pietra
263
1932
all'ultimo piano d'una casa fra le piú
264
1932
città, s'apre su una meraviglia di loggetta. Dalla
265
1932
dal massiccio parapetto d'una lucentezza di corazza, predicò
266
1932
nei precordi, è tutta una preghiera vivente. Quando e
267
1932
PRIME ORE ¶ Entro in una cella vasta come un
268
1932
angolo. M'affaccio all'una, e vedo a sinistra
269
1932
ma formano della terra una cosa sola col cielo
270
1932
non è rimasta nemmeno una briciola. Poi ho udito
271
1932
fa piú basso, diviene una cosa sola con la
272
1932
terra, perfetta immagine d'una vita di donna gettata
273
1932
sfiorita e spenta, come una rosa bianca ai piedi
274
1932
interna del refettorio: dove una crocetta segna, a capo
275
1932
segna, a capo d'una lunga tavola nuda, il
276
1932
e lo scalda, in una cappella laterale della Basilica
277
1932
le apre nella gola una ferita, alla quale l
278
1932
lei; e tutte d'una femminea soavità, che non
279
1932
veste il segno d'una Regola, e non siano
280
1932
potrà mai raccontare che una sola cosa: sotto il
281
1932
cui brume si leva una luna color sangue, che
282
1932
caduto. Solo, ad occidente, una banda paonazza. A fianco
283
1932
degli ulivi s'arrampica una straducola: dove ai miei
284
1932
come il pavimento d'una cappella usato dalle ginocchia
285
1932
e a voci sole, una messa del padre Borroni
286
1932
me è occupato da una fila di monache spagnuole
287
1932
seduta sullo zoccolo d'una colonna? ¶ Nessuno. Una povera
288
1932
d'una colonna? ¶ Nessuno. Una povera donna che prega
289
1932
chiuse, sulla cima d'una fronda o su un
290
1932
è fatto, tenerlo prigioniero! Una volta avevo un gattino
291
1932
tra le stecche d'una persiana; e miaulava di
292
1932
pesantezza dell'aria, visti una volta non si dimenticano
293
1932
si direbbe ne sorga una al giorno. Solo pochi
294
1932
Davanti a noi è una distesa d'erba, fiancheggiata
295
1932
a collina: sul crinale, una villa patrizia sta, bianca
296
1932
le fanno da sentinella. Una regina prigioniera: potrebbe liberarsi
297
1932
scalinata, si sale a una chiesetta: leggo la scritta
298
1932
d'onore, sono d'una calda tinta gialla che
299
1932
ottocentesca fa pensare a una qualche «amica di Nonna
300
1932
riposata in cima a una fila di scalini erbosi
301
1932
sordo: è, invece, d'una musicalità che ha la
302
1932
le ripe nascoste. Non una sola dissonanza stride in
303
1932
tempo, fu senza dubbio una dipendenza dei feudatàri, ha
304
1932
Si sale, invece, per una ripida scaletta esterna; e
305
1932
ci si ritrova su una specie di terrapieno con
306
1932
Un canto cosí largo, una creaturina cosí piccola! Gli
307
1932
terrapieno, di là da una siepe di sambuchi. È
308
1932
e del meno fra una boccata e l'altra
309
1932
canto del gallo in una di queste casucce, la
310
1932
per risalire in macchina, una voce cara, gentilmente canzonatoria
311
1932
le prime parole d'una filastrocca priva di senso
312
1932
deodàra, che dal giardino una lampada elettrica illumina di
313
1932
sotto in su d'una luce spettrale, spinge oltre
314
1932
un velo gettato dall'una all'altra sponda aerea
315
1932
mese di San Lorenzo. Una, una, guardate, è caduta
316
1932
di San Lorenzo. Una, una, guardate, è caduta là
317
1932
nostro capo: voleva dirci una parola, non ha potuto
318
1932
se ne staccano, seguendo una traiettoria fissa, che non
319
1932
cadono. Quante, quante! L'una non fa in tempo
320
1932
tutto ad anelli d'una sostanza madreperlacea quasi trasparente
321
1932
cosí immobile? Si direbbe una statua, di quelle di
322
1932
baracconi. Di là da una grande vetrata, il portico
323
1932
poi, in casa mia, una gabbia chiusa, ohibò. Al
324
1932
allora, fece all'improvviso una donna; e nella donna
325
1932
riposo senza confronti, in una distensione di nervi e
326
1932
spirito che assomigliava ad una vera e propria convalescenza
327
1932
Soffrivo: non tuttavia d'una ripresa delle sofferenze che
328
1932
seduta sull'orlo d'una prateria della Bassa Brianza
329
1932
mai la vita d'una trepida, minuscola ala d
330
1932
fulgidi gioielli, e aveva una voce di flauto, melodiosa
331
1932
ad ascoltare. Udita dietro una porta, si sarebbe detta
332
1932
detta la voce di una bambina. ¶ L'òlea fràgrans
333
1932
viscere con terribile sforzo: una voce estranea, disperata. Poi
334
1932
nulla si volge indietro. Una mano piena d'amore
335
1932
era tutto crepe, senza una finestra, orrido, sbrecciato alla
336
1932
qui?» Con lo stupore, una pesante dolcezza mi faceva
337
1932
automobili razzavan via, l'una dietro l'altra: risplendenti
338
1932
elementi si fondevano in una gioia sinfonica e rappresentativa
339
1932
anche questa. ¶ Svoltando in una via laterale, mi trovai
340
1932
mi trovavo come in una nicchia risplendente. Piú fissavo
341
1932
era amore; ma per una rivelazione di Dio: come
342
1932
stava sereno, appoggiato a una sedia. ¶ Grosso alla base
343
1932
un punto; e formava una specie di palma tutta
344
1932
color d'aurora: d'una ricchezza che in quel
345
1932
mi sembrò favolosa, d'una grazia e felicità che
346
1932
la parola per essere una canzone. ¶ Continuando il suo
347
1932
pensai piú che a una cosa: – Eh, già: posdomani
348
1932
dunque, la certezza d'una primavera: giornate che s
349
1932
forse potuto appoggiarlo a una parete, – come pel momento
350
1932
momento lo era ad una sedia – con la parte
351
1932
parte inferiore immersa in una bacinella. Ma la sua
352
1932
non si trovava nemmeno una coppa adatta alla sua
353
1932
speranza di rallegrarmi con una primizia di primavera, senza
354
1932
è un oratorio, con una chiara cappella dedicata a
355
1932
piccolo Verziere: siede su una cassetta d'arance vuota
356
1932
esprima con lo strumento una gioia incontenibile. ¶ Nessuno l
357
1932
l'accosta senza deporgli una monetina nella borsetta che
358
1932
e di lí cominci una novella vita. Di su
359
1932
dannato picchiare e scarrucolare. Una rete di novissime vie
360
1932
c'erano: tronche, l'una senza un braccio, l
361
1932
braccio, l'altra senza una gamba, sfocianti nelle praterie
362
1932
il catrame, in fondo una tettoia donde mi vengono
363
1932
vorrebbe, essa, dare come una volta erbe, fiori, grano
364
1932
del violino, seduto su una cassetta d'arance vuota
365
1932
stelle, che fino a una cert'ora della sera
366
1932
a cuore; e d'una fragranza sí penetrante nella
367
1932
di loro, le distinguo una per una, e nessuna
368
1932
le distinguo una per una, e nessuna è uguale
369
1932
testina che si piega, una grazia occulta piú espressiva
370
1932
seduta sull'erba. Avevo una volta un mantello viola
371
1932
come se mi cadesse una benda dagli occhi. Potessi
372
1932
ma in campagna, in una casuccia e in un
373
1932
è per me che una foglia, liberatasi dal ramo
374
1932
alto, mi trovo in una navata di cattedrale, tutta
375
1932
fogliame, l'avvolge in una nebbia d'oro; e
376
1932
parentesi di refrigerio, apporta una tal contentezza, che il
377
1932
col desiderio di scoprire una fonte segreta che mi
378
1932
la morte, e in una cassa ben sigillata: ne
379
1932
Deve esistere, di certo, una ragione, in virtú della
380
1932
sentiero che la costeggia, una lunga fila d'acacie
381
1932
un narcotico. Ora formano una spessa cortina verde: scomparsa
382
1932
v'è sponda. A una catapecchia cadente e a
383
1932
catapecchia cadente e a una ruota di mulino, immobile
384
1932
va per conto suo, una vita intima, gelosa di
385
1932
altre vibrazioni. Cosí l'una creatura aiutava l'altra
386
1932
Se n'era formata una specie di giardino fiorito
387
1932
ciascun nuovo spasimo era una nuova rosa che sbocciava
388
1932
voluto averlo lei. ¶ A una cert'ora dovemmo andarcene
389
1932
aspetto, come si guarda una teca di cristallo contenente
390
1932
teca di cristallo contenente una reliquia. E la gente
391
1932
a un funerale. D'una signora vecchissima, piú che
392
1932
Quanto alla nuora, niente: una mascheretta ben dipinta, con
393
1932
compresa, non movessero dietro una bara; ma, con occulta
394
1932
Si demolisce, è vero, una casa, quando i muri
395
1932
tronco d'uomo d'una volta. Davanti a lei
396
1932
non era vero nulla. Una cosa lontana, vaga, che
397
1932
piú. Nella donna, soltanto, una pietà nuova, profonda, per
398
1932
pochi mesi dopo, in una clinica di Roma. Dio
399
1932
fece scaldare, in cucina, una tazza di caffè e
400
1932
poi a buttarsi su una poltrona, in camera: stanchissima
401
1932
cosí: la vita è una sola, e tanto peggio
402
1932
come se potessimo rifarcene una seconda, a volontà? E
403
1932
sinistra, di scorcio, a una distanza che le sembrava
404
1932
che le sembrava enorme, una testa di donna la
405
1932
piú nulla. Fra l'una e l'altra stava