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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Paolo Cognetti, Il ragazzo selvatico, 2013

concordanze di «una»

nautoretestoannoconcordanza
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2013
cantavo fra me di una remota ¶ estate, che coi
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2013
Thoreau e Storia di una montagna di Élisée Reclus
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2013
la sua scelta idealistica, una fuga dalla realtà se
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2013
realtà se non proprio una pulsione suicida. Io sentivo
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2013
quella che non era una vita, né fare pratica
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2013
la mia natura. Era una libertà diversa da chi
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2013
correre sul filo di una cresta dopo cui c
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2013
tornare; non di scoprire una parte sconosciuta di me
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2013
me quanto di ritrovarne una antica e profonda, che
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2013
mese senza lavorare. Cercai una casa che fosse lontana
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2013
in cui ero cresciuto: una baita di legno e
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2013
ragazzo. Si trovava a una decina di chilometri dal
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2013
Gran Paradiso; e poi una fontana scavata in un
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2013
di un grigio funereo, una mattina gelida e senza
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2013
intenzione di sottopormi a una tortura: se avessi trovato
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2013
succedere di piombare in una disperazione peggiore, e in
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2013
osservazione ¶ Case ¶ C’è una specie di commozione nell
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2013
di commozione nell’aprire una baita a primavera. Spalancai
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2013
quell’altra porta, dando una lunga occhiata a tutto
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2013
Se il fine di una casa è quello di
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2013
abitata, pensai, forse provava una sua forma di felicità
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2013
case reali: si abita una casa anche immaginandola, o
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2013
altrui. La prima era una casa perduta: la dimora
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2013
alla nazione, ma a una lingua, ai nomi delle
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2013
farli. La seconda era una casa reale, quella dell
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2013
bambini. La terza era una casa della mente: chiuso
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2013
trovato un foglio e una matita e trascorso lunghi
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2013
di fame a progettare una baita. La immaginò in
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2013
baita. La immaginò in una radura di montagna dove
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2013
ricordi”. ¶ Immagino che dia una grande pace, vivere in
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2013
grande pace, vivere in una casa fatta con le
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2013
con tutte le comodità una decina d’anni prima
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2013
d’anni prima. Era una casa di due sole
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2013
stanze: di sotto, dove una volta c’era la
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2013
con due panche e una sedia. Ma i muri
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2013
latte. A volte tra una pietra e l’altra
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2013
l’ha piantato? Era una casa infestata dai fantasmi
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2013
faggi, ai piedi di una cascata che diventava impetuosa
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2013
intonaco scrostato della facciata una targa ricordava il soggiorno
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2013
il colpo di grazia: una valanga travolse una parte
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2013
grazia: una valanga travolse una parte dell’edificio, e
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2013
e Maddalena. Sapevo che una volta in quelle stanze
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2013
ci ho abitato per una ventina d’anni, due
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2013
per il prato scoprendo una terra nera e umida
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2013
Nel pomeriggio si alzava una nebbia densa: la vedevo
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2013
stelle la sera, ma una pioggia mista a un
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2013
vedevo anima viva da una settimana e mi tenevo
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2013
sorprese: il teschio di una marmotta, i carboni di
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2013
sud, sul colmo di una valletta percorsa da un
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2013
erano ancora in funzione, una mulattiera arrivava fin lì
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2013
visibile in alcuni punti, una trincea larga un metro
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2013
che cento. Sgorgava da una sorgente in mezzo al
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2013
più giù. Scorreva su una ghiaia fine, dai riflessi
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2013
ogni baita, c’era una piccola costruzione in pietra
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2013
non avevo latte ma una pompa elettrica che prendeva
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2013
baita era stato ripiantato una cinquantina d’anni prima
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2013
anni Settanta e Ottanta, una parte degli stessi alberi
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2013
avevo bisogno di ripetermi una cosa molto semplice: che
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2013
wilderness sulle Alpi ma una lunga storia di presenza
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2013
come della morte di una civiltà, a me succedeva
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2013
mezzo sepolto nel letamaio, una serratura arrugginita. La storia
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2013
aveva avuto bisogno di una stalla più spaziosa? Era
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2013
come mi capitava smuovendo una pietra e trovandoci sotto
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2013
di fil di ferro, una vanga arrugginita. ¶ Anche se
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2013
per la montagna possedevano una targhetta con il numero
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2013
pianura e mi spedirò una cartolina, frazione Fontane numero
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2013
po’ da solo. ¶ Neve ¶ Una mattina di metà maggio
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2013
la neve della quaglia. “Una nube che scende da
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2013
che scende da nord, una ventata, un rapido abbassamento
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2013
diverse tracce di selvatici: una lepre, una coppia di
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2013
di selvatici: una lepre, una coppia di caprioli, moltissimi
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2013
altezza d’uomo, con una lunga frattura irregolare che
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2013
straccio sul fondo di una scatola da scarpe e
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2013
respirava ancora, ma in una posizione del tutto innaturale
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2013
diventato il pasto di una volpe o di un
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2013
descrivere l’effetto di una visita dopo un periodo
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2013
parole con cura. Dimostrava una quarantina d’anni, ma
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2013
avrei scoperto che era una buona definizione per lui
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2013
Più tardi tornò con una motosega, e facemmo a
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2013
diede la spinta decisiva. Una mattina di fine maggio
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2013
con gli attrezzi, costruii una panchina: tolsi due grosse
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2013
e ci appoggiai sopra una tavola trovata nel bosco
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2013
bene tutto. Poi avviai una motozappa per la prima
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2013
larice. Ci avvolsi intorno una rete robusta, ed ero
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2013
legno, un villaggio di una decina di case sulla
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2013
di abbandono entrai in una delle baite rimaste in
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2013
un lettino di legno, una panca, uno sgabello zoppo
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2013
sardine, bottiglioni di vino, una camicia ridotta a stracci
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2013
gonfie di pioggia. Tra una e l’altra si
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2013
aquile volteggiavano intorno a una cima, forse a caccia
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2013
accorsi che non erano una coppia, ma un’aquila
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2013
cui stavo assistendo sembrava una lezione di volo. L
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2013
volo. L’adulto ripeteva una manovra molto elaborata: restava
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2013
mezz’aria, sorretto da una corrente ascensionale, poi di
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2013
il buonumore. Capitai in una radura popolata dalle marmotte
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2013
marmotte, dove mi accolse una selva di fischi e
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2013
generale. Ce n’era una che sembrava più coraggiosa
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2013
cautela. Pensai di cantarle una canzone, e siccome mi
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2013
ambulanze, il verde di una farmacia notturna. Ogni tanto
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2013
risuonava un allarme o una sirena, versi acuti di
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2013
più richiesta. Allora, come una guardia che smonta dal
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2013
a metà mattina. ¶ Così una sera mi infilai due
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2013
infilai due maglioni, riempii una borraccia di vino, presi
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2013
di bivaccare fuori. Era una specie di terapia d
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2013
arrostire. Come pane avevo una piadina croccante, di quelle
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2013
davanti al fuoco fu una cena da buongustai: quando
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2013
mio padre raccontò di una montagna, lì nella zona
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2013
lì nella zona, che una volta si saliva al
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2013
scorgemmo il bagliore di una finestrella. Chi stava suonando
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2013
tre di notte, in una baita isolata a duemila
111
2013
si arrestò, si accese una luce al pianterreno e
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2013
di suonare anch’io. Una chitarra o almeno un
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2013
il profilo inconfondibile di una volpe. Il muso affilato
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2013
prato illuminava tutto di una luce fredda. La volpe
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2013
all’altro, forse per una folata di vento che
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2013
Io sarò stato solo una massa scura all’ombra
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2013
siamo. Dobbiamo accordarci su una serie di regole, chiamate
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2013
possiamo essere accolti da una compagnia simile, quella della
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2013
e famiglie, passando a una vita più dura di
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2013
allora sette vitelli e una trentina di mucche adulte
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2013
sentirsi in colpa: prendeva una buccia di salame e
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2013
un border collie con una passione per i rametti
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2013
ogni tanto ne combinava una: una mattina, sotto il
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2013
tanto ne combinava una: una mattina, sotto il diluvio
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2013
erba alta come su una tavola imbandita. Allora il
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2013
non avessimo mai scambiato una parola. Per colpa della
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2013
poco più sotto, in una radura in mezzo al
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2013
dopo pochi minuti su una moto da cross guidata
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2013
Legò i vitelli con una corda di canapa e
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2013
era tenuta insieme da una placca di metallo e
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2013
speciali, diedi a Mozzo una grattata sulla testa e
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2013
solo in mezzo a una montagna, be’, accettavo la
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2013
Solo quando ne feci una questione politica aggrottò le
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2013
aggrottò le sopracciglia in una smorfia. Lui portava giacche
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2013
lui che non aveva una famiglia né un lavoro
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2013
le sue uniche proprietà: una baita, un trattore, una
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2013
una baita, un trattore, una stalla, un pascolo coperto
138
2013
D’inverno abitava in una stanzetta in paese e
139
2013
chiamava. Vien, vien, vien. Una a una le bestie
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2013
vien, vien. Una a una le bestie lo seguivano
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2013
cena. ¶ Casa sua era una stanza rivestita di legno
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2013
tre metri per tre, una branda, una stufa, un
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2013
per tre, una branda, una stufa, un tavolo, niente
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2013
di oggetti: alle pareti una collezione di campanacci e
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2013
un’azienda di trattori. Una vetrinetta di cristallo, un
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2013
un fermo a chiudere una nicchia nella pietra. I
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2013
muro ce n’era una con moglie e figli
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2013
guardò, venne a prendersi una carezza e le croste
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2013
parola. Vacher. Non è una differenza da poco. Il
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2013
sedentario. Con campi suoi, una casa, una stalla. ¶ Poi
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2013
campi suoi, una casa, una stalla. ¶ Poi chiacchierando scoprii
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2013
era un ricordo, ma una leggenda dell’età dell
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2013
grossa chiave nascosta sotto una pietra, entravo e accendevo
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2013
dove Gabriele aveva sistemato una vasca da bagno da
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2013
l’estate, se poi una non l’avesse fracassata
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2013
in giro, perché avevo una cucina vera, un frigorifero
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2013
un bottiglione di vino. Una sera arrivò con un
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2013
di andar via. Era una specie di cerimonia, e
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2013
stato selvatico: si trita una costina di maiale, si
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2013
di maiale, si strizza una bottiglia di vino). E
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2013
masso. Ce n’era una catasta alta più di
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2013
anch’io, anch’io. Una costellazione di solitudini che
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2013
flebili e si estinsero, una dopo l’altra. Anche
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2013
ai ragazzini degli alpeggi: una mobilitazione collettiva davanti a
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2013
la pelle delicata, formavamo una strana coppia dietro al
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2013
rinfrescarci: un’aranciata o una gazzosa per noi, un
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2013
Non si può avere una birra?, protestava Remigio. Seduto
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2013
protestava Remigio. Seduto su una balla di fieno, nel
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2013
ogni tanto pensando a una persona. Doveva abitare ancora
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2013
da bambino, più che una scuola di attrezzi e
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2013
appannavano e mi invadeva una grande nostalgia, come un
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2013
scuola d’alpinismo per una settimana. Arrampicavamo con piccozza
173
2013
un ferito immaginario su una slitta; e intanto ci
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2013
imparato così bene che una volta, quando si allenava
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2013
chiamarmi per fare insieme una corsa fino ai quattromila
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2013
noi due soltanto. Solo una corda, l’affiatamento dei
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2013
fare l’eremita in una baita. In fondo se
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2013
tre o quattro metri. Una sera dopo il lavoro
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2013
fui sorpreso di trovare una macchina da scrivere. Era
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2013
corna di stambecco su una tavola di legno, esemplari
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2013
lasciato il rudere di una baita in mezzo a
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2013
mezzo a un pascolo. Una piccola stalla di sotto
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2013
piccola stalla di sotto, una stanza di sopra, il
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2013
uno scivolo di tavole, una fune e il trattore
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2013
volpe, i caprioli. Così una mattina mi alzai alle
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2013
alle sei, buttai giù una tazza di caffè e
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2013
adulto maestoso, adagiato in una cengia nella posa solenne
188
2013
verso di battaglia, come una F prolungata e soffiata
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2013
Di nodi ne contai una quindicina: quindici anni passati
190
2013
impianti, cantieri edili ovunque. Una specie operosa e infestante
191
2013
anni e mi sembrò una fortuna. Una gru stava
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2013
mi sembrò una fortuna. Una gru stava piantata accanto
193
2013
grande ciliegio selvatico che una volta era lì. Incrociai
194
2013
quaderni inutilizzati, i libri. Una stanzetta così piena di
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2013
A cosa mi serviva una casa? Mi sarebbe piaciuto
196
2013
fieni. Che cos’è una barma?, gli avevo chiesto
197
2013
barma?, gli avevo chiesto. Una roccia per ripararsi quando
198
2013
baita era mezzogiorno, e una famigliola aveva steso una
199
2013
una famigliola aveva steso una coperta sul prato davanti
200
2013
è un territorio o una famiglia da difendere. Può
201
2013
il sacco a pelo, una borraccia di vino e
202
2013
coltello, carta di giornale, una pila, due libri, la
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2013
affondavano nella terra molle: una pasta grigiastra, vischiosa come
204
2013
che rendeva ogni passo una pena. Montai su un
205
2013
masso o incastrate in una crepa del terreno, e
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2013
soltanto il gorgoglio di una corrente sotterranea. Mi sentii
207
2013
gli ultimi detriti, ritrovai una traccia di sentiero che
208
2013
si affannavano a montare una tendina canadese nel vento
209
2013
trovare riparo. C’era una baita meno malmessa delle
210
2013
tetto era stata posata una lamiera. Se qualcuno la
211
2013
cedeva, poi le diedi una bella spallata spalancandola. ¶ Gli
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2013
c’erano finestre, ma una fessura tra le pareti
213
2013
appendere il paiolo. Poi una mensola di legno con
214
2013
mensola di legno con una lampada a olio, qualche
215
2013
dei mozziconi di candela, una pistola giocattolo. Che cosa
216
2013
ci faceva lì dentro una pistola giocattolo? Era l
217
2013
pezzo di specchio e una ciotola sporca, due tazze
218
2013
pezzo di pane nero, una scatoletta di carne, due
219
2013
montagna diventava felice, di una felicità silenziosa e contagiosa
220
2013
silenziosa e contagiosa, come una luce che si accenda
221
2013
accenda. Suscitava in me una comunione nuova con la
222
2013
mi avevano preceduto di una settantina d’anni. Primo
223
2013
proprio di lì, in una delle loro scorribande: vagavo
224
2013
in un baleno e una sola notte non finire
225
2013
affacciata a est, su una catena di montagne nere
226
2013
confine tra due valli - una precipitava a ovest, da
227
2013
intorno. ¶ Mi ero fermato una notte a dormire, poi
228
2013
davanti al rifugio sventolava una bandiera italiana. Benché venisse
229
2013
se ne scorgeva appena una traccia sfilacciata contro il
230
2013
volte la pioggia diventava una poltiglia che era quasi
231
2013
forme, speravamo che almeno una volta si fermasse per
232
2013
mani in mano afferrava una sgorbia dal davanzale e
233
2013
mezzo dopo non facevamo una vita poi tanto diversa
234
2013
parole. Più tardi accendevamo una candela, e quando finiva
235
2013
e infine scomparire dietro una curva del sentiero, provando
236
2013
essere di nuovo soli. ¶ Una buona bottiglia ¶ Una mattina
237
2013
soli. ¶ Una buona bottiglia ¶ Una mattina si aprì uno
238
2013
del rifugio avevo trovato una canna da pesca, così
239
2013
le trote. ¶ Mi indicarono una strada che passava sul
240
2013
chiuso del rifugio avevo una gran voglia di far
241
2013
c’era più, sotto una piccola croce. In cresta
242
2013
la traccia ghiacciata di una slavina. Non pestavo più
243
2013
lunghe poco più di una spanna, gettando la mia
244
2013
in tempo a intravedere una grossa ombra che passava
245
2013
nuovo in cresta ebbi una visione: ero in mezzo
246
2013
quando passi davanti a una vetrina che ti riflette
247
2013
sei tu. Non era una somiglianza fisica, la nostra
248
2013
stare con gli altri, una certa tendenza all’idealismo
249
2013
tendenza all’idealismo e una pelle troppo sottile per
250
2013
maestro di sci in una località francese, con le
251
2013
C’era di mezzo una ragazza in questi progetti
252
2013
per comprarsi con lei una casetta sul mare, e
253
2013
sarebbe riuscito. ¶ C’era una vetta, lì vicino, che
254
2013
partiva, di sotto, per una sua strada, scomparendo tra
255
2013
filo invece che prendere una delle tracce di camosci
256
2013
lo stesso identico passo: una coincidenza rara di cui
257
2013
aveva pensato a portare una bottiglia, io no. La
258
2013
libro di vetta con una data e i nostri
259
2013
nella notte. ¶ Tu stendi una coperta per me ¶ sul
260
2013
proprio in mezzo a una pietraia di quelle che
261
2013
segavano le spalle e una nausea da fatica, altitudine
262
2013
seduto senza volerlo sopra una grande pietra piatta. Il
263
2013
dolore arrivò poco dopo. Una fitta all’altezza dell
264
2013
altezza dell’anca e una gamba mezza scorticata, però
265
2013
era un villaggio, a una decina di chilometri da
266
2013
avevo cominciato ad attraversare una lunga scarpata detritica, solo
267
2013
Sulla mia destra avevo una catena di cime e
268
2013
in un pianoro o una conca; quando arrivavo in
269
2013
nuvole che correvano da una valle all’altra senza
270
2013
di montagna, a mungere una mucca e imballare il
271
2013
malaticcio. Più che a una capanna nel bosco, la
272
2013
la solitudine assomigliava a una casa degli specchi: dovunque
273
2013
come se stesse puntando una preda, e mi venne
274
2013
prima, due passi e una pausa, due passi e
275
2013
pausa, due passi e una pausa, senza più guardare
276
2013
il villaggio che cercavo. Una decina di baite addossate
277
2013
lo governava. Davanti a una cappelletta bianca si era
278
2013
bianca si era radunata una piccola folla, da cui
279
2013
tanto felice nel vedere una messa e sentire un
280
2013
dispiaciuto, voleva perfino portarmi una cassetta di verdura come
281
2013
orto non era stato una buona idea fin dall
282
2013
d’agosto come da una scorribanda notturna, sentivo che
283
2013
se la montagna, dopo una lunga incubazione, fosse finalmente
284
2013
indifferenza alle stagioni, perché una pianta sempreverde è come
285
2013
fiordi, alla neve. Ma una volta, in agosto, sotto
286
2013
fuoco del mio camino. Una fila di larici è
287
2013
altri tre a sostenere una casa, e mi sembra
288
2013
un po’ di terra, una vena d’acqua piovana
289
2013
pino cembro cresciuto in una cengia che lo proteggeva
290
2013
qualcosa di simile a una preghiera. ¶ Parole ¶ Remigio leggeva
291
2013
o il cielo stellato. ¶ Una volta era quasi morto
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anni e stava battendo una pista a bassa quota
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era il fronte di una valanga. Era bastata l
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E che aveva scoperto una parte di sé ferocemente
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Oppure: dove abito. Mai una volta che l’abbia
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nessuna parte, o se una casa valesse l’altra
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composta da un bosco, una radura, una buca nel
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un bosco, una radura, una buca nel terreno, un
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confini e proprietà, ma una volta abbandonata la montagna
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archeologo. Ristrutturava case da una vita e ne aveva
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nei tempi antichi, commissionando una casa non si disegnava
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da un catalogo immaginario: una stalla, un fienile, un
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costruito il camino, o una nicchia nella parete, o
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torrente da risalire, o una traccia lungo un canalone
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Non ce l’avete una casa? ¶ Remigio li fotografava
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era particolarmente tetro. Da una parte la montagna era
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pascolo, resistevano alcune baite. Una apparteneva a Remigio. Era
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Era stata costruita contro una parete di roccia, così
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scorgere qualcosa davanti a una parete di roccia, dello
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sì, dissi, andiamo su. ¶ Una visita alla baita ¶ In
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baita ¶ In settembre venne una persona a vedere come
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e scrissi: ¶ Ho visto una mano e un piede
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ultima dev’essere stata una domenica pomeriggio a Milano
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a cui era successa una cosa molto strana. Un
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avventura gli aveva lasciato una vocazione, oltre che i
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fiero si issava su una roccia a scrutare le
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da Gabriele c’era una catenella che penzolava da
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tronco, il balzo di una lepre nel ginepro, ombre
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coi montanari: misi su una pastasciutta per due ma
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per la mulattiera incrociai una lunga fila di mucche
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come se fosse scoppiata una guerra o un’epidemia
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scarpe: era ridotto a una serie di pozze in
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era plumbea, quasi nera. Una crosta di neve ghiacciata
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e mazza, a lavorarsi una catasta di legna alta
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ribaltò il giovane con una zampata, lo bloccò a
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che quel ghigno era una posa, e che l
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aveva l’aria di una sbronza triste e cattiva
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quelli non vennero scampanellando. Una mattina di ottobre fui
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far rissa, e vidi una muta di bracchi correre
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lo vidi andarsene con una lepre al fianco, appesa
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al buio mi faceva una bella compagnia. ¶ Dopo un
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Stamattina il mondo era una pagina bianca. ¶ Il cielo
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gialli. ¶ Se avessi avuto una macchina fotografica, avrei fatto
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il cielo. C’è una solennità in un larice
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compagno di scorribande di una lunga estate, sarebbe finito
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Così uno aveva trovato una stanza in paese, la
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mobili per metterci dentro una stufa, una branda e
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metterci dentro una stufa, una branda e un tavolo
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tanto tempo volevo passare una serata insieme a loro
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e a me sembrava una cosa molto triste dato
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un po’ di imbarazzo, una bottiglia di vino a
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lassù, se devo sceglierne una di cui vado orgoglioso
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montagna era coperta da una crosta di ghiaccio. Così
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la montagna e scegliere una linea bella, bella per
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incendiati dall’autunno, attraversare una pietraia saltando da un