Clarice Tartufari, Il miracolo, 1909

azzurro, che svolazzava a una sola coda e che

largo a gomitate fra una schiera di villani per

interno della città. ¶ - Dunque una licenza liceale da fare

fra i pericoli di una moderna Babilonia? Questo dice

sostegno di monsignore sta una minoranza compatta, la quale

dell'amico, e frattanto una tristezza inesplicabile gli si

nei ponti balzanti dall'una all'altra riva, nel

città avrebbe voluto ricostruire una pagina di storia etrusca

ogni sfumatura del sentimento una particolar maniera di stropicciarsi

sopra le rovine di una città sacra, destinata dagli

e ch'era indubbiamente una strada sacra, molti altri

a ricercare nei fatti una logica assai diversa da

dentro la sua nicchia una statua di Psiche giovanetta

il globo elegante di una lampada; a destra, dal

destra, dal vano d'una finestrella fiorita, Serena sporgeva

dei corti viali; dentro una piccola fontana di marmo

gli si accendeva allora una piccola fiamma, gli si

mamma? - e nella voce una tenerezza protettrice palpitava lievemente

contenta di vederti. ¶ E una contentezza limpida le brillava

schietta della sua infanzia; una fisonomia più sicura, di

era il fremito di una carezza e in ogni

così giovani e somiglianti? ¶ Una voce dal timbro infantile

cortesi furono interrotte da una risata impertinente. ¶ - Scusi, non

favore della nepote. ¶ - È una piccola farfallina del buon

e otto mesi che una piccola farfallina del buon

agli onori dovuti a una signorina grande e seria

appariva abbellita così di una striscia a zig-zag

per ottenere di nascosto una laurea in astronomia. Poco

cappello comèta; adesso sfoggia una gonnellina arcobaleno. Troppa scienza

di portare in testa una comèta e nell'estremità

fu messaggero di sventura: una improvvisa chiamata al palazzo

che gli dimostrava amabilmente una materna sollecitudine. ¶ In principio

signor professore era stato una volta a Roma, con

le brutte sorprese d'una meningite. ¶ - Povero bébé - Vanna

Un popolo antichissimo fabbricò una tomba; sopra le rovine

piccone abbatte le casupole, una torre del palazzo s

Precisamente come le formiche; una fila monta, una fila

formiche; una fila monta, una fila scende. ¶ Pericle Ardenzi

altare cristiano sorge sopra una immonda ara pagana, don

sorto dal piedestallo di una sopraffatta divinità dell'Olimpo

discussione? Egli aveva enunciato una umile idea, ed ecco

non ne conosco che una, non ne ammetto che

non ne ammetto che una. ¶ - Tu non pensi quello

Ermanno, questa mi pare una ingiustizia. Sarebbe come se

fantoccio e, nascosta dietro una cortina, mi avesse lasciato

abituata a considerare come una bestiola assai utile nei

fece della sua croce una spada a Roncisvalle. Anche

lui dal trionfo centrale una bella pesca candita. ¶ Prima

la riguardava già come una santa; ma esse non

cera di un alveare. Una volta don Vitale, durante

le vicende irrequiete di una lezione burrascosa, lo chiamò

vi lesse con facilità una commiserazione profonda per il

percorrere la botteguccia da una parte all'altra, sospingendolo

mancò di urtare in una seggiola, ruzzolando. ¶ - Ecco, ecco

è un gambero, è una scimietta, e poi questa

e poi questa è una camera, non è il

arrestano al cospetto di una grossa pietra. ¶ - Perchè quando

È sera? Mi racconti una bella novità. Ma perchè

il vecchio Titta, portò, una sera nel salottino da

pranzo, in trionfo sopra una spalla, Marcantonio, il gattone

suo buco? - Perchè è una bestia sciocca. - Serena rispose

crudeltà? ¶ Frattanto l'inverno una volta ancora era passato

chiome degli alberi per una volta ancora si ornavano

in circostanze bizzarre. ¶ In una soffocante notte di giugno

parete, in grandezza smisurata, una figura simile nell'atteggiamento

lumicino notturno tremava dentro una lampada di cristallo, scese

stretta a sè, tenacemente, una mano del bimbo. ¶ - Io

contemplare il figliuolo, e una luce sempre più viva

la prole copiosa di una terza generazione. ¶ Espose questo

Vanna interrogò per avere una idea precisa circa le

cinque e procacciarle così una rendita netta assai ragguardevole

costituisce l'Eldorado per una signora senza capricci e

biglietti di banca in una larga busta e supplicandola

Monaldeschi le spese di una retta? Ecco, questa sua

domanda è per me una umiliazione inaspettata. Sappia che

E la signora Vanna, una simile gentildonna, non rifletteva

l'ultimo ramo di una famiglia illustre nella storia

misurare la portata di una grave determinazione. E monsignore

Ermanno in seminario iniziava una carriera, non la rendeva

cinque mesi allorchè, in una rigida mattinata di novembre

rimpianto acuto come di una parte viva in lei

in lei che morisse, una speranza trepida come di

morto che rivivesse. Risentì una gioia sacrilega all'idea

modestia un frutto o una ciambella e si domandava

per ogni domanda pronta una risposta e se ciascun

bastevole alle teste di una intiera classe? Il pascolo

suscitava adesso in Ermanno una idea che gli si

Questo spiegava il professore una mattina, impartendo la sua

errore. Ed errando in una cosa perchè non potevano

entrambi nel vano di una finestra, ella con la

apparteneva più. Sedè in una poltrona e avrebbe voluto

spalle d'inverno sotto una mantellina di taglio fantastico

loro verso, ora di una implacabile ostilità quando ella

sul tavolo con ira una vecchissima tazzina, la quale

andava in frantumi, ferendole una mano; dava calci al

ventola. ¶ Quella mattina, era una domenica di mezzo novembre

affanno, sospinta sempre da una impazienza tormentosa, alla ricerca

voglio - Serena le disse una sera arditamente, entrandole inaspettata

sopra due righe di una favola di Fedro, alzò

lo ha detto oggi una signora a zia Domitilla

fidanzato da anni a una signorina di Colonia, nè

agitarsi in lui di una forte passione. ¶ Vanna, che

lui, avvolta così in una veste chiara e leggera

tenendogli con tenerezza paterna una mano fra le mani

si lasciò cadere sopra una seggiola e si dette

con amarezza e con una espressione acuta di sofferenza

petto e le posò una mano sopra i capelli

mentre Titta entrava, portando una lampada. ¶ Fritz Langen si

un architrave spezzato di una finestrella corrosa gli narrava

a Colonia, di conquistarsi una cattedra di storia all

di Bonn, di crearsi una posizione onorata e sposare

della sua acconciatura o una ciocca de' suoi capelli

persona? La lingua è una spada, ferisce di taglio

approfondirono pel riflesso di una idea lungamente meditata. ¶ Vanna

signor Frì era bugiardo. Una volta mi disse che

Serena gli tirò forte una ciocca di capelli e

come la pietra di una macina? Ella sola era

seta: ¶ - Il mondo è una falsità. Polvere siamo, polvere

Domitilla Rosa le prese una mano e, senza guardarla

Gesù. ¶ Vanna, sopraffatta da una tristezza senza conforto, piangeva

indifferenza la teneva in una beatitudine greve, quasi in

implorava il soccorso di una parola, che invocava forse

quasichè ogni santo personificasse una forza occulta da placare

e adesso ride in una città lontana. ¶ Tali parole

sulle sporgenze marmoree di una chiesa, che forse era

delle sue dolcezze, a una a una, odiando in

dolcezze, a una a una, odiando in sè la

lieve, si rivestì di una stola, togliendola dalla vetrina

degli arredi e, dopo una piccola genuflessione, prese posto

fatto in modo che una parete di legno s

largito un raziocinio e una volontà, dobbiamo servircene a

piede aristocratico, stretto in una scarpetta lucente, non si

velo della pioggia, provando una sospensione al respiro se

abbiamo finito; ecco, suola, una girativa della lesina e

spero di averle trovato una buona guida spirituale; sopratutto

Duomo. La maestà di una grande chiesa è più

è più confacente di una cappella privata al sacramento

tornava a casa con una ridda nella testa di

fissa, e ricordava, tremante, una vignetta da lei osservata

il patriarca Abramo, con una lunga barba, stava in

in piedi accanto a una catasta di legna, preparata

a un rogo e una giovanetta bellissima, rovesciato il

velava in volto di una tenera pietà, che ridestava

Se ne aprì invece una domenica con Domitilla Rosa

avevano di certo tramata una congiura per mettere il

preparando. ¶ Si vociferava di una dimostrazione, che doveva muovere

l'aspetto insolito di una città sopra cui la

Creda, tutto finirà in una bolla di sapone. Io

Andrà a finire in una bolla di sapone, te

quando doveva prepararsi a una discussione d'importanza. ¶ Fritz

fabbrica costituiva da sola una popolazione maschile. Camerlenghi, scalpellini

di chi abbia compita una prodezza e se ne

chiamarti San Pier Parenzo. ¶ Una risata di giubilo schernitore

Langen, rimasto solo, accese una sigaretta e passò per

montava alla faccia per una parola che non le

sotto il peso di una volontà estranea, che la

costretta nei lacci di una servitù perenne? ¶ Fritz Langen

ella si fabbricava intorno una gabbia con le sue

sue stesse piccole mani: una gabbia di terrori e

più la giovinezza sarà una povera cosa floscia! E

se la immaginava, dopo una ventina di anni, pallida

pensosa nel vano di una finestra gotica, teso il

socialista da Ronfa o una bandiera anarchica, rossa e

drappello serrato, preceduti da una fanfara, tenendosi in mezzo

chiuse con furia, quasichè una raffica di vento passasse

sua torre, e non una delle statuine di alabastro

buttarlo nel fondo di una prigione. ¶ Fritz Langen, il

Titta apparve cauto a una finestra del pianterreno, dietro

che la prudenza è una virtù cristiana. ¶ D'altronde

simile in atto a una patrizia romana, voluttuosa e

fondo, verso il muro, una luce tenue, chiazzata appena

davanti, fra le colonne, una donna bella in veste

crollò il capo con una sfumatura d'imbarazzo e

Ranieri. ¶ - Mi butti allora una scala di seta. ¶ Vanna

la commozione, le prese una mano, ch'ella ritrasse

scivolò in terra e una trama aurata li unì

dimora in campagna per una settimana e, tornando in

non dava nessuna indicazione. ¶ Una volta Palmina le disse

alacre, più sicura, di una più attiva bontà, più

provava per Fritz Langen una inesauribile gratitudine amorosa, che

giuocare la partita in una fiaschetteria, la signora andava

in casa la domestica, una donnetta silenziosa, che Fritz

rivolgeva, nel suo idioma, una quantità di nomignoli vezzeggiativi

pareva ad essi tutto una vasta solitudine popolata solo

gl'innamorati passeggiavano dall'una all'altra stanza dell

chiacchierare senza mistero. Mai una simile felicità aveva allargato

completa. Il sole cadeva, una luce rossa faceva apparire

desideri, come quando in una barchetta si scende alla

benigno, l'acqua senza una crespa, la riva, stellante

ella gli rivolse in una ribellione violenta di tutto

le suggeva delicatamente, a una a una, le lacrime

delicatamente, a una a una, le lacrime dal ciglio

Langen discendente di Heine». ¶ Una domenica, verso le due

aggrottata la fronte in una intensità ammirativa, cambiò subito

di Vanna come di una gloria della città, a

benigno. ¶ - Già, si direbbe una primavera - Vanna rispose a

quel signore l'aveva una volta scambiata per la

egli battè con forza una palma sull'altra, esclamando

me lo merito, perchè una gemma preziosissima non s

guglie quanti alberi in una foresta, e le guglie

la visione gioconda di una cattedrale immensa, tutta bianca

bruno, era presa da una grande voglia di ridere

mantello di pelliccia, di una eleganza inconsapevole in ogni

in ogni gesto, di una signorilità squisita in ogni

lei si delineava in una purezza quasi immateriale in

che monna Vanna era una bellissima gentildonna pisana, la

Orvieto potesse avere avuto una grande storia. ¶ Caso molto

Caso molto strano in una cittaduzza di provincia, nessuno

perchè Fritz Langen, dopo una visita doverosa di omaggio

dal suono forte di una voce sonora dall'accento

Serena gridavano, arrampicati sopra una seggiola, vicino al davanzale

abitava Fritz Langen era una grande canestra di rose

città umbra; ma, in una odorosa mattina, sentendosi stringere

sorge sulle rovine di una città etrusca e che

era stata illo tempore una città religiosa. ¶ A giudizio

il 1863. Era stata scoperta una intiera necropoli da quelle

Botticelli, egli aveva incontrata una così fresca immagine di

L'indomani, al tocco,una giardiniera a due cavalli

capito. ¶ Presero, a sinistra, una stradicciuola odorosa fra due

a un colle, sopra una spianata aperta, di dove

Duomo è, in verità, una di quelle cose di

egli avrebbe potuto obliare una simile bontà di tutte

la voce e intonò una delle canzoni che egli

rosea del pomeriggio primaverile. ¶ Una tale mollezza la vinceva

tale mollezza la vinceva, una tale voluttà ella gustava

monna Vanna. Un vitello, una lepre, due piccioni, un

ritratto «Mamsell!» - e indicava una scimmietta, arrampicata a una

una scimmietta, arrampicata a una colonna, tenuta al laccio

la impressione netta di una esistenza uguale alla sua

sua fantasia, simile a una cosa informe, priva di

bianco di sopra a una canestra e ne trasse

con cautela sull'erba una panciuta bottiglia impagliata: nè

dal fiore candido di una più schietta giocondità. Vanna

ma non poteva, perchè una commozione dolorosa gli mozzava

era iniziato appunto con una polemica acerba fra l

pubblicata nelle sue colonne una poesia di gusto satirico

lunghetti del necessario, con una munificente prodigalità di sillabe

prodigalità di sillabe e una sprezzante libertà di accenti

durante il funerale di una giovanetta ricca, accompagnata all

cittadine e, quantunque non una stilla di sangue fosse

sul più bello di una traduzione, Ermanno s'interruppe

curarsi di penetrarla, come una lucertola striscia su e

credeva, era dotato di una intelligenza rara che, a

lei, custodito come sotto una campana di cristallo, e

a Titta gravemente: ¶ - Cameriere, una porzione. ¶ Se Titta non

sul tondo la forchetta. ¶ - Una bottiglia di vino dolce

colezione a Bagnorea, durante una gita. ¶ Bindo Ranieri intanto

elegante, serbando nel volto una espressione d'impenetrabilità. ¶ - Una

una espressione d'impenetrabilità. ¶ - Una enciclica papale è un

l'arco quasi fosse una zappa e lo passava

Domitilla Rosa ti racconterà una storia bella. ¶ Serena, imbronciata

di uomini gettati dentro una fornace ardente per avere

salvi dalla fornace, perocchè una signora bella, vestita di

diventa gatto ed ha una zampa tagliata. ¶ Sull'articolo

i tetti, miagolando lamentevolmente. Una volta, Palmina se lo

nella casa per domandare una misura di sale, che

padre di Palmina, in una sera di luna, era

tenendo la ronca in una mano, il secchio dell

altra, e aveva staccata una zampa al brutto gattaccio

e luoghi. ¶ - Questa è una bella storia vera - egli

alla gola, come se una mano l'afferrasse per

rimasta troppo persuasa da una simile diagnosi. Monsignore evitò

Bindo si faceva a una finestrella del primo piano

aveva preso in mano una fotografia rappresentante una Madonna

mano una fotografia rappresentante una Madonna di Gentile da

la borsa a tracolla, una guida sotto il braccio

del soprabito, ne trasse una lettera aperta e lesse

forestiero, a cui offerse una seggiola, mentre Vanna si

per l'atto di una genuflessione. ¶ - Chi è quella

Bindo si accinse per una dissertazione. ¶ Egli godeva nell

con ordine, piccandosi di una meticolosa esattezza. ¶ - Ecco, veramente

disse lo straniero, ponendo una gamba sull'altra, già

aprendo alla sonorità di una schietta risata la bocca

pochi passi, davanti a una porticina situata nel fondo

si aprì tirata da una corda, senza che nessuno

ch'era per lui una specie d'intercalare italiano

un bell'onore e una bella fortuna, dal momento

Caracalla - e ruppe in una schietta risata; poscia, diventando

e finì col fissare una cifra, arditamente; ma, poichè

voce: ¶ - È un tedesco; una dotta persona. ¶ Oh! allora

era capace di fermare una venditrice di verzura in

e grottesco, che ogniqualvolta una donna orvietana si accingeva

per questo basso mondo una nuova animuccia, domandava in

Egli lo vide arrivare una mattina alle dieci e

un papa umanista e una città umbra all'epoca

Per orizzontarsi dia qui una scorsa e poi cercheremo

un avvenimento, stabiliva definitivamente una data dubbia, puntellandola con

avevano d'inverno elevata una statua di neve con

più? ¶ Domitilla Rosa era una contemplativa; nutrita fin dalla

puerizia alle fonti di una vecchia scrittura sacra miniata

onde viveva solitaria in una sua casetta di stile

delle poche faccende a una vicina, che si allontanava

stanza, attingeva latte da una caraffa a fiorami, poi

come l'acqua di una fonte gorgoglia e come

accento più fermo, e una esultanza trionfatrice le trasfondeva

adorazione. ¶ Il bagliore di una luce rossa inondò i

da' suoi veli fuggevoli. Una pace piena di sorrisi

Rosa, perocchè ella possedeva una inconsapevole anima di poeta

far del male a una simile farfallina del buon

in tutti gli specchi. ¶ - Una farfallina del buon Dio

apra e ci mostri una parte di Paradiso! ¶ Serena

chiesa, trascinandosi dietro Serena. Una esaltazione di gioia la

seta a rabeschi e una grossa canna, a pomo

e tenendo fermi in una mano i due polsi

via Soliana, oggi disabitata, una volta forte di torri

sua fronte? ¶ - C'era una volta un devoto servo

di sante. ¶ - C'era una volta la figlia di

il sangue era grondato una volta sola dall'ostia

piante, pareva a Serena una cosa inverosimile e la

allargando il viso in una risata di contentezza. - Hai

sotto la valanga di una simile erudizione; ma non

e prendessi in mano una penna invece del rasoio

girando lo sguardo, di una trasparenza limpidissima, dal viso

e, al suono di una trombetta, annunziava la estrazione

e al gobbetto toccò una solenne fischiata invece della

era rimasto buttato sopra una seggiola, esclamò ad alta

Hai ragione tu, è una ingiustizia della sorte. Ma

quale toccò invece a una maestra elementare. ¶ Dell'atto

dopo aver lasciato cadere una pioggia di baci leggeri

andando e venendo dall'una all'altra stanza. Nessun

impeto dell'emozione. ¶ Era una fresca notte lunare. Il

vicende giornaliere come da una rete dalle maglie vischiose

signora mia, più di una immagine di cera», e

come dal peso di una fatalità. ¶ Le poche signore

Dopo le accoglienze usate, una diceva: ¶ - Sai? La tale

giro frutta candite in una scatola di cristallo. ¶ Allorchè

lasciava cadere esausta in una poltrona, e rimaneva, fuori

accorato di sentirsi vivere, una paura confusa della morte

paura confusa della morte, una curiosità affannosa di veder

lei. E questa è una lettera, che arriva da

ripensandoci, si ricordava di una sua cugina stabilita nel

Per l'appunto, monsignore. Una lingua cattiva gli mette

recitare per tre sere una preghiera secreta, di effetto

sarebbe parso di commettere una mostruosità, lasciandosi impietosire dal

potendo batterlo, gli afferrava una mano e gliela teneva

sopra articoli di fede. Una volta, sul più bello

incoraggiamenti; onde comprendo in una espressione collettiva di riconoscenza

amabile nella effusione di una cotal sua gentilezza misurata

lucente dei colli sinuosi. ¶ Una dopo l'altra le

Un grande terrore e una invincibile voglia di ridere

sembravano perle. Somigliava a una regina o forse anche

forse anche somigliava a una santa, a una di

a una santa, a una di quelle sante che

Ma Ermanno che provava una grande amarezza quando la

Vanna significava nel talamo una festa d'amore. L

del petto, le trasfondeva una mollezza vaga, come il

gettò sopra le spalle una mantiglia di mussolina bianca

oro fluttuanti nell'iride, una voce, la voce del

Vanna si accasciò in una poltrona di fronte allo

in tempesta fa di una barca senza più vele

così in balìa di una forza avversa, non girava

Ermanno si era infilata una blusa alla marinaia sul

lo faceva somigliare a una vezzosa ragazzina. ¶ - Quanto sei

gli veniva concesso, come una volta in cui aveva

del desiderio. ¶ Vanna prese una scatola dall'armadio e

scoperchiò e ne trasse una statuetta di cera, vestita

dipinta e perchè indossava una cotta di pizzo; ma

ed allora Ermanno, per una strana connessione di idee

trovarsi al livello di una riconoscenza così sviscerata. ¶ Palmina

a trarre dall'armadio una fresca vestaglia di batista

la persona come in una carezza ed i colori

la festa di domani una giornata magnifica - e, parlando

in lei meno acerbo, una iride di speranza s

redarguita con acerbità per una frase amara all'indirizzo

essere diventato anch'io una bambina e rideremo insieme

le grosse scarpe, aveva una così singolare maniera di

come il cigolio di una ruota, giunse fino alle

con le nostre impazienze. ¶ Una sfumatura di rossore ornò

con atto d'impazienza una gamba sull'altra. Non

monsignore, strisciò per Vanna una riverenza e prese posto

chiamavano «Sua Eminenza», da una volta che, per giuoco

chiaro, portava in capo una berretta a visiera di

si sberrettò due volte, una per monsignore, la seconda

Bindo Ranieri dette in una risata sonora, che lo

e la proprietà di una villa nella campagna di

per un momento da una lunga fila di seminaristi

simile al ronzìo di una mosca, ed una mosca

di una mosca, ed una mosca petulante di gaiezza

Questo bel giuoco era una invenzione di Serena, la

al pianterreno, dove, in una grande stanza disabitata, c

stanza disabitata, c'era una cassa vuota lunga e

affatto voi, Domitilla Rosa. Una bimba di cinque anni

madre vivevano sconosciuti, in una parte remota dell'America

l'aveva spedita, con una famiglia di ritorno, alla

riguardare il seminario come una prigione e il brutto

di soliliquio: ¶ - Mi pareva una bestiaccia nel mangiare e

suoi vent'anni, provava una grande tentazione di tirarle

era tante persone in una persona sola; ma non

ed il chierico assunse una fisonomia chiusa e rigida

infantile del professore bébé, una tumida boccuccia di bimbo

ho tenuto a parte una contabilità, nella previsione di

in abito di seminaristi. ¶ Una collera sorda si era

gustò il benessere di una liberazione, gettando via queste

appena il battente di una porticina a destra. ¶ - Avanti

sua bellezza, era tutta una luminosità, dalla croce superna

loro atteggiamenti secolari che una volta ancora le campane

interno e l'esterno una comunione fratellevole di luci

tratto, cicalando fra loro; una di esse alzò il

formavano dentro il canestro una supeficie unica bianca, oblunga

affacciava con troppa minaccia: una tonsillite accompagnata da febbre

tonsillite accompagnata da febbre; una settimana d'infermeria e

monsignore, tenendo nelle sue una mano del giovane, mentre

dal dolore. Soffrire era una cosa stupida, agire si

si presentava a portare una lettera di mammà, dove

il male di capo, una ricetta da opporre alla

allora l'impressione che una freccia d'oro gli

uomo buttato su di una branda, e intanto, cauta

e l'ala di una farfalla che vola sarebbe

mondo c'era anche una signorina che si chiamava

succedersi delizioso di sensazioni, una meraviglia nuova per ogni

intelletto. Immaginava di trovare una devastazione e invece trovò

devastazione e invece trovò una fioritura fresca, aulente, minuta

e perchè sulle rovine una vegetazione rigogliosa andava fiorendo

di ambasciatore, le prese una mano e gliela baciò

in belle lettere, con una tesi da far epoca

non più scapigliati. ¶ Era una signorina, una signorina vera

scapigliati. ¶ Era una signorina, una signorina vera, che ricamava

disse, troncando a mezzo una dissertazione e fermandosi all

concentrarsi mentalmente. ¶ - Vorrei perpetrare una corbelleria - e Pericle Ardenzi

due. Si tratta d'una corbelleria colossale. ¶ Serena alzò

alzò il capo gioiosamente. Una corbelleria colossale? Ma allora

intenzione di prender moglie. Una laurea in tasca, una

Una laurea in tasca, una moglie sotto il braccio

fortuna. ¶ - Ma non è una corbelleria - Serena disse convinta

sue faccenduole, io faccio una corsa qui... ¶ Serena lo

qualche anno, lei sarà una donnetta rara. Si fidi

mio giudizio. Lei sarà una donnettina rara, intelligente, schietta

suo fianco; gli teneva una mano sopra il ginocchio

pei solchi e portandosi una falce in ispalla. Brillava

le si contrasse in una ripiegatura lieve di nausea

perchè il seminario possiede una villeggiatura sua propria a

cuffiotto allo spino di una siepe. ¶ Dovunque, sempre, quel

attraverso il battente di una porta socchiusa, valesse a

il pane odoroso da una canestra, potesse conferire lustro

stanza per deporre sopra una seggiola gli abiti spazzolati

moveva, si piegava, girava una vigile occhiata intorno ed

Ermanno si allontanò, scavalcando una siepe. ¶ - Le due piante

dal letto alla poltrona. Una febbre lentissima le succhiava

nelle sue carni misere una porzione dello strazio da

sonno della giovinezza in una stanza attigua e mentre

altronde la morente opponeva una ostinazione implacabile di mutismo

adagiata Domitilla Rosa in una poltrona a sdraio, per

offriva latte ghiacciato dentro una tazza. ¶ - Bevete, Domitilla Rosa

santità e voi siete una santa - le diceva Bindo

lattea distendeva sull'azzurro una zona di velati bagliori

figlio del villano cantava una strana canzone, discesa chissà

pensiero le debellava a una a una nel punto

debellava a una a una nel punto stesso in

propria intelligenza, insinuò cauta una mano sotto il braccio

siamo colpevoli. ¶ Serena fissava una stella piccolissima, di cui

può mostrarsi fanciullesco come una scherzosa ragazzina diciottenne, ond

occhi. ¶ Ermanno ubbidì e una dolcezza meravigliosa lo avvolse

incommensurabile. ¶ Serena non era una donna; Serena era Serena

ascoltò le voci misteriose. Una civetta singhiozzava, a intervalli

respiro gli pesava e una irrequietezza gradevole gl'impediva

il chierico era di una castità assoluta, conservata intatta

colonne del portico, allorquando una voce sonora, dall'accento

buttò il cappello sopra una seggiola e si asciugò

moglie, ed è contenta. Una brava donna superiore mia

rifugiarsi nel vano di una finestra. ¶ Fritz Langen si

vado a Roma, fra una settimana debbo trovarmi a

avere gettato alla madre una involontaria occhiata scrutatrice. ¶ La

incoraggiante e si stabilì una conversazione generica, di cui

poteva diventare formidabile come una rivelazione, e perchè le

producendole l'effetto di una sferzata. ¶ - Mamma, il professore

Vanna lo contemplava in una vera estasi di riconoscenza

un suono. Madamigella Pfefferkorn? Una perla, una vera donnettina

Madamigella Pfefferkorn? Una perla, una vera donnettina. Si credeva

mai, signor professore? Lei? Una così dotta persona? Non

inconsapevole. Accadeva in lui una rivoluzione impreveduta, che lo

madre che, scorgendolo a una distanza per lei non

l'acqua, balzante da una rupe, correva limpidissima sopra

si smarrì, sbucò da una siepe, forandosi alle mani

alla ricerca dell'acqua. ¶ Una quercia isolata, forse millenaria

simile al torso di una dea fusa nel bronzo

squassando la chioma di una biondezza chiara di canapa

avere intorno alla fronte una corona di spine. Il

cinse il capo con una benda e le disse

tuo martirio! ¶ Serena, porgendole una tazza di latte, la

chiese, prendendole con tenerezza una mano. Domitilla Rosa, che

con pietà passiva, come una gabbia aperta accoglie l

all'abbandonata giovinetta nemmeno una lacrima di rimpianto. ¶ La

le stava accanto, tenendole una mano, sentì le dita

a mirarla. Capì, ebbe una paura folle, e si

Il suono, simile a una sonora stella filante che

allora negli alberi come una breve sospensione di attesa

Bindo Ranieri, disteso in una vecchia poltrona, dormiva, russando

immergersi nella screpolatura di una muraglia crollante. Povera Domitilla

con moto perenne; poi una boccuccia sdentata, pronta all

allo scherno; pìù tardi una personcina priva di linee

un cappellino a cometa, una selva scapigliata di riccioli

ciglia ombreggianti, e adesso una figura snella, una svelta

adesso una figura snella, una svelta andatura, una fronte

snella, una svelta andatura, una fronte pensosa, una bocca

andatura, una fronte pensosa, una bocca ridente, uno sguardo

pareva il rumore di una porta che cigoli e

due bianche mani sorreggere una bruna testa, avere gli

amabilmente blanda, noverare a una a una le foglie

noverare a una a una le foglie sui rami

chiese, posandogli sul braccio una mano Ermanno rimase colpito