parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Pantaleo Carabellese, Il problema teologico come filosofia, 1931

concordanze di «una»

nautoretestoannoconcordanza
1
1931
stesso e sta in una affermazione indimostrabile. Non per
2
1931
creda di finire in una luminosa fede, l'altro
3
1931
continuava a partire da una concezione realistica. E quindi
4
1931
fu ripreso, e da una parte fatto tornare alla
5
1931
ma fa intendere ancora una volta la necessità della
6
1931
rinunzia alla ragione è una promessa, un impegno della
7
1931
per cui, scisse l'una dall'altra l'esistenza
8
1931
coscienza era però da una parte non porre nulla
9
1931
salvare le une con una piena loro identificazione, senza
10
1931
essa viva perciò in una sua propria sfera inattinta
11
1931
la fede solo come una enigmatica prova della esistenza
12
1931
si finisce poi in una pseudo filosofia empirica a
13
1931
non si sentiva, come una imagine o una cosa
14
1931
come una imagine o una cosa. Fu riconosciuta nel
15
1931
che così mutiliamo da una parte la nostra moralità
16
1931
o che vi sia una attività spirituale dalla quale
17
1931
non si presenta come una indeterminata forma spirituale, o
18
1931
ogni spiritualità. Basta ammettere una sola forma di attività
19
1931
che perciò non ha una sua propria esistenza. Il
20
1931
nella religione, è fare una falsa filosofia della religione
21
1931
che l'afferma; se una tale assolutezza possa veramente
22
1931
quale chiude questa in una speciale esperienza di Dio
23
1931
di esso. ¶ Se da una parte, come con l
24
1931
è il rimodernamento di una esigenza tradizionale, mentre da
25
1931
esigenza tradizionale, mentre da una parte è l'oscuro
26
1931
filosofia, ma è soltanto una falsificazione del problema di
27
1931
è pronunciare verbalmente soltanto una contraddizione, ma non dire
28
1931
pregiudizio che possa esserci una alterità di fronte all
29
1931
L'esistere non è una negazione. E tanto meno
30
1931
il non-senso. Da una parte, dicendo esistenza della
31
1931
troveremo mai Dio come una cosa reale tra cose
32
1931
È invece vivere, da una parte, la positività dell
33
1931
con me spiegherebbe da una parte l'immanenza di
34
1931
si può veramente accettare una tale soggettività di Dio
35
1931
soggettività di Dio, cioè una sua reciprocità con me
36
1931
l'«ἕτερος τῶν ἄλλων», per dirla con una frase, che qui si
37
1931
di Lui se da una parte è certo un
38
1931
antiontologismo potrebbero ben costituire una antinomia, della quale nessun
39
1931
Kant non ci fa una bella figura con tutti
40
1931
tanto ricca da contenere una così povera determinazione qual
41
1931
concreto, e quindi ad una assoluta trascendenza sotto l
42
1931
sotto l'apparenza di una integrale immanenza. Contro Hegel
43
1931
se stesso, Hegel da una parte e il nuovo
44
1931
dapprima concepire Dio in una rappresentazione, e perciò dare
45
1931
con Hegel, è solo una conseguenza dell'esistenzialità della
46
1931
non deve, invece, essere una rappresentazione che abbia in
47
1931
anche se di Dio, una natura rappresentativa e quindi
48
1931
dell'esistenza, se da una parte lo ha svolto
49
1931
in via principale, soddisfare una fondamentale esigenza che la
50
1931
poi, è anche da una parte ridare, con questo
51
1931
che non è solo una riscoperta idealistica, ma è
52
1931
campo della coscienza, da una parte si riscopre anche
53
1931
spirituale della trascendenza, elimina una volta per sempre il
54
1931
che questa sua è una pretesa dà alla filosofia
55
1931
dà alla filosofia da una parte il suo incontrastabile
56
1931
perciò il non-coscienza. Una tale cosa in sè
57
1931
e quindi quasi con una concretezza sua propria, che
58
1931
in sè, sarà sempre una negazione del relativo, giacchè
59
1931
o l'erroneità di una precedente soluzione che importava
60
1931
precedente soluzione che importava una precedente posizione. E così
61
1931
o eliminazione di essi una volta riconosciutane la dogmaticità
62
1931
Dio, problema metafisico che una filosofia che voglia esser
63
1931
chi crede di costruire una filosofia dello spirito, dichiarando
64
1931
quell'Essere non è una menzogna o una falsità
65
1931
è una menzogna o una falsità, o una illusione
66
1931
o una falsità, o una illusione. ¶ Questo concetto della
67
1931
essenzialmente la costituisce, in una speciale esperienza, l'esperienza
68
1931
questo porre nella esperienza una speciale esperienza di Dio
69
1931
si risolve infatti in una natura denaturata o deformata
70
1931
esistenza. Siamo così in una speciale realtà, pur sempre
71
1931
realizzano, proprio allora da una parte si perde la
72
1931
si manifesta solo in una specialissima esperienza, e dall
73
1931
sia, deve essere sperimentabile. Una volta provato Dio con
74
1931
che mettere nella natura una soprannatura, la quale però
75
1931
E poi quindi da una parte pone la religione
76
1931
interpretata e perciò richiedente una dimostrazione della esistenza di
77
1931
sempre, si duplica. ¶ Da una parte si accentua l
78
1931
in questa col darle una sua speciale esperienza. Non
79
1931
dalla superstiziosa sovrapposizione di una sperimentata realtà di fede
80
1931
Aggiungono a questa l'una l'ordine essenziale dell
81
1931
esistente, eventualmente raggiunto con una dimostrazione fondata sulle cose
82
1931
processo all'infinito, da una parte, è soltanto un
83
1931
difficoltà di tale processo una difficoltà certo non minore
84
1931
perciò come non può una esperienza determinata, così non
85
1931
del problema, affermata anche una soluzione apriori. Partire dall
86
1931
proclamando la superfluità di una tale dimostrazione come principio
87
1931
è problema che da una parte non si dimostra
88
1931
fede han potuto darne una. ¶ CAPITOLO VIII. ¶ LA RELIGIONE
89
1931
dal risolverlo è costruire una filosofia senza unità, il
90
1931
di ogni problema, ad una dichiarazione di scetticismo, che
91
1931
spiritualità. Di qui, da una parte: la necessità che
92
1931
problema stesso. Hanno essi una radice unica: la mancata
93
1931
positivo, un atto spirituale, una affermazione, la quale però
94
1931
autonoma dimostrazione razionale. ¶ Ma una volta fatti accorti di
95
1931
essenza abbiamo dovuto riconoscere (§ 42) una generalità predicativa, in quanto
96
1931
astronomo che provi, mediante una serie di calcoli e
97
1931
vera. L'hegelismo da una parte non salva nè
98
1931
uscire dal realismo da una parte, e pur così
99
1931
puro concetto intellettualistico riguardante una realtà fuori della coscienza
100
1931
l'impossibile concetto di una concreta causalità meccanica. È
101
1931
anche se debbasi ammettere una diversità di esperienza e
102
1931
numerico, si dica ancora una volta, non è, non
103
1931
v'è, dell'esperienza, una cosa che sperimentiamo fondamentale
104
1931
a tutte le altre; una cosa unica in cui
105
1931
la sua legge, quell'una immensa cosa in cui
106
1931
positiva dogmatica ammissione di una molteplicità di spiriti finiti
107
1931
sua singolarità; c'è una comunità di sperimentanti. E
108
1931
essa non esclude mai una tale contraddizione. La comunanza
109
1931
fatto stesso di riconoscere una cosa dell'esperienza come
110
1931
necessità scientifica sarà sempre una necessità astratta. E quindi
111
1931
necessità si riconosceva soltanto una meccanica bruta causalità? Non
112
1931
è anche, per usare una efficace espressione di Malebranche
113
1931
efficace espressione di Malebranche16, una «resistenza delle idee»? E
114
1931
Tutto l'hegelismo è una codificazione della contraddizione che
115
1931
reale. ¶ Della conoscenza, come una specifica forma della spiritualità
116
1931
che la conoscenza è una forma insopprimibile della spiritualità
117
1931
astratto prodotto di esperienza, una tale logica ed ogni
118
1931
perciò tentò di costruire una metafisica proprio con le
119
1931
della natura accanto a una filosofia trascendentale o dello
120
1931
filosofia, o meglio erano una fisica mascherata da filosofia
121
1931
scienze. E invece, da una parte, in quello che
122
1931
scienza. ¶ Solo infatti con una critica del concreto potremo
123
1931
è il fondamento da una parte di ogni sviluppo
124
1931
un duplice errore. ¶ Da una parte pose questa cosa
125
1931
entità assolutamente scisse l'una dall'altra18, e allora
126
1931
tale era vista in una moltitudine infinita e caotica
127
1931
a scalzare, proclamando da una parte la empiricità soggettiva
128
1931
ha di singolarità da una parte, di cose reali
129
1931
fin che vogliamo: da una parte non raggiungeremo mai
130
1931
perchè sarà pur sempre una cosa. ¶ E ciò, non
131
1931
esperienza, questo possesso di una essenza da parte delle
132
1931
intende ancora come, posta una realtà composta di dati
133
1931
invece, sono; cioè hanno una attività che intrinsecamente li
134
1931
finisce col risolversi in una negazione perchè il termine
135
1931
cioè importare nella spiritualità una pluralità di coscienza, che
136
1931
richieda a sua volta una unicità oggettiva che non
137
1931
la dialettica contraddittoria di una scienza speculativa che si
138
1931
coscienza, e invece formulò una separazione tra i soggetti
139
1931
alla dottrina kantiana da una parte con l'elevazione
140
1931
si è pervenuti, attraverso una sublimazione di Vico, che
141
1931
a me pare invece una mutilazione (per troppo storicizzare
142
1931
la forma particolare di una filosofia è sincrona con
143
1931
filosofia è sincrona con una costituzione particolare del popolo
144
1931
alto. La filosofia è una forma di questi molteplici
145
1931
la sua provenienza da una esterna cosa in sè
146
1931
originario, mondo psichico da una parte chiuso nella singolarità
147
1931
d'essere e da una parte non spiega affatto
148
1931
questi indirizzi empiristici, in una posizione opposta a quella
149
1931
può, si proclama da una parte che solo il
150
1931
di esperienza che richiede una realtà contrapposta al concetto
151
1931
unità della coscienza. ¶ L'una e l'altro negano
152
1931
sua oscura provenienza da una inattinta cosa in sè
153
1931
finiscono solo col fare una concessione al realismo, la
154
1931
i loro sistemi in una fondamentale contraddizione, ma non
155
1931
idealismi, tipo Euken da una parte, o Boutroux o
156
1931
con l'esigenza di una cosa estranea alla coscienza
157
1931
di esperienza richiede da una parte una mente, un
158
1931
richiede da una parte una mente, un soggetto di
159
1931
realistico di esperienza. Giacchè una tale esperienza, anche se
160
1931
Se realtà è l'una (la cosa esterna) e
161
1931
esperienza si ha dell'una ed esperienza si ha
162
1931
esperienza interna rimane senza una giustificazione, che ad essa
163
1931
esperienza come rapporto tra una cosa reale che determina
164
1931
e la concezione di una natura quasi neutra di
165
1931
Ora questo soggetto sperimentante una tal cosa, dalla quale
166
1931
proprio nient'altro che una cosa; una cosa-fenomeno
167
1931
altro che una cosa; una cosa-fenomeno, proprio come
168
1931
soggetto impressionato sono, l'una e l'altro, fenomeno
169
1931
soppressa. Soppressione, che ancora una volta, e sempre per
170
1931
Ma c'è proprio una esigenza specifica della coscienza
171
1931
esperienza pura, dunque, da una parte non è la
172
1931
porre questa o in una dogmatica apriorità, anche se
173
1931
o, all'opposto, in una relativistica esperienza, anche se
174
1931
non può non richiedere una immanente sua apriorità, una
175
1931
una immanente sua apriorità, una astratta sua aposteriorità. ¶ In
176
1931
Da Platone in poi, una volta affermata l'idealità
177
1931
idealisti che si fosse, una esperienza la si continuava
178
1931
metteva a nudo, esplicando una dottrina dell'esperienza quale
179
1931
se n'aveva, senza una tale passione. ¶ Kant sentì
180
1931
esserci in esso di una esperienza: sia di tal
181
1931
uscita: ma così, da una parte, non si dà
182
1931
altra gratuitamente si nega una delle più imperiose esigenze
183
1931
pura alterità che da una parte rende possibile l
184
1931
per l'Io è una originaria reciprocità d'azione
185
1931
tra l'Io ed una qualche cosa posta al
186
1931
non può essere con «una qualche cosa posta al
187
1931
avere e non ha una espressione. E perciò egli
188
1931
lo spirito potesse essere, una volta che l'«esse
189
1931
nel «percipi», cioè in una passività. Hegel, e forse
190
1931
Kant scoperta nello spirito una naturale e necessaria dialettica
191
1931
e necessaria dialettica, cioè una logica antinomica, contraddittoria. Non
192
1931
proprio in quanto antinomica, una logica apparente, non vera
193
1931
artiglierie del pensiero, rese una buona volta libere proprio
194
1931
mezzo il fantoccio di una cosa fuori della coscienza
195
1931
se qualcosa pensasse, penserebbe una contraddizione, negherebbe il principio
196
1931
della coscienza comune, è una logica inferiore, astratta, erronea
197
1931
contro la filosofia viva una filosofia morta. E diventa
198
1931
che la filosofia da una parte non si chiuda
199
1931
contraddittorio è, dunque, ancora una conseguenza del realismo. ¶ Il
200
1931
l'idealismo ad assumere una forma voluta da un
201
1931
tale si impone con una insopprimibile esigenza di affermazione
202
1931
ci è neppure possibile, una volta che sulla cosa
203
1931
dialettica contraddittoria vuol essere una affermazione. Una volta quindi
204
1931
vuol essere una affermazione. Una volta quindi riconosciuta la
205
1931
dottrina vera. ¶ Non l'una dunque, nè l'altra
206
1931
ci è consentita. L'una e l'altra finiscono
207
1931
cui nacque. ¶ Allora, da una parte, la distinzione acquisterà
208
1931
volte pretenda affermare esservi una cosa in sè sotto
209
1931
nella sua distinzione da una oggettività che diremo impura
210
1931
non sa nulla di una distinzione tra cosa dentro
211
1931
non sa nulla di una cosiffatta distinzione che le
212
1931
unicità, che non è una numerica unità, ma il
213
1931
singolari in cerca di una universalità che ci priva
214
1931
persona, lungi dall'essere una esigenza della coscienza, la
215
1931
appartiene alla coscienza. L'una e l'altra proposizione
216
1931
l'essere cioè io una persona e questa penna
217
1931
persona e questa penna una cosa, vedremo nel capitolo
218
1931
anche che ci sia una cosalità (essere in sè
219
1931
richiede, e avrete da una parte vinto il realismo
220
1931
per dogmatismo fichtianamente intendiamo una filosofia che abbia come
221
1931
per criticismo assoluto intendiamo una filosofia che abbia come
222
1931
ineliminabile il relativismo. ¶ Eppure una considerazione semplicissima salva la
223
1931
e ci libera da una parte dall'idealismo negativo
224
1931
coscienza. E se, da una parte, si ammette la
225
1931
la stessa idea, nè una vana e sciocca ripetizione
226
1931
dibatterei: il solipsismo da una parte, il relativismo dall
227
1931
formula cartesiana sta in una affermazione di autocoscienza, come
228
1931
è. Questa non è una proposizione vuota che ci
229
1931
è indubbiamente richiesta come una fonte della conoscenza dalla
230
1931
conoscenza dalla coscienza comune. Una teoria della coscienza che
231
1931
mai sia possibile che una tale conoscenza a priori
232
1931
continua a credere ad una esperienza che venga non
233
1931
continua a credere ad una esperienza che non è
234
1931
meccanica. ¶ Resta, per Kant, una realtà fuori di tal
235
1931
legge, o meglio con una sua propria inattingibile legge
236
1931
di esperienza oscilla tra una schietta esperienza, mancante di
237
1931
dà un contenuto, e una esperienza che possiam dire
238
1931
necessità portata dalle categorie, una esperienza quindi che è
239
1931
in questo non già una precritica realtà naturalistica indipendente
240
1931
ogni ammissione dogmatica di una causale realtà, vien presa
241
1931
Da questo prodotto di una sintesi rappresentativa si può
242
1931
quante, i tu, sono una falsificazione: falsificazione, dico, e
243
1931
pag. 85), ma è soltanto una falsificazione dell'id, anche
244
1931
esso, anch'esso sarà una falsificazione dell'Io e
245
1931
è, siccome io sono una persona solo in quanto
246
1931
questa pone pur sempre una opposizione con gli altri
247
1931
contrapporranno all'oggetto mediante una interiore e spontanea ricreazione
248
1931
io sintetico è soltanto una «cara persona» e basta
249
1931
rimasta inattingibile: io sono una falsa persona come le
250
1931
io come individuo sono una falsificazione insieme dell'id
251
1931
il pensare dunque è una grande, infinita menzogna in
252
1931
gli io rimangono da una parte ammessi dogmaticamente come
253
1931
l'egoità empirica in una egoità metempirica, e non
254
1931
che parla. ¶ Fichte da una parte nega l'individuazione
255
1931
e pur rimane egoità: una schietta contraddizione. E così
256
1931
cioè dal voler afferrare una generica coscienza, vuole proprio
257
1931
tu quindi pone esplicitamente una esigenza intrinseca dell'io
258
1931
rifà il corso, mercè una «libera imitazione» come ripeterà
259
1931
intendere come sia possibile una individuazione, e si potrà
260
1931
connaturale alla coscienza comune. ¶ Una metafisica critica è possibile
261
1931
la logica astratta dell'una e la logica concreta
262
1931
la propria origine da una parte con la legittima
263
1931
cosa in sè da una qualch'altra cosa, giacchè
264
1931
dalla cosiddetta natura, siano una cosa, ciascuna per sè
265
1931
che in fondo è una distinzione entro le cose
266
1931
ma essere che importi una qualsiasi unificazione. Qualunque cosa
267
1931
dal suo essere con una unificazione di «proprietà», le
268
1931
varietà fanno della cosa una determinata cosa. ¶ Ora: sia
269
1931
le une (costitutive di una cosa) dalle altre (costitutive
270
1931
la separazione stessa di una determinata singolare cosa dall
271
1931
l'invincibile credenza ad una assoluta molteplicità delle cose
272
1931
in sè, molte o una sola, sempre la cosa
273
1931
quindi il ricorso, da una parte, al singolarissimo elemento
274
1931
un primo apparire di una distinzione tra la cosa
275
1931
a quella scientifica risulta una cosa in sè che
276
1931
chiarezza Spinoza9. C'è una cosa in re, ed
277
1931
cosa in re, ed una cosa in mente. ¶ Al
278
1931
essenza oggettiva della cosa, una volta posta la distinzione
279
1931
ne fa, ricorre all'una o all'altra di
280
1931
che un concetto, o una idea, un «in noi
281
1931
deve esserci dentro; e una volta dentro, non è
282
1931
quand'anche si ammetta una natura sui generis di
283
1931
è, per lo meno, una contaminazione di essa col
284
1931
un oggetto, non mai una cosa. Non si accorse
285
1931
della cosa in sè: una che rimane l'inesplorata
286
1931
quale però la ritenne una contraddizione indispensabile, epperciò egli
287
1931
punto di partenza di una rettilinea via della conoscenza
288
1931
superata. Il superamento vero, una volta riconosciuto alla cosa
289
1931
vedersi, se si vuole, una limitazione della filosofia di
290
1931
neppure la filosofia è una tale scienza; non si
291
1931
fa più filosofia (cfr. § 44, 49, 50, 61). ¶ Una tale filosofia critica noi
292
1931
è da dimostrare. Se una dimostrazione si sia data
293
1931
risultato di tale sviluppo, una conquista del Criticismo metafisico
294
1931
Criticismo metafisico. Era soltanto una deduzione da quel concetto
295
1931
essenzialmente l'uno. ¶ Ora una tale moltiplicazione dalla schietta
296
1931
mentre ciò avveniva da una parte, dall'altra questo
297
1931
può dire, impegnato in una esigenza non propria il
298
1931
il soggetto ad essere una cosa esclusa dalla coscienza
299
1931
che v'ha, positivamente, una oggettività che non è
300
1931
essa consiste, rimarrebbe da una parte senza giustificazione e
301
1931
e attuata possibilità di una filosofia della natura nei
302
1931
la post-kantiana; da una parte essendo per Kant
303
1931
dell'esistere, è deducibile una oggettività formale. ¶ Devesi quindi
304
1931
generale Kant non deduceva una oggettività soltanto formale: deduceva
305
1931
sopra esaminati. ¶ Quindi da una parte l'annullamento della
306
1931
l'autonegarsi. In sostanza, una volta ridotta la cosa
307
1931
hegelismo che voglia salvare una sintesi dei distinti accanto
308
1931
idealismo. ¶ Bisogna risalire a una nuova interpretazione di Kant
309
1931
l'oggettività è proprio una esigenza positiva dello stesso
310
1931
di Cartesio non è una resurrezione pura e semplice
311
1931
non significherebbero nulla da una parte l'essenziale imprescindibile
312
1931
dal noumeno, quella diventò una pura e semplice negazione
313
1931
che ha coscienza, e una Critica più approfondita e
314
1931
prodotto di questo. ¶ L'una e l'altra concezione
315
1931
altro del soggetto, da una parte l'alterità diventa
316
1931
e resa positiva l'una, si rende positiva anche
317
1931
mondo esterno sentita. ¶ Senza una presupposta molteplicità dei soggetti
318
1931
molteplicità dei soggetti è una gratuita ed assurda asserzione
319
1931
dal loro ammucchiarsi per una estrinseca contingente contiguità (Hume
320
1931
Porre la distinzione in una maggiore coerenza delle imagini
321
1931
coscienza del soggetto: è una imposizione. ¶ Il problema della
322
1931
non si voglia sottintendere una duplicità di coscienza, una
323
1931
una duplicità di coscienza, una empirica e l'altra
324
1931
a realismo, sarebbero da una parte quelle stesse empiriche
325
1931
altro, dunque, mentre da una parte non è l
326
1931
questo chi egli afferma una relazione reciproca, con la
327
1931
quindi esso, come da una parte pose capo alla
328
1931
più io è perfino una sgrammaticatura» (Giorn. crit., Nov
329
1931
io credo suscettibile di una più legittima interpretazione. Comunque
330
1931
io pone sè liberamente, una tale posizione non ha
331
1931
intra o ab extra una qualche armonia prestabilita che
332
1931
Fichte, essere ridotta ad una pura quistione di presenza
333
1931
è fondata «non in una particolare debolezza della loro
334
1931
intelligenza (Denkkraft), ma in una debolezza di tutto il
335
1931
a fondamento della obbiezione una difficoltà che nè la
336
1931
e per niente affatto una determinata persona» (pag. 86). ¶ Ora
337
1931
kantiana dopo Hegel da una parte e Rosmini dall
338
1931
CAPITOLO I. ¶ È POSSIBILE UNA METAFISICA CRITICA? ¶ 1. La metafisica
339
1931
se per conoscenza intendiamo una speciale attività spirituale, presuppone
340
1931
stessa posizione richiede appunto una filosofia prima, che la
341
1931
schiettamente metafisico. ¶ «C'è una scienza, dice Aristotele (Metafisica
342
1931
avendo, perchè deve avere, una idea implicita di questa
343
1931
poco rifletta, è anche una assoluta unicità; unicità del
344
1931
dell'altrui cioè in una pura e semplice negazione
345
1931
ciascuna come proprio oggetto una distinta determinazione dell'essere
346
1931
E questo supporsi l'una dell'altra importa una
347
1931
una dell'altra importa una unità dell'essere delle
348
1931
come tutte le altre, una scienza. ¶ Ma egli, quando
349
1931
c'è affatto nemmeno una scienza. Perchè scienza ci
350
1931
dunque la e neppure una scienza, là dove si
351
1931
e come possa esserci una scienza qual deve essere
352
1931
in sè, pure in una netta ed esplicita affermazione
353
1931
mai possibile parlare di una metafisica critica? Dato valore
354
1931
si era messo in una contraddizione da cui non
355
1931
ben guardati dal tentare una metafisica, e cioè una
356
1931
una metafisica, e cioè una metafisica dell'essere, quale
357
1931
contradditorio sforzo di costruire una metafisica dell'inconoscibile. Si
358
1931
la scienza divenne da una parte scienza positiva, cioè
359
1931
si affannava a costruire una metafisica che non poteva
360
1931
appendice è facile liberarsi una volta riconosciuta come assoluta
361
1931
esso non sarà che una pura e semplice negazione
362
1931
discapito della metafisica. Di una metafisica dunque quale scienza
363
1931
si possa più parlare. Una metafisica critica, con tale
364
1931
richiedeva la possibilità di una soluzione del problema oggettivo
365
1931
fosse possibile o no una metafisica? Possiamo sostituire la
366
1931
esame della possibilità che una filosofia ci sia. ¶ Questa
367
1931
filosofia trascendentale non è una soluzione dell'antitesi, in
368
1931
l'esigenza metafisica di una scienza di tale essere
369
1931
cosa in sè da una parte ed esigenza assoluta
370
1931
parte l'impossibilità di una intrinseca dimostrazione della verità
371
1931
a trovarsi, perchè da una parte esigeva, per il
372
1931
nuovo concetto di metafisica. ¶ Una metafisica critica è, dunque
373
1931
cercare ed a costruire? ¶ Una scienza cosiffatta sarebbe ancora
374
1931
Infatti la scientificità importa una duplice astrazione: 1° l'astrazione
375
1931
possa un giorno ottenersi una vera unicità di essa
376
1931
sempre l'effetto di una generalizzazione; sarà astratta (cfr
377
1931
importa a sua volta una trasformazione nel concetto stesso
378
1931
concetti vengono ampliati da una parte, limitati dall'altra
379
1931
Questo è presupporre gratuitamente una contraddizione e poi cercare
380
1931
potesse conoscere. Così da una parte l'oggetto riusciva
381
1931
Sembra un ritorno ad una vieta ontologia dogmatica, ed
382
1931
circa la possibilità di una scienza del reale provoca
383
1931
Questo vuol dire istituire una Critica del concreto. E
384
1931
integrazione della sua trascendenza, una opposta attività trascendente; opposta
385
1931
niente, se non è una menzogna, là dove il
386
1931
altro se non che una buona volta si ponga
387
1931
mezzo e sostituita con una che alla esigenza profonda
388
1931
che non sono mai una negazione di Dio, ma
389
1931
del quale invano ricercate una forma inconfutabile. Giacchè, infatti
390
1931
immanenza. ¶ Perciò oggi ad una mancata posizione del problema
391
1931
È logico quindi che una tale dichiarazione sia già
392
1931
della filosofia, questa da una parte frena e corregge
393
1931
sè. Si matura così una più ampia e profonda
394
1931
posizione del problema oggettivo, una più chiara consapevolezza del
395
1931
pensiero filosofico, che da una parte culmina in Kant
396
1931
Copernico o da Galileo. Una tale astronomia acopernicana muove
397
1931
verso chi la faccia; una filosofia acritica continua a
398
1931
invece di risolversi in una trasformazione del «cogito» cartesiano
399
1931
al problema di Dio una impostazione eminentemente critica e
400
1931
faceva di tale Spirito una specie di barriera alla
401
1931
La filosofia ridusse a una specie di disciplina prammatica
402
1931
vita dello spirito con una viva profonda esigenza metafisica
403
1931
filosofica di Giovanni Gentile una continua celebrazione di Dio
404
1931
fu condotto proprio da una inestinguibile sete del Divino
405
1931
nel pensiero del Gentile una risposta adeguata alla sua
406
1931
che, per lui, da una parte non toglieva il
407
1931
cosa, che non sarebbe una persona, quindi non un
408
1931
Conosci te stesso (1912) a una decisa impostazione del problema
409
1931
storico, dimostra il Varisco, una cosa è certa, che
410
1931
se è, anche Lui, una persona, che, se è
411
1931
della umana attività mediante una dimostrazione valida per tutti
412
1931
soggetti particolari, ha pure una personalità sua propria, con
413
1931
di questa e istituendo una critica integrale della conoscenza
414
1931
realistico, pel quale ancora una volta in questo sforzo
415
1931
Fichte; Come è possibile una metafisica critica, e, al
416
1931
non ne permetta neppure una, perchè il filosofo è
417
1931
si sogliono contrapporre l'una all'altra. Il nostro
418
1931
a due recenti memorie, una del Tarozzi, L'idea
419
1931
Cagliari, Bologna, 1928). ¶ Entrambi tentano una difesa del realismo, cercando
420
1931
la sensazione non è «una realtà di natura esclusivamente
421
1931
pensare che hanno ciascuna una loro propria particolare maniera
422
1931
di me, cioè senza una sostanza intelligente, a cui
423
1931
sopra (§ 37) ho notata. ¶ Per una prima (e credo fondamentale
424
1931
antiempirismo fan consistere in una specie di bagagliaio... empiristico
425
1931
e La Storia. ¶ [18] ¶ Senza una tale concezione fondamentale si
426
1931
è incorsa nell'attuare una determinata conquista. È farsi
427
1931
filosofia che si costruisca una volta per sempre, come
428
1931
che v'ha quindi una «filosofia in senso stretto
429
1931
morte», in quanto «con una nuova orientazione data alla
430
1931
tirate da lui? È una nuova rivelazione dogmatica, assolutamente
431
1931
avrebbe, in quanto personale, una assoluta conclusione? Non so
432
1931
progresso del pensiero». Ora una tale figura del filosofo
433
1931
proprio la pena che una vita come quella del
434
1931
tale, pur senza essere una fideistica chiosa nè della
435
1931
trad. it., 1926, p. 10-14; per una esposizione critica di questo
436
1931
idealismo post-kantiano, da una parte, col ritrovare il
437
1931
altra, o col proclamare una cieca attività dogmatica individuale
438
1931
non potrebbe consistere in una esistenza» (p. 45), nega poi
439
1931
essere sarebbe ridurlo «a una pura necessità, cioè ad
440
1931
pura necessità, cioè ad una pura astrazione. E avere
441
1931
avere l'essere d'una pura astrazione non è
442
1931
questo ritenere l'essere una pura astrazione sia ancora
443
1931
pura astrazione sia ancora una deficienza di sviluppo del