Stefano Jossa, La più bella del mondo, 2018

fatto, il fantasma d’uno scrittore». ¶ Tullio De Mauro

un principio, come l’uno tra i numeri e

è prima di tutto uno scrittore, non un oratore

e d’intrattenimento, bensí uno strumento di riflessione critica

punto di privarli di uno strumento di espressione e

insegna della mediocrità che uno scrittore non può tollerare

mi pare che faccia uno scherzo sul coso», il

eleganza, un gusto e uno stile? Un guardaroba condiviso

che sta purtroppo diventando uno dei criteri del successo

giorno, di fronte a uno dei ragazzi che gli

che la lingua è uno spazio d’invenzione, dove

citazione, si trova forse uno spunto di riflessione sulla

suoni: combinare suoni è uno dei giochi che i

bene e recitare male. ¶ Uno degli stereotipi di piú

anziché essere considerata solo uno strumento di comunicazione piú

lingua dell’amore, secondo uno stereotipo facile e di

prima quartina: ¶ Amore è uno desi[o] che ven

amore, all’interno di uno spettro che va da

il lettore). È quasi uno scioglilingua, invece, il bisticcio

la fa presto diventare uno strumento didattico da proporre

improvviso di notte perché uno dei suoi versi gli

la gente; ¶ «Ordinanza numero uno: ¶ in città non resta

un faggio, con coraggio». ¶ Uno scioglilingua capolavoro è quello

ne confermano l’importanza: uno, perché è facile e

a Dante fra noi, uno di noi, la serata

troveremo di fronte a uno storpiamento, perché la parola

le metafore, è necessario uno sforzo del pensiero. Nella

dell’udito, che è uno dei cinque giardini dei

dà senso e passione»: uno strumento per spiegare i

mondo animale, che è uno dei primi termini di

verdi da parte di uno squadrone dell’aviazione durante

specifici un liquore e uno yogurt, ma proprio nel

di chi legge senza uno sforzo di pensiero o

capolavoro di parole, per uno che vuole fare letteratura

ospiti rumoreggiavano infastiditi, considerandolo «uno poltrone», cioè persona ignara

ben piú importanti: «È uno studio di parole, insomma

intellettuale come portatore di uno stadio superiore dell’intelligenza

com’è prevedibile per uno scrittore del suo stampo

sedurre le donne, con uno stigma sociale che lo

d’integrarsi. Gli toglierà uno strumento di soggettività (la

dire sé stesso) e uno strumento di partecipazione (la

e contenuto, che è uno dei fili conduttori della

di ostentazione snobistica anziché uno strumento comunicativo ed espressivo

bagaglio di conoscenze di uno studente di scuola media

col congiuntivo (piú di uno, in verità) è divenuto

si sarebbe tradotto in uno strumento di lotta politica

solo «correttamente», è ancora uno strumento della battaglia delle

di diventare principio di uno Stato senza regole e

da cui siamo partiti: uno che pensa ai vestiti

correttezza formale, sembra dunque uno degli strumenti dell’accettazione

all’altra, vittima di uno Stato che non sa

dal perbenismo televisivo: «anziché uno sfogo sincero hanno esibito

una poesia di Leopardi, «uno degli autori italiani piú

infatti il sapore di uno scandalo, perché i cultori

e parole. Giuseppe Antonelli, uno dei piú accreditati storici

che il calcio era uno sport inglese, mantenendo quell

ma la perdita di uno strumento. ¶ Che il latino

supportiamo»). ¶ Si tratta di uno dei tanti calchi lessicali

in italiano; ma è uno slittamento semantico, per cui

l’effetto di droghe. ¶ Uno dei vocabolari piú divertenti

Rosalba si meraviglia che uno straniero possa conoscere a

Pacifico, ma certo fu uno della sua scuola. La

Si tratta infatti di uno stadio intermedio fra il

né pesce, né l’uno né l’altro. La

e italiano, perché riflette uno stato di passaggio dall

stato di passaggio dall’uno all’altra: una lingua

nella quale si riconoscono uno stadio piú antico e

stadio piú antico e uno piú recente; quello piú

dire che non era uno scrittore, ma che copiava

che la lingua apre uno spazio dentro il quale

la degna piú d’uno sguardo, oppure che è

del 1999 che è diventato uno sceneggiato televisivo nel 2018. ¶ Verso

dalla pioggia, aveva udito uno sparo. Si era nascosto

parti la parola moro?» ¶ «Uno scuro di pelle». ¶ «Solo

nome di Bernardo Soares, uno dei tanti pseudonimi di

dell’italiano?» (pp. 35-38) e uno su «chi usa (e