Hans Tuzzi, La belva nel labirinto, 2017

d’esser due in uno, pienamente. Gabriel Robernilsen de

bossoli ce n’era uno solo, finito sotto il

aveva rapinato il Pepp: uno degli uomini al parcheggio

La figura centrale è uno scheletro munito di falce

tornare in deposito» disse uno di loro. ¶ «Aspetta» si

Aspetta» si era affacciato uno più alto in grado

No, è chiuso» borbottò uno di loro, sentendosi stupido

dell’Audi ammazza Grieco. Uno dei travestiti, o forse

turchese tacco 13. Le bastò uno sguardo per individuare il

noi tre, e poi uno – il meno bello – è

Vito. ¶ «El nuestro era uno che faceva il body

dir, a piel. Sai, uno que tiene un’ombra

altro? Spesso, poi, conoscerne uno biblicamente si rivelava molto

economica a vista in uno scasso del muro e

così signore, certo. Però, uno che ti volti a

A volte, sì, sembra uno... uno che mica è

volte, sì, sembra uno... uno che mica è tanto

e ora stava preparando uno dei suoi piatti estivi

negli anni Trenta da uno degli architetti di punta

e – Melis ne prese uno – alcuni numeri di una

un volo con almeno uno scalo intermedio, se non

Lapolla. «Come ha detto uno scrittore austriaco, i veri

e collega – di Grieco. Uno vicino ai quaranta, che

un fratello di Grieco, uno che aveva un bar

bilocale, no, non in uno di quei brutti casamenti

tranquillo corpo interno di uno di quei palazzi costruiti

regola con il catasto – uno dei solai: certo, l

progressione. Certo, non è uno Svelt o un Tony

vino. Lo davano 13 a uno, quel cavallo. Bella quota

io sono diverso». ¶ E, uno sguardo alla foto, no

aveva mai visto Stracuzzi: «Uno così, brigadiere, lo avrei

come sul muso di uno di quei cani, leggere

in basso al centro, uno stemma come quello?» gli

lo conosco. No, era uno... un tipo mediterraneo... volto

ammesso, né a vederlo uno lo direbbe. Non ha

consultare un amico tedesco, uno storico. Be’, a farla

aveva avuto un singhiozzo, uno solo, simile a un

farlo». Scoccò a Melis uno sguardo inquisitore: «Il calibro

i costosi orologi. ¶ «Rubare uno Swatch!» mormorò incredulo Iurilli

è chiaro. Pensavo fosse uno straniero. Ah, ho capito

sbagliato io. Però, magari uno di questi giorni vengo

parenti della ragazza erano uno zio materno che da

concludere. La donna ebbe uno scoppio di lacrime, lo

della Luna». ¶ Ci fu uno scambio di sguardi perplessi

non può non essercene uno». ¶ Giovannini ebbe un soprassalto

sa che orologio era?» ¶ «Uno Swatch Grey Memphis GM

pericolosi o nemici». ¶ Bene, uno scarto da quel dolore

invece, aveva studiato in uno dei più prestigiosi licei

di Heiligenstadt, bensì da uno sbatter di piatti, Elisa

Tahiti Bar, sembrava soltanto uno sfigato che nella vita

Melis e Iurilli seduti, uno dietro e uno di

seduti, uno dietro e uno di fianco alla scrivania

viale Argonne. Fu a uno di questi edifici ornati

procuravano la coca da uno che spacciava esclusivamente nei

è scritto stud, e uno pensa a uno studio

e uno pensa a uno studio, no? Nun saccio

contro». ¶ «Contro cosa?» ¶ «Contro: uno diceva Sono contro lo

prese a ripassare a uno a uno gli oggetti

ripassare a uno a uno gli oggetti imbustati nel

nuclei distinti di giovani. Uno era, chiaramente, il gruppo

di poco più giovani: uno dei due, il più

un fronte al feretro, uno chiamò «Glauco!» e gli

non richiesti – consigli di uno che cognuss la merda

che comincia el borinéri... Uno così, quando che comincia

Che il mazzo sia uno, l’Antico Tarocco di

Melis: «Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli

di tanti tipi. Ma uno dei terrori dei fanatici

detto?» ¶ «Hitler». Ammonì in uno sghignazzo: «Ascolta mò, fatte

su per via Moscova: uno dei ricordi di stupore

dopo, erano seduti a uno dei più affidabili ristoranti

Del sistema, no?» Ebbe uno scatto d’impazienza: «Forza

ne avevano trovato nemmeno uno, uno che è uno

avevano trovato nemmeno uno, uno che è uno. Lentamente

uno, uno che è uno. Lentamente, Melis prese a

morte quel 28 settembre fu uno degli eventi che convinsero

corpulento e trasandato in uno stazzonato completo di tela

donna salita su una Uno grigia, prese i soldi

destra: «Du’ so’ africani, uno giù de lì, che

un legame affettivo con uno o più aderenti, ecco

dal principio che, quando uno non pratica più uno

uno non pratica più uno sport, lo coltiva sui

don Tomat non era uno di quei preti passati

non doveva esser stato uno di quelli che annegano

l’omicida sia stato uno di quei poveracci, dei

che potrebbe averle spedite uno spacciatore al quale l

di fare, per avere uno straccio di progresso, il

stampa. «E però, Melis, uno straccio di qualcosa, è

del terzo piano di uno stabile d’età umbertina

un cassetto, ne trasse uno schedario. «Guardi: duecento fotografie

reliquia per ogni fascista. Uno strumento di morte, ovvio

do, sia chiaro». ¶ Era uno dei due ragazzi appartati

sapere che investimenti consiglia uno del mestiere, ma lui

viene in mente sempre uno zio che davanti a

a trovare a casa uno per uno. ¶ «Squillino le

a casa uno per uno. ¶ «Squillino le trombe e

è un drive in, uno lì non sale in

Volete farlo per lui?» ¶ Uno strano silenzio: sì, volevano

in grado di riconoscere uno che fosse uno nelle

riconoscere uno che fosse uno nelle fotografie di Buonanno

e lì intascavano. ¶ Risalirono uno per uno ai quindici

intascavano. ¶ Risalirono uno per uno ai quindici clienti truffati

dell’omicidio non era uno di quei polli, esasperato

le avesse rivelato che uno degli assassinati, quando faceva

succedeva, ogni tanto, che uno cambiasse programma all’ultimo

è cosa ovvia». Lanciò uno sguardo obliquo alla madre

correggerlo l’omarolo: evvìa, uno fa sacrifici per uno

uno fa sacrifici per uno straccio di laurea e

di mezzo quattro morti». ¶ «Uno dei quali è un

pensava Lambiase: un precisino, uno che tenne Cristo dint

Cristo dint’e lupine, uno che magna ’e nemmiccule

nu biondulille». ¶ «Un cosa?» ¶ «Uno da poco... nu cantero

il soffitto, e aggiunse: «Uno, poi, anche assassino». ¶ «In

sola volta venne qui uno sciocco, il giovane figlio

i ve trata come uno scofòn...» ¶ «Sì, mò che

Scientifica. ¶ «Vede» stava dicendo uno di questi a Iurilli

istante. Poi è morto uno che ha cercato di

questi poveracci». ¶ Melis scostò uno dei due teli, e

resto della settimana. ¶ «O uno che vuole dimostrare qualcosa

sappiamo nemmeno se è uno solo o una banda

portato a collaborare con uno sterminatore di curdi. Per

fa» scosse la testa uno dei tecnici. «E senza

alla vittima». ¶ «Sono entrati, uno ha fatto da esca

però» commentò D’Aiuto: «Uno specchietto per gli uccelli

prima che un ladro, uno vero, uno che sa

un ladro, uno vero, uno che sa scassinare le

assassini. Ma come individuare uno che ammazza senza movente

quel che mi scrive uno dei due». Melis tirò

Melis. «L’altro è uno psicoanalista, e dopo avermi

degli ippopotami? Perché se uno l’ha fatta deve

No: ne aveva avuto uno ai tempi del liceo

accà vogliono proprio che uno bestemmi» sbottò Lambiase, cercando

rientrò con il caffè. Uno. Per lui. Già, pensò

avere una storia con uno di destra?» ¶ Accennò una

che due giorni fa uno di loro, non ne

monolatrie, come preferisce chiamarle uno che va allo stesso

mani si incrociarono in uno scambio. ¶ «Non conta i

e pullover, o forse uno in giubbino, capelli chiari

si sa bene... Forse uno scandalo... Vivono insieme, dalle

qualche nome ci offre uno spunto, d’accordo?» ¶ Il

insegnava da anni presso uno dei più reputati licei

Messina, matematica e fisica, uno che quanto a rigore

chissà poi perché, anche uno spaesato Vincenzo Vela. Per

ghetti. Qui vi è uno scatto, che non riusciamo

credono il superuomo nicciano. Uno impersona quella che poi

nostro lupo della steppa, uno e bino, vi si

che s’incontra in uno di quei dedali oscuri

che c’è sempre uno che canta / e la

progetto. Non è certo uno shooting for fame all

voglio parlare ai ragazzi, uno per uno, prima della

ai ragazzi, uno per uno, prima della fine delle

ascoltati, inutilmente: se poi uno ti dice che era

Licitra. «Veda, io sono uno di quei siciliani ai

una volta ho sentito uno di quarta ginnasio dire

ragazze. E lui, con uno sguardo che sento ancora

compagni. Lui mi rivolse uno sguardo... come definirlo? Uno

uno sguardo... come definirlo? Uno sguardo freddo e lontano

due insegnanti si scambiarono uno sguardo allarmato. ¶ «Non ricordate

dal quale si vedesse uno spicchio di cielo – come

principe, lassù, in Danimarca, uno, chissà?, illuminato anch’esso

da piccoli. Non era uno complicato. Sì, si fidava

a Maisano di suggerirtene uno: digli di venire in

altronde, Dazzi appariva chiaramente uno caduto dal pero. Era

volumi grigi, allineati l’uno di fianco all’altro

mezzanotte. Poteva concedersi almeno uno sguardo di muto, rassegnato

mangiarsi una birra» in uno dei localini intorno a

ha guardato, neanche fossi uno spazzolone privo di qualsiasi

scartò fissando lo sguardo, uno sguardo allucinato, nei freddi

è che non avete uno straccio di nulla!» esclamò

Cito: svuotapalle, orinatoi umani: uno in meno, chissenefrega, anzi

sentimento omosessuale sublimato. Se uno cede, ecco che l

diari delle vittime. Non uno. Sì, certo, pesava la

referti, poi si scambiarono uno sguardo imbarazzato. Da quante

lire?» ¶ Un breve silenzio, uno sguardo fisso, concentrato, poi

arma? Dalla Sauer che uno di loro deteneva illegalmente

chissà, lo avrebbero scoperto: uno dei prossimi giorni, perché

il detto latino colpirne uno per educarne cento: l