Lorenzo Marone, Un ragazzo normale, 2018

di un supereroe. ¶ Non uno di quelli classici, della

troppo, e questo era uno dei perenni motivi di

la madre di Sasà), uno vestito sempre di tutto

ogni festa ne regalava uno alla sua segretaria preferita

che quel giovane era “uno con le palle”, testuali

il braccio. Ne aprii uno e lo mostrai alla

ascoltare. ¶ Presentai gli annunci uno dopo l’altro con

e Fabio Iacobelli era uno di questi; ce lo

la fissa con Dirceu, uno che tirava sassi al

adoravo il vocabolario, e uno dei miei giochi preferiti

senza senso e sembri uno scemunito!” ¶ Poi mi guardò

non mi degnasse di uno sguardo. Le avrei confessato

tacchi senza degnarmi di uno sguardo e si avviò

silenziosa, senza degnare di uno sguardo i tanti ragazzi

dietro a un ragazzo, uno più grande che la

leggeva “Cioè” e fotoromanzi uno dietro l’altro, come

Jolly Invicta, Bea, invece, uno zaino di seconda qualità

del divano a leggere uno di quegli odiosi fotoromanzi

le quali ti credi uno buono.” ¶ Rimasi in silenzio

è...” ¶ “E figurati... è uno che scrive cose pericolose

abbracciavano. Rivolsi a Sasà uno sguardo truce che non

un po’ la nonna, “uno che se ne va

poi torna a essere uno qualunque, comme a tutti

negli uomini. Giancarlo è uno che non ha paura

un ragazzo più grande, uno con il ciuffo alla

completamente rapito, vagavo da uno scaffale all’altro, leggevo

parlava di supereroi, ma uno di loro, che di

mia vita da adolescente: uno stare tutti insieme, il

insieme, il respiro di uno sulla guancia dell’altro

giorno di pioggia a uno di sole, cosa in

comportamento più consono a uno studioso ed ero rimasto

il modo di procurarcene uno, non aveva creduto alle

io, nella calma assoluta, uno di fronte all’altro

le mani che emisero uno schiocco sordo. ¶ Sgattaiolammo all

un giocatore del Napoli, uno dei liberi più forti

giusto e ci sedemmo uno di fronte all’altro

ma lui mi dedicò uno sguardo che non ammetteva

mai ce ne fosse uno”. ¶ “Ma dai, l’ho

serio. ¶ Lui mi offrì uno sguardo divertito e aggiunse

giorno sul balcone con uno di quei pannelli riflettenti

da adulto: sarei diventato uno scienziato, o un dottore

nella fontana. ¶ “Forse vedrò uno scudetto primma ’e murì

Ricordo anche che fu uno dei primi a parlarmi

un secondo momento essere uno dei personaggi di spicco

di Vasco Rossi neanche uno. Nostra madre non era

non stare lì come uno stoccafisso, aiutami a innaffiare

Ah. Mamma mia, Mimì, uno a te ti deve

film era tratto da uno dei miei romanzi preferiti

che trovavamo quando, dopo uno dei tanti acquazzoni, salivamo

modo e gli indirizzai uno sguardo risentito, tentando di

piatto e, con ancora uno spruzzo di salsa sui

si lasciava andare a uno sbuffo. ¶ Eppure non desistetti

spalmare il burro su uno dei due lati. Sapevo

nella camera da letto, uno di fronte all’altra

domani avrete bisogno l’uno dell’altra. Mi dovete

Nonno Gennaro mi diede uno dei suoi ultimi insegnamenti

Il libro della giungla, uno dei miei preferiti!” ¶ “Incredibile

Incredibile,” sobbalzai, “è anche uno dei miei romanzi preferiti

tanti, un ragazzo normale, uno al quale piace la

Qualche volta dormiva in uno stanzone nei pressi della

aveva capità a me, uno che parla in latino

altrimenti rischi di diventare uno che non sa fare

papà dice che è uno sfessato che da una

le quali si depositava uno strato di nero che

volta che ne vedeva uno ripeteva sempre la stessa

sostenere la speranza, come uno sbuffo alimenta la carbonella

Mi sembrava di guardare uno dei documentari storici che

foresta di Jack London, uno dei romanzi che mancava

sembrava davvero di vederli uno a uno nel suo

di vederli uno a uno nel suo sguardo pacato

cappello del vulcano e uno spicchio di mare che

però, tanti tetti susseguirsi uno dopo l’altro, fino

Peter Pan e Wendy, uno dei miei preferiti, di

le sopracciglia, mi regalò uno sguardo di sfida, chiuse

polvere si alzò con uno sbuffo) e disse: “Allora

madre era tornata con uno spray antizanzare. “Tié,” aveva

tuosseco,” commentò lui con uno dei suoi soliti proverbi

pacchetto. Gli avevo dedicato uno sguardo smarrito e lui

un regalo, Mimì, da uno che scrive a uno

uno che scrive a uno che vuole imparare a

andrò via, partirò con uno zaino in spalla. Non

arredata con pochi mobili, uno specchio ovale con la

Lei mi aveva dedicato uno sguardo triste e aveva

Dovresti saperlo, non sei uno scienziato tu?”, e mi

la 131 Mirafiori e la Uno, che volevano tutti. Ci

e Fabio rideva come uno scemo, sarei potuto andare

sul muro!”. ¶ “Tu sei uno squilibrato,” protestai. ¶ “Mimì, non

Sasà mi aveva dedicato uno sguardo annoiato e aveva

con due libri, e uno di questi era Il

sole. Era stato in uno di quei pomeriggi che

ce ne sarà solo uno nella storia!” aveva replicato

mai pensato di regalarne uno a mamma?” chiesi in

conseguenze.” ¶ Lui mi dedicò uno sguardo stranito, del tutto

un portiere. Anzi, di uno che ha deciso di

per la casa come uno zombie, si dimenticava di

in redazione, vi do uno strappo. Lì potrai farlo

Races-Le corse pazze (uno dei miei cartoni preferiti

L’agente mi dedica uno sguardo incuriosito e ribatte

ero spinto a provare uno dei miei esperimenti, e

metri, avevo notato zampettare uno scarafaggio, così mi ero

generazioni future”. ¶ Quello fu uno dei massimi diversivi di

occhiali e mi dedicò uno sguardo serio. “E che

fare un taglio da uno buono, da un barbiere

Medaglie d’Oro, da uno che si faceva chiamare

la compagnia quotidiana l’uno dell’altro. ¶ Aprii il

neri del padre. Era uno stile orribile, ma se

anche perché su Rai uno davano il concerto di

quello che era diventato uno dei miei idoli. ¶ “Chisto

sott’olio. Ne presi uno di medie dimensioni e

Se consideriamo che in uno spicchio di cielo”, e

aveva incalzato: “Avanti, dimmene uno, uno solo!”. ¶ Avrei potuto

incalzato: “Avanti, dimmene uno, uno solo!”. ¶ Avrei potuto confessarle

anche se lui è uno stronzo!” ¶ La descrizione sembrava

solo Red, invece avvertivo uno strano nodo allo stomaco

Antonino Cassarà, detto Ninni, uno che investigava su Cosa

mezzo agli spari. ¶ “È uno scherzo?” domandò Bea. ¶ “Ma

sia fra noi materialmente, uno al quale chiedere protezione

nella paura”. ¶ Lui fece uno sbuffo e rispose: “Le

enfasi e allora indirizzai uno sguardo a mia sorella

tanti figli,” aggiunsi, “e uno lo chiamerai Domenico...” ¶ Lei

Di Mimì ne basta uno, due sarebbe troppo!”, e

a Bea), aveva fatto uno strano risucchio con la

negli eroi. Giancarlo è uno di questi...” ¶ Mamma aveva

Willy il coyote, era uno struzzo, e io assentii

Beep non era affatto uno struzzo, ma un Geococcyx

intera! Avevo anche realizzato uno schema con gli orari

sul pavimento. Affogai in uno sbadiglio e mi alzai

la sua stessa abilità, uno sbuffo alla vita ogniqualvolta

erano altri tre pescatori. Uno di questi, la barba

guarda che posto Mimì, uno spettacolo!” ¶ “Sì, già,” ammisi

lascia stare”, e lanciai uno schiaffo nell’aria prima

bisogna per forza diventare uno importante, avere successo, non

occhi. Solo dopo fece uno scatto e in un

abbracciò e papà dedicò uno sguardo al cane e

sguardo al cane e uno a me, infine domandò

gli occhi socchiusi e uno strano sorriso piantato sul

in tasca, mentre dà uno sguardo distratto al cielo

zanzare e agli scarafaggi (uno ce lo trovammo in

grande ristorante gestito da uno dei soliti amici alla

fino a terra, con uno spacco che toglieva il

colorata per i capelli, uno smalto pieno di brillantini

ci eravamo appoggiati l’uno all’altro per tentare

occasioni. E quello era uno di quei momenti: se

Alice, in omaggio a uno dei miei libri preferiti

massimo ti fa diventare uno scemunito, come mi chiamava

trovarsi il mio supereroe. ¶ Uno sparo ancora, e poi

sollevando lo sguardo. ¶ “Sono uno psicologo,” rispondo invece io

forse le potrebbe interessare uno studio professionale”, e si

la testa, “ne affittiamo uno proprio qui di fronte

diventati otto, di cui uno a Milano e uno

uno a Milano e uno a Roma), si imbatté

Il Vagabondo delle stelle, uno dei libri della mia

poi tornano a essere uno qualunque. ¶ Giancarlo non è

mai tornato a essere uno qualunque. ¶ Mi avvicino al

Voglio credere che sotto uno di quei sorrisi brilli