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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matilde Serao, Lettere d'una viaggiatrice, 1908

concordanze di «uno»

nautoretestoannoconcordanza
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può togliervi dalla fantasia uno dei lontani piccoli canali
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tutte le parti, per uno stretto dovere, che è
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molto di fuga in uno strano albergo come è
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essi rappresentano? Ma per uno strano desiderio, per sapere
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di storia fiorentina, in uno stato di ottusità che
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anima antica, formarsela per uno sforzo della fantasia, per
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sforzo della fantasia, per uno sforzo dell’intelletto, per
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segreta, ed essendosi creato uno stato d’animo, capace
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vivace e spesso violenta, uno spaventoso carattere di esasperazione
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fondo, sono causate da uno sforzo fisico troppo intenso
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rimanendovi delle ore in uno stato di ebbrezza sempre
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vita. E io sono uno di questi stranieri: e
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indescrivibilmente benefico. Io sono uno straniero, come questi altri
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spettacoli, che ne desiderano uno che non somigli a
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un fratello, un innamorato, uno sposo? E quest’altra
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è un insulto, è uno schiaffo, è uno sputo
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è uno schiaffo, è uno sputo in faccia, in
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il volto umano di uno sconosciuto che esercitò tutte
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pietà, di lagrime segrete? Uno di essi, forse, fu
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sognando? Forse che da uno di questi palazzi non
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sua amata? Forse che uno di questi giardini non
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Cosmopoli è un romanzo, uno dei più belli di
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a due soldi l’uno, a quattro, a sei
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un grido soverchio: non uno slancio violento: non un
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ricevuto la risposta: ma uno scegliere il più bel
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e infine ritrovata, con uno di quel flirtages all
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amò e morì, né uno dei giornali che parlarono
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e, pian piano, a uno di noi, a due
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bastone, l’ombrello, a uno dei guardaroba che funzionano
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incontrano, tintinnano sempre, con uno squillo vivo, costante, che
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appartaménti vi è sempre uno staffiere, un chasseur, un
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appartenere, così, naturalmente, a uno di quei gruppi regali
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quei gruppi regali, a uno di quei sovrani, a
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di quei sovrani, a uno di quei principi, per
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di cappelli muliebri, e uno sciorinare di panciotti e
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alla vita dello spirito, uno spettacolo di suggestione possente
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attore e non più uno spettatore, vi avvolge e
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mille oggetti, che vanno, * ¶ uno in un grande palazzo
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avranno trasformato Parigi in uno spettacolo di realtà, di
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voi attraversate, come in uno scenario di pochissimi minuti
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che si passa dall’ uno all’altro, in un
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preferite di gittarvi in uno di quei veicoli, lasciando
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intorno a voi, in uno spettacolo che vi riesce
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eleganti appartementi: grandi caffè — uno ogni dieci metri — grandi
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dieci metri — grandi restaurants — uno, ogni sei o sette
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vibrante nella notte, in uno scenario fatato, in un
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di Parigi, che sia uno dei suoi enormi boulevards
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vesti, i mantelli di uno chic estremo le trasformano
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passano, fieramente, rispondendo con uno sgarbo ai complimenti dei
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delle belle ragazze. È uno spettacolo così attraente! Tutta
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colpì la fisonomia di uno di quei morti, un
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di trovarvi innanzi a uno dei pochi casi di
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intelligenze, voi credete a uno snobismo, molto più diffuso
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solamente perchè bisogna andarci. Uno scetticismo profondo vi invade
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de Boulogne, non è uno di quei giardini pubblici
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immaginazione viva; non è uno di quei vasti parchi
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tailleur, dalle donne di uno chic supremo alle più
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alla Repubblica, così, per uno sfogo di affetto; dei
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tendere i nervi, chiedere uno sforzo ai muscoli: alte
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due muletti, già bardati, uno per voi, uno per
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bardati, uno per voi, uno per i bagagli, si
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e chiedere a Dio uno spirito, degno di vivere
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di Challant, non è uno di quei bruni nidi
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non sono vinti da uno sgomento fantastico, indicibile, sentendovi
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dalle labbra dei viaggiatori. Uno di essi non era
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di lassù, vide tale uno spettacolo di montagne e
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fantasticamente a cinquecento chilometri, uno spettacolo che ispirava uno
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uno spettacolo che ispirava uno stupore estatico! Sì, inaccessibile
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fantomatico, nella notte, come uno spettro di montagna, di
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scopo segreto, salire a uno di questi santuari, sentinelle
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mai, più che altrove..... Uno ve ne è, dei
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fervidamente. Io vi incontrai, uno dei giorni che vi
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piega le ginocchia sovra uno di questi grezzi banchi
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a Genova, a Venezia, uno scoramento grande assale il
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momento, dando al viaggiatore uno di quelli abbrutimenti sempre
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la sua tortura ferroviaria, uno di quelli abbominevoli tragitti
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una modesta locanduccia, in uno oscuro paesello, non è
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dagli animali solo da uno steccato di legno, vi