Ugo Ojetti, Mio figlio ferroviere, 1922

C’era tra costoro uno scrittore di giornali, uomo

di averne pochi, magari uno solo, fra cinquant’anni

una o due ore uno spettacolo filato e quasi

guerra aveva impostato sopra uno scalo in mezzo alla

chi l’ascolta. Come uno stonato non sente e

con un sospiro o uno sbadiglio. ¶ Perciò, credo, l

minuto una polmonite o uno scontro? ¶ — Otto ore, papà

cioè un compagno. Clienti? Uno solo: lo Stato. E

si fosse assicurato prima uno straccio di laurea, magari

che ha veduto a uno a uno i miei

veduto a uno a uno i miei capelli diventar

ricompensa? – Una sera, per uno di quei ghiribizzi da

in casa per sgozzarlo uno di quegli innocenti, io

socialisti di questa città uno era andato in Austria

importa la possibilità d’uno sciopero di protesta. Ah

fa la rivoluzione; infine uno sciopero è utile quando

borghesia crede che tra uno sciopero e un altro

domandoli o sopportandoli l’uno dopo l’altro, pian

rosso e oro: – Prenda uno di questi. Ce li

deputato socialista, ne mette uno da parte della stessa

Le leve sono queste. Uno....”. Chiaro, leale, ardito. Bravo

so più quando, durante uno sciopero pel quale il

E ce ne donò uno a ciascuno, me compreso

pro mutilati alle gambe: uno chèque, insomma, con la

ordinava coram populo a uno dei dazieri di portare

lo portarono a casa uno per parte, beati, così

aria d’assicurarmi: – È uno scherzo..., – e via ricominciarono

un braccio bianco e uno nero, come un semaforo

piano all’altro d’uno scaffale e da lassù

meglio dentro un giornale uno scampolo di raso celeste

e i bracciali rossi. Uno di questi, che affitta

un berretto ornato da uno smalto blu della Fiat

colazione, viene ancóra da uno dei prosciutti guadagnati in

di che è fatto uno stoico. È stoico colui

partito ragionevole. Io sarei uno stoico. Perchè mi biasimi

danzare, correre, ridere era uno spettacolo che mi pareva

parlando d’interrompere con uno scandalo il loro scorno

s’avvicinava alla faccia uno specchietto e aprendo le

Era chiusa, ma con uno di quei saliscendi nei

ha sempre chi sorprende uno più colpevoli e, insieme

le due chiavi a uno stesso spago, le riposi

entrò il fragore d’uno scoppio lontano: cupo e

È quell’idea che uno si porta bell’e

in retorica, della gradazione (uno i ferrovieri; due, lui

della morale, che capitando uno scandalo nessuno potesse sospettare

Guardi, – e andò a uno scaffale d’archivio con

davanzale. Il burocratico gittò uno sguardo alle carte, le

alla scrivania a prendere uno spillo e con quello

assassinare. ¶ — Assassinare! – sillabò fieramente uno dei quattro che fino

padre di Nestore Maestri, uno dei vostri. ¶ Ci avviammo

toscani le avevamo portato, uno per giorno. Adesso me

essendosi la figlia d’uno dei capistazione sposata con

poi mi sedetti su uno sgabellaccio di legno dietro

in tasca. Crede che uno solo di quei vigliacchi

cinque metri da loro. Uno che era rimasto indietro

e al cataclisma universale: uno strappo, almeno, nella bandiera

se le parole facessero uno sforzo a scoppiargli fuori

seppi chiamarsi Micáilof. Da uno all’altro il suo

la riunione diventò silenziosa. Uno borbottò: – Adesso quello è

Tutti gl’imputati, l’uno dopo l’altro, erano

sedeva tra due colleghi, uno giovane, biondo e femineo

a stringere i pugni. ¶ Uno, ad esempio, dopo aver

ad ogni respiro come uno che ingoja a sorsate

Qualcuno provava a ridere. Uno osservò al deputato che

e segnato come dopo uno svenimento. Flora s’attaccò

come sull’elsa d’uno spadone. Che si dicevano

si fosse rimirata in uno specchio e trovata bella

guardie accorrevano verso Montecitorio. Uno chiese addirittura a noi

al primo ripiano d’uno scalone papale tutto lucido

fatto aspettare. C’era uno della Real Casa: una

medico. ¶ In compenso masticava uno stuzzicadenti di legno e

le poltrone di velluto, uno scaffale di libri, i

elettore: un boccone di uno, un boccone dell’altro

sei o sette, ed uno sempre su me. Lo

oggi a dir male: uno, perchè è inutile dirne

quando si sbagliava, aveva uno smarrimento nello sguardo e

dopo tutto, significasse soltanto uno che desidera di diventare

dov’è? – mi chiese uno di loro mentre io

sindaco, lo vedemmo dargli uno spintone e buttarlo indietro

domani aver bisogno l’uno dell’altro. Maldicenza quanta

un pacchetto di garza, uno d’ovatta e una

all’improvviso, a tradimento, uno a destra sulla testa

a destra sulla testa, uno a sinistra sul braccio

e cominciava a tagliarne uno, due, tre. E io

n’era veduto nemmeno uno, chè anzi tutti, a

è anche in guerra uno dei primi fattori del

Fai piano, – aveva ammonito uno dei due padroni, – fai

insieme dette, scagliandosi avanti, uno strattone violento che uno

uno strattone violento che uno dei due domatori perdettesi

e i prati verdi, uno a uno, tanto da

prati verdi, uno a uno, tanto da salutarli, prima

due polli invece d’uno, e un melone bianco

da dieci biglietti l’uno, e poi ricontandoli in

appuntando ogni pacco con uno spillo, chiudendoli tutti in