Alessandro Manzoni, Adelchi, 1822

pugnar, guardarmi ¶ Deggio dall'uom che mi combatte al

mi siate; se dell'uom che questi ¶ Or v

l'oste aduni; ¶ Ogni uom che nutre un corridor

E fattibili cose. All'uom che stassi ¶ Fuor degli

Sire, nel campo ¶ Un uom latino è giunto, e

Angel di gioia. ¶ MARTINO ¶ Uom peccator son io; ¶ Ma

non da spirti, ed uom mortal giammai ¶ Non li

E un solo, ¶ Un uom di pace, uno stranier

alle barde, all'armi, ¶ Uom d'alto affar parea

O re, trascegli ¶ L'uom che restar deva al

fissarli ¶ In fronte all'uom! Ma - d'altri io

Spregia egli Svarto, un uom di guerra oscuro, ¶ Che

alcuno, ¶ Che resti un uom tra loro! - Oh cielo

animo tuo ripiglia, ¶ Adelchi; uom sii. Che cerchi? In

e sparsi ¶ Innanzi ad uom che in ascoltarli esulta

serve, ¶ Questo è un uom che morrà. ¶ DESIDERIO ¶ Ma