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Luigi Pulci, Morgante, 1483

concordanze di «uom»

nautoretestoannoconcordanza
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1483
sarebbe Carlo Magno un uom divino, ¶ però ch'egli
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consobrino ¶ di quel Rinaldo, uom tanto principale, ¶ che fu
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gentile; ¶ e non è uom che la muova di
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diceva: ¶ - Rinaldo, tu se' uom troppo villano. - ¶ Allor Rinaldo
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e macco a l'uom ch'è grosso: ¶ vedrai
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lui, ¶ che mi pare uom assai giusto e saputo
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morte: ¶ convien ch'un uom gli pognàn là discosto
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è pur che l'uom non possa ¶ celar per
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e ch'egli era uom ch'avea molto potere
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guerrier del lïone ¶ un uom molto famoso in vista
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ingombra: ¶ ecco apparire un uom molto foresto ¶ correndo, e
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riscosso. - ¶ In questo l'uom salvatico si rizza ¶ col
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ha Ulivier, che è uom di razza, ¶ col suo
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che accetta prima ch'uom facci lo 'nvito; ¶ e
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si può ciò ch'uom desia; ¶ so che per
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fé, mi parve un uom gentile, ¶ da non dovere
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Era quel Lïonfante un uom discreto: ¶ mandò con lui
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disse al saracin: - Matto uom bestiale, ¶ che se' tu
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Berlinghier sopra tutti un uom dabbene, ¶ di gentilezza una
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drento. - ¶ Ma Lïonfante era uom troppo dabbene, ¶ e fece
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il suo disio. ¶ Lïonfante, uom di gentilezza pieno, ¶ rispose
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d'Erminïone. ¶ Carlo, come uom già disperato e insano
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non è già d'uom gagliardo, ¶ ch'a ferir
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e' non c'è uom con sì sicura faccia
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portò via: ¶ mai vedemo uom di tanta gagliardia. ¶ E
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dolente. - ¶ E misse come uom disperato un grido: ¶ - Prendi
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volta. ¶ Erminïon, ch'era uom molto dabbene, ¶ fece pel
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fuggito ¶ e fatto un uom micidiale e crudele: ¶ del
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color ch'è l'uom quando è sepolto, ¶ la
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man del più famoso uom che sia al mondo
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costui; e mostra esser uom forte»; ¶ poi gli rispose
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mai più vidi a uom tanta possanza. - ¶ Disse Rinaldo
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la persona. - ¶ Marsilio era uom generoso e discreto; ¶ molto
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re Vergante, ¶ più crudele uom che forse al mondo
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Rinaldo l'oste un uom dabbene, ¶ e 'ncrebbegli sentendo
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strupatore e mecco, ¶ fornicatore, uom pien d'ogni malizia
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l coccodrillo avea l'uom prima morto, ¶ poi lo
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o amirante: ¶ che truovi uom simigliante a sua Corona
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biasimato ¶ combatter con tal uom sì rubicondo. - ¶ L'amostante
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sai che 'l miglior uom che monti in sella
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dicendo: «Mai non vidi uom tanto forte». ¶ Egli eran
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patti, né concordia, ¶ ch'uom non se' degno di
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è da beccarne ¶ un uom sì rozzo, rustico e
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caso strano ¶ d'un uom sì degno e di
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sarebbe Salamon suto un uom grosso, ¶ Aristotile e Socrate
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d'abbatter un tal uom c'ha tanta fama
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ch'io non sono uom da star teco per
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saracino, ¶ tu mi pari uom da far poco guadagno
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il cavallo a quell'uom grosso e soro, ¶ e
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comandi, ¶ ché certo un uom gentil mi par' da
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vai, ch'io son uom poveretto: ¶ non ho faccenda
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fatti. - ¶ Era il Soldano uom molto scozzonato, ¶ e 'ntese
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guerra. - ¶ Diceva Antea: «Guata uom bene ostinato! ¶ Chi dice
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Guarda se questo era uom pien di bontà, ¶ guarda
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ma tu mi pari uom crudel e arrogante: ¶ la
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al re Falcone ¶ come uom bestial sanza altra discrezione
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esser per certo un uom gentile, ¶ di nobil sangue
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lancia in resta; ¶ non uom tanto gentil si calza
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vedeva Rinaldo, ¶ parvegli un uom nell'aspetto gagliardo, ¶ e
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lungi, per ispicchio, ¶ un uom che in volto parea
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fede è come l'uom se l'arreca. ¶ Vuoi
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mio, raccolto, ¶ non vidi uom mai più tristo a
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mai - Margutte soggiugnea ¶ - un uom più bello e di
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mai il più largo uom vedesti: ¶ se tu nol
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lassi ¶ che parean d'uom che si ramaricassi. ¶ Dicea
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omè lassa tapina! ¶ un uom pel bosco feroce daccanto
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vino. ¶ Tu non se' uom da star tra compagnoni
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ch'almen qualcun l'uom riconoschi. - ¶ Dicea Margutte: - Io
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morto; ¶ ma ciò ch'uom fa per difender la
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ché gli pareva un uom sopra natura; ¶ e rimutossi
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tanto ¶ quanto e' sentissi uom mai parlar discreto, ¶ e
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e giocondo ¶ e migliore uom di te per ognun
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forse in arcione ¶ un uom sì degno in tutta
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pargli che sia da uom d'alta possanza, ¶ e
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cercar, ma pàrmi un uom gentile, ¶ né, per piacerti
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e bench'a molti uom serva sanza frutto, ¶ per
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non parea né d'uom né d'animali, ¶ e
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oste gli pare Astolfo uom molto degno, ¶ e dice
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ciascuno. ¶ Chiaristante credette un uom di paglia ¶ trovar, che
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dicendo: - Io non sono uom da tanto onore; ¶ e
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dicendo: - E' non è uom più sotto il sole
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ben, Gano, scorto per uom grosso, ¶ e così m
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so che tu se' uom possente e magno; ¶ né
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io non vidi mai uom correr me' lancia; ¶ io
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io non trovai mai uom tanto possente; ¶ e' non
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certo, al mio parer, uom degno, ¶ e piango ancor
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fratello. ¶ Tu non se' uom da regger, Carlo, impero
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pazza e smarrita, ¶ un uom perduto, fuor d'ogni
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ma perché mi pari uom discreto e forte, ¶ mi
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attorno. ¶ Io sono un uom c'ho in sommo
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che come un l'uom s'arreca a noia
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che ti parrà un uom ch'ogni altro ecceda
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ch'egli è un uom molto rapace ¶ che nel
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vuole, ¶ ché ciò ch'uom facci per amor di
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tu stimi ch'un uom sia di ghiaccio. - ¶ Rinaldo
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dove è questo arrabbiato uom tanto fiero. - ¶ Questa città
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piazza, ov'era un uom armato, ¶ ch'era di
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tiene: ¶ ché, così peregrino, uom di virtute ¶ giudicò questo
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giudicò questo, e parvegli uom dabbene. ¶ Rinaldo rispondea le
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ha, ¶ dicendo: - Mai più uom vo' che qui vegna
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dicon ch'è mezzo uom, mezzo cavallo. ¶ Nel Monte
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non ho Bianciardin per uom sì grosso ¶ che e
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ha sempre trattato come uom grosso. - ¶ Carlo si volle
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prato hanno veduto ¶ un uom che parea stran più
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fore. ¶ Era stato un uom Carlo molto degno: ¶ Natura
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degno: ¶ Natura intese un uom pien di virtute, ¶ di
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tace; ¶ e mandò Falseron, uom di gran core, ¶ prudente
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come di', morì come uom valente. ¶ Or non tocchian
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a Falseron, ch'era uom molto stimato, ¶ ed al
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intese, ¶ ché Falserone era uom d'alta eccellenzia, ¶ e
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modo di pignere ¶ un uom, com'era Gan, da
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che per disperazion l'uom s'assicura ¶ e dice
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o poeta e non uom grosso ¶ si solea coronarne
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fa manifesto. ¶ Orlando è uom che non are' paura
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che tu domandi come uom grosso. ¶ Dunque sarebbe partigiano
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esca; ¶ e spesso un uom mendico e poverello ¶ ti
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non si truova un uom per testimone, ¶ ché tutti
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denti, ¶ con volto d'uom, manticore appellati; ¶ poi son
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or di Melchisedec, ¶ un uom che è di più
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che fatto l'aveva uom, non animale; ¶ però, se
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pagani ¶ re Mazzarigi, un uom molto superbo, ¶ che confessò
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ché spesso avvien ch'uom d'allegrezza mòra. ¶ Gran
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tue! - ¶ Era Marsilio un uom che in suo segreto
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Perché e' pareva un uom di carta in sella
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qual sia proprio all'uom da Dio richiesta, ¶ ché
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sposa ¶ del più degn'uom che mai montassi in
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che Carlo Magno era uom divino, ¶ e lungo tempo
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non conviensi a tanto uom degno! ¶ La terza, fatta