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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

concordanze di «uom»

nautoretestoannoconcordanza
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ottenne ¶ e in corte uom d’importanza allor divenne
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che in forma d’uom vestì la regia clamide
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Correan vilmente a corteggiar uom tale: ¶ di prenci e
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lunghi studi; e altr’uom divenni. ¶ Dell’Impero mogol
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Il mondo costa all’uom sì poca cura! ¶ Gli
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e fra sé riputollo uom d’importanza. ¶ E a
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primo istante mi paresti ¶ uom degno assai della fiducia
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e il bue l’uom si valuta, ¶ si compera
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aspri rimproveri; ¶ l’onest’uom mi si mostri, e
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non brilleran talenti esimi. ¶ Uom che dal fango è
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non hai ¶ visto altr’uom forse, a’ merti suoi
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uso che vieta ch’uom s’impicchi o strozzi
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che orrore all’onest’uom fanno e ribrezzo, ¶ non
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con ciglia turbate, ¶ qual uom che mira orrendo mostro
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tua virtù; ¶ onde, un uom per aver della tua
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Tommaso, che in un uom di tant’orgoglio ¶ tal
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ognun la strada ¶ purché uom d’intrigo e damerin
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che bel tocco d’uom! Oh bello! Oh bello
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il mondo e l’uom dal caso pende: ¶ chi
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barlume ¶ so ben ch’uom saggio insuperbir non suole
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altera, ¶ se nol conosci, uom d’alto affar somiglia
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generoso cor! O l’uom di vaglia! ¶ Ben palesasti
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standosi a crocchio ¶ l’uom di gran stirpe affetti
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viltà più indegna, ¶ ond’uom del volgo arrossirebbe altrove
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il contagio istesso ¶ dall’uom si stende in sul
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v’è chiusa ad uom tale. ¶ «Signor, se non
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parole strane, ¶ e qual uom che non badi e
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l’inquietudine ¶ – istinto all’uom sì natural, sì antico
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egritudine; ¶ ed io, buon uom, per compiacer l’amico
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persona: ¶ felice l’onest’uom che t’abbandona». ¶ CANTO
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v’è nascoso. ¶ L’uom grande in ogni sfera
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accolse Catuna e l’uom adatto ¶ per opporlo a
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a colei ch’egli uom pur crede. ¶ Non attend
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e schiva ¶ or l’uom trangugia avidamente e magna
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pria per ammiraglio ¶ Argano, uom di coraggio e intelligenza
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il mondo. ¶ E s’uom celebre a lei venne
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degno ¶ di sì grand’uom, di sì sublime ingegno
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tempo che convissi seco ¶ uom grande ognor m’apparve
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cammin prese; ¶ e siccome uom di gentilezza pieno, ¶ mi
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visto, ¶ s’era bell’uom, se un buon serraglio
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ma, sendo egli onest’uom, non fe’ valsente. ¶ Stizza
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fu tal; ma indarno uom spera ¶ spinger l’occhio
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coperti, ¶ che squarciar a uom mortal non si concede
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niun stato saria stimato uom colto, ¶ niun godea in
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Giusto è che l’uom le altrui virtudi imiti
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le stranezze. ¶ Ma l’uom, se il ciel non
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di prence e d’uom reciprochi doveri. ¶ Deh, perché
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e franco ¶ spaccia l’uom d’alto grado e
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dicea Carpin «Anche all’uom santo ¶ le terrene beltà
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sempre oprai ¶ come onest’uom lo debbe, e ingiuria
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credea che far oltraggio ¶ uom vivente a un suo
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prese gusto. ¶ O veramente uom portentoso e grande! ¶ Più
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forte, robusto, insomma un uom di ferro, ¶ giudice e
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più che ad un uom conveniente a un verro
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tel voglia esaltar per uom gentile. ¶ Emmi ben noto
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ostinasi e contrasta, ¶ qual uom che storcer vuol dal
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mercé li benefici sui ¶ uom d’importanza in Mogollia
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differente: ¶ non è l’uom che alla donna il
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donne a baciar l’uom le prime. ¶ Turachina, siccome
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passa. ¶ Della vita dell’uom giammai la degna ¶ stima
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accesso è all’onest’uom precluso ¶ e s’espor
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sua prediletta. ¶ Tirava all’uom più che al formaggio
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Toto ¶ e d’un uom sì famoso in Oriente
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palpito le scuote, ¶ qual uom che strana atrocità rimembra
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suoi. ¶ Me mentre l’uom determina e combina, ¶ il