Ada Negri, Di giorno in giorno, 1932

la giostra incessante d'uomini e di veicoli, che

Con esse, ora, gli uomini s'annunciano e riconoscono

note, per consolazione degli uomini e oblio d'ogni

anzi, mi sono gli uomini, scòrti nello specchio della

le roggie, quando gli uomini son tutti a dormire

e confortante come agli uomini le lagrime, anche le

macchine-stelle, guidate da uomini. Camminano, parallele, da un

bene. Comprendo perché tanti uomini, per difendere il loro

è penoso, per gli uomini, morire. Che travaglio, il

domani come in eterno, uomini e cose amatevi, din

sotto; quanti e quali uomini, come nel giro di

nella mia inguaribile incertezza? Uomini e donne che non

che gli occhi degli uomini non lo scorgano. Campagna

di Dio, commesso dagli uomini. Il suo ululo si

santità, l'ingratitudine degli uomini, la mortificazione del corpo

scalini sulle spalle d'uomini ignari che da molt

della casa, mentre gli uomini badano al difuori, in

il caffè ai suoi uomini, ha già compiuto due

di lavoro. Per gli uomini tutto ha da essere

campanile è amico degli uomini: li chiama a raccolta

talmente vasto, che tre uomini a braccia tese non

in sogno. Voci d'uomini in coro cantano: «Bioonda

a sedere e cianciano. Uomini che l'acqua, il

miserie, i traviamenti degli uomini. Ma fu anche, anzi

alla folla degli oscuri, uomini illustri per ingegno, armi

e pio consorzio d'uomini grandi», Sant'Agostino è

Agostino, viva fra gli uomini sino a che gli

sino a che gli uomini dureranno, e l'adorazione

anche adesso, passando, gli uomini senza fede, avidi solo

tutti al suo paese: uomini, donne, giovani, vecchi: ballare

E solo donne. Gli uomini, al fronte o nelle