Alberto Moravia, L'uomo come fine, 1964
concordanze di «uomo»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1964 | che io sono un uomo di lettere e che | ||
2 | 1964 | letteratura, penso che L’uomo come fine riguardi la | ||
3 | 1964 | direttamente e immediatamente. L’uomo come fine è infatti | ||
4 | 1964 | vorrei sottolineare che L’uomo come fine non vuole | ||
5 | 1964 | ai suoi albori. L’uomo del neocapitalismo con tutti | ||
6 | 1964 | oggetti. Purtroppo però l’uomo del neocapitalismo non riesce | ||
7 | 1964 | completa e durevole, dell’uomo. Ma nelle arti moderne | ||
8 | 1964 | soprattutto l’alienazione dell’uomo ossia qualche cosa che | ||
9 | 1964 | mettersi al servizio dell’uomo. ¶ Tutto questo lo dico | ||
10 | 1964 | saggio morale come L’uomo come fine, si trovino | ||
11 | 1964 | un libro bensì un uomo che parla attraverso un | ||
12 | 1964 | dubitiamo che fosse un uomo eccellente. Inoltre quella sua | ||
13 | 1964 | notevole, in somma... un uomo come gli altri” enumera | ||
14 | 1964 | che “il cuore dell’uomo è un abisso ed | ||
15 | 1964 | dubbioso e il grave uomo di esperienza, sottile ragionatore | ||
16 | 1964 | cristiano e ad un uomo d’onore, siatene certo | ||
17 | 1964 | nella vita di un uomo. Convenzionalità, angustia e incertezza | ||
18 | 1964 | esercita qualche influenza sull’uomo, forniscono la ragione del | ||
19 | 1964 | o un contadino, un uomo, insomma, del popolo, come | ||
20 | 1964 | riconosce la grandezza dell’uomo. È infatti un carattere | ||
21 | 1964 | il Guicciardini era un uomo politico di professione al | ||
22 | 1964 | che è tuttavia un uomo, mentre il suddito del | ||
23 | 1964 | del principe non è uomo bensì inerte materia. E | ||
24 | 1964 | deve anzitutto salvarsi; l’uomo di Machiavelli non ha | ||
25 | 1964 | politici. Insomma, così l’uomo di Guicciardini come quello | ||
26 | 1964 | Questo disperato aggrapparsi dell’uomo alla vita politica, spenta | ||
27 | 1964 | e amaro. Come di uomo che per rendersi pienamente | ||
28 | 1964 | il tono di un uomo che sapendo quel che | ||
29 | 1964 | del mistero. Invece l’uomo esaurito, insufficiente, sente il | ||
30 | 1964 | il caso di Machiavelli. Uomo normale, ordinato, equilibrato, Machiavelli | ||
31 | 1964 | Dio, sarebbe offizio di uomo presuntuoso e temerario discorrerne | ||
32 | 1964 | nella debolezza intrinseca dell’uomo, esausto, come abbiamo detto | ||
33 | 1964 | alla redenzione di un uomo che si era costretto | ||
34 | 1964 | come il Guicciardini, un uomo mediocre e perfettamente consapevole | ||
35 | 1964 | che il Boccaccio, quest’uomo che ci viene dipinto | ||
36 | 1964 | il Boccaccio era un uomo altrettanto morale quanto Dante | ||
37 | 1964 | luogo, sposata al tal uomo, aveva le tali ambizioni | ||
38 | 1964 | comodi di umanista, di uomo tranquillo, di onorato e | ||
39 | 1964 | effettivamente vissuta dal Boccaccio, uomo placido, frequentatore di corti | ||
40 | 1964 | quale chi mena un uomo vestito a modo di | ||
41 | 1964 | chi a guisa di uomo selvatico e chi d | ||
42 | 1964 | da tutti come grand’uomo e uomo buono... Recensione | ||
43 | 1964 | come grand’uomo e uomo buono... Recensione di Cecchi | ||
44 | 1964 | la propria psicologia di uomo colto (nel caso di | ||
45 | 1964 | che premevano a lui, uomo colto, di psicologia e | ||
46 | 1964 | stesso Pavese, che era uomo di gusto e di | ||
47 | 1964 | non ci riuscì. ¶ (1954) ¶ L’UOMO COME FINE * ¶ 1. Machiavellismo come | ||
48 | 1964 | buone o cattive dell’uomo, tra le sue tentazioni | ||
49 | 1964 | dire l’impiego dell’uomo. ¶ Così, logicamente, il mezzo | ||
50 | 1964 | che non sia l’uomo è l’uomo stesso | ||
51 | 1964 | l’uomo è l’uomo stesso. Ossia l’impiego | ||
52 | 1964 | dire l’impiego dell’uomo come mezzo. Di conseguenza | ||
53 | 1964 | Di conseguenza adoperare l’uomo come mezzo deriva dal | ||
54 | 1964 | dal non porsi l’uomo come fine ossia dal | ||
55 | 1964 | non avere rispetto dell’uomo, vale a dire dal | ||
56 | 1964 | che cosa sia l’uomo e dal non avere | ||
57 | 1964 | e sufficiente idea dell’uomo. ¶ 5. Soltanto i pazzi fanno | ||
58 | 1964 | che per porsi l’uomo come fine bisogna avere | ||
59 | 1964 | una chiara idea dell’uomo e che l’impiego | ||
60 | 1964 | che l’impiego dell’uomo come mezzo comporta appunto | ||
61 | 1964 | fine all’infuori dell’uomo e che porsi come | ||
62 | 1964 | che non sia l’uomo vuol dire, in sostanza | ||
63 | 1964 | ha rapporti con l’uomo. ¶ Facciamo un esempio: soffro | ||
64 | 1964 | essere decapitato. ¶ Ma l’uomo che si fa decapitare | ||
65 | 1964 | perduto ogni concetto dell’uomo e della sua integrità | ||
66 | 1964 | ragione a spese dell’uomo. ¶ E che questo sia | ||
67 | 1964 | perseguito col mezzo dell’uomo. Qui non c’è | ||
68 | 1964 | e possibile è l’uomo e che il mezzo | ||
69 | 1964 | non può essere l’uomo dal momento che esso | ||
70 | 1964 | porsi come fine l’uomo e non la ragione | ||
71 | 1964 | che essendo parte dell’uomo non può conoscere il | ||
72 | 1964 | non è affatto l’uomo bensì il benessere di | ||
73 | 1964 | nazione, e che l’uomo invece è proprio il | ||
74 | 1964 | nazione essa mira all’uomo, alla felicità, alla libertà | ||
75 | 1964 | felicità, alla libertà dell’uomo. Ma questa volta non | ||
76 | 1964 | altro e, scacciato l’uomo per la porta, farlo | ||
77 | 1964 | proporsi come fine l’uomo perché appuntò l’uomo | ||
78 | 1964 | uomo perché appuntò l’uomo non è conoscibile né | ||
79 | 1964 | la composizione chimica dell’uomo, può spiegarci che l | ||
80 | 1964 | può spiegarci che l’uomo non differisce dagli altri | ||
81 | 1964 | che cosa sia l’uomo, completamente e assolutamente; e | ||
82 | 1964 | ogni sua definizione dell’uomo presuppone l’impiego dell | ||
83 | 1964 | presuppone l’impiego dell’uomo come mezzo, la sua | ||
84 | 1964 | stessa. Infatti se l’uomo non è l’uomo | ||
85 | 1964 | uomo non è l’uomo ma volta per volta | ||
86 | 1964 | ragione dedurre che l’uomo non è fine ma | ||
87 | 1964 | che fare con l’uomo, appunto perché essa, questi | ||
88 | 1964 | qualsiasi fine fuorché l’uomo; ed è che la | ||
89 | 1964 | che cosa sia l’uomo, ma sa benissimo che | ||
90 | 1964 | milione di uomini. L’uomo non è un fine | ||
91 | 1964 | la fame di un uomo solo non vale la | ||
92 | 1964 | ossia la degradazione dell’uomo da fine a mezzo | ||
93 | 1964 | termini il rispetto dell’uomo è scomparso, l’uomo | ||
94 | 1964 | uomo è scomparso, l’uomo non è più tabù | ||
95 | 1964 | e il posto dell’uomo deve essere cercato molto | ||
96 | 1964 | delle tribù, assicuravano all’uomo quel carattere sacro che | ||
97 | 1964 | venti secoli perché l’uomo diventasse psicologicamente cristiano, esautorando | ||
98 | 1964 | ci si serve dell’uomo come mezzo. Il cristianesimo | ||
99 | 1964 | porre come fine l’uomo e di non servirsi | ||
100 | 1964 | raggiungere questo fine, dell’uomo. ¶ Oggi il detto di | ||
101 | 1964 | ossia col mezzo dell’uomo, vale a dire con | ||
102 | 1964 | regna il dispregio dell’uomo e l’aria è | ||
103 | 1964 | non essendo più l’uomo il fine ma il | ||
104 | 1964 | ultimo che ogni singolo uomo risente se stesso come | ||
105 | 1964 | il mezzo è l’uomo è un incubo di | ||
106 | 1964 | tali forse che l’uomo stesso che vive dentro | ||
107 | 1964 | proprietà del macrocosmo. L’uomo, che vive nell’ampio | ||
108 | 1964 | dalla coppia al solito uomo solo e isolato avremo | ||
109 | 1964 | famiglia, né solo l’uomo moderno può dimenticare un | ||
110 | 1964 | di far dimenticare all’uomo questa realtà. Al contrario | ||
111 | 1964 | cerca di convincere l’uomo che esso è sempre | ||
112 | 1964 | umana ed elevare l’uomo. Leggi innumerevoli nelle maniere | ||
113 | 1964 | vita, i diritti dell’uomo; mentre lavora gli viene | ||
114 | 1964 | crisi decisiva, e l’uomo spezzi il ritmo serrato | ||
115 | 1964 | Abbiamo detto che l’uomo scopre di essere un | ||
116 | 1964 | disastro economici, che all’uomo appare in tutta chiarezza | ||
117 | 1964 | lo spietato disprezzo dell’uomo onde sono intessute. In | ||
118 | 1964 | In altri termini l’uomo si sente ad un | ||
119 | 1964 | nella sua essenza di uomo, gli si smascherano prive | ||
120 | 1964 | della natura appaiano all’uomo con gli stessi caratteri | ||
121 | 1964 | ambedue non esistessero. ¶ 9. L’uomo delle caverne sospettava di | ||
122 | 1964 | caverne sospettava di essere uomo ¶ Nel mondo moderno l | ||
123 | 1964 | Nel mondo moderno l’uomo non è che un | ||
124 | 1964 | di questa scienza. L’uomo nel mondo moderno potrà | ||
125 | 1964 | I disperasti appelli dell’uomo partiranno dunque e non | ||
126 | 1964 | se lo fosse l’uomo cesserebbe di essere un | ||
127 | 1964 | nel focolare. ¶ Anche l’uomo delle caverne, vestito di | ||
128 | 1964 | cibo più comune. L’uomo delle caverne, in realtà | ||
129 | 1964 | l’idea che l’uomo deve essere il fine | ||
130 | 1964 | se l’immagine dell’uomo delle caverne sembrerà troppo | ||
131 | 1964 | idea troppo irrazionale dell’uomo vogliamo osservare che la | ||
132 | 1964 | per l’impiego dell’uomo come mezzo, ossia voleva | ||
133 | 1964 | ossia voleva che l’uomo delle caverne divorasse tranquillamente | ||
134 | 1964 | e che, Insomma, l’uomo delle caverne non difettava | ||
135 | 1964 | cui si trovava, l’uomo delle caverne non era | ||
136 | 1964 | del carattere sacro dell’uomo nacque contro la ragione | ||
137 | 1964 | nonostante la ragione. ¶ L’uomo delle caverne, incidendo la | ||
138 | 1964 | che la consapevolezza dell’uomo delle caverne di essere | ||
139 | 1964 | tutto anche lui un uomo e non un daino | ||
140 | 1964 | un orso. Ma l’uomo delle caverne non sapeva | ||
141 | 1964 | che cosa fosse l’uomo, sapeva soltanto di essere | ||
142 | 1964 | soltanto di essere un uomo. Consapevolezza oscura che, come | ||
143 | 1964 | un sospetto che l’uomo sia uomo? Crediamo di | ||
144 | 1964 | che l’uomo sia uomo? Crediamo di no. Non | ||
145 | 1964 | dell’idea cristiana dell’uomo fatto a immagine di | ||
146 | 1964 | incommensurabilità e mistero all’uomo. È proprio perché non | ||
147 | 1964 | il carattere sacro dell’uomo che ogni civiltà umana | ||
148 | 1964 | nessun animale, neppure l’uomo, in principio sa che | ||
149 | 1964 | animale, ad un altro uomo. L’impulso ad amare | ||
150 | 1964 | si dice che l’uomo ha un carattere sacro | ||
151 | 1964 | cristianesimo attribuì già all’uomo venti secoli or sono | ||
152 | 1964 | Il cristianesimo attribuì all’uomo un carattere sacro di | ||
153 | 1964 | non è più l’uomo ma se stesse e | ||
154 | 1964 | anche per loro l’uomo è scaduto a mezzo | ||
155 | 1964 | Il carattere sacro dell’uomo oggi non può dunque | ||
156 | 1964 | una nuova definizione, dell’uomo secondo le esperienze e | ||
157 | 1964 | una nuova definizione dell’uomo se non quando sarà | ||
158 | 1964 | il carattere sacro dell’uomo. Ma a ben guardare | ||
159 | 1964 | Il carattere sacro dell’uomo, oggi, non andrà comunque | ||
160 | 1964 | in quello che l’uomo è oggi realmente, poiché | ||
161 | 1964 | abbiamo veduto che l’uomo oggi non è che | ||
162 | 1964 | Il carattere sacro dell’uomo dovremo invece ricercarlo in | ||
163 | 1964 | tutto ciò che l’uomo oggi non vuole essere | ||
164 | 1964 | nel mondo moderno, l’uomo, come abbiamo detto, viene | ||
165 | 1964 | animali rassomiglino straordinariamente all’uomo o meglio che l | ||
166 | 1964 | o meglio che l’uomo stesso tenda sempre più | ||
167 | 1964 | talvolta pensare che l’uomo non sia che un | ||
168 | 1964 | un tempo distingueva l’uomo dagli animali era che | ||
169 | 1964 | tutti gli animali l’uomo si poneva l’uomo | ||
170 | 1964 | uomo si poneva l’uomo stesso come fine, mentre | ||
171 | 1964 | fine, diventavano mezzi all’uomo. La soggezione e inferiorità | ||
172 | 1964 | cavallo di fronte all’uomo era che il cavallo | ||
173 | 1964 | il cavallo e l’uomo invece si poneva come | ||
174 | 1964 | poneva come fine l’uomo. E il cavallo, non | ||
175 | 1964 | ad essere mezzo all’uomo. Ma da quando l | ||
176 | 1964 | Ma da quando l’uomo non si pone più | ||
177 | 1964 | più come fine l’uomo bensì varie cose disumane | ||
178 | 1964 | sconcertante vedere quanto l’uomo si sia avvicinato all | ||
179 | 1964 | e che aveva l’uomo come fine; ma la | ||
180 | 1964 | c’è tra l’uomo destinato fin da prima | ||
181 | 1964 | alla morte? Finché l’uomo si poneva come fine | ||
182 | 1964 | poneva come fine l’uomo, egli poteva indifferentemente morire | ||
183 | 1964 | dal momento che l’uomo accetta di scadere da | ||
184 | 1964 | sia più costoso un uomo che tiri l’aratro | ||
185 | 1964 | mezzi, la rassomiglianza dell’uomo con gli altri animali | ||
186 | 1964 | veramente dire che l’uomo è buono come l | ||
187 | 1964 | modi di adoperare l’uomo come mezzo e perché | ||
188 | 1964 | nel mondo moderno, l’uomo amare con la stessa | ||
189 | 1964 | Dal momento che l’uomo non è più un | ||
190 | 1964 | Ed è per l’uomo una vera fortuna che | ||
191 | 1964 | la rassomiglianza del mezzo uomo agli altri mezzi non | ||
192 | 1964 | un giorno che l’uomo non soltanto è buono | ||
193 | 1964 | ma anche che l’uomo è tenace come la | ||
194 | 1964 | conferma l’utilità dell’uomo come mezzo e lo | ||
195 | 1964 | badi, però: Tamerlano era uomo atroce e queste sue | ||
196 | 1964 | l’industria edilizia. ¶ L’uomo dunque è un mezzo | ||
197 | 1964 | Ma l’uso dell’uomo come mezzo può portare | ||
198 | 1964 | all’estinzione totale dell’uomo. La terra intera è | ||
199 | 1964 | per aver degradato l’uomo da fine a mezzo | ||
200 | 1964 | mezzo. ¶ 12. Bruciate pure l’uomo, lascerà sempre un residuo | ||
201 | 1964 | sentenza famosa, definì l’uomo un roseau pensant. Ossia | ||
202 | 1964 | la differenza tra l’uomo e l’arbusto, differenza | ||
203 | 1964 | consiste la dignità dell’uomo, è che l’arbusto | ||
204 | 1964 | non pensa e l’uomo pensa. Travolti ambedue dalla | ||
205 | 1964 | dalla stessa valanga, l’uomo saprà di essere travolto | ||
206 | 1964 | la sentenza, che l’uomo sia dotato di pensiero | ||
207 | 1964 | dall’altra che l’uomo lo sappia. E anche | ||
208 | 1964 | anche ammettendo che l’uomo fosse dotato di pensiero | ||
209 | 1964 | inferire una superiorità dell’uomo sul roseau, il quale | ||
210 | 1964 | effetti del pensiero nell’uomo o per lo meno | ||
211 | 1964 | un istinto proprio all’uomo, un po’ come un | ||
212 | 1964 | il carattere sacro dell’uomo non deriva dal fatto | ||
213 | 1964 | dal fatto che l’uomo pensa, ma ha altre | ||
214 | 1964 | altre origini. ¶ Certamente l’uomo non è mai caduto | ||
215 | 1964 | moderno dall’impiego dell’uomo come mezzo per perseguire | ||
216 | 1964 | che l’impiego dell’uomo come mezzo, al contrario | ||
217 | 1964 | stesso, a differenza dell’uomo che, lui, possiede questa | ||
218 | 1964 | il residuo lasciato dall’uomo, quando viene impiegato come | ||
219 | 1964 | diventi la capacità dell’uomo a essere fine quando | ||
220 | 1964 | il carattere sacro dell’uomo, o meglio la possibilità | ||
221 | 1964 | che l’impiego dell’uomo come mezzo è all | ||
222 | 1964 | inalterato, sia che l’uomo venga adoperato come mezzo | ||
223 | 1964 | è nell’adoperare l’uomo come mezzo. E avverte | ||
224 | 1964 | completamente l’impiego dell’uomo come mezzo, e che | ||
225 | 1964 | comunque si adoperi l’uomo, si avrà sempre un | ||
226 | 1964 | termini l’impiego dell’uomo come mezzo, qualunque sia | ||
227 | 1964 | irrazionale, appunto perché l’uomo non sarà mai soltanto | ||
228 | 1964 | se l’impiego dell’uomo come mezzo non lasciasse | ||
229 | 1964 | vuol raggiungerli adoperando l’uomo come mezzo, esso si | ||
230 | 1964 | lascia l’impiego dell’uomo come mezzo o è | ||
231 | 1964 | contro questo residuo dell’uomo adoperato come mezzo, per | ||
232 | 1964 | il carattere sacro dell’uomo. Con ogni mezzo si | ||
233 | 1964 | uomini si sveglieranno. ¶ 13. L’uomo è uomo perché soffre | ||
234 | 1964 | sveglieranno. ¶ 13. L’uomo è uomo perché soffre ¶ Pascal, formulando | ||
235 | 1964 | la differenza tra l’uomo e l’arbusto con | ||
236 | 1964 | definizione ben nota: l’uomo è un arbusto pensante | ||
237 | 1964 | che il residuo dell’uomo, ossia ciò che forma | ||
238 | 1964 | meno, la dignità dell’uomo, è il pensiero. Ora | ||
239 | 1964 | della scienza, di un uomo cioè proprio di pensiero | ||
240 | 1964 | incombustibile e se l’uomo fosse fatto di solo | ||
241 | 1964 | fino in fondo. L’uomo di pensiero riesce a | ||
242 | 1964 | modi il residuo dell’uomo adoperato come mezzo: assurdità | ||
243 | 1964 | da ogni impiego dell’uomo come mezzo, non è | ||
244 | 1964 | sua libertà servendo l’uomo, sia che venga impiegato | ||
245 | 1964 | che venga impiegato dall’uomo in maniera crudele e | ||
246 | 1964 | che nasce quello dell’uomo. Infatti il cavallo e | ||
247 | 1964 | mezzo. ¶ Il dolore dell’uomo, invece, questo residuo inalterabile | ||
248 | 1964 | tanto l’impiego dell’uomo come mezzo quanto il | ||
249 | 1964 | praticato, il dolore dell’uomo, diciamo, nasce precisamente da | ||
250 | 1964 | degradazione che soltanto l’uomo tra tutte le creature | ||
251 | 1964 | la riprova che l’uomo non può essere che | ||
252 | 1964 | dolore. ¶ 14. Ma anche l’uomo non è uomo perché | ||
253 | 1964 | l’uomo non è uomo perché è contento di | ||
254 | 1964 | Il residuo lasciato dall’uomo allorquando viene adoperato come | ||
255 | 1964 | costringe ad adoperare l’uomo come mezzo. ¶ Eppure nulla | ||
256 | 1964 | né può cambiare nell’uomo; e il dolore oggi | ||
257 | 1964 | nel mondo moderno l’uomo è adoperato universalmente come | ||
258 | 1964 | ciò che permette all’uomo di ritenersi uomo e | ||
259 | 1964 | all’uomo di ritenersi uomo e non mezzo è | ||
260 | 1964 | avvenuto questo: che l’uomo nel mondo moderno è | ||
261 | 1964 | mondo moderno è un uomo e non mezzo appunto | ||
262 | 1964 | soffrire, ossia a sentirsi uomo, se non accettando e | ||
263 | 1964 | fosse mezzo non sarebbe uomo e se non fosse | ||
264 | 1964 | e se non fosse uomo non sarebbe mezzo. È | ||
265 | 1964 | della servitù umana. ¶ L’uomo nel mondo moderno, avendo | ||
266 | 1964 | la sua dignità d’uomo nel dolore, invece di | ||
267 | 1964 | sola: l’impiego dell’uomo come mezzo per fini | ||
268 | 1964 | permanere dell’impiego dell’uomo come mezzo e dalla | ||
269 | 1964 | eccesso di linfa. ¶ 15. L’uomo non dovrebbe soffrire di | ||
270 | 1964 | col solo mezzo dell’uomo e con il massimo | ||
271 | 1964 | nel mondo moderno, l’uomo non dovrebbe più soffrire | ||
272 | 1964 | soffrire di non essere uomo. Sembra lo stesso ma | ||
273 | 1964 | soffrire di non essere uomo una condizione morale attiva | ||
274 | 1964 | illimitata, bisogna che l’uomo si ponga come fine | ||
275 | 1964 | ciò che libererebbe l’uomo finalmente dall’essere un | ||
276 | 1964 | L’immagine, ossia l’uomo come fine e non | ||
277 | 1964 | come mezzo, renderebbe l’uomo alla gioia, ossia renderebbe | ||
278 | 1964 | gioia, ossia renderebbe l’uomo alla sensazione gioiosa di | ||
279 | 1964 | otterrà soltanto strappando l’uomo al suo presente impiego | ||
280 | 1964 | un nuovo concetto dell’uomo si organizzi intorno la | ||
281 | 1964 | essere un fine. L’uomo deve tornare all’orgoglio | ||
282 | 1964 | all’orgoglio di essere uomo, ossia il centro e | ||
283 | 1964 | vizioso in cui l’uomo si dibatte sarà pur | ||
284 | 1964 | altri termini, se l’uomo non si rende conto | ||
285 | 1964 | rende conto di essere uomo, chi potrà mai farglielo | ||
286 | 1964 | e non mezzo, l’uomo antico ricorse all’ascesi | ||
287 | 1964 | del suo tempo, l’uomo antico, insomma, si suicidò | ||
288 | 1964 | fondo alle grotte. L’uomo antico, infine, pose chiaramente | ||
289 | 1964 | realtà l’impiego dell’uomo come mezzo e il | ||
290 | 1964 | disgregamento, può mettere l’uomo al livello dell’animale | ||
291 | 1964 | e provvisori. Giacché l’uomo ha pur bisogno di | ||
292 | 1964 | non è più l’uomo stesso, allora egli elegge | ||
293 | 1964 | con il mezzo dell’uomo, è indizio, in ogni | ||
294 | 1964 | smarrito ogni idea dell’uomo e disperano di potere | ||
295 | 1964 | e l’adoperare l’uomo come mezzo per il | ||
296 | 1964 | che non sono l’uomo. Come c’è un | ||
297 | 1964 | indica soprattutto che l’uomo ha abbandonato una volta | ||
298 | 1964 | un’idea soddisfacente dell’uomo e il desiderio di | ||
299 | 1964 | desiderio di porsi l’uomo come fine. E che | ||
300 | 1964 | di agire per essere uomo, egli accetta di agire | ||
301 | 1964 | a se stessa. ¶ L’uomo d’azione è un | ||
302 | 1964 | della fabbricazione stessa. L’uomo d’azione sospenderà la | ||
303 | 1964 | oscuramento dell’idea dell’uomo nell’uomo stesso. Essa | ||
304 | 1964 | idea dell’uomo nell’uomo stesso. Essa fu da | ||
305 | 1964 | nasce dall’idea dell’uomo come fine. Poi pian | ||
306 | 1964 | crescendo quest’oscuramento, l’uomo d’azione sostituì l | ||
307 | 1964 | d’azione sostituì l’uomo espressivo. Ossia pian piano | ||
308 | 1964 | mancare un’idea dell’uomo, l’azione si svuotò | ||
309 | 1964 | reale rapporto tra l’uomo che opera e la | ||
310 | 1964 | tecnico, dello specializzato, dell’uomo-mezzo, insomma. L’uomo | ||
311 | 1964 | uomo-mezzo, insomma. L’uomo d’azione non conosce | ||
312 | 1964 | ristretta e concentrata. L’uomo d’azione è una | ||
313 | 1964 | un po’ come un uomo che si nutra di | ||
314 | 1964 | ogni possibile idea dell’uomo, e costringe sempre più | ||
315 | 1964 | costringe sempre più l’uomo a porsi dei fini | ||
316 | 1964 | e a servirsi dell’uomo come mezzo. I nazisti | ||
317 | 1964 | in concime. ¶ Se l’uomo vuole ritrovare un’idea | ||
318 | 1964 | ritrovare un’idea dell’uomo e strapparsi dalla servitù | ||
319 | 1964 | dell’esser suo di uomo e per raggiungere questa | ||
320 | 1964 | una nuova idea dell’uomo, ossia un fine. ¶ Questa | ||
321 | 1964 | Il potere interno dell’uomo si può paragonare a | ||
322 | 1964 | ritrovare un’idea dell’uomo, ossia una fonte di | ||
323 | 1964 | ritrovare un’idea dell’uomo debba per forza trasformarsi | ||
324 | 1964 | permettere un giorno all’uomo di dedicarsi per gran | ||
325 | 1964 | il macchinismo ridarà all’uomo la libertà che per | ||
326 | 1964 | e che uso l’uomo farà di questa libertà | ||
327 | 1964 | ossia quale idea dell’uomo scaturirà dalla contemplazione. ¶ Il | ||
328 | 1964 | nella giornata di ogni uomo, un po’ come avvenne | ||
329 | 1964 | mondo alla misura dell’uomo ¶ Ciò, però, che è | ||
330 | 1964 | nessun nuovo concetto dell’uomo si formeranno se prima | ||
331 | 1964 | più alla misura dell’uomo. Quello infatti che colpisce | ||
332 | 1964 | evidente sproporzione tra l’uomo moderno e il mondo | ||
333 | 1964 | è gigantesco; e quest’uomo non è uomo appunto | ||
334 | 1964 | quest’uomo non è uomo appunto perché il mondo | ||
335 | 1964 | mondo moderno tra l’uomo e la nazione, o | ||
336 | 1964 | Nel mondo moderno l’uomo è in rapporto diretto | ||
337 | 1964 | in rapporto diretto l’uomo antico e l’uomo | ||
338 | 1964 | uomo antico e l’uomo cristiano. L’uomo antico | ||
339 | 1964 | l’uomo cristiano. L’uomo antico poteva aver rapporti | ||
340 | 1964 | o la fabbrica; l’uomo moderno può appena aver | ||
341 | 1964 | questa contraddizione: che l’uomo moderno è tanto più | ||
342 | 1964 | tanto più piccolo dell’uomo antico in quanto è | ||
343 | 1964 | di questa piccolezza dell’uomo moderno è la sua | ||
344 | 1964 | quali appartiene ribadisce nell’uomo moderno la sensazione della | ||
345 | 1964 | universale da permettere all’uomo di non risentirlo più | ||
346 | 1964 | secondo la misura dell’uomo, esso perseguita l’uomo | ||
347 | 1964 | uomo, esso perseguita l’uomo fin dentro la propria | ||
348 | 1964 | sconfortante risultato: che l’uomo è costretto a far | ||
349 | 1964 | fatto alla misura dell’uomo. Soltanto in un mondo | ||
350 | 1964 | la sua misura, l’uomo potrà ritrovare, attraverso la | ||
351 | 1964 | secondo la misura dell’uomo dovrà da un lato | ||
352 | 1964 | misura fisica di quest’uomo ossia secondo la sua | ||
353 | 1964 | terra. Nei primi l’uomo vivrà, nella seconda produrrà | ||
354 | 1964 | conoscemmo un tipo d’uomo che senza rendersene conto | ||
355 | 1964 | nelle sue pagine. Quest’uomo, che chiameremo M.T | ||
356 | 1964 | Si tratta di un uomo che affronta il suo | ||
357 | 1964 | questo stesso papa Castiglioni, uomo di “profonde scienze": ¶ Che | ||
358 | 1964 | era anche quel determinato uomo appartenente a quella determinata | ||
359 | 1964 | malvagio e neppure un uomo che abbia un senso | ||
360 | 1964 | essere di dipingerci un uomo fondamentalmente buono ma violento | ||
361 | 1964 | il suo carattere di uomo lentamente e profondamente corrotto | ||
362 | 1964 | è presentato come un uomo consapevole di quel che | ||
363 | 1964 | la colpa se quest’uomo, nelle vene, invece che | ||
364 | 1964 | D’altra parte l’uomo corrotto, la società corrotta | ||
365 | 1964 | descritto come un brav’uomo un po’ infatuato, ha | ||
366 | 1964 | di cui disponga l’uomo. ¶ Il fatto sessuale nella | ||
367 | 1964 | fisico-sentimentale tra l’uomo e la donna. ¶ (1961) ¶ NIENTE | ||
368 | 1964 | gran cacciatore, esploratore e uomo d’azione; e magari | ||
369 | 1964 | a Cuba; ma l’uomo d’azione continua a | ||
370 | 1964 | in realtà è un uomo dai nervi deboli, sempre |