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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, L'uomo come fine, 1964

concordanze di «uomo»

nautoretestoannoconcordanza
1
1964
che io sono un uomo di lettere e che
2
1964
letteratura, penso che L’uomo come fine riguardi la
3
1964
direttamente e immediatamente. L’uomo come fine è infatti
4
1964
vorrei sottolineare che L’uomo come fine non vuole
5
1964
ai suoi albori. L’uomo del neocapitalismo con tutti
6
1964
oggetti. Purtroppo però l’uomo del neocapitalismo non riesce
7
1964
completa e durevole, dell’uomo. Ma nelle arti moderne
8
1964
soprattutto l’alienazione dell’uomo ossia qualche cosa che
9
1964
mettersi al servizio dell’uomo. ¶ Tutto questo lo dico
10
1964
saggio morale come L’uomo come fine, si trovino
11
1964
un libro bensì un uomo che parla attraverso un
12
1964
dubitiamo che fosse un uomo eccellente. Inoltre quella sua
13
1964
notevole, in somma... un uomo come gli altri” enumera
14
1964
che “il cuore dell’uomo è un abisso ed
15
1964
dubbioso e il grave uomo di esperienza, sottile ragionatore
16
1964
cristiano e ad un uomo d’onore, siatene certo
17
1964
nella vita di un uomo. Convenzionalità, angustia e incertezza
18
1964
esercita qualche influenza sull’uomo, forniscono la ragione del
19
1964
o un contadino, un uomo, insomma, del popolo, come
20
1964
riconosce la grandezza dell’uomo. È infatti un carattere
21
1964
il Guicciardini era un uomo politico di professione al
22
1964
che è tuttavia un uomo, mentre il suddito del
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1964
del principe non è uomo bensì inerte materia. E
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1964
deve anzitutto salvarsi; l’uomo di Machiavelli non ha
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1964
politici. Insomma, così l’uomo di Guicciardini come quello
26
1964
Questo disperato aggrapparsi dell’uomo alla vita politica, spenta
27
1964
e amaro. Come di uomo che per rendersi pienamente
28
1964
il tono di un uomo che sapendo quel che
29
1964
del mistero. Invece l’uomo esaurito, insufficiente, sente il
30
1964
il caso di Machiavelli. Uomo normale, ordinato, equilibrato, Machiavelli
31
1964
Dio, sarebbe offizio di uomo presuntuoso e temerario discorrerne
32
1964
nella debolezza intrinseca dell’uomo, esausto, come abbiamo detto
33
1964
alla redenzione di un uomo che si era costretto
34
1964
come il Guicciardini, un uomo mediocre e perfettamente consapevole
35
1964
che il Boccaccio, quest’uomo che ci viene dipinto
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1964
il Boccaccio era un uomo altrettanto morale quanto Dante
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1964
luogo, sposata al tal uomo, aveva le tali ambizioni
38
1964
comodi di umanista, di uomo tranquillo, di onorato e
39
1964
effettivamente vissuta dal Boccaccio, uomo placido, frequentatore di corti
40
1964
quale chi mena un uomo vestito a modo di
41
1964
chi a guisa di uomo selvatico e chi d
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1964
da tutti come grand’uomo e uomo buono... Recensione
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1964
come grand’uomo e uomo buono... Recensione di Cecchi
44
1964
la propria psicologia di uomo colto (nel caso di
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1964
che premevano a lui, uomo colto, di psicologia e
46
1964
stesso Pavese, che era uomo di gusto e di
47
1964
non ci riuscì. ¶ (1954) ¶ L’UOMO COME FINE * ¶ 1. Machiavellismo come
48
1964
buone o cattive dell’uomo, tra le sue tentazioni
49
1964
dire l’impiego dell’uomo. ¶ Così, logicamente, il mezzo
50
1964
che non sia l’uomo è l’uomo stesso
51
1964
l’uomo è l’uomo stesso. Ossia l’impiego
52
1964
dire l’impiego dell’uomo come mezzo. Di conseguenza
53
1964
Di conseguenza adoperare l’uomo come mezzo deriva dal
54
1964
dal non porsi l’uomo come fine ossia dal
55
1964
non avere rispetto dell’uomo, vale a dire dal
56
1964
che cosa sia l’uomo e dal non avere
57
1964
e sufficiente idea dell’uomo. ¶ 5. Soltanto i pazzi fanno
58
1964
che per porsi l’uomo come fine bisogna avere
59
1964
una chiara idea dell’uomo e che l’impiego
60
1964
che l’impiego dell’uomo come mezzo comporta appunto
61
1964
fine all’infuori dell’uomo e che porsi come
62
1964
che non sia l’uomo vuol dire, in sostanza
63
1964
ha rapporti con l’uomo. ¶ Facciamo un esempio: soffro
64
1964
essere decapitato. ¶ Ma l’uomo che si fa decapitare
65
1964
perduto ogni concetto dell’uomo e della sua integrità
66
1964
ragione a spese dell’uomo. ¶ E che questo sia
67
1964
perseguito col mezzo dell’uomo. Qui non c’è
68
1964
e possibile è l’uomo e che il mezzo
69
1964
non può essere l’uomo dal momento che esso
70
1964
porsi come fine l’uomo e non la ragione
71
1964
che essendo parte dell’uomo non può conoscere il
72
1964
non è affatto l’uomo bensì il benessere di
73
1964
nazione, e che l’uomo invece è proprio il
74
1964
nazione essa mira all’uomo, alla felicità, alla libertà
75
1964
felicità, alla libertà dell’uomo. Ma questa volta non
76
1964
altro e, scacciato l’uomo per la porta, farlo
77
1964
proporsi come fine l’uomo perché appuntò l’uomo
78
1964
uomo perché appuntò l’uomo non è conoscibile né
79
1964
la composizione chimica dell’uomo, può spiegarci che l
80
1964
può spiegarci che l’uomo non differisce dagli altri
81
1964
che cosa sia l’uomo, completamente e assolutamente; e
82
1964
ogni sua definizione dell’uomo presuppone l’impiego dell
83
1964
presuppone l’impiego dell’uomo come mezzo, la sua
84
1964
stessa. Infatti se l’uomo non è l’uomo
85
1964
uomo non è l’uomo ma volta per volta
86
1964
ragione dedurre che l’uomo non è fine ma
87
1964
che fare con l’uomo, appunto perché essa, questi
88
1964
qualsiasi fine fuorché l’uomo; ed è che la
89
1964
che cosa sia l’uomo, ma sa benissimo che
90
1964
milione di uomini. L’uomo non è un fine
91
1964
la fame di un uomo solo non vale la
92
1964
ossia la degradazione dell’uomo da fine a mezzo
93
1964
termini il rispetto dell’uomo è scomparso, l’uomo
94
1964
uomo è scomparso, l’uomo non è più tabù
95
1964
e il posto dell’uomo deve essere cercato molto
96
1964
delle tribù, assicuravano all’uomo quel carattere sacro che
97
1964
venti secoli perché l’uomo diventasse psicologicamente cristiano, esautorando
98
1964
ci si serve dell’uomo come mezzo. Il cristianesimo
99
1964
porre come fine l’uomo e di non servirsi
100
1964
raggiungere questo fine, dell’uomo. ¶ Oggi il detto di
101
1964
ossia col mezzo dell’uomo, vale a dire con
102
1964
regna il dispregio dell’uomo e l’aria è
103
1964
non essendo più l’uomo il fine ma il
104
1964
ultimo che ogni singolo uomo risente se stesso come
105
1964
il mezzo è l’uomo è un incubo di
106
1964
tali forse che l’uomo stesso che vive dentro
107
1964
proprietà del macrocosmo. L’uomo, che vive nell’ampio
108
1964
dalla coppia al solito uomo solo e isolato avremo
109
1964
famiglia, né solo l’uomo moderno può dimenticare un
110
1964
di far dimenticare all’uomo questa realtà. Al contrario
111
1964
cerca di convincere l’uomo che esso è sempre
112
1964
umana ed elevare l’uomo. Leggi innumerevoli nelle maniere
113
1964
vita, i diritti dell’uomo; mentre lavora gli viene
114
1964
crisi decisiva, e l’uomo spezzi il ritmo serrato
115
1964
Abbiamo detto che l’uomo scopre di essere un
116
1964
disastro economici, che all’uomo appare in tutta chiarezza
117
1964
lo spietato disprezzo dell’uomo onde sono intessute. In
118
1964
In altri termini l’uomo si sente ad un
119
1964
nella sua essenza di uomo, gli si smascherano prive
120
1964
della natura appaiano all’uomo con gli stessi caratteri
121
1964
ambedue non esistessero. ¶ 9. L’uomo delle caverne sospettava di
122
1964
caverne sospettava di essere uomo ¶ Nel mondo moderno l
123
1964
Nel mondo moderno l’uomo non è che un
124
1964
di questa scienza. L’uomo nel mondo moderno potrà
125
1964
I disperasti appelli dell’uomo partiranno dunque e non
126
1964
se lo fosse l’uomo cesserebbe di essere un
127
1964
nel focolare. ¶ Anche l’uomo delle caverne, vestito di
128
1964
cibo più comune. L’uomo delle caverne, in realtà
129
1964
l’idea che l’uomo deve essere il fine
130
1964
se l’immagine dell’uomo delle caverne sembrerà troppo
131
1964
idea troppo irrazionale dell’uomo vogliamo osservare che la
132
1964
per l’impiego dell’uomo come mezzo, ossia voleva
133
1964
ossia voleva che l’uomo delle caverne divorasse tranquillamente
134
1964
e che, Insomma, l’uomo delle caverne non difettava
135
1964
cui si trovava, l’uomo delle caverne non era
136
1964
del carattere sacro dell’uomo nacque contro la ragione
137
1964
nonostante la ragione. ¶ L’uomo delle caverne, incidendo la
138
1964
che la consapevolezza dell’uomo delle caverne di essere
139
1964
tutto anche lui un uomo e non un daino
140
1964
un orso. Ma l’uomo delle caverne non sapeva
141
1964
che cosa fosse l’uomo, sapeva soltanto di essere
142
1964
soltanto di essere un uomo. Consapevolezza oscura che, come
143
1964
un sospetto che l’uomo sia uomo? Crediamo di
144
1964
che l’uomo sia uomo? Crediamo di no. Non
145
1964
dell’idea cristiana dell’uomo fatto a immagine di
146
1964
incommensurabilità e mistero all’uomo. È proprio perché non
147
1964
il carattere sacro dell’uomo che ogni civiltà umana
148
1964
nessun animale, neppure l’uomo, in principio sa che
149
1964
animale, ad un altro uomo. L’impulso ad amare
150
1964
si dice che l’uomo ha un carattere sacro
151
1964
cristianesimo attribuì già all’uomo venti secoli or sono
152
1964
Il cristianesimo attribuì all’uomo un carattere sacro di
153
1964
non è più l’uomo ma se stesse e
154
1964
anche per loro l’uomo è scaduto a mezzo
155
1964
Il carattere sacro dell’uomo oggi non può dunque
156
1964
una nuova definizione, dell’uomo secondo le esperienze e
157
1964
una nuova definizione dell’uomo se non quando sarà
158
1964
il carattere sacro dell’uomo. Ma a ben guardare
159
1964
Il carattere sacro dell’uomo, oggi, non andrà comunque
160
1964
in quello che l’uomo è oggi realmente, poiché
161
1964
abbiamo veduto che l’uomo oggi non è che
162
1964
Il carattere sacro dell’uomo dovremo invece ricercarlo in
163
1964
tutto ciò che l’uomo oggi non vuole essere
164
1964
nel mondo moderno, l’uomo, come abbiamo detto, viene
165
1964
animali rassomiglino straordinariamente all’uomo o meglio che l
166
1964
o meglio che l’uomo stesso tenda sempre più
167
1964
talvolta pensare che l’uomo non sia che un
168
1964
un tempo distingueva l’uomo dagli animali era che
169
1964
tutti gli animali l’uomo si poneva l’uomo
170
1964
uomo si poneva l’uomo stesso come fine, mentre
171
1964
fine, diventavano mezzi all’uomo. La soggezione e inferiorità
172
1964
cavallo di fronte all’uomo era che il cavallo
173
1964
il cavallo e l’uomo invece si poneva come
174
1964
poneva come fine l’uomo. E il cavallo, non
175
1964
ad essere mezzo all’uomo. Ma da quando l
176
1964
Ma da quando l’uomo non si pone più
177
1964
più come fine l’uomo bensì varie cose disumane
178
1964
sconcertante vedere quanto l’uomo si sia avvicinato all
179
1964
e che aveva l’uomo come fine; ma la
180
1964
c’è tra l’uomo destinato fin da prima
181
1964
alla morte? Finché l’uomo si poneva come fine
182
1964
poneva come fine l’uomo, egli poteva indifferentemente morire
183
1964
dal momento che l’uomo accetta di scadere da
184
1964
sia più costoso un uomo che tiri l’aratro
185
1964
mezzi, la rassomiglianza dell’uomo con gli altri animali
186
1964
veramente dire che l’uomo è buono come l
187
1964
modi di adoperare l’uomo come mezzo e perché
188
1964
nel mondo moderno, l’uomo amare con la stessa
189
1964
Dal momento che l’uomo non è più un
190
1964
Ed è per l’uomo una vera fortuna che
191
1964
la rassomiglianza del mezzo uomo agli altri mezzi non
192
1964
un giorno che l’uomo non soltanto è buono
193
1964
ma anche che l’uomo è tenace come la
194
1964
conferma l’utilità dell’uomo come mezzo e lo
195
1964
badi, però: Tamerlano era uomo atroce e queste sue
196
1964
l’industria edilizia. ¶ L’uomo dunque è un mezzo
197
1964
Ma l’uso dell’uomo come mezzo può portare
198
1964
all’estinzione totale dell’uomo. La terra intera è
199
1964
per aver degradato l’uomo da fine a mezzo
200
1964
mezzo. ¶ 12. Bruciate pure l’uomo, lascerà sempre un residuo
201
1964
sentenza famosa, definì l’uomo un roseau pensant. Ossia
202
1964
la differenza tra l’uomo e l’arbusto, differenza
203
1964
consiste la dignità dell’uomo, è che l’arbusto
204
1964
non pensa e l’uomo pensa. Travolti ambedue dalla
205
1964
dalla stessa valanga, l’uomo saprà di essere travolto
206
1964
la sentenza, che l’uomo sia dotato di pensiero
207
1964
dall’altra che l’uomo lo sappia. E anche
208
1964
anche ammettendo che l’uomo fosse dotato di pensiero
209
1964
inferire una superiorità dell’uomo sul roseau, il quale
210
1964
effetti del pensiero nell’uomo o per lo meno
211
1964
un istinto proprio all’uomo, un po’ come un
212
1964
il carattere sacro dell’uomo non deriva dal fatto
213
1964
dal fatto che l’uomo pensa, ma ha altre
214
1964
altre origini. ¶ Certamente l’uomo non è mai caduto
215
1964
moderno dall’impiego dell’uomo come mezzo per perseguire
216
1964
che l’impiego dell’uomo come mezzo, al contrario
217
1964
stesso, a differenza dell’uomo che, lui, possiede questa
218
1964
il residuo lasciato dall’uomo, quando viene impiegato come
219
1964
diventi la capacità dell’uomo a essere fine quando
220
1964
il carattere sacro dell’uomo, o meglio la possibilità
221
1964
che l’impiego dell’uomo come mezzo è all
222
1964
inalterato, sia che l’uomo venga adoperato come mezzo
223
1964
è nell’adoperare l’uomo come mezzo. E avverte
224
1964
completamente l’impiego dell’uomo come mezzo, e che
225
1964
comunque si adoperi l’uomo, si avrà sempre un
226
1964
termini l’impiego dell’uomo come mezzo, qualunque sia
227
1964
irrazionale, appunto perché l’uomo non sarà mai soltanto
228
1964
se l’impiego dell’uomo come mezzo non lasciasse
229
1964
vuol raggiungerli adoperando l’uomo come mezzo, esso si
230
1964
lascia l’impiego dell’uomo come mezzo o è
231
1964
contro questo residuo dell’uomo adoperato come mezzo, per
232
1964
il carattere sacro dell’uomo. Con ogni mezzo si
233
1964
uomini si sveglieranno. ¶ 13. L’uomo è uomo perché soffre
234
1964
sveglieranno. ¶ 13. L’uomo è uomo perché soffre ¶ Pascal, formulando
235
1964
la differenza tra l’uomo e l’arbusto con
236
1964
definizione ben nota: l’uomo è un arbusto pensante
237
1964
che il residuo dell’uomo, ossia ciò che forma
238
1964
meno, la dignità dell’uomo, è il pensiero. Ora
239
1964
della scienza, di un uomo cioè proprio di pensiero
240
1964
incombustibile e se l’uomo fosse fatto di solo
241
1964
fino in fondo. L’uomo di pensiero riesce a
242
1964
modi il residuo dell’uomo adoperato come mezzo: assurdità
243
1964
da ogni impiego dell’uomo come mezzo, non è
244
1964
sua libertà servendo l’uomo, sia che venga impiegato
245
1964
che venga impiegato dall’uomo in maniera crudele e
246
1964
che nasce quello dell’uomo. Infatti il cavallo e
247
1964
mezzo. ¶ Il dolore dell’uomo, invece, questo residuo inalterabile
248
1964
tanto l’impiego dell’uomo come mezzo quanto il
249
1964
praticato, il dolore dell’uomo, diciamo, nasce precisamente da
250
1964
degradazione che soltanto l’uomo tra tutte le creature
251
1964
la riprova che l’uomo non può essere che
252
1964
dolore. ¶ 14. Ma anche l’uomo non è uomo perché
253
1964
l’uomo non è uomo perché è contento di
254
1964
Il residuo lasciato dall’uomo allorquando viene adoperato come
255
1964
costringe ad adoperare l’uomo come mezzo. ¶ Eppure nulla
256
1964
né può cambiare nell’uomo; e il dolore oggi
257
1964
nel mondo moderno l’uomo è adoperato universalmente come
258
1964
ciò che permette all’uomo di ritenersi uomo e
259
1964
all’uomo di ritenersi uomo e non mezzo è
260
1964
avvenuto questo: che l’uomo nel mondo moderno è
261
1964
mondo moderno è un uomo e non mezzo appunto
262
1964
soffrire, ossia a sentirsi uomo, se non accettando e
263
1964
fosse mezzo non sarebbe uomo e se non fosse
264
1964
e se non fosse uomo non sarebbe mezzo. È
265
1964
della servitù umana. ¶ L’uomo nel mondo moderno, avendo
266
1964
la sua dignità d’uomo nel dolore, invece di
267
1964
sola: l’impiego dell’uomo come mezzo per fini
268
1964
permanere dell’impiego dell’uomo come mezzo e dalla
269
1964
eccesso di linfa. ¶ 15. L’uomo non dovrebbe soffrire di
270
1964
col solo mezzo dell’uomo e con il massimo
271
1964
nel mondo moderno, l’uomo non dovrebbe più soffrire
272
1964
soffrire di non essere uomo. Sembra lo stesso ma
273
1964
soffrire di non essere uomo una condizione morale attiva
274
1964
illimitata, bisogna che l’uomo si ponga come fine
275
1964
ciò che libererebbe l’uomo finalmente dall’essere un
276
1964
L’immagine, ossia l’uomo come fine e non
277
1964
come mezzo, renderebbe l’uomo alla gioia, ossia renderebbe
278
1964
gioia, ossia renderebbe l’uomo alla sensazione gioiosa di
279
1964
otterrà soltanto strappando l’uomo al suo presente impiego
280
1964
un nuovo concetto dell’uomo si organizzi intorno la
281
1964
essere un fine. L’uomo deve tornare all’orgoglio
282
1964
all’orgoglio di essere uomo, ossia il centro e
283
1964
vizioso in cui l’uomo si dibatte sarà pur
284
1964
altri termini, se l’uomo non si rende conto
285
1964
rende conto di essere uomo, chi potrà mai farglielo
286
1964
e non mezzo, l’uomo antico ricorse all’ascesi
287
1964
del suo tempo, l’uomo antico, insomma, si suicidò
288
1964
fondo alle grotte. L’uomo antico, infine, pose chiaramente
289
1964
realtà l’impiego dell’uomo come mezzo e il
290
1964
disgregamento, può mettere l’uomo al livello dell’animale
291
1964
e provvisori. Giacché l’uomo ha pur bisogno di
292
1964
non è più l’uomo stesso, allora egli elegge
293
1964
con il mezzo dell’uomo, è indizio, in ogni
294
1964
smarrito ogni idea dell’uomo e disperano di potere
295
1964
e l’adoperare l’uomo come mezzo per il
296
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che non sono l’uomo. Come c’è un
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indica soprattutto che l’uomo ha abbandonato una volta
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un’idea soddisfacente dell’uomo e il desiderio di
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desiderio di porsi l’uomo come fine. E che
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di agire per essere uomo, egli accetta di agire
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a se stessa. ¶ L’uomo d’azione è un
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della fabbricazione stessa. L’uomo d’azione sospenderà la
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oscuramento dell’idea dell’uomo nell’uomo stesso. Essa
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idea dell’uomo nell’uomo stesso. Essa fu da
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nasce dall’idea dell’uomo come fine. Poi pian
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crescendo quest’oscuramento, l’uomo d’azione sostituì l
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d’azione sostituì l’uomo espressivo. Ossia pian piano
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mancare un’idea dell’uomo, l’azione si svuotò
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reale rapporto tra l’uomo che opera e la
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tecnico, dello specializzato, dell’uomo-mezzo, insomma. L’uomo
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uomo-mezzo, insomma. L’uomo d’azione non conosce
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ristretta e concentrata. L’uomo d’azione è una
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un po’ come un uomo che si nutra di
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ogni possibile idea dell’uomo, e costringe sempre più
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costringe sempre più l’uomo a porsi dei fini
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e a servirsi dell’uomo come mezzo. I nazisti
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in concime. ¶ Se l’uomo vuole ritrovare un’idea
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ritrovare un’idea dell’uomo e strapparsi dalla servitù
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dell’esser suo di uomo e per raggiungere questa
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una nuova idea dell’uomo, ossia un fine. ¶ Questa
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Il potere interno dell’uomo si può paragonare a
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ritrovare un’idea dell’uomo, ossia una fonte di
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ritrovare un’idea dell’uomo debba per forza trasformarsi
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permettere un giorno all’uomo di dedicarsi per gran
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il macchinismo ridarà all’uomo la libertà che per
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e che uso l’uomo farà di questa libertà
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ossia quale idea dell’uomo scaturirà dalla contemplazione. ¶ Il
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nella giornata di ogni uomo, un po’ come avvenne
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mondo alla misura dell’uomo ¶ Ciò, però, che è
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nessun nuovo concetto dell’uomo si formeranno se prima
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più alla misura dell’uomo. Quello infatti che colpisce
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evidente sproporzione tra l’uomo moderno e il mondo
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è gigantesco; e quest’uomo non è uomo appunto
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quest’uomo non è uomo appunto perché il mondo
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mondo moderno tra l’uomo e la nazione, o
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Nel mondo moderno l’uomo è in rapporto diretto
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in rapporto diretto l’uomo antico e l’uomo
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uomo antico e l’uomo cristiano. L’uomo antico
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l’uomo cristiano. L’uomo antico poteva aver rapporti
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o la fabbrica; l’uomo moderno può appena aver
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questa contraddizione: che l’uomo moderno è tanto più
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tanto più piccolo dell’uomo antico in quanto è
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di questa piccolezza dell’uomo moderno è la sua
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quali appartiene ribadisce nell’uomo moderno la sensazione della
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universale da permettere all’uomo di non risentirlo più
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secondo la misura dell’uomo, esso perseguita l’uomo
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uomo, esso perseguita l’uomo fin dentro la propria
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sconfortante risultato: che l’uomo è costretto a far
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fatto alla misura dell’uomo. Soltanto in un mondo
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la sua misura, l’uomo potrà ritrovare, attraverso la
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secondo la misura dell’uomo dovrà da un lato
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misura fisica di quest’uomo ossia secondo la sua
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terra. Nei primi l’uomo vivrà, nella seconda produrrà
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conoscemmo un tipo d’uomo che senza rendersene conto
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nelle sue pagine. Quest’uomo, che chiameremo M.T
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Si tratta di un uomo che affronta il suo
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questo stesso papa Castiglioni, uomo di “profonde scienze": ¶ Che
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era anche quel determinato uomo appartenente a quella determinata
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malvagio e neppure un uomo che abbia un senso
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essere di dipingerci un uomo fondamentalmente buono ma violento
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il suo carattere di uomo lentamente e profondamente corrotto
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è presentato come un uomo consapevole di quel che
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la colpa se quest’uomo, nelle vene, invece che
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D’altra parte l’uomo corrotto, la società corrotta
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descritto come un brav’uomo un po’ infatuato, ha
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di cui disponga l’uomo. ¶ Il fatto sessuale nella
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fisico-sentimentale tra l’uomo e la donna. ¶ (1961) ¶ NIENTE
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gran cacciatore, esploratore e uomo d’azione; e magari
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a Cuba; ma l’uomo d’azione continua a
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in realtà è un uomo dai nervi deboli, sempre