parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Calvino, Fiabe italiane, 1956

concordanze di «va»

nautoretestoannoconcordanza
1
1956
e di spirito popolare.4 (Va poi ricordato che il
2
1956
nel mio libro non va scritto: «Sentu un ciàuru
3
1956
di carni munnana», non va scritto nemmeno: «Pinto e
4
1956
Pietro (p. 230). ¶ Un vernacolo – va ricordato – dal Nerucci rimaneggiato
5
1956
il problema della fiaba va riportato in un’antichità
6
1956
ha nell’intendimento popolare, va cercata non nella direzione
7
1956
insigni studiosi, ai quali va il mio ringraziamento più
8
1956
Più in là non va né dovrebbe voler andare
9
1956
morto. La mattina ci va la Compagnia con la
10
1956
Scendi nella scialuppa e va’ a esplorarlo. Noi incrociamo
11
1956
gli disse; – intanto tu va’ a chiudere la porta
12
1956
e fece alla moglie: – Va’ a prendere il fuso
13
1956
che tu la trovi. Va’ avanti finché non trovi
14
1956
libbre di saggina e va’ sempre avanti –. Perina la
15
1956
dove battere il capo. Va da uno che era
16
1956
giorno dopo il Re va a vedere. – Stavolta c
17
1956
giovane, morte mia bella, ¶ Va’ invece da mia zia
18
1956
giovane, morte mia bella, ¶ Va’ invece da mia zia
19
1956
Anche questa non mi va. ¶ Venne la terza. Il
20
1956
vi spieghi… – cominciò Bobo. ¶ – Va’ al diavolo tu e
21
1956
Al mattino la Marietta va a far visita alla
22
1956
insegnerò come devi fare. Va’ in stalla, prendi il
23
1956
sarei, con questo qui! ¶ Va e va e arriva
24
1956
questo qui! ¶ Va e va e arriva al suo
25
1956
suona il campanello e va su. Viene la solita
26
1956
il falegname: – Oh, perbacco: va bene che lei è
27
1956
ma se la piallo va all’altro mondo. ¶ – Non
28
1956
tutto. ¶ – Adesso capisco dove va il granchio da mezzogiorno
29
1956
il bel giovane e va a mangiare. Alla Principessa
30
1956
e cantare. La Fata va matta per la musica
31
1956
in quello stato e va via. La sposa ha
32
1956
che vadano via, poi va a vedere donde sono
33
1956
dice il Re. ¶ – Perché va a morte quel giovane
34
1956
di morire. La sposa va a trovarlo in prigione
35
1956
questi mezzi disse: – Tu va’ a casa, – e all
36
1956
e l’altro mezzo va a casa. Va a
37
1956
mezzo va a casa. Va a casa e dice
38
1956
il pescatore. Un giorno va a pescare all’anguillaia
39
1956
bisogno d’una serva». Va su e dice: – Ehi
40
1956
casa! – Nessuno le risponde. Va in cucina, e vede
41
1956
sto un po’ meglio. ¶ Va a girare il palazzo
42
1956
fa tanti inchini e va via con la sua
43
1956
ragazza rientra in casa, va al camino, e si
44
1956
per le nozze. Ora va’, che bella sei e
45
1956
diventava. ¶ Il giorno dopo, va al balcone e in
46
1956
otto giorni, la ragazza va sotto al camino e
47
1956
via tutto! E adesso va’, che bella sei e
48
1956
sempre più bella diventava. ¶ Va al balcone e appena
49
1956
la staccò dal chiodo. ¶ – Va’ via di qua! – gridò
50
1956
la voce dal camino. – Va’ via, brutta barbuta! T
51
1956
e non dimenticar niente! Va’ via, brutta barbuta! ¶ In
52
1956
con la barba? Ne va la dignità della Corona
53
1956
Nonno! Ti ringrazio! Addio! ¶ – Va’ pure, – disse il nonno
54
1956
per le scale e va alla carrozza dello sposo
55
1956
amore con te ne va della dignità della Corona
56
1956
riuscire a farti ridere. ¶ – Va bene, – disse la Principessa
57
1956
voglio andare io! ¶ – Ma va’ là, tu! non dire
58
1956
è così che si va in giro a quest
59
1956
prendo per servitore. Ti va? – Ma il tignoso non
60
1956
vescovo? ¶ – Oh, magari, Maestà! ¶ – Va’ via! Fuori di qua
61
1956
anche se è morto. Va’ alla tomba e digli
62
1956
E tu Pietro intanto va’ a far cuocere la
63
1956
mette sulla schiena e va al crocicchio dove l
64
1956
fare i suoi bisogni. Va, comincia, ma per quanto
65
1956
davvero, disse a Pietro: – Va’, salva quello che puoi
66
1956
più vispo dell’altro. ¶ – Va’ a prenderne uno in
67
1956
c’era scritto: Chi va - per di qua - tornerà
68
1956
tornerà; sull’altra: Chi va - per di qua - chissà
69
1956
gli diede una trombetta. – Va’ sulla riva del mare
70
1956
il fratello le disse: – Va’ là, cosa vuoi ancora
71
1956
aveva nemmeno la padella. – Va’ da Zio Lupo, a
72
1956
è polpetta di somaro! – Va subito per bere il
73
1956
moglie: – Senti che grandinata! Va’ subito a mettere sul
74
1956
fare? – chiese ancora Stellina. ¶ – Va’ nella stanza del Re
75
1956
quando furono soli, – tu va’ pure a letto, che
76
1956
Regina ce la nascose. – Va’ a vendere questo candeliere
77
1956
fuori la bella Zizola. Va a tavola e giù
78
1956
prende e se ne va: era un tipo fatto
79
1956
si sveglia il mezzano, va nella stanza del fratello
80
1956
lui e se ne va. ¶ Il piccolo dormiva ancora
81
1956
Alla sera il ragazzo va a letto, e quand
82
1956
di nuovo? – le chiese. ¶ – Va male, – disse la serva
83
1956
casa e se ne va. Prima di partire dice
84
1956
in faccia erano tristi. Va a un’osteria, si
85
1956
la Principessa disse: – Disgraziato, va’ via, se no il
86
1956
To’, Fido, corri su, va’ dalla figlia del Re
87
1956
alle nozze? – chiese Bellinda. ¶ – Va’ pure, – disse il Mostro
88
1956
prigione e domanda come va questa storia. Il ragazzotto
89
1956
il suo cuore. Ne va della vostra testa. ¶ I
90
1956
capire, se qualcuno non va dalla Regina per chiarirla
91
1956
Prendilo con te e va’ sicuro. ¶ – Bene, nonna, se
92
1956
più del male. Eh, va bene? Ma prima di
93
1956
si prova, cozza e va giù in terra: ci
94
1956
lancia: un altro gli va via l’elmo; e
95
1956
quanto la vendete? ¶ – Eh, va a chicchi. Le farò
96
1956
vedo! ¶ Disse il Re: – Va’ pure. La tua visita
97
1956
io come devi fare. Va’ a cena con lei
98
1956
disse alla figlia mezzana: – Va’ tu dal babbo e
99
1956
tutt’allegro e poi va a letto. Al mattino
100
1956
e donna se ne va ¶ Ma riconosciuta il Re
101
1956
questo. Il Re domani va a caccia fuori porta
102
1956
licenzia i servitori e va anche lei a letto
103
1956
sorriso agli Ambasciatori. – Legna, va’ nel forno! – e la
104
1956
subito in cucina. ¶ – Legna, va’ nel forno, – diceva la
105
1956
sposa? Su, su, legna, va’ nel fuoco! Fuoco, accenditi
106
1956
che sudavano freddo. ¶ – Padella, va’ sul fuoco! Olio, va
107
1956
va’ sul fuoco! Olio, va’ nella padella! e quando
108
1956
fu combinato il matrimonio, va dalla cavallina e le
109
1956
Regina d’Inghilterra non va a nozze in carrozza
110
1956
cavallina disse alla Regina: – Va’ dagli stallieri e digli
111
1956
buttato nel pozzo. ¶ – Ma va’! A chi la conti
112
1956
Non perderti d’animo. Va’ dal tuo padrone e
113
1956
la cavallina gli disse: – Va’ dalla Badessa e chiedile
114
1956
casa un momento. ¶ – Bene! Va’ a casa e torna
115
1956
darla a nessuno. Ora va’ in pace, perché io
116
1956
richiuse la scatola. ¶ – Adesso va’ dal padrone, – disse alla
117
1956
una gran fame. ¶ – Mi va giusto bene, – disse il
118
1956
la mamma gli rispose: – Va’. ¶ S’alzò di buon
119
1956
innamorato. ¶ Pensa e ripensa, va a bussare al palazzo
120
1956
la mia assenza, ne va della tua testa. ¶ – Non
121
1956
Bussano alla porta. Prezzemolina va ad aprire, sicura che
122
1956
è quasi più legna. ¶ – Va’ a prenderla in cantina
123
1956
quanto quel vinaio mi va a genio! ¶ Poi chiesero
124
1956
sorelle le risero dietro: – Va’, va’ poverina, ti contenti
125
1956
le risero dietro: – Va’, va’ poverina, ti contenti di
126
1956
eremita, – vedi quella montagna? Va’ in cima, troverai una
127
1956
ragazzi. – Fratellini, chi mi va a prendere l’Uccel
128
1956
La poverina dovette acconsentire. – Va bene. Domani dalle undici
129
1956
Esci dal letto e va’ a prendermi un catino
130
1956
panierino e gli disse: – Va’ dal Re e prendi
131
1956
paura morirete. ¶ – Le persuaderò. ¶ – Va bene. Apri quei tre
132
1956
cento coppie d’uova. ¶ – Va bene, mettetemi qui una
133
1956
e tutti le rispondevano: – Va’ più giù che lo
134
1956
rubini dall’altra. Adesso va’ a casa, e quando
135
1956
a sua figlia, piano: – Va’ a prender acqua col
136
1956
così forte, – gli disse, – va’ a prendere il Gigante
137
1956
bravo, facciamo a chi va più dentro con una
138
1956
Marche) ¶ 99 ¶ La barca che va per mare e per
139
1956
fabbricare una barca che va per mare e per
140
1956
fabbricherò una barca che va per mare e per
141
1956
strada. ¶ Lui la sera va a casa, mangia, dorme
142
1956
Il ragazzo a sera va a casa, mangia, dorme
143
1956
sulla barca. ¶ La barca va per acqua e va
144
1956
va per acqua e va per terra, e arriva
145
1956
fabbricare questa barca che va per acqua e per
146
1956
d’uva passa. ¶ – E va bene. A quando, questo
147
1956
con l’altra e va a buttare tutto in
148
1956
come legittimo salvatore. – Come va questa faccenda? – si chiedeva
149
1956
lui. ¶ – E allora come va questa storia? ¶ – Vi dirò
150
1956
Vi dirò io come va, – disse il Re entrando
151
1956
questa qui se ne va a sposare il Re
152
1956
Pidocchio di Re, pensò, va rispettato. E invece di
153
1956
gli disse piano: – Domani va’ da mio padre, e
154
1956
la parannanza, piglia e va dal Re. – Sacra Corona
155
1956
po’ anche lei? ¶ – Ma va’, sei matta? – disse la
156
1956
Sì, vengo, vengo! – e va ad aprire al Re
157
1956
carica il sacco e va al fiume. E intanto
158
1956
sacco e se ne va. Quando torna alla Reggia
159
1956
si riaccolla il sacco, va al fiume, gli lega
160
1956
disse alla figlia sposa: – Va’ giù in cantina a
161
1956
del vino. ¶ La sposa va in cantina, mette la
162
1956
disse a sua moglie: – Va’ un po’ in cantina
163
1956
di voi! – Dice, e va via. Uscì di casa
164
1956
padrona chiamò lo sguattero: – Va’ in riva al mare
165
1956
bisognino. ¶ La nonna disse: – Va’ a farlo nella stalla
166
1956
tu impari l’arte va bene, se no non
167
1956
si beve e si va a spasso. ¶ La madre
168
1956
si beve e si va a spasso. E ha
169
1956
otto giorni di tempo. ¶ – Va bene, – disse Franceschiello. ¶ L
170
1956
a papà perché lui va avanti e indietro per
171
1956
vogliono rubare il maiale. Va bene! Ora ci penso
172
1956
disse la Regina madre. – Va’ a caccia con lui
173
1956
caccia con lui; se va solo dietro le quaglie
174
1956
per l’arrosto, se va dietro ai cardellini è
175
1956
Ecco, siamo a Finìtolo. Va’ tu avanti, che io
176
1956
ducati e un cavallo. Va’ e trovati pane. ¶ – Be
177
1956
Non vuole sposarsi, e va trovando tutti questi imbrogli
178
1956
no, – disse il Magliese. – Va’ a dirglielo e combina
179
1956
tornesi voglio non mi va. Facciamo che vi mando
180
1956
cogliere cicorie. La ragazza va e va, e invece
181
1956
La ragazza va e va, e invece di cicoria
182
1956
sua figlia. Le disse: – Va’ figlia mia, così avrai
183
1956
Fiorita, – disse lei, – ma va’ dalle nostre sorelle che
184
1956
pallottole da caccia, Emilio va fuori un momento, e
185
1956
di qui, che si va a un bosco da
186
1956
baciò e gli disse: – Va’, caro giovane. Tu soffrirai
187
1956
le disse: – Bella Fata, va’ a dar un bacio
188
1956
madre le disse: – Filomena, va’ dall’ortolano a comprare
189
1956
canestro di fichi. Poi va’ sotto le finestre dell
190
1956
vestiti a lutto e va’ da mia madre. Lei
191
1956
tagliò le teste. – Adesso va’ a chiamare il giudice
192
1956
avevo mandato! Sei licenziato. Va’ a quel mucchio di
193
1956
nocciola e le disse: – Va’ per questa strada, troverai
194
1956
posso farli risuscitare… ¶ – Ma va’! Tu! ¶ – Io sì… Io
195
1956
prende la zappa e va in campagna. ¶ – Ah, figlia
196
1956
La voglio in sposa! ¶ – Va’ va’, chissà chi è
197
1956
voglio in sposa! ¶ – Va’ va’, chissà chi è! Vorrà
198
1956
non voleva lasciarla. – Ma va’! – le diceva. – Cosa mi
199
1956
è qualcosa che non va, – disse uno di loro
200
1956
la buttò in mare. – Va’ a prenderla, Cola! ¶ – Cos
201
1956
il bando, il mercante va a casa e lo
202
1956
del Re. Tutta tremante, va e gli fa l
203
1956
per cui tutto vi va a rovescio? Avete in
204
1956
ricompensa per averti ospitato! Va’ via! Fuori! – E la
205
1956
questi due pani bucellati, va’ alla riva del mare
206
1956
prendi per questa trazzera,24 va’ avanti un pezzo, troverai
207
1956
pane. ¶ E la vecchia: – Va’ via, va’ via! Chi
208
1956
la vecchia: – Va’ via, va’ via! Chi t’ha
209
1956
dice il proverbio: ¶ Chi va fuori dal suo paese
210
1956
Re chiamò Baldellone: – Baldellone, va’ a Palermo, corri a
211
1956
li trova. ¶ – Baldellone! ¶ – Maestà. ¶ – Va’ a cogliere quattro fichifiori
212
1956
essere. Se no ne va la tua testa. ¶ Afflitto
213
1956
sale a Palazzo e va da suo padre. – Grazia
214
1956
di Caterina. Il padre va. – Ai vostri comandi, Maestà
215
1956
imbruttita per un uomo! Va’ via! – e le sputò
216
1956
feste né teatri. ¶ – Ma va’! Come fa a vivere
217
1956
dico, Principessa? La carne va cara e comprarla è
218
1956
moglie? Sì, ho capito. Va bene così? ¶ – Tutti… mia
219
1956
il medico che la va cercando per ammazzarla perché
220
1956
il Reame a chi va? ¶ Al figlio questo discorso
221
1956
bei visi del mondo va facendo il ritratto. Gli
222
1956
in asso, e si va a sedere a fianco
223
1956
po’ la preziosa; la va a invitare di nuovo
224
1956
si gira ancora e va a sedersi dal Reuzzo
225
1956
dal Reuzzo. Il Milord va a invitarla una terza
226
1956
ha voluto ballare! Come va questa storia?» ¶ I Regnanti
227
1956
ditemi un poco come va quest’affare di questa
228
1956
ho perduta! ¶ Il Vicerè va dietro una tenda, si
229
1956
passa più bella si va facendo? ¶ Dài oggi, dài
230
1956
occhi e orecchi. ¶ – Ma va’; chi vuoi che ti
231
1956
e per prima cosa va in giardino con lo
232
1956
c’è? Qualcosa che va male? ¶ – No, no, niente
233
1956
e siete Re. Vi va l’idea, compare? ¶ Così
234
1956
vuoi trovare la fortuna? Va’ in giardino, troverai una
235
1956
colomba e se ne va con le altre. ¶ Il
236
1956
fuori un’insegna: «Chi va alla mia locanda, mangia
237
1956
m’arrostisco! Figlio mio, va’ dal Maestro, parlagli, fammi
238
1956
capelli e se ne va. Il Reuzzo si sveglia
239
1956
la padrona sei tu. Va’, figlia, ora scopa la
240
1956
Tieni questo bastone e va’ a combattere! ¶ Il giovane
241
1956
capelli. – E adesso chi va nel bosco a far
242
1956
boaro che se ne va. Aspetta che vado a
243
1956
ce la faccio, ne va il collo di mezzo
244
1956
bue, – alzati che ne va di mezzo il collo
245
1956
e il serpente disse: – Va’, Peppi, di’ al Sole
246
1956
ripiglio la mia roba. ¶ – Va’ pure, che questo piacere
247
1956
a quanto lo mettete? ¶ – Va a peso come l
248
1956
incontrò quattro ladri. – Chi va là? – dissero i ladri
249
1956
coi loro carichi: – Chi va a fare questo furto
250
1956
Ora me lo dici. ¶ – Va’ a chiamare il confessore
251
1956
mette il velo e va a chiamare il confessore
252
1956
bisogna scherzare, o la va a finir male. ¶ Era
253
1956
rispose l’altro, – chi va con Dio, è Dio
254
1956
lo dicevo, che chi va con Dio, Dio l
255
1956
ha lui, sarà nulla. ¶ – Va bene, allora pregalo di
256
1956
non vuol venderla, – e va via. ¶ Trovò un contadino
257
1956
sentendo correre i ladri, va a vedere che c
258
1956
sacco e se ne va. ¶ Arrivato a casa: – Mamma
259
1956
Giufà, così non si va avanti! Non tenti nemmeno
260
1956
disse il taverniere: – Giufà, va’ al mare e lavami
261
1956
disse cosa doveva fare. ¶ Va di notte, arriva fin
262
1956
a sentire quei colpi, va a vedere se acchiappa
263
1956
d’andare a dormire va a prendere del vino
264
1956
cucineranno loro i maccheroni –. Va a bussare dalle monache
265
1956
dal somaro e si va a sedere a tavola
266
1956
c’è che non va? ¶ – Mio padre fa il
267
1956
data, ma di solito va usata per riferimento la
268
1956
muove a liberarlo e va sulla sponda del mare
269
1956
attirar la simpatia che va sempre alle ragazze coraggiose
270
1956
PITRÈ 279). ¶ 99. La barca che va per mare e per
271
1956
lu chiù tintu mastru va cu tumminu o puru
272
1956
il più tristo mastro va in cilindro o in
273
1956
VALLA, Sant’Antonio Abate va all’inferno, Ozieri (Sassari
274
1956
inganni del pastore che va al monte quando dice