Walter Siti, Troppi paradisi, 2006

a ore impossibili e va a dormire prestissimo la

porta e se ne va. Così la libertà felice

ma anche Sarabanda le va bene, soprattutto da quando

biancastro non se ne va più via; di solito

sua fama, qualche volta va giù proprio grigio, i

vita ben temperata. Quando va al gabinetto, stacca prima

eleganti. Questo quartiere gli va stretto, lo capisco, il

più rinforzati per quando va in scena, le mani

l’altro giorno ci va lì una chiattissima che

io, se no si va per radicchi.» ¶ C’è

in cerca. La Catastrofe va a toccare le zone

un uomo maschio che va con altri uomini, e

spesso è lui che va in video per quei

Il cane ferito che va a rintanarsi dietro un

padre è stanco e va a dormire prima che

ma proprio non mi va e mi pare uno

sia una checchina che va sempre in giro coi

amiamo con paura e va bene così. ¶ Al momento

Sergio invece è allegrissimo, va a comprare gli arancini

apparenza eccetera. Il ragionamento va ribaltato e rimesso sui

presidente, e suo figlio va nella stessa scuola del

plastico: la rubrica adesso va anche meglio, i centralini

tre o quattro giorni va a dormire direttamente in

niente?» ¶ «Se non ti va di lavorare, almeno lascia

occasione. ¶ Il Consiglio però va male, l’opposizione avanza

santi, magari prega e va a messa, ma nessuno

periodicamente – lui agli esami va bene, solo così può

parlando. In realtà non va in camporella, gli incontri

da loro non mi va giù, forse sto sprecando

assoluto; se non mi va non mi va, di

mi va non mi va, di cercare io qualcun

riconosco più, e questo va bene. Mi sintonizzo su

giro” e poi invece va in balcone e sento

ripresa. Quel che non va in onda, in questa

libitum, ogni volta che va in scena – ai protagonisti

istante che il sole va giù…» ¶ «Io non lo

che disciplina. E non va bene, per come sono

sono fatto io non va bene. Soprattutto dopo la

età? ¶ Il vecchio Narciso va a bere ¶ ma lo

nella muscolatura. Se ne va ballando insieme ai compagni

week-end è impegnato, va alle Everglades con un

il merito di questo, va bene, lo accetto e

luce della fine. Lo va a trovare la domenica

le trombature. Gente che va al ristorante e si

decide che il finale va rifatto altrimenti non lo

Anche a me.» ¶ «Come va coi tuoi culturisti?» ¶ «È

che vedi. Ogni immagine va a colpire una plica

sfama quando nun me va de magnà a casa

autorizzato lui, «se te va lo puoi pure fare

l’uno così sì, va bene, ne faccio quattro

whisky (“fàmose ’sto unblended, va”) poi il liquido lo

a quando se ne va salutandomi davanti all’ascensore

po’ lo preoccupa («nun va mica bene, così»), un

Marcello. ¶ Ogni tanto gli va di fare un gesto

Marcello, è quello che va giù più diretto, non

questo punto non mi va a me: non mi

promessa?» ¶ «Se non ti va più di vedermi lascia

qui, comunque.» ¶ «Nun me va de pijalle, mo’… che

bambini», risponde «nun me va de fà sto gioco

mio masochismo; l’istinto va ad agganciarsi alla sua

bene…» ¶ «No si dovesse, va bene.» ¶ «… noi potremo vederci

chi soggiace se ne va sconfitto – una sequela infinita

pensiero di chiudere non va senza un’eco remota

c’è, quando je va… a me me va

va… a me me va sempre») – ma contemporaneamente, mai

moralismi sentimentali.» ¶ «Non mi va di parlare di lui

lui, davvero… non mi va di confrontare le nostre

vuoi; dici “stasera mi va la pasta col pesce

tutto quello che faccio va bene, per me è

commissioni, chennesò… no no, va bene, nun ne parlo

sto punto speramo che va tutto bene… l’altro

si chiude: «nun me va de parlanne, me pijerei

nostri viaggi, eh conigliotto?»); va a esportare merda, io

alle mammelle, se ne va in giro con una

a casa mia («chi va con l’alzaymer impara

assegno: passare per farlocco va bene, ma almeno non

a pelle nun ce va lo possiamo rimandà indietro

niente, se non ti va.» ¶ «Okèi.» ¶ «…» ¶ «Bacetto?» ¶ «Scemissima creatura

vostro tenerume invece come va? siete pappa e ciccia

quindi conosce molte persone, va in palestra, prende lezioni

che lo avvicinano, non va in sauna se non

volta lo faccio apposta) va in panico in modo

ossa rotte, nun me va de uscì, oggi». ¶ «Credi

ce stanno… meno male va… avemo mannato affanculo pure

lo so… quello si va a Lourdes ’o rimandano

Sergio dall’Albania («come va il programma?», «è un

Solo che non mi va di raccontare a Marcello

alle cinque di sera; va a letto alle otto

Beato lui che je va.» ¶ «Forse non je va

va.» ¶ «Forse non je va, ma… le rapine ci

posso fà si me va tutto storto… si nun

conto in banca che va in rosso. Mentre attraverso

a me nun me va de spostamme, e me

e gli chiedo come va. Amarlo più del lecito

nell’altro, non mi va di farlo per forza

me serve de copertura, va bene, che problema c

molta fiducia.» ¶ «Chiaré, si va in porto okèi, si

porto okèi, si nun va nun fa niente… de

imparà.» ¶ Si alza e va in bagno, sia io

che in televisione ti va bene una maschera, è

che ormai non mi va di approfittare… l’altra

tutti di rimproverarlo perché va a far danni con

di laggiù, uno che va nei villaggi e libera

i capricci, la linea va e viene: «Mi sa

in Informatica e chi va a mangiare alla Caritas