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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Enzo Striano, Il resto di niente, 1986

concordanze di «va»

nautoretestoannoconcordanza
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senti? Lo culo comme va? L’è miso sì
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l’impresa del frustino. Va beh che pure i
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d’accordo con Ferdinando. Va a pescare con loro
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e a scrivere.» «Ma va’! Almeno questo, Sannicandro gliel
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deficiente di Palazzo. Lo va a trovare, lo aiuta
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Regina”, “Calabria”.» ¶ «Per me va bene solo come prova
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E per me non va bene. Proprio no.» ¶ 3 ¶ «Per
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libertà! Libertà dello spirito va bene, ma prima d
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non ci arrivo mai.» ¶ «Va’, che alla fine arrivi
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della gente intorno urlò: «Va all’inferno. Con quello
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Munster.» «Allora se ne va padre Caracciolo.» «No, quello
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dire in che: tutto va come prima, però senti
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inviti di Ruvo. ¶ «E va beh, vi mettete paura
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si levò pigramente. ¶ «E va bene, don Ettore. Forse
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né titìo né papài. ¶ «Va bbuono» tossì, spazientito, don
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unico sostegno rimastole. Ora va via lui pure, non
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è qualcosa che non va: forse non sta bene
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addirittura a Vienna.» ¶ «Non va mai a la chiesa
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guardò con odio, schiumando: «Va fa’ ’nculo pure tu
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capelli ormai tutti grigi... Va bene che adesso usa
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Adda gira’ per Napoli. Va bbuo’ ca ccà nisciuno
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convinti di rappresentare tutti». ¶ Va beh, solo perché era
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ore!» sbuffò Lauberg. «E va buono. Lo sciore.»2 ¶ Dopo
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bbane li tieni?»4 ¶ «Addo’ va e famme trasi’.»5 ¶ L
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rispunne pe’ quattro! Addò va e miette li lluce
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in Napoli, al momento, va bene. Manthonè,» ordinò «tu
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da tre ore! E va bene. Il fiore. ¶ 3 Chi
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uomini. Curare i corpi va bene, ma esistono malattie
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Francia, però qui tutto va cambiato.» ¶ «Ma Sanges è
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spariscono tutti. ¶ «La rivoluzione va bene,» ride Ciaia «ma
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cucire un abito nuovo, va dalla sarta al Largo
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paniér, col sellino, come va di moda. Gonna bordata
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dice la cuffiara, calzandoglielo. «Va proprio bene per capelli
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tensione, che paure? Tutto va come sempre, anzi meglio
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monumentali, beve sughi annevati. Va di moda il marsala
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chiamarla così, adesso. Si va in Villa. Nella cassa
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l’altro. La gente va informata, ma non occorre
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le generazioni future.» ¶ «E va bene. Li vedranno quelli
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palomella... ¶ Quando se ne va, solo solo, il saltino
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così» insiste lui. «E va bene. T’hanno tolto
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Gennaro pure è eccitato, va, viene, non parla. Son
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la fronte. ¶ «Chi lo va dicendo?» ¶ «Tutti quanti, signo
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don Gennaro se ne va tutte le sere? Tu
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come comunichi le idee? ¶ Va beh che le idee
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flotta francese se ne va, tutto torna come prima
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si prepara, domani si va... Dopodomani, sta’ tranquilla.» ¶ «Perché
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ti sente don Gennaro va alla Vicarìa? E pure
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gioco: attizza il braciere, va a vestirsi con cura
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È già sparito tutto!» ¶ «Va benissimo, è tanto. E
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sgomberino la sala, Margherita va alla spinetta, comincia a
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sanno niente ¶ de comme va. ¶ Cani latrano nel buio
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né volano palomme. ¶ 2 ¶ Si va verso l’estate senza
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desiderabile, Cuoco penosamente le va dietro, mitragliando tic vertiginosi
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esser stata ridicola. ¶ «E va bbuo’. Marchesa. Mi dovete
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la Madonna t’accompagneno. Va’!» ¶ Gennaro trova forza di
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sputa e se ne va. ¶ La trascinano per strade
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gallone allo scollo. Le va un po’ lungo, nonostante
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i piedi per terra.» ¶ «Va bene» annuisce Lauberg, un
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È questione pregiudiziale!» ¶ «E va bene. Siete d’accordo
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azione di guerra vera». ¶ «Va bbuono» mormora Fasulo, scrollando
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A scendere, per qua va bene. Ma a salire
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piovoso. Perché il calendario va così: dal 21 settembre al
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brumaio, frimaio, nevoso, che va fino al 19 di gennaio
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appare stanchissimo, avvilito. ¶ «Impossibile!» va borbottando.«Non riesce a
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un mucchio di lazzari, va ripetendo: “Une femme. Tu
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stretta scalinata tanfosa che va alla sua nuova abitazione
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sì, lento lento, si va formando tra corpo e
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mal di testa non va via. Per forza! Tutti
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ansiosa di sapere se va, quante copie se ne
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la testa è vuota, va a prepararsi un caffè
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modo, Antonio. Ogni sforzo va perduto. Fra l’altro
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egualmente lo scopo.» ¶ Astore va al Governo per vedere
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le labbra di Sanges. ¶ «Va bene» annuisce Cuoco, cavando
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idiozie di questo genere.» ¶ «Va’ a qualche “festa repubblicana
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con impegno: il «Monitore» va meglio, se ne vendono
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in italiano. «La fraternità va bene, ma con un
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sono entrati in Italia.» ¶ «Va bene! Va bene!» scatta
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in Italia.» ¶ «Va bene! Va bene!» scatta Gennaro, irritato
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tempo. Tutto, nel corpo, va spegnendosi. La pelle presenta
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è diventato pallido grassume. ¶ Va a guardarsi allo specchio
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agire diversamente: il complotto va denunziato, la Repubblica difesa
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Cuoco? Mette una vestaglia, va ad aprire. ¶ Meu Deus
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fastidiose. Cerca d’evitarle, va a sedersi al tavolo
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Ma che è successo?» ¶ Va in cucina a prendere
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prepararsi, ha ragione Luigi. ¶ Va al comò, ove conserva
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che ore sono?» ¶ Obbediente, va a pigliare l’orologino
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bellissima ai nostri piedi va accendendosi di luci. Sembra
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Deus, sta bene. ¶ «Come va?» ¶ Cirillo allarga le braccia
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capito niente d’artiglieria? Va’ a scrivere poesie, che
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ammicciata fischia in alto, va a esplodere nel centro
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Se te la senti, va su. Issa bandiera bianca
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di sudore, polvere. ¶ «Tieni. Va’. Ciaia, Logoteta, Paribelli: se
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ma anche tuo luogotenente.» ¶ «Va avanti!» ride Marra. ¶ Logoteta
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sciabola. ¶ Fin che si va per il Petraio, Santa
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d’erbe. La testa va su e giù nel
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da Napoli: questa nave va a Tolone, capisci!» ¶ Annuisce
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in tensione. La rada va vuotandosi, il Fulminant s
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tiene le mani giunte: va senza guardare. ¶ Tocca a
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eroe. Anch’io.» ¶ «Vatténne, va’, fetente e presuntuoso. Pena
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anche la più minuscola, va a buttarla dalla finestra
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resta padrone della scena. Va a tentare il cappio
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lo piega con cura, va a deporlo in un
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don De Forti, che va da un condannato all
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si grida. Il boia va a prendere monsignor Natali