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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Calvino, Fiabe italiane, 1956

concordanze di «vecchio»

nautoretestoannoconcordanza
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1956
era un po’ più vecchio18 degli altri folkloristi della
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1956
Gli s’avvicinò un vecchio marinaio con la barba
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1956
a salpare, ricomparve il vecchio marinaio: – Adesso, – disse, – fa
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1956
carichi. ¶ – Adesso, – disse il vecchio, – quando il Re ti
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1956
e per di più vecchio cadente. ¶ Navigarono tre mesi
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1956
di formaggio, – rispose il vecchio marinaio. ¶ – Buono, – dissero da
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1956
sulla nave dove il vecchio marinaio l’aspettava per
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1956
di ferite. Ma il vecchio marinaio aveva portato con
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1956
in basso. ¶ Il più vecchio dei contadini si fece
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1956
qui venuti, – disse il vecchio, – per osare di chiedere
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1956
fare. Ma il più vecchio, quello che aveva parlato
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1956
incanto. E il più vecchio di tutti i Savi
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1956
Regina perché il Re vecchio è morto? Ora aspetta
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1956
un pappagallo. Trovò un vecchio che ne vendeva uno
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1956
dame di compagnia un vecchio librone incartapecorito e bisunto
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1956
nel suo letto. ¶ Il vecchio Re fu molto addolorato
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1956
la tempesta. ¶ Incontrò un vecchio che gli fece: – Buon
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1956
si fermò, guardò il vecchio in faccia e ribatté
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1956
lo stesso. ¶ Ora, quel vecchio era il Signore. – Allora
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1956
ecco di nuovo quel vecchio. – Dov’è che andate
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1956
una volta trovò un vecchio che gli disse: ¶ – Che
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1956
città, trovò un altro vecchio che usciva dalla Messa
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1956
Messa domandò a un vecchio se sapeva dove stesse
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1956
Qua vicino, – disse il vecchio, – in fondo a questa
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1956
udì un grido. Un vecchio era caduto a terra
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1956
nuovo Papa e nel vecchio riconobbe suo padre. Il
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1956
Un giorno incontrò un vecchio, con una barba bianca
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1956
muoia mai. ¶ Saluta il vecchio e tira dritto. Cammina
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1956
fine. C’era un vecchio con la barba fino
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1956
me, – gli disse il vecchio. – Se prima non ho
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1956
mare. C’era un vecchio con la barba fino
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1956
e gli aperse un vecchio con la barba fino
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1956
nel palazzo con quel vecchio, e faceva vita da
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1956
il giovane disse al vecchio: – Perbacco, qua con lei
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1956
cui aveva incontrato il vecchio con l’anatra: dove
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1956
erano le ossa del vecchio. «Guarda un po’, – si
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1956
gran bosco che un vecchio doveva tagliare con la
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1956
gran montagna che un vecchio doveva portar via pietra
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1956
amore. ¶ – Ah, – disse il vecchio Re, – figlio mio, hai
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1956
che era il più vecchio di tutti, diede solo
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1956
cose. Solo il più vecchio stava zitto. – Dica la
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1956
in spiga come un vecchio cespo di insalata. ¶ Ora
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1956
Ti sogni, – disse il vecchio. – Questa è una vecchia
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1956
sacco di napoleoni. ¶ Pietro, vecchio com’è, in quel
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1956
era una volta un vecchio Turco, che aveva un
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1956
Nella stessa contrada del vecchio Turco, stava di casa
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1956
farne a meno. Il vecchio Turco andò a fargli
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1956
sotto il sedere. Il vecchio Turco si disse: «Prima
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1956
qua, e basta. ¶ Il vecchio Turco tornò a casa
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1956
Un giorno, trova un vecchio su una battellina che
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1956
E gli fa: – Buon vecchio, quanto meglio di me
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1956
caro figlio? – disse il vecchio. ¶ – Buon vecchio, come vorrei
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1956
disse il vecchio. ¶ – Buon vecchio, come vorrei venire a
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1956
e per incominciare il vecchio divise con lui la
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1956
mandò in giardino: il vecchio a fare l’ortolano
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1956
gli altri giardinieri; il vecchio fabbricava chitarre, violini, flauti
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1956
Fronte si ricordò del vecchio e disse alla sposa
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1956
un patto con quel vecchio che avremmo diviso sempre
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1956
Tornarono indietro e il vecchio era sulla spiaggia ad
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1956
ripresero il largo. ¶ – Buon vecchio, – gli disse Bella Fronte
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1956
tua moglie, – disse il vecchio, – ne viene metà a
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1956
disse il giovane: – Buon vecchio, io ti devo molto
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1956
per me. ¶ E il vecchio: – Sei un giovane generoso
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1956
era una volta un vecchio contadino che aveva un
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1956
tanto più che il vecchio Re, stanco, abdicò e
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1956
molte discussioni, il povero vecchio restò con un pugno
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1956
lo indirizzò a un vecchio che stava in vetta
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1956
un monte. – È un vecchio vecchio quanto il mondo
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1956
monte. – È un vecchio vecchio quanto il mondo, che
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1956
riempiendo di contentezza il vecchio padre e la Corte
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1956
A casa trovò il vecchio mercante ammalato, che di
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1956
son io, – gridò. ¶ Il vecchio contadino, sentendo la voce
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1956
anche lei, con un vecchio pescatore. Il Torinese, se
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1956
era sposata a un vecchio pescatore, ora morto. E
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1956
ricco e felice dal vecchio padre che sempre l
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1956
Ma il Re era vecchio e ci mandò suo
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1956
aveva tre figli. Essendo vecchio volle dar moglie al
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1956
del figlio, il Re vecchio morì e il figlio
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1956
padre s’era fatto vecchio e mi volle dar
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1956
diventavano statue, e il vecchio Re era sicuro che
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1956
volava. ¶ – Senti, – disse il vecchio, – la Maga non la
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1956
di loro, che era vecchio, con la moglie e
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1956
viene mai nessuno. ¶ Il vecchio vendette un po’ dei
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1956
padre –. (Padre chiamava il vecchio marinaio.) – Né vederli né
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1956
queste crudeli risposte, il vecchio ritornò da sua figlia
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1956
che lo dirò, zi’ vecchio, che ne saprai certo
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1956
Finì per trovare un vecchio mendicante, e chiese lavoro
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1956
facevano l’elemosina al vecchio, e a Giuseppe Ciufolo
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1956
portò con sé il vecchio che aveva sempre diviso
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1956
innamorata: – Bisogna aspettare il vecchio: divideva con me le
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1956
quel momento, videro il vecchio che veniva loro dietro
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1956
la sposa quando il vecchio gli fermò la mano
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1956
felici e contenti. ¶ Il vecchio se ne andò camminando
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1956
tutto rincantucciato nel suo vecchio mantello. La Reginella non
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1956
albero. ¶ Al mattino, il vecchio Re selvatico, andando a
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1956
di casa e il vecchio selvatico s’affezionò a
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1956
C’era un buon vecchio, cui erano morti i
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1956
con cento ducati. ¶ Il vecchio prese la borsa e
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1956
signore era scomparso. Il vecchio tornò a casa e
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1956
nascosti! ¶ L’indomani, il vecchio andava per il bosco
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1956
cento ducati. ¶ Stavolta il vecchio li nascose sotto un
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1956
e imbandì tavola. Il vecchio quando tornò e seppe
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1956
riuscirai ad avere. ¶ Il vecchio vendette le ranocchie e
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1956
si salvarono. Diedero al vecchio metà della loro pesca
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1956
fecero, e quel buon vecchio non conobbe più miseria
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1956
la pazienza, prese un vecchio straccio e glielo buttò
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1956
la vecchia dice al vecchio: «Ringraziamo Dio d’aver
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1956
consiglio d’uno più vecchio di te? Se ti
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1956
sottoterra vedrete uscire un vecchio più vecchio di me
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1956
uscire un vecchio più vecchio di me, e quello
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1956
piano s’avvicinò un vecchio, guardò il cavallo davanti
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1956
sentire quel prezzo il vecchio bofonchiò un po’, cominciò
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1956
al cavallo, quando quel vecchio maledetto, svelto come un
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1956
I figli e il vecchio presero una coppia di
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1956
ad arare. Arando, al vecchio gli s’incagliò la
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1956
scendo? ¶ – No, – disse il vecchio. – Lasciamo tutto come sta
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1956
servi che ronfavano, il vecchio e i cinque figli
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1956
Figli miei, – disse il vecchio, – non è tempo di
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1956
e così via. Il vecchio si fece il codino
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1956
andavano a teatro. Il vecchio invece non usciva mai
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1956
piangendo, e il signore vecchio chiuse il libro che
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1956
e racconta, – disse il vecchio. ¶ – Allora sappia che non
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1956
l’avevano rapita, il vecchio s’alza, l’abbraccia
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1956
sella alla porta del vecchio pescatore. – Che volete da
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1956
Così cominciò per il vecchio pescatore e la moglie
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1956
si presentò un povero vecchio lacero e barbuto, e
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1956
tutto quel che il vecchio aveva detto: fece pescare
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1956
Nel bosco incontrò un vecchio che tagliava un albero
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1956
e c’era un vecchio con la barba lunga
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1956
di Re, – disse il vecchio, – ce ne vorrà prima
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1956
terzo romito che era vecchio più degli altri due
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1956
fatto la buonanima del vecchio Re! Tutti fanno Natale
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1956
comparve davanti un bel vecchio e le disse: ¶ Metti
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1956
sparì in acqua. ¶ Il vecchio disse ancora: ¶ Metti giù
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1956
due. Poi il buon vecchio la condusse in cima
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1956
la casa del buon vecchio, dove la loro sorella
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1956
abitava. ¶ Bussarono; aperse il vecchio e subito offerse loro
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1956
piove, – le disse il vecchio, – qui ci sono due
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1956
tutti insieme, – disse il vecchio. ¶ Erano quasi alla fine
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1956
della cena, quando il vecchio disse ai due bambini
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1956
a quando il buon vecchio li aveva portati con
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1956
cagnolini?» ¶ E quando il vecchio, finito che ebbero i
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1956
A questa scena il vecchio, che era San Giuseppe
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a impalazzarsi al loro vecchio palazzo e riebbero tutte
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1956
Nel casolare stava un vecchio. – Mi date asilo? – gli
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fuoco, Maestà, – disse il vecchio. ¶ Il Re, stesi i
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1956
a notte, sentendo il vecchio parlare ad alta voce
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vedevano le stelle. Il vecchio era lì seduto sul
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Con chi parlate, buon vecchio? – chiese il Re. ¶ – Parlo
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pianeti, Maestà, – rispose il vecchio. ¶ – E che gli dite
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1956
han dato. ¶ – Quale fortuna, vecchio? ¶ – M’hanno fatto la
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di vostra figlia. ¶ – Oh, vecchio screanzato! Come hai il
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mio, io mi faccio vecchio, tu ti fai uomo
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per succedere al mio vecchio padre. ¶ Il Re, considerate
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accanto gli comparve un vecchio in malo arnese, con
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hai? – gli disse il vecchio. – Andiamo in Spagna. Tuo
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Il giovane guardò il vecchio cencioso, ed esclamò: ¶ – Voi
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da rimetterci». Prese il vecchio in groppa al suo
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figlia? ¶ – Maestà, – intervenne il vecchio, – io sono quel vecchio
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vecchio, – io sono quel vecchio che parlava coi pianeti
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balzo. – Fuori di qua, vecchio screanzato! Guardie, arrestatelo! ¶ Le
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avanti, e allora il vecchio si aperse sul petto
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1956
a Palazzo? tu sei vecchio, come può restare così
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anima viva. Vide un vecchio sofà sfondato e, sfinita
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colse vicino a un vecchio palazzo mezzo diroccato. Entra
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l’uomo infilò il vecchio padre nel forno, e
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far diventare bambino qualche vecchio.» Giustappunto, trovò uno che
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anni. L’albero era vecchio e non dava più
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1956
locandiere s’era fatto vecchio, e un giorno la
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tac… ¶ Il Barbiere era vecchio, vecchio da non sapere
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Il Barbiere era vecchio, vecchio da non sapere manco
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palese, dovevano lodare il vecchio maestro Barbiere che aveva
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questa c’era un vecchio canterano, regalo d’una
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E neanche il bue vecchio mi date?» A me
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cosa: neanche il bue vecchio mi volete dare, che
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a muso contro il vecchio bue, e cominciarono a
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spintoni, e il bue vecchio era così duro che
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piglialo, – disse il bue vecchio, – e legalo accoppiato alle
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là: e il bue vecchio gli disse: – A me
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mezza manna al bue vecchio e una manna al
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a dormire. Il bue vecchio mangiò il suo fieno
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si sposò. ¶ Il bue vecchio gli disse: – Ora che
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Peppi scannò il bue vecchio. Il Re non voleva
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eremita che è più vecchio di me. ¶ La mattina
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un altro padre più vecchio di me. ¶ Peppi domandò
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un bastimento, il più vecchio e sconquassato che ci
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trovi un eremita più vecchio di me che forse
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a ripararsi in un vecchio convento. ¶ Nel convento trovò
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raccontò. ¶ Il frate più vecchio le disse: – Che tu
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E il frate più vecchio le disse: – Che tu
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le buttava fuori. Il vecchio portò l’occhio alla
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trasalì e chiese al vecchio chi l’aveva fatto
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l’aveva fatto. Il vecchio gli raccontò tutto, e
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Re: – Possibile che quel vecchio massaro non sia proprio
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Vedi che io sono vecchio, e bisogna andare in
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1956
gli disse: – Peppino, sono vecchio, tu ora sei nostro
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il pensiero del suo vecchio padre. Si mise in
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1956
lui toccò di venir vecchio. ¶ L’unico desiderio che
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avvicinò a Francesco: – Ebbene, vecchio, non sei ancora stanco
200
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O Morte! – rispose il vecchio Francesco, – io ti benedico
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Non voglio più nulla. ¶ – Vecchio, vuoi la salute, la
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1956
Morte, e colpì il vecchio con la falce, e
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1956
come contaminazione d’un vecchio intreccio magico acristiano. Qui
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lo ha fatto, il vecchio che strappa le lodi
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in elemosina a un vecchio (che è San Giuseppe
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capestro, la solidarietà del vecchio animale e la necessità
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en mon sac!, Porto-Vecchio (Corsica), raccontata nel 1881 da