parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli esordi, 1998

concordanze di «veniva»

nautoretestoannoconcordanza
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suora a cui appartenevano veniva da un lontano paese
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più limpida, più calda, veniva un profumo che non
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di capire ciò che veniva bisbigliato dentro la sua
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ne dimenticava improvvisamente tanto veniva attratto dall’ascolto dei
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Dal tiro al piattello veniva l’eco di alcune
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non si liquefacessero. Ne veniva sempre scambiato qualcuno al
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le gambe. Dall’interno veniva un fragore di oggetti
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tagliate della fiamma. Si veniva a creare tra l
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il suono della risata veniva da punti sempre differenti
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il suono della risata veniva da punti sempre diversi
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improvviso, l’altra motocicletta veniva superata più volte, si
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erano ancora chiuse, non veniva da quella parte alcun
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scala di legno che veniva ad appoggiarsi al pavimento
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colpo di clacson che veniva dalla stradina giù in
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fiatare, il loro rumore veniva amplificato per qualche istante
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improvvisato carosello. ¶ Dalla villa veniva un gran vociare, molte
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nidi appena costruiti perché veniva da quella parte un
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porta della serra che veniva chiusa un’ultima volta
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molte ore, l’abito veniva ritoccato un’altra volta
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una sola ruota, che veniva attaccato a una bicicletta
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sotto i piedi, qualcosa veniva giù smottando dai suoi
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che non scottasse più. ¶ Veniva dal resto della villa
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dietro le finestre non veniva luce. Ma se facevo
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chiuse e nessuna luce veniva più dalle fessure delle
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Dirce e di Lenìn. Veniva un leggero russare da
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pugno, sorrideva. La scaletta veniva ritirata su piano piano
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accorgevo che la poltroncina veniva su senza il minimo
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nel bagliore che ancora veniva dalla massa. Le pendeva
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in casa, perché non veniva il minimo suono neppure
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mattonelle appena lucidate. Non veniva alcuna voce dal cortile
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si vedeva quasi niente. Veniva anche un cigolare continuo
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deserto, dalla chiesa non veniva nessun suono. ¶ “Saranno nella
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con la portella aperta veniva enormemente concentrato l’inconfondibile
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ping pong. La pallina veniva messa al centro. Tutte
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era forse questo che veniva scambiato per parole. ¶ Camminavo
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abbaiare lontano di cani veniva da cascine che sembravano
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legno appena illuminato, mentre veniva il canto abbacinato delle
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tempo di cantare, non veniva da dietro la grata
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gente che andava e veniva, una gran confusione di
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pianissimo nell’aria eppure veniva a trovarsi in punti
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interno della vecchia costruzione veniva da un po’ di
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non fa un gesto.» ¶ Veniva dall’interno un rumore
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anta del cancello che veniva aperta di colpo. ¶ «Se
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vano ancora senza infissi, veniva giù senza fare rumore
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Il legno di balsa veniva via senza fatica, ne
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Neppure dal piccolo confessionale veniva alcun rumore, come se
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alla rete dei forellini. ¶ Veniva da quella parte un
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il confessore straordinario, che veniva a visitarci due o
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Gatto. Il giorno dopo veniva rimessa di nuovo nella
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costruzione, dalla quale non veniva stavolta alcun rumore. Era
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camminare per la stanza. Veniva a fermarsi di tanto
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un po’ meno quando veniva accesa anche la luce
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Poi la luce centrale veniva spenta di colpo. Stavo
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opposto della camerata perché veniva un rumore attutito di
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e anche il vino veniva giù tutto inclinato da
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Nessuno dei due parlava. Veniva da fuori solo qualche
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a serpeggiare. L’aria veniva a mancare di colpo
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istante dopo deserto, non veniva neanche il rumore ovattato
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del cucinino. Dalle stanze veniva il rumore di qualcuno
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di colpo la saracinesca. Veniva su di sbieco, si
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gettai sotto un’auto. ¶ Veniva un rumore come di
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macchinina riprendeva ad andare. ¶ Veniva un leggero fetore dalla
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modo di cambiare marcia. Veniva dal sedile di dietro
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Ma l’aria che veniva da fuori doveva riuscire
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Terra. La luce cambiava, veniva quel buio diverso che
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diventato di casa. Mi veniva a prendere al lavoro
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anche da fuori non veniva alcun rumore. ¶ «Ma c
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tutto anche a me! Veniva a prendermi sul lavoro
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nascondere?” diceva tenendomi stretta. Veniva a prendermi con la
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guardarli. La bestia si veniva ad accucciare quasi di
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Un rumore di ciclostile veniva infatti da dietro la
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quasi correndo nella stanza. Veniva a guardarmi con gli
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ne stava in silenzio, veniva dal suo volto quell
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completamente abbattuto, lì vicino, veniva via tutto pieno di
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apparire perfettamente opache. Non veniva dal cortiletto alcun rumore
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quando lo stesso disegno veniva ripreso da qualcun altro
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retro dei caseggiati non veniva da tempo alcun rumore
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della lampadina oscillava. Non veniva alcun rumore né da
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di nuovo gli occhi. Veniva dalla stanza di mezzo
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la testa e mi veniva in mente chissà per
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eco per qualche istante, veniva anche dagli altri piani
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per la sala, e veniva soltanto il rumore di
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la cicca della sigaretta. Veniva dal secchiaio solo il
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il frusciare del vento veniva dalla strada, il cigolare
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nelle stesse ore, e veniva anche richiesto un piano
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nella pochissima luce che veniva dal frigorifero con la
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spalancati, al primo piano. Veniva da quella parte un
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Si allontanava dalla stufetta, veniva a mettere la sua
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cranio fasciato che mi veniva ad aprire. ¶ Restavo senza
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il vice, perché non veniva il minimo rumore dal
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piovere piano, nella via, veniva a ogni passaggio d
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esclamavo, quando il vice veniva finalmente ad aprirmi affannato
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scusava il Gagà, perché veniva da quella parte un
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spalla, quando la porta veniva di colpo spalancata. ¶ La
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borotalco sulla cassettiera, «mi veniva dietro, non staccava gli
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gridavo al vice quando veniva ad aprire il portone
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per sgranchirmi. Dal cuscino veniva un piccolo verso. Mi
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luce contro il muro, veniva dall’altra stanza il
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la scodella di zuppa, veniva a gettare un altro
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le scarpe, il fazzoletto. Veniva via crepitando, doveva quasi
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conto proprio le labbra. Veniva solo un frusciare di
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di colpo si accendeva. Veniva dal parco il rumore
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lingua che andava e veniva tutta piena di bava
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di Anastasia si scavezzava, veniva ancora più in giù
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lucidatrice che andava e veniva con la sua testa
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professore. ¶ “Sta tornando Benno!” ¶ Veniva avanti fumando nella sala
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Dal resto della villa veniva un rumore di vesti
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tardi, dalla stanza accanto. ¶ Veniva a prendermi per un
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Il rantolino cessava, riprendeva. Veniva da dietro una porta
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L’aria andava e veniva, tra i due colpi
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Rimasi in ascolto. Non veniva da dentro la sede
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Rimasi in ascolto. Non veniva da dentro alcun rumore
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gli occhi, mi assopivo. Veniva dalla scaletta un rumore
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Mi fermai ad ascoltare. ¶ Veniva un rumore di sonno
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La luce del lampioncino veniva più avanti, si vedeva
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freno a mano che veniva su dentellato. Mi guardavo
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su per la scala, veniva ad aprire qualcuno svegliato
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socchiusi per il vento. Veniva dai tetti a terrazza
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al mio fianco. Non veniva neanche più il rumore
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piccolo verso, mi arrestai. ¶ Veniva un leggero fetore, da
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fare rumore dalla stanza. ¶ Veniva dal letto quell’odorino
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gli occhi, di dormire. Veniva dalla sua bocca un
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la testa!” mi allarmavo. ¶ Veniva da fuori, da lontano
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quelle due braccine. Mi veniva sul volto, da vicino
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suo respiro ingigantire, mentre veniva avanti a piccoli passi
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al mio fianco, quando veniva dal cruscotto la voce
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non sei quello che veniva a portarmi i giornali
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cercare un altro lavoretto...» ¶ Veniva dal fondo del furgone
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motore acceso sobbalzava mentre veniva fuori da dietro tutto
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per un po’. Ma veniva solo quel rumore del
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la mano per trovarlo. Veniva da fuori solo quel
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di fronte al caseggiato. Veniva dalla strada il fragore
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alla porta, per aprire...” Veniva dall’altra parte un
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più forte, si arrestava. ¶ Veniva quella vocina dagli altoparlanti
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ti do le lenzuola.» ¶ Veniva da qualche parte una
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sulla poltrona che mi veniva indicata. ¶ «Siamo un po
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ad allargare le braccia. Veniva su dalla strada un
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come se niente fosse?» ¶ Veniva dai corridoi un leggero
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quella fanghina colorata che veniva dal televisore acceso a
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Ma perché sta correndo?” Veniva dalla parte dell’autostrada
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vedevo dal corridoio, mentre veniva da dietro la torre
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stagione?» provai a balbettare. ¶ Veniva da fuori il rumore
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disseminati di piccole luci. Veniva dalla griglia di qualche
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testa, dalla voce che veniva, che andava. ¶ «Chissà dove
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dopo. «Non ci assalga!» Veniva dall’altra parte uno
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che la segretaria mi veniva dietro fino al portone
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nel palazzo a fianco!» veniva a dirmi attraversando l
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non ci lascia entrare!» Veniva dall’altra parte il
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senza neanche parlare, se veniva dalla stanza vicina quel
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suo volto che mi veniva vicino di colpo, si
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una chiave, un temperino. Veniva via l’intero lastrone
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da dietro la porta veniva un suono di qualcosa
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un versolino sfrenato che veniva da dietro la porta
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tutti deserti, ancora accesi, veniva dalla stanza vicina quello
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respirare. ¶ «A proposito...» mi veniva in mente di colpo
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non si capiva se veniva dall’altra parte del
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lo aiutai a entrare. Veniva dall’alto quel profumo
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testa, per guardarmi attorno. ¶ Veniva uno stridore di freni
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manubrio. «Quello che mi veniva a portare i giornali
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ha scatenato quel rumorino!” ¶ Veniva dallo stradone quel vento
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la scala appena lustrata. Veniva dal primo piano un
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dalla mia parte, sorrideva. ¶ Veniva dal resto della tavolata
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senza lasciarmi la mano. ¶ Veniva quel profumo di vesti
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in moto lo scooter. Veniva il rumore di quelle
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che costi, di persona!» ¶ Veniva avanti con la testa
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insieme tremare, e sogghignare. ¶ Veniva da un punto poco