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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federigo Tozzi, Tre croci, 1920

concordanze di «venuto»

nautoretestoannoconcordanza
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il cielo; m'è venuto a noia perfino a
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bocca da quando sei venuto! ¶ — Non importa! A me
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tuo fratello Giulio, ero venuto per proporti un buon
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Accidenti a quando sono venuto! ¶ Dette un'occhiata stizzosa
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nessuno dei due era venuto in mente che poteva
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aprì l'uscio. ¶ — Son venuto a prendere una ventina
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argomento, e disse: ¶ — Ero venuto per sapere se lei
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Quel signore, che è venuto a posta per Chiarina
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Siena saprà che è venuto un giovine a domandarmi
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il Nisard che è venuto quel giovine, per il
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fratelli; ma gli era venuto voglia di farseli amici
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senza fermarsi: ¶ — Chiarina, è venuto già il tuo fidanzato
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n'è bisogno. Sono venuto a farvi una visita
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chiedeva perché gli fosse venuto quell'estro poco serio
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hai agito bene. ¶ — Sono venuto al mondo stamattina? ¶ — Lo
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vostra, perché è sempre venuto a trovare voi! Io
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non c'era mai venuto. ¶ — È vero: soltanto da
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avrebbe voluto dirgli: "Ero venuto con lei per la
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due giorni, e poi venuto fuori lì per lì
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nodi noccioluti m'è venuto alle dita! Faccio pietà
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Pochi mesi fa son venuto a sotterrare quel mio
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per avvertire ch'era venuto, fischiò al becchino; e