Domenico di Giovanni, [Sonetti], 1449?

Ma se gli è ver, che Dante andasse in

senza la corteccia ¶ Venir ver me dicendo, il vin

LXII ¶ Veggio venir di ver la Falterona ¶ Nebbia che

Pecorone, ¶ Vidi venire in ver Settentrione, ¶ Disputando le leggi

gotti, ¶ E se sia ver, con esso chiarirotti. ¶ LXXVI

Ma se gli è ver, quel ch'altri spesso

in vano; ¶ Poi corse ver la piazza di Madonna

licenziati, ¶ E che sia ver, più parte n'è

per cui scorta ¶ Il ver dal falso, si conosce

e scapoli ¶ Dalla fornicazion ver lui diabolica: ¶ Che ciò

resse, ¶ Cercando per lo ver, con gli occhi biechi

e barbagianni con lumera; ¶ Ver lor ne vien con

più persone, ¶ Benchè in ver lui stranamente stava. ¶ Sappi

or di Troja il ver gli noma. ¶ Tu dunque

le appresi, e il ver ragiono, ¶ E però tu

DELLA SCIENZA. ¶ Scienza è ver ch'è superna ricchezza

se, se bene il ver discerno, ¶ Senno non dà

borsello, ¶ Più creda al ver, che chi riso gli

Diluvio subiti ¶ Tanto il ver chiuso al lirico prosaico