Giacomo Leopardi, Canti, 1837

noi ti vieta ¶ Il vero appena è giunto, ¶ O

vano ¶ Della menzogna il vero? A noi di lieti

mio dì. Pesami, è vero, ¶ Che te perdo per

che non si cela ¶ Vero amore alla terra. Assai

pregio nessuno, ¶ Dritto e vero dirai. Le notti e

vita, ¶ Eleggerò. L'acerbo vero, i ciechi ¶ Destini investigar

Ha suoi diletti il vero. E se del vero

vero. E se del vero ¶ Ragionando talor, fieno alle

genti? ¶ All'apparir del vero ¶ Tu, misera, cadesti: e

O forse erra dal vero, ¶ Mirando all'altrui sorte

onde s'abbella il vero ¶ Sei tu, dolce pensiero

gentili inganni ¶ Soleami il vero aspetto ¶ Più sempre infievolir

ma tale ¶ D'amor vero e possente è il

suoi. Che se nel vero, ¶ Com'io per fermo

ad auro torni. ¶ Valor vero e virtù, modestia e

Fieno in perpetuo: al vero onor seguaci ¶ Calunnia, odio

Così ti spiacque il vero ¶ Dell'aspra sorte e

cose ¶ Fa stima al vero uguale. ¶ Magnanimo animale ¶ Non

pensando, ¶ Siccome è il vero, ed ordinata in pria

e tutti abbraccia ¶ Con vero amor, porgendo ¶ Valida e