parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli esordi, 1998

concordanze di «verso»

nautoretestoannoconcordanza
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1998
letto. Doveva essersi lanciato verso di me uno di
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1998
si muoveva tutta sfrangiata verso il campanello. ¶ “Ecco... ho
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istante dopo mi girai verso il cortile interno, perché
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altra volta gli occhi verso la ragazza. ¶ Guardavo con
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e muovere qualche passo verso l’armadio, a piedi
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ancora di andare volando verso il primo negozio che
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sospirare da qualche parte, verso sera, mentre salivo all
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po’ cavernosa mentre correvo verso la cassa, e la
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intende!» ¶ Stavo tutto girato verso la porta smerigliata, scorgevo
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mediatore fece un piccolo verso di gola, prima di
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girai ancora una volta verso il mediatore. ¶ «C’è
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giorni.» ¶ Continuavo a guardare verso la porta smerigliata. “Si
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ho finito!» disse andando verso il secchiaio, col suo
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gridai girando la testa verso il vice. ¶ Stava leggermente
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in tanto la testa verso il vice. ¶ «Lo vedi
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per parlare. ¶ Mi girai verso il vice, perché mi
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la testa di colpo, verso il vice. ¶ «Hai visto
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chiedevo al vice girandomi verso il sedile di fianco
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per tutto il viaggio verso lo specchietto retrovisore, guardava
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dalle scale, e poi verso la macchina ferma a
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sei ancora?» chiedevo girandomi verso l’altro sedile. ¶ Sentivo
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facendo?» ¶ «Piange.» ¶ Mi girai verso la portafinestra, passai in
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cadere sul pavimento. ¶ Guardavo verso la rampa, verso la
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Guardavo verso la rampa, verso la porta smerigliata, al
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vidi andare tutto piegato verso il rubinetto, dopo avere
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allungava anche i piedi verso la stufetta. ¶ «... potreste darmi
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Vedevo il vice spostarsi verso la porta, per poter
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piano e in silenzio verso Bindra. ¶ Il portone era
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borsetta. Si girava piangendo verso il secchiaio, se era
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era fuori si girava verso di me con un
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sue braccia. Andavamo avvinghiati verso la mia stanza, se
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un bel po’ girato verso la vetrata. ¶ «Non è
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scandalizzata. Tornavo a vederlo verso sera, mentre passavo di
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a guardare in silenzio verso quel torrente, si sentiva
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ghiacciato, mentre andavo slittando verso la zona del locale
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auto, alzai gli occhi verso la fila dei finestroni
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quella donna!” pensai correndo verso il portone del locale
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cuscino veniva un piccolo verso. Mi chinavo sul Gagà
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donna tornasse a svegliarmi, verso sera. ¶ Entrava accendendo di
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una slitta, mentre andavamo verso le zone più gelide
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con gli occhi sbarrati verso l’uomo, perché mi
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testa ancora più avanti, verso il letto. ¶ «Ma sei
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girò ancora una volta verso la vetrata. “Siete andati
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sosta del tardo pomeriggio, verso sera, quando il professore
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era girato di sbieco verso il caminetto. Non si
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tra loro sui balconi, verso sera. Uscivano assieme nel
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due soltanto. Mi giravo verso le grandi finestre della
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distanza nello spioncino. Tornava verso Lenin, sorrideva camminando verso
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per niente!» ¶ Guardai ancora verso la casa. Il cieco
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aspettiamo.» ¶ Allungai una mano verso il sedile posteriore, per
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di allungare la mano verso il campanello. ¶ La casa
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uno stretto sentiero lastricato, verso una casa bassa che
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aveva allungato una mano verso la figlia facendo il
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sigle, quanti nomi!» ¶ Andavo verso la porta, senza vedere
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alta, girando la testa verso la porta. «Gli sto
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fuori!» ¶ Riprendemmo a camminare verso la porticina d’uscita
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sussurrò all’improvviso, girandosi verso di me. «Gli dica
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già allungato il braccio verso lo scrocco, per aprirla
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silenziosa. ¶ Feci qualche passo verso la macchinina gialla, parcheggiata
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la testa sdegnosamente girata verso il parabrezza. ¶ «Mi dovete
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la sigaretta già accesa verso la chiazza abbacinante del
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che si andava spostando verso l’alto. Gli gridavamo
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cane pendeva sempre più verso il selciato, mentre il
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Sceglievo un punto qualsiasi verso cui guardare, uno spigolo
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Guardavo per un po’ verso Sonnolenza, che si era
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saliva a piccoli scatti verso l’alto. Bisognava trattenere
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cintura mosse un passo verso di me, e da
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tacchi, prima di ritirarsi verso la chiazza pulsante della
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volti che saltavano arrovesciati verso l’alto, e la
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si stava facendo largo verso il palco. Le loro
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guidatore emise un piccolo verso incontenibile, mentre la macchina
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grande bolla. Stava girata verso il guidatore, la cui
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strada si gettò sbilanciata verso il basso. La cabina
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stava accompagnando in silenzio verso la porta di una
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spalla mentre mi conduceva verso una stanza dalla porta
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bordi della via, fuggendo verso un nuovo punto di
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girai ancora una volta verso il campanello, avvicinai la
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chi correva a perdifiato verso la porta, per aprirmi
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respirare. ¶ Mossi qualche passo verso l’interno dell’unico
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un tratto. Mi girai verso l’interno della stanza
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caseggiati che salivano piano verso l’alto, piccoli pezzi
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suole che scendevano lentamente verso il primo piano. “Quanti
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decifrare, scendendo piano piano verso il pavimento. Ne toccavo
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1998
Era tornato di nuovo verso il portello del furgone
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1998
si girò a guardare verso la bocca del portone
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uomo alzò gli occhi verso di me, smise all
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ci arrivi senza preavviso, verso sera, e la gente
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secchiaio, la mattina. Camminavo verso la finestra tenendo i
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i piedi tutti girati verso l’alto per bagnarmi
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cominciava già a incontrare verso la fine una certa
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mentre stavo già ritornando verso il portone della sede
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mi ributtava sempre più verso l’alto per il
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la testa in corsa, verso l’alto, per leggere
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1998
il foglio degli indirizzi verso una piccola traversa. ¶ “Ecco
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mi dicevo ritornando piano verso la sede, nelle vie
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notte. Mi avviavo barcollando verso il letto. Mi fermavo
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istante. Riprese a spostarsi verso la ringhiera di marmo
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fece un passo svogliato verso l’altra macchina, che
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dietro spalancate. Salivano rimpicciolite verso l’alto, come due
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posto di guida, girandosi verso di me. ¶ Mi tirai
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1998
a salire di nuovo, verso qualche piccola frazione che
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notte... Riprendiamo a spostarci verso nuovi paesi che sembrano
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impolverato, scendendo senza parlare verso il raccordo autostradale. ¶ Ma
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girava con aria annoiata verso la cornice. ¶ «E anche
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Si girava tutto allarmato verso il parabrezza, non ne
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si girava a guardare verso la piccola fila di
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1998
cominciava a scendere piano verso i valichi. I bordi
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stessa, si sfilava. Scendevo verso il lago da solo
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un segmento rovesciato, correva verso il parabrezza invece che
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il parabrezza invece che verso le mie labbra. Aspiravo
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la mano già sollevata verso il campanello, perché all
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mi avviavo a piedi verso il paese vicino, entravo
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asciutta. Filavano tutti assieme verso una zona diversa del
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dei calci. ¶ Mi girai verso il prefabbricato. ¶ «Forza, si
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per guardarmi, ritornava piano verso il Centro. ¶ Si era
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a girarsi per guardare verso il baldacchino, ma il
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diverso, inaspettato. ¶ Mi girai verso l’uomo. ¶ «Ma di
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si sollevava di colpo verso l’alto. ¶ «A voi
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parapetto scattava di colpo verso l’alto, restava appeso
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le loro bocche vocianti verso l’alto. ¶ Arrivavamo fino
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un po’ di tempo verso Slandia. Guardavo la sua
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fuggire disordinatamente, in silenzio, verso l’imbocco della via
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da una certa distanza verso quella cosa, che stava
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mano scattò, dal basso verso l’alto. ¶ La vidi
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risvegliava con un piccolo verso, all’improvviso. ¶ «Questo veramente
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conduceva a piccoli passi verso la portiera spalancata della
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Mi girai di nuovo verso la porticina a vetri
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contattarlo!» ¶ Alzai gli occhi verso la porta. ¶ «Lo vedi
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riportava a piccoli passi verso la parte centrale della
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Li vedevo ritornare appaiati verso il luogo dove con
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cane srotolava la lingua verso l’operaio dalla faccia
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una parte. “Stiamo correndo verso i poli magnetici terrestri
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uno dei posti girati verso il sole. L’aereo
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lungo nell’oscurità, andava verso zone del cosmo ancora
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Mi girai di nuovo verso l’acciottolato deserto della
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Poi tornavo a gridare verso lo slargo deserto della
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finire?” mi chiesi guardando verso i cornicioni più alti
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stavano già correndo allacciati verso il centro della piazza
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perché ci stiamo portando verso paesi nuovi e più
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e più lontani ancora, verso province nuove...” Niente da
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in tasca!» ¶ Mi girai verso il cieco, dentro la
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quasi a fermarmi, spostandomi verso il centro della strada
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dissi riprendendo ad andare verso una zona di strade
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cieco era ancora girato verso il parabrezza, si vedeva
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imbottitura. ¶ Alzai gli occhi verso la vecchia costruzione, ma
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coi parenti. Guardavano tutti verso la vecchia costruzione, si
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non guardava già più verso di me. Aveva tolto
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costruzione. Provai a camminare verso la piscina, ai cui
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stessero neanche più guardando verso il vetro della finestra
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con la faccia girata verso l’alto, per seguire
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con la mano, muovendomi verso la nuova costruzione. Stavo
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arrovesciava nelle improvvise cabrate verso l’alto, senza battere
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aliante cominciò a virare verso la valle e molti
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parole...” mi dicevo andando verso la chiesa “quando una
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mani senza guanti. Correva verso l’officina, con gli
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con la sola testa verso il Gatto, scorgevo il
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grandi. ¶ Si girò infine verso di noi, che stavamo
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incamminarsi col padre priore verso il refettorio, ci fece
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guardare ancora una volta verso il Cavatappi, che ora
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si girò all’improvviso verso di me, smettendo di
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confessioni, girarsi a tratti verso di me, mentre stava
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Il Cavatappi s’incamminò verso la vecchia costruzione, dove
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stavamo incamminandoci di nuovo verso la sala studio, quando
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studio. Non guardavo più verso il banco del Gatto
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testa un po’ viola verso il proprio banco. Mi
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tra le mani, girato verso le lunghe tavolate tutte
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venendo quasi di corsa verso di me. ¶ Mi tolse
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si avviò di nuovo verso il suo posto, in
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silenzio. Eravamo già incamminati verso la chiesa per il
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sui tornanti, mentre correva verso l’arcivescovado. Rientrava un
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pomeriggio già tutto inclinato verso la vigilia. Erano entrati
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la ringhiera di marmo, verso il refettorio. Neppure salendo
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che si stava dirigendo verso il suo vecchio posto
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con fatica, camminava già verso la nuova costruzione mentre
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a salire le scale verso il dormitorio, prima di
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nel buio, a dirigersi verso la vecchia costruzione per
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leggermente, non guardavo neppure verso il Gatto, anche lui
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Stavamo ormai camminando allineati verso la zona più aperta
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Gatto si era girato verso i gradini, dopo avere
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Si allargava sempre più verso il centro, dove il
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cotta. Non guardavo più verso il Gatto, le sue
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chierica. Si stava girando verso uno dei lati dell
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era girato di nuovo verso le tovaglie inamidate dell
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un annuncio...» sorrise guardando verso le tavolate improvvisamente silenziose
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entrarci. ¶ Evitava di guardare verso di me, mentre tutti
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di colpo dal basso verso l’alto, trasparente. Una
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dal lettuccio, si diresse verso la porta senza neppure
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stesso momento lo sguardo verso la chiesa, passando con
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tastiere. ¶ Allungai una mano verso il mantice, provai ad
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si girava a tratti verso di me continuando a
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era adesso tutto girato verso di me, mi fissava
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arrovesciava nelle impennate improvvise verso l’alto. Scorgevo i
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Gli ospiti si avviarono verso lo zoccolo di vetro
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sbirciare per un istante verso la bifora della piccionaia
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La Dea stava correndo verso il primo piano della
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ormai illuminato. Saliva enormemente verso l’alto quando Turchina
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si lanciò lo stesso verso la porta, senza neppure
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corsa attraverso il cortile, verso la massa in fiamme
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1998
si fosse contemporaneamente spinto verso l’alto staccandosi con
200
1998
sue quattro gambine girate verso il soffitto. Stavo già
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1998
la testa tutta girata verso l’alto, ma coglievo
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fuggire smuovendo la ghiaia, verso il parco. Scaturivano dalla
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1998
Mi girai a guardare verso l’alto, mi pareva
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lingue si allargavano tendendo verso la grande fiamma centrale
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1998
fiamme, sporgeva il muso verso la radice sempre più
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bruciacchiato, e a fuggire verso le zone più lontane
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1998
fioriti. Li vedevo fuggire verso l’orto con quei
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1998
la stava già trascinando verso l’automobile parcheggiata in
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1998
fiamme. Salivano a morsi verso l’alto, friggevano e
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ciascuno scordasse il proprio verso o lo scambiasse con
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1998
parco, si era girata verso di me con la
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1998
tutta illuminata, e girarsi verso di me afferrandosi con
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1998
spettatori. Qualcuno camminava già verso la villa, ma si
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1998
e camminare di nuovo verso la villa con le
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1998
faceva volare tutta sgranata verso l’alto. La punta
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1998
a due a due verso la villa. I miei
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1998
con una sola mano, verso la serra spenta e
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1998
ci stavamo già spostando verso l’arco del portone
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almeno un’ultima volta verso la fiera rampante dello
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1998
passi che sciamavano piano verso il refettorio. Ero rimasto
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1998
letto. Guardavano con curiosità verso di me, prima di
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1998
per girarmi di nuovo verso il Gatto, quando qualcosa
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1998
con la testa girata verso il letto vuoto dell
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1998
con la testa girata verso il comodino, sul quale
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1998
tenere gli occhi semichiusi verso il soffitto tutto buio
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1998
Guardai fuori dai finestroni, verso il tiro al piattello
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Mi incamminai piano piano verso il refettorio e, mentre
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1998
intero refettorio. ¶ Mi avviai verso la chiesa. Sentivo che
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1998
soffi la spingesse concentricamente verso di me, me la
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1998
di spingere la pallina verso di me, mentre avvenivano
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1998
ringhiera di marmo scendendo verso il refettorio. In fondo
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1998
delle sue scarpe girate verso l’alto non ne
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1998
altro modo la strada verso la propria celletta assolutamente
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1998
con gli occhi girati verso la sua testa, vedevo
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1998
pallina rotolare pian piano verso il Gatto, che forse
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1998
si sgranava subito dopo verso il centro. Il brusio
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1998
correre più in fretta verso la piscina. ¶ Ma pareva
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1998
terreno, puntava senza fretta verso uno dei due finestroni
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1998
a guardare con stupore, verso il cancello che però
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1998
quel momento, e poi verso le poche panchine sotto
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1998
che tornavo a guardare verso l’altra stanza vedevo
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1998
poi tornò di nuovo verso il letto, tutto vestito
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1998
Turchina era dovuta fuggire verso una zona inaccessibile del
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1998
con la fronte aggrottata verso il parco, dove molti
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1998
sue pietre sconnesse, diretti verso il punto più alto
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1998
braccio, mentre li riportava verso il cortile. Lenìn corse
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1998
po’ staccati dagli altri, verso il viale. Ma, passando
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1998
scuderie, scartarono all’improvviso verso la porta spalancata. Erano
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1998
già alle loro spalle verso la volta del portone
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1998
spazio, guardava ogni tanto verso la serra fragorosa. Era
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1998
i suoi passi diretti verso il cucinone del pianterreno
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1998
Ma, invece di dirigersi verso il portone a volta
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1998
nel cortile e puntò verso il parco. C’erano
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1998
villa. Bortolana era corso verso le cassette accatastate contro
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1998
piombavano per un po’ verso terra prima di ricordarsi
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1998
sul suo sfondo, spostandosi verso lo zoccolo di vetro
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1998
sostenerle, girò gli occhi verso la villa e verso
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1998
verso la villa e verso il parco, prima di
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1998
mentre la Dirce correva verso casa, era già arrivata
260
1998
serra e si diresse verso di me, che stavo
261
1998
priore cominciò a spostarsi verso il più vicino dei
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1998
lontano. ¶ Girai gli occhi verso la piccionaia. ¶ Perfettamente visibili
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1998
padre priore si girò verso di me, che stavo
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1998
camminando sopra la ghiaia verso la volta del portone
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1998
di più le braccia verso l’alto, la sua
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1998
sulle spalle tutte girate verso l’alto, coglievo mille
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1998
volto che sfuggiva angolata verso l’alto. Sopra la
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1998
diresse a piccoli passi verso la sua casa, continuando
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1998
gruppi su un triciclo, verso un treno merci che
270
1998
scansarli, continuando a filare verso la massa traballante. Lenìn
271
1998
Pesca girava la testa verso l’alto per tutta
272
1998
svoltare prima del tempo verso il centro del parco
273
1998
e poi a girare verso la casetta dei fagiani
274
1998
stava per caso guardando verso il parco dalle finestre
275
1998
fanale, qualcosa fuggiva fiammeggiando verso le zone più buie
276
1998
scompariva più velocemente ancora verso il cortile e la
277
1998
suola dello stivale, camminando verso il cortile con il
278
1998
scattava di nuovo pneumaticamente verso l’alto. Bortolana saliva
279
1998
ginocchio. Risaliva di nuovo verso il volto, la vedevo
280
1998
poi strapiombava all’improvviso verso il basso. Non mi
281
1998
imbocco del cunicolo, guardando verso l’alto, mi accorsi
282
1998
i piedi. Mi diressi verso la legnaia, per vedere
283
1998
più, non guardava neanche verso il cielo. Non si
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1998
delle bifore, guardavano atterriti verso il cielo. Dai loro
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1998
girare tutti gli occhi verso la volta del portone
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1998
confluendo da ogni lato verso il centro fumante del
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camminavano coi loro bastoni verso la parte centrale del
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po’ traballanti sulla ghiaia, verso la Dea che era
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mentre sollevava gli alettoni verso il pedale della messa
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Mi stavo già incamminando verso il parco, mentre il
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ancora umidi di rugiada, verso la figurina femminile in
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quel momento ero girato verso il parco. Nella legnaia
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si stava dirigendo proprio verso di me. ¶ Era ferma
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rientranza. Girai la testa verso l’alto, posando il
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Mi giravo ogni tanto verso il basso, per controllare
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la Dirce. ¶ Stavo tornando verso la ghiacciaia quando un
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Vedevo qualche mano allungarsi verso il suo tronco, sfiorarne
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fuggire da ogni lato verso la porta della serra
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modi, trasportando la corrente verso ogni punto di quel
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stava portando di corsa verso la zona della montagnola
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si dispersero di nuovo verso zone diverse del parco
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assonnata. Stavo già camminando verso la scaletta che portava
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ballare. ¶ Girai la testa verso un angolo del viale
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avevano cominciato a guardare verso il cielo. La callista
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corse fuori dalla legnaia, verso la casetta dei fagiani
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cortile. ¶ Alzai la testa verso il cielo, che aveva
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sue spalle. Stava correndo verso la porta delle scuderie
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di riprendere il volo verso altre piccionaie di Ducale
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bifora, con uno strano verso nasale che ripeteva più
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volto seminascosto dalla veletta, verso la villa le cui
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quando allungavo le braccia verso il piatto. Vedevo, nella
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di tanto in tanto verso le finestre. Con la
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Scendevo a mia volta verso il parco, mentre gli
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in libertà. Filavano intruppati verso la porta della legnaia
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era parso che qualche verso si fosse interrotto all
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da tutte le parti verso tutti i punti. ¶ Ancora
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sospingeva i tre figli verso il fondo lucente del
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correre troppo in fretta verso le zone più basse
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fingendo indifferenza. ¶ Mi girai verso la villa. A una
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camminavo senza quasi fiatare verso la porta tutta vibrante
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parte. Stavo adesso girato verso la casa di Lenìn
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giri sempre più fitti verso la radice. ¶ Quando arrivai
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luce spenta. Mi diressi verso la mia stanza. Al
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pausa della conversazione. Guardai verso la casa di Lenìn
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altro mobile. Mi girai verso gli angoli più bui
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Quando tornai a guardare verso il letto la Pesca
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lettone e tutta girata verso di me per illuminarmi
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parevano salire tutti insieme verso l’alto. Bagliori improvvisi
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attiravano i miei occhi verso punti sempre diversi del
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noi stessi per risalire verso la zona lontana dei
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aveva ripreso a sprofondare verso la zona della torcia
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dell’Albino, che risaliva verso i cuscini sorridendo in
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dopo scompariva di nuovo verso zone ancora più lontane
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la testa tutta girata verso il vano della porta
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di nuovo la testa verso l’altra stanza. Lenìn
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Mi girai di nuovo verso lo squarcio del soffitto
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alle scarpe luccicanti. ¶ Scendendo verso la chiesa, bisognava camminare
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nuovo l’angolo, dirigendomi verso lo stanzone a pianterreno
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Gatto correva ogni tanto verso le sbarre del cancello
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Il Gatto si avviò verso il cancello. La sua
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apertura cominciava a ruotare verso il refettorio, riuscivo a
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gradi, emetteva uno strano verso gutturale, indecifrabile, che non
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gli schettini, mi diressi verso una zona diversa del
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da ogni lato. Guardando verso la parte di cancellata
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a sé per guidarlo verso la propria camerata. Ma
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il Gatto si diresse verso il fondo della camerata
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avviò con gli altri verso lo stanzone degli abbeveratoi
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Lo scorgevo mentre, girato verso i banchi, seguivo il
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che ognuno fosse avviato verso la propria camerata. Invece
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ritornò con un piccolo verso contro il Gatto. Non
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di lavarsi e ritornavano verso la camerata con la
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di gradini, emettendo un verso interminabile, leggero, che prima
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per un braccio, trascinandoli verso la porta. ¶ Lasciarono così
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quinta. Turibolavo piano, camminando verso i gradini dell’altare
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di tanto in tanto verso il basso, provava una
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grande ostia, un piccolo verso sfuggito a chi serviva
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notte. ¶ Abbassai gli occhi verso il declivio della collina
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voluto alzarmi e correre verso le zone più illuminate
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nel dormitorio semibuio. Andavano verso lo stanzone degli abbeveratoi
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un’intera formazione lanciata verso la rete avversaria doveva
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con grida di vittoria verso la rete avversaria simbolicamente
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mi incamminavo col foglio verso il mio banco, ecco
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passò accanto di nuovo, verso sera, mentre raggiungevamo il
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a camminare in silenzio verso il refettorio. ¶ Mi mossi
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stava girando la testa verso di me, continuando a
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dal guardare ogni tanto verso il Gatto. Stava tutto
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senza girare la testa verso il Gatto che si
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per ritornare nella penombra verso il proprio letto, e
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tutto, giravo la testa verso il letto del Gatto
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dell’inginocchiatoio, m’incamminai verso l’uscita, senza respirare
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un trasferimento di suoni verso il piano di sopra
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sua grande testa arrugginita verso le pareti intonacate di
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si slanciava di nuovo verso il centro dello stanzone
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seguirlo con la patena verso la prima fila degli
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a trasportarli sulle braccia, verso le lunghe tavolate. Tornai
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in un unico giro verso le lunghe tavolate, quando
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che attraversava dal basso verso l’alto tutto lo
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teste erano adesso girate verso il Nervo, che era
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dal fragore, correva già verso di lui con la
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condurlo a piccoli passi verso la vecchia costruzione. ¶ Mi
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di mani. ¶ Mi girai verso la bocca del cortile
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a terra. Ora camminavo verso la vecchia costruzione, e
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e sorrideva. ¶ C’incamminammo verso il refettorio. Il Nervo
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Ci stavamo dirigendo tutti verso la motocicletta, ma il
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verso Lenin, sorrideva camminando verso di lui con la
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vedevo passare, ritornare. Camminava verso la carrozzella come dentro
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La camerierina andava sorridendo verso la carrozzella, le sue
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in guardia!” Si girò verso la grande vetrata, verso
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verso la grande vetrata, verso il parco. Lo scalone
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sembrava guardare perfettamente tranquillo verso lo spioncino. Ma solo
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capisco bene...” ¶ Ci girammo verso la porta, perché stava
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andare a piccoli passi verso la chiazza mezzo disciolta
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accendevano verande e balconi, verso sera. Vedevo gli ospiti
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codici, delle tabelle, andare verso l’avventura dell’interpretazione
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sembrava guardare a lungo verso il camino. “Chissà se
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istante, quando lui guardava verso il camino annerito e
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già impregnata. Non guardavo verso Anastasia, intravedevo solo l
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dolciastro, esagerato. Mi giravo verso il Gagà con gli
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neanche più quel piccolo verso venire dal cuscino. ¶ Eppure
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gridare la donna. ¶ Corse verso un sacchetto tutto bagnato
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come se stessi correndo verso la porta di quella
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gridò mentre volavo già verso la porta, e poi
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fuochi!” mi dicevo correndo verso il pianterreno senza neanche
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volta!” ¶ Mossi qualche passo verso il bidone delle immondizie
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fece girare la testa verso il balconcino dell’ultimo
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mie scarpe, mentre correvo verso l’ultimo piano. Sentivo
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sbarrati, non fiatava. ¶ Corsi verso la stanza da letto
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sbarrati, ripresi a correre verso la sala, il portone
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arrivate?» ¶ Si era girato verso il ripostiglio, aveva preso
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sonno. “Proverò a tornare verso quelle zone lontane, di
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tornante. ¶ La macchina planava verso lo specchio d’acqua
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barba crepitare. Mi girai verso il parabrezza, vedevo appena
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mi chiesi, perché correva verso i fari dell’auto
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con gli occhi sbarrati verso lo specchietto, quando i
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di auto che avanzava verso la gabbiola di vetro
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passamontagna. Lo vedevo venire verso la branda, molto tempo
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dirigevo a mia volta verso l’unico locale fumoso
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una per una. Andava verso la finestrella, restava a
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per mangiare. Mi giravo verso l’uomo con la
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stretti marciapiedi, mentre ritornavamo verso il rifugio, sparpagliati. Sentivo
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girato ancora un po’ verso il soffitto, sentivo il
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masticare. ¶ Feci un piccolo verso, mi arrestai. ¶ Veniva un
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deserto, riordinato. ¶ Mi riaccompagnava verso il portoncino d’uscita
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di un paesino sperduto, verso sera. ¶ «Mah... si potrebbe
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andavo stropicciandomi gli occhi verso un’altra zona. Accostavo
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volta!» ¶ Stavano tutti girati verso il fondo, si sentivano
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un pezzo!» ¶ Mi girai verso il fondo. L’uomo
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lasciava sfuggire un piccolo verso improvviso, emozionato. Scorgevo le
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si spostava quasi correndo verso l’uscita. La sentivo
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la folla. ¶ «Via, via! Verso la piazza!» sentii ridere
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lo sa!» ¶ Stava andando verso la porta, sentivo già
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vento. ¶ Tornai a girarmi verso la stanza, dopo un
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con gli occhi sbarrati verso la porta. “Starà sollevando
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un po’ il collo verso il vetro, leggevo i
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mia torre fuggivano prospetticamente verso il fondo del lontano
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del cortile, mentre andavo verso il contenitore per la
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in punta di piedi verso le porte a vetri
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la biro. ¶ Mi girai verso la porta d’ingresso
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straccio, provai ad andare verso la porta. ¶ Girai senza
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correndo la porta, puntai verso l’apparecchio tra quelle
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editore si era girato verso le finestre della torre
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crollato...” si scusa andando verso la macchina del caffè
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ora è passato!” ¶ Tornai verso la cabina di colpo
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Allungava la sua manina verso il piatto traboccante di
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fennec!” Continuavo ad andare verso zone più illuminate, più
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a pezzi!» Stavo girato verso il vetro della cabina
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senza fiatare la mano verso il campanello. Sentivo le
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correndo mentre mi dirigevo verso la bocca dell’ascensore
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provavo a dire andando verso la porta. Mi fermava
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ultima volta!» dicevo andando verso il corridoio senza neanche
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cena. Cominciavo a spostarmi verso gli stradoni ovattati, vedevo
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sfuocava. ¶ Mossi qualche passo verso la porta dell’editore
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più...» ¶ Si stava spostando verso la porta, andava indietro
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d’un tratto. ¶ Guardavo verso la porta, verso il
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Guardavo verso la porta, verso il corridoio. ¶ «Si può
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molto lontano, mentre tornavo verso le torri o ripartivo
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dell’autista che andava verso la sua corriera dalle
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più gonfie di cibo verso la tua porticina, la
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dentro?» si chiedeva andando verso la porta, con le
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ancora insanguinato...” ¶ Mi spostavo verso qualche strada più grande
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forte, a profumare. Correvo verso la porta, andavo a
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sul pavimento mentre andavo verso la porta, non fiatavo
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riprese. ¶ Allungai la mano verso la porta, sentivo il
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il giorno dopo. Correvo verso la porta. «Allora vado
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pezzo di pane avanzato verso la pattumiera. «Lo inzuppo
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provavo a dire andando verso la porta. ¶ Mi fissava
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le mani, mentre andavamo verso lo scooter parcheggiato a
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contro lo schienale. ¶ Tornavo verso le torri. Issavo lo
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andavamo senza parlare. Tornavo verso le torri, sentivo le
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cavalletto, facevo qualche passo verso le torri. Mi arrestavo
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andai senza fare rumore verso la mia porta. ¶ Feci
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vederci?” ¶ Feci qualche passo verso lo scooter, misi in
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si riusciva a guardare verso le posate e i
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posate e i bicchieri, verso le tovaglie. ¶ “E c
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Si erano girati tutti verso Aleksandr Puškin, che era
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suo posto, sta andando verso la cucina con Käthchen
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Mi girai di nuovo verso la Pesca, scorgevo appena
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colpo, nella mano...” ¶ Guardavo verso la Pesca, che stava
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figura intera mentre cammina verso la porta della cucina
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comete...” ¶ Feci qualche passo verso il balcone, provai ad
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girarmi per qualche istante, verso quell’invitato che stava
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se non sembra guardare verso di me, sembrerebbe guardare
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suoi occhi era girato verso Cervantes che ballava con
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occhio è ancora puntato verso l’altro lato di
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luce...” ¶ Provavo a guardare verso la Pesca, mentre socchiudeva
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ad allungare la mano verso l’interruttore, a sbadigliare
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Finalmente...» ¶ Feci qualche passo verso di lui. ¶ «No, no
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era girato a compasso, verso la mia testa. ¶ «“E
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scardinati, volando a capofitto verso il selciato, a bocca