Paolo Cognetti, Il ragazzo selvatico, 2013

miei quadri, il mio vino, i miei ricordi”. ¶ Immagino

e sardine, bottiglioni di vino, una camicia ridotta a

riempii una borraccia di vino, presi il sacco a

boccone un sorso di vino. Alle dieci, calato il

Restai a finire il vino guardandola bruciare. ¶ In quella

il sapore aspro del vino, e sotto la schiena

mi disse stappando il vino, quando provai a spiegargli

e un bottiglione di vino. Una sera arrivò con

un’altra bottiglia di vino. E naturalmente imparai a

strizza una bottiglia di vino). E rimandavo la partenza

pelo, una borraccia di vino e le scatolette che

e un po’ di vino sarebbero stati il menu

pane e bevendo il vino a piccoli sorsi. Invece

passava dal caffè al vino allungato con acqua, oppure

e un bicchiere di vino, poi tornava in cucina

nascondiglio temporaneo. Anche il vino aiutava, finché non diventava

con il sole, il vino bianco, il pesce, i

scarpe, treni, morose e vino facevano parte di noi

d’alpeggio, zucchero e vino rosso, un intruglio infernale

intingendole nel sale, col vino rosso. ¶ Saranno state le

sceso quando finiva il vino. Molto divertente, ma avevo

imbarazzo, una bottiglia di vino a testa e il