Gian Pietro Lucini, Nuove revolverate, 1913

ma involse tutte queste virtú in un suo fare

per rendersi capace di virtú e di nobili imprese

il riconoscimento della nostra virtú. Il nemico abolito non

accresce anche la sua virtú di mecenate. Non ch

ridestar le vostre marcie virtú. ¶ Son io dunque ed

avvelenata, ¶ dispensatrice di atroci virtú". ¶ Favoletta carnascialesca ¶ sopra la

a Dio per le virtú del principale, ¶ che sono

raggiar della sua grande virtú. ¶ Madonna Giustizia sospira e

farsi piú. ¶ La nobile virtú vuol che le cose

immense e plebee sue virtú; ¶ insegna la casella preordinata

satelliti orbi d'ogni virtú: ¶ son false lune senza

ad insegnarvi ¶ codeste pure virtú vichiane. ¶ Torna a ballare

chiome e non altra virtú; ¶ tale Giovanottini, ricamate, ¶ sull

di pretesa e di virtú? ¶ Hanno intonato per la

con eloquio sublime ¶ alle virtú marchiane ¶ di prete Vanni

per le piú sode virtú attuali, ¶ rimpastiamo dal fango

sicure e perfette primiere virtú. ¶ Notte, son tuo: spegni

tra le stinte sete, ¶ virtú che non fosti mai

promiscui. ¶ Riconosco le vostre virtú ¶ palesi, liquide e familiari

palesi, liquide e familiari: ¶ virtú che vi fanno cucire

per rattoparne li sdrusci: ¶ virtú che vi appartano a

Canzone, ¶ colle tue fortunate virtú! ¶ Sono Chaunard, Tu sei

Camera del Lavoro; ¶ quanta virtú, che sacrificio, quanta prudenza

di moda di madonna Virtú; quand'Ella gira a

giú, ¶ igienico sistema di virtú: ¶ dove, la fonte torbida

assassinati, per le stesse virtú; ¶ splendore dell'ingegno, ¶ potenza