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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giacomo Leopardi, Canti, 1837

concordanze di «voce»

nautoretestoannoconcordanza
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al passeggere ¶ Con indistinta voce ¶ Narrin siccome tutta quella
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il baleno? ¶ Qual può voce mortal celeste cosa ¶ Agguagliar
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oltraggi e la nefanda ¶ Voce di libertà che ne
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orecchi e sì frequente, ¶ Voce antica de' nostri, ¶ Muta
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viso e la gioconda voce, ¶ Garzon bennato, apprendi, ¶ E
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dissueto orecchio ¶ Della materna voce il suono accoglie? ¶ Già
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occhio indarno aperto, ¶ La voce ad ascoltar, se ne
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ch'ultima fosse; ¶ La voce, ch'altro il cielo
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togliea. ¶ Quante volte plebea voce percosse ¶ Il dubitoso orecchio
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mi discese ¶ La cara voce al core, e de
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mi serrava ¶ Ad ogni voce il core, a ogni
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Infinito silenzio a questa voce ¶ Vo comparando: e mi
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nelle fauci stava ¶ La voce, al guardo traballava il
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Né farfalla ronzar, né voce o moto ¶ Da presso
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e con la rauca voce ¶ E col funereo ceffo
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occhi, ¶ Né la tua voce udrò! Dimmi: ma pria
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tua soglia, ¶ A quella voce angelica, all'aspetto ¶ Di
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al suon della tua voce, ¶ Ed alla man veloce
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non odo ¶ La tua voce sonar, siccome un giorno
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mano o con la voce adopra ¶ In chi l
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profano orecchio ¶ Quasi comica voce, o come un suono
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De' cani era la voce e della gente; ¶ Quand
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uman seme. ¶ Ma questa voce in petto ¶ Raccolgon pochi