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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vincenzo Monti, Iliade [traduzione da Omero], 1810

concordanze di «voce»

nautoretestoannoconcordanza
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1810
l'aita e della voce ¶ a me tu pria
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e Crise alzando ¶ colla voce la man, fe' questo
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sonno, e la divina ¶ voce d'intorno gli susurra
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Eterni; ¶ quando con chiara voce i banditori ¶ per comando
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riconobbe ¶ l'eroe la voce, e via gittato il
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schiamazzando allora ¶ colla stridula voce lacerava ¶ anche il duce
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pone. ¶ Degli araldi la voce alla rassegna ¶ chiami sul
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né dieci ¶ bocche, né voce pur di ferreo petto
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l'apparenza e la voce. Era Polìte ¶ di Prìamo
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Ettorre della Dea la voce, ¶ e di subito sciolse
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che forte alzando ¶ la voce Agamennón: Cessate, ei grida
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torre seduti, con sommessa ¶ voce tra lor venìan dicendo
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emise ¶ la sua gran voce, e simili a dirotta
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Agamennón, levando ¶ e la voce e le man, supplice
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ne vede, ei colla voce ¶ fortemente gl'incuora, e
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sì cheta, che di voce priva ¶ la diresti al
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il grido né la voce, ¶ ma di lingue un
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i Teucri ¶ con gran voce gridò: Fermo tenete, ¶ valorosi
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vien manco ¶ la tua voce, potrìan per caso istrano
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core ¶ Sarpedonte, e con voce lamentosa: ¶ Generoso Prïamide, dicea
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forma ¶ di Stèntore che voce avea di ferro, ¶ e
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confortando, gridava ad alta voce: ¶ Magnanimi Troiani, e voi
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dice degli Dei la voce. ¶ Esultò di letizia all
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o supplicate ad alta voce ancora, ¶ se sì vi
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il Tidìde ¶ alfin la voce; e, Niun di Pari
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parte mandar potea la voce ¶ fin d'Aiace e
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spingea ciascuno ¶ con alta voce le preghiere al cielo
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suo dolce amico ¶ alla voce obbedì. Su l'ignee
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senil fianco, e in voce ¶ supplicante del talamo picchiando
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che di tibie la voce e di sampogne ¶ e
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di passar leva la voce, ¶ raccomanda le veglie, ognun
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sapiente Ulisse ¶ elevando la voce: e a lui quel
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1810
intorno mandar potea la voce ¶ fin d'Aiace e
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lido. ¶ Alza Atride la voce, e a tutti impone
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cruccioso elevando alto la voce, ¶ Prenci, amici, gridava, e
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i compagni ad alta voce ¶ chiamò. Tre volte a
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il giorno, la sonora voce ¶ de' banditor chiamò tutti
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ei repente ¶ la terribile voce, ed, Accorrete, ¶ grida, o
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sembianza ¶ e la gran voce, raccendea Nettunno ¶ gli argolici
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il volto e la voce di Toante ¶ d'Andrèmone
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udita dell'eroe la voce, ¶ alla volta correan del
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e Agamennóne ¶ elevando la voce: O degli Achei ¶ inclita
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e l'ardir. Mia voce adunque udite. ¶ Le navi
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coll'aspetto e colla voce. ¶ Piacque il consiglio, e
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la fortezza a quella voce, ¶ e il desìo di
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udita del Dio la voce, Ettorre ¶ move rapidi i
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nume darammi che mia voce il tocchi; ¶ degli amici
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il consobrino, alzò la voce, e i suoi ¶ animando
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al cielo ¶ la sua voce giugnea sempre gridando ¶ terribilmente
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sempre alzava la terribil voce: ¶ Dànai di Marte alunni
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né d'Atride ¶ la voce ascolto io più dall
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Glauco, ¶ dell'amico alla voce il cor compunto ¶ di
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mi son io, la voce udire. ¶ Di che grave
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minacciollo irato ¶ con fiera voce il saettante iddio: ¶ Addietro
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si diede, ¶ e la voce sonora e la sembianza
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trarlo, e con orrenda voce ¶ i Troiani chiamò: tre
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arresta, ¶ e con gran voce tuttavia pur grida, ¶ né
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d'Achille era la voce. ¶ N'udiro i Teucri
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favellar tutte a una voce ¶ dicean ricca di molto
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il gran fabbro e voce e vita ¶ e vigor
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percossa corda ¶ con sottil voce rispondeagli, e quelli ¶ con
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il lido ¶ l'orrenda voce intanto alza il Pelìde
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cotanto tumulto, ove la voce ¶ la più sonora verrìa
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Agamennóne; ¶ e Taltibio di voce a un Dio simìle
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pugna, e con tremenda ¶ voce ai paterni corridor sì
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correndo, infiamma a tutta voce i Teucri. ¶ Così l
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renda degli Dei la voce, ¶ temerà nel veder venirsi
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Udì del Dio la voce, e sbigottito ¶ nella turba
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s'infoca, e in voce dolorosa esclama: ¶ Vulcano, al
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e chiamava a tutta voce ¶ l'amato figlio supplicando
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volto, ¶ e a gran voce Dëìfobo chiamando, ¶ una picca
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ma non offese ¶ della voce le vie, sì che
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Dell'onoranda suocera la voce ¶ mi percuote l'orecchio
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occhi simìle e nella voce, ¶ nella statura, nelle vesti
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1810
pianto, s'arrestò la voce, ¶ e Dïomede il trapassò
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i destrieri alla sua voce ¶ doppiaro il corso, e
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auriga, che venìa, la voce, ¶ lo conobbe, e distinse
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e ritto alza la voce: ¶ Sorga chi al premio
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Or tu la supplicante ¶ voce innalza all'idèo Giove
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supplice così sciolse la voce: ¶ Divino Achille, ti rammenta
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1810
d'Ecùba in questa voce: ¶ O de' miei figli