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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Svevo, La coscienza di Zeno, 1923

concordanze di «voce»

nautoretestoannoconcordanza
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Una delle figure, dalla voce un po' roca, era
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visto perché ad alta voce chiamò: ¶ - Maria! ¶ La mamma
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mossi. ¶ Mio padre con voce bassa si lamentò: ¶ - Io
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mi sfuggono. ¶ Pure a voce bassa, ma che tradiva
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rossa e gridò con voce stridula: ¶ - Io farò il
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Urlò con la sua voce stridula: - Non s'aspetti
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mio udito dalla sua voce stridula, rivolgevo di proposito
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poi mossa con una voce sempre più soave perché
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altro? ¶ Sempre a bassa voce essa ammise di crederlo
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chiamò Maria con la voce. Quand'essa venne, egli
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terribile. Aveva alzata la voce e voleva spiegazioni. I
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feci mettendo nella mia voce anche un tono di
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gliel'impedii mentre a voce alta e imperiosa gli
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occorre professare ad alta voce per averne il conforto
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costretto, compostamente e con voce un poco più dolce
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sempre con la sua voce [83] seria, aliena da ogni
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ad osservarmi, a gran voce si diede ad esprimere
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elessi la fanciulla dalla voce tanto grave e dalla
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mi diceva abbassando la voce in modo da non
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con Ada. Perciò con voce tremante domandai: ¶ - Mi dica
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evidente nel suono della voce, disse: ¶ - Dovrebbe per qualche
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di alzare presto la voce. Essa credeva di aver
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bestialità, con quella sua voce da pecora... ¶ - Anche la
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pecora... ¶ - Anche la sua voce! - ancora Ada rise guardandomi
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ed aveva anche una voce strana. Ne avevo fatta
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granatiere e avesse la voce virile e che la
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me. ¶ Fui salutato dalla voce di Ada che nell
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tavolino echeggiò un'altra voce, di Alberta o forse
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domandai per sentirne la voce: ¶ - Aveste già qualche comunicazione
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Ada! - dissi a bassa voce e avvicinando la mia
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con un soffio di voce, però quella di Augusta
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chiarezza. Donde veniva la voce di Ada? Ma Guido
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con la sua la voce di tutti, impose quel
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a lui. Poi con voce mutata, supplice (imbecille!) parlò
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faceva paura. La sua voce era alterata da una
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mi disse a bassa voce. ¶ Ciò mi piacque molto
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col domandarmi ad alta voce come avevo potuto parlare
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infanzia. Facilmente alzava la voce, e il suo riso
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intanto sapere tutto. Con voce commossa le dissi: ¶ - Io
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Con un filo di voce mi disse: ¶ - Voi scherzate
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Zeno! - Poi, a bassa voce: - Sappiatelo: giammai un uomo
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Ada! Continuai abbassando la voce per sorvegliarmi meglio: ¶ [150] - Dovetti
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le dissi a bassa voce che non doveva crederlo
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Il Copler a bassa voce mi disse: ¶ - Bisognerebbe curarlo
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tanta! Ma la sua voce era fioca e la
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so tutta. La sua voce aveva qualche cosa di
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insegnare l'emissione della voce, alterano il valore delle
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sentire che la sua voce, quando cantava, perdeva ogni
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se il volume di voce fosse bastevole. Abbondante anzi
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quale effetto farebbe questa voce quando fosse accompagnata da
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ci voleva su quella voce. Io dissi con grande
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aggiunsi che certamente quella voce meritava una scuola di
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sulla necessità per una voce eccelsa, di trovare una
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Copler disse ancora: ¶ - La voce sua è troppo forte
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troppo forte. È una voce da teatro. ¶ Egli non
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qualcosa di più: quella voce apparteneva ad un ambiente
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sulla Memoria riguardante la Voce Umana presentata all'Accademia
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piccolo ambiente la sua voce era veramente sgradevole. Essa
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talento e sulla sua voce: sentiva che non faceva
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di scoprire nella propria voce qualche nuova qualità. Ma
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provare che poiché la voce umana [195] sapeva produrre varii
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dicendo? - Lo scoppio di voce ricordava i suoi migliori
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non sentii echeggiare la voce di Carla. Ebbi un
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a leggere ad alta voce proprio quella parte che
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parevano più significative. ¶ Con voce un po' tremante Carla
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non aveva né la voce né il talento per
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di posto e la voce tanto musicale quando la
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le mie braccia con voce soffocata: ¶ - Lo vuoi? Veramente
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cielo e obbedii alla voce del dovere che gridava
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sposato. ¶ La dolcezza della voce mascherava il tentativo di
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vecchio parlava a bassa voce, sempre ansando, come se
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porta del quartiere. La voce della madre di Carla
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il crocifisso. A bassa voce il pensionato mi raccontò
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la prima volta la voce in cui echeggiò un
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con la sua grande voce nel piccolo ambiente. Essa
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Carla fu chiamata dalla voce timida di sua madre
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La sentii come con voce concitata domandava alla vecchia
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sentii subito che la voce di Carla s'ammorbidì
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accorta che la sua voce era bassa e rude
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spostate le persone. ¶ Con voce accorata Augusta mi disse
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pochi bisogni. La sua voce, ora, sarebbe costata meno
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Lo dico ad alta [286] voce perché altri a Trieste
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tanto armonica, produceva una voce roca. Non seppi celare
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sapeva di avere una voce tanto stonata ed io
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splendidi colori, poi la voce roca e infine il
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casa donde la sua voce affievolita [306] dalla lontananza ci
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subito quando sentii la voce roca di Carmen. Voleva
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con quella specie di voce non si poteva fingere
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voglia di ridere nella voce: ¶ - Un'altra orata? ¶ Carmen
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altrimenti, subito dopo, la voce di Guido sarebbe stata
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dal suono di quella voce. Mi parve più dolce
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la dolcezza in quella voce veniva dalla maternità, ma
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fermai perché sentii la voce di Ada. Era dolce
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potesse vestirsi di quella voce che ricordava un po
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stessa. Infatti era una voce falsa o io la
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per intendere che quella voce non era falsa. Commovente
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tanto alterata, e quella voce, se non si accordava
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figli, - e la sua voce era piena di lacrime
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faccina magra; la sua voce s'era trasformata ed
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cervello! ¶ Forse perché la voce dolce e spezzata di
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diceva con la sua voce soda: "Precedimi, ti seguo
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il tono della mia voce. Mi buttai poi tutto
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per quanto a bassa voce per non spaventare il
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io desiderassi. Finalmente, con voce spezzata, essa mi disse
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Essa disse a bassa voce: ¶ - È vero! ¶ Poi, sorridendo
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Allora sentii viva la voce di Carla che mi
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giuoca! - le dissi con voce seria. Mi viene talvolta
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poté parlarmi, ebbe la voce strozzata dall'emozione, ma
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Glielo domandai ad alta voce. Egli trasalì ed ebbe
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nella lotta. ¶ La sua voce s'era velata di
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pena! ¶ Poi abbassò la voce come se avesse voluto
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diceva e nella sua voce vi fu maggior calore
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continuò sempre a bassa voce: ¶ - Ma neppure io seppi
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rampognò essa ad alta voce. Eppoi, come se lo
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valore. Ma subito la voce di Catina risuonò nella
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corse dietro. Raggiuntomi, a voce molto bassa, mi domandò