Matilde Serao, Addio, amore!, 1890

muretto di divisione: una voce tenera rispose: ¶ - Eccomi, Anna

nelle parole e nella voce. ¶ - Niente, niente... ho avuto

bene - disse Giustino, a voce bassa, semplicemente. ¶ - Ripeti - disse

ella monotonamente, con la voce fatta sorda dall'emozione

perdo tutto! - e la voce gli tremò - e pure

replicò ella, con la voce che le moriva sulle

Come? - disse lei con voce affannata - come, tu avresti

sempre commosso da quella voce, da quel calore di

un lieve tremito nella voce. - Non mi confiderò mai

una lieve malinconia nella voce. ¶ - Senza incertezza? ¶ - Senza incertezza

rimpiangere nulla - e la voce gli morì sulle labbra

occhi azzurri, perchè la voce mi muoia sulle labbra

quando discorre, la sua voce incisiva mi ferisce, prima

meravigliandosi del tremore della voce che gli rispondeva, conoscendo

grave pericolo - rispose una voce sorda. ¶ Invano egli, scosso

in cui la segreta voce del destino le era

corrotte ed incorrotte, la voce profonda che è la

dentro a lei la voce diceva: ¶ - Così è la

la sua cara, tenera voce, tutte le dubbiezze sarebbero

potendo più sopportare la voce, la presenza del vecchio

una domanda affannosa: la voce tremava. Egli chinò gli

più tardi - e la voce era nervosa, ella sogguardava

hai? - gli disse con voce strozzata. ¶ Nessuna risposta. Giustino

l'anima concentrata nella voce e nello sguardo. ¶ - È

una lunga pausa, con voce breve - sicchè tu mi

parole, con la sua voce. Lo guardò, soltanto, quell

ti parlavo, la mia voce faceva scintillare di novella

tuoi occhi, come la voce tua mi si allargava

ripetette, involontariamente, anche a voce alta e le parve

triste e roca quella voce che ne ebbe paura

chiamò ancora, con la voce che tremava leggermente, questa

febbre, ella udì la voce di costui mormorare, per

sorella!... - mormorò una musicale voce pietosa e due fresche

gridi parvero l'ultima voce della fanciulla, quasi rendesse

di sofferente, per una voce commossa, quel carattere sempre

la chiamava con la voce di quel giorno, le

con una parola, con voce fiochissima. Si dovevano chinare

quando un soffio di voce arrivò al suo orecchio

il suono della propria voce, la commovevano talmente, che

così buoni - ripeteva, con voce fievolissima. ¶ Adesso il suo

ogni volta che la voce di lei tremava di

capo pensando, quando la voce si soffocava nella gola

Finito - concluse Anna, con voce strozzata. ¶ Di nuovo, silenzio

non sentisse nè la voce interiore, nè la voce

voce interiore, nè la voce dell'ambiente. Pure, quando

dileguare al suono della voce: l'attimo era così

forse sembrato che la voce sempre metallica di Cesare

abbandonata e morente, la voce di Cesare Dias dirle

toccato. E la bella voce armoniosa di Laura, le

velare il tono della voce, a frenare le lagrime

a certe intonazioni di voce mentre parlava, a certe

occhi e abbassar la voce, non era forse anche

flagello del sogghigno: la voce si faceva aspra ed

aveva udito nella sua voce fremere lo sdegno: e

Laura. ¶ - Forse - rispose con voce fievole Anna. ¶ Ma null

dovuto udire la stessa voce un po' sarcastica, puntata

suo aspetto, nella sua voce anche l'odio, non

E quando un'altra voce, ahimè, molto fioca, le

le si velava la voce. ¶ - Non vi pare... audace

porto - disse lui, con voce già iraconda. ¶ - Non siete

errato - ella disse, con voce sorda; - ma non mi

più - disse, a bassa voce. ¶ - Ah il pianto di

e col suono di voce più limpido, domandò: ¶ - Tu

vostri occhi, la vostra voce, il vostro contegno me

che mi rischiarasse, senza voce amica che m'incoraggiasse

della neve, senza che voce umana palpitasse in quel

man mano, e la voce dell'amore era diventata

occhi, che la mia voce, che la genuflessione delle

sepolcro, udì la vivificante voce del Redentore, e sorrise

mi disse, con la voce tremante di compassione, in

turbato? ¶ - Assai - disse con voce profonda Anna. ¶ - Voi avete

disse Anna, con tale voce angosciata, che parea soffocasse

ella rispose, con una voce un po' debole. ¶ - La

trattenere Laura. Ma la voce non le uscì dalle

Sempre - ella disse, a voce molto bassa. ¶ - Posso dirvi

infelice, dominata da quella voce, da quella superiorità d

di ripetere ad alta voce le frasi scritte, quasi

che parla ad alta voce nell'oscurità, per darsi

qui. ¶ E nella sua voce vi era qualche cosa

si facevano trasparenti, una voce le gridava dentro, una

le gridava dentro, una voce materna, che bisognava far

con quel tono di voce, quando? In quel periodo

durezza ironica della sua voce. ¶ - L'aria di Sorrento

cui udendo la vostra voce ho tremato, da quando

soggiunse incalzando con la voce - spogliatevi di ogni egoismo

chiese lentamente a bassa voce - perchè voi... che siete

e padrone. Ma una voce fredda, quieta, di dentro

sorella, con la sua voce armoniosa. ¶ - Dammene una, dammela

aveva vibrato nella sua voce l'ironia di chi

parola, un tono di voce per ricondurla alla sua

famiglia, Laura - e la voce ebbe proprio un'espressione

Poggioreale, al Camposanto. La voce del dolore umano che

Caracciolo, con la sua voce sonora e dolce, piena

guardavano, come la sua voce carezzava i nervi della

tutti chiacchieravano a bassa voce, ad alta, tutti ridevano

accanto a lei, la voce di Luigi Caracciolo. ¶ Era

chiese, con la sua voce armoniosa, dove l'interesse

una certa emozione nella voce. ¶ - La tribuna è libera

rispondesse a una vaga voce della propria coscienza - io

noi? - domandò a bassa voce Anna. ¶ - No. Vi è

un giro? - e la voce quasi le mancava. ¶ - No

con la sua tenera voce che carezzava sempre. - Si

con la sua soave voce carezzatrice. ¶ - Quale viaggio? - disse

tenerezza, era nella sua voce. Egli parlava, seduto dirimpetto

che cercava dissimulare, la voce di Luigi Caracciolo, toccante

nella faccia e nella voce. ¶ - Non bisogna arrischiare così

al suono della propria voce. Ecco, fra un minuto

signora Anna - disse la voce toccante di Luigi Caracciolo

la invescatrice e tenera voce disse: ¶ - Buona notte, Anna

sbiancata, senza emozione, senza voce, come una creatura che

le chiese, con una voce infranta dalla stanchezza. ¶ E

con quella carezza della voce, degli occhi, dei saluti

tale una emozione nella voce, che egli ne impallidiva

proclamava ella, con la voce velata di emozione, il

da chi, correva la voce della perfetta sfortuna di

con la sua dominante voce. ¶ - Non mi domandare, non

faceva aspra, la sua voce si velava di rancore

a Laura, con una voce velata di emozione: ¶ - Vattene

Anna, Anna - disse la voce di Cesare, tranquilla. ¶ - Che

per non cadere: la voce era sorda. ¶ - Non vi

disse lui con quella voce seduttrice, a cui ella

faceva. ¶ - No - rispose con voce soffocata. ¶ - Addio, amore - gli

terreo e udendo la voce infranta di chi ha

disse, soffiando la sua voce soffocata e il suo

Laura, Laura - proruppe la voce affannosa di Anna. ¶ Allora

vedo bene - rispose, con voce chiara e ferma la

Laura - disse piano, con voce soffocata e tremante, la

sue lagrime: e quella voce di sua sorella, fiera

volta, quelle parole, quella voce che le pronunciava, quelle

quasi obbedisse a una voce ch'ella sola udiva

porta. Ella non trovò voce da rispondere, guardando con

domandò, con la sua voce tranquilla. ¶ - No... non so

nessuna espressione alla sua voce. ¶ - È cosa di grande

una nuova gravità nella voce. - Tu vuoi separarti da

ti annoio, la mia voce ti dà fastidio, e

parlando con tale una voce che avrebbe commosso il

di emozione, la tua voce non si muta: tu

posto; inchiodato da quella voce, da quelle parole: ma

vai io muoio! - La voce si strangolava, le labbra

si udiva nè una voce, nè un passo di

dire altro, a bassa voce: ¶ - Cara Anna, caro amor

e con la sua voce più dolce, velata da

amo - ella proclamò, con voce limpida, guardando il cielo

mormorò, con la carezzevole voce e non potendo distogliere

con la sua dolce voce lusingatrice, con un sorriso

a un tratto, la voce di Luigi Caracciolo non

ripeteva la calda, ardente voce dì Luigi. ¶ - Lasciatemi, lasciatemi

veramente tale orrore nella voce e nella faccia, che

infamia - ella rispose a voce bassa. ¶ - Anna, Anna, tu

ella disse, a bassa voce. - Perchè tutti sieno felici

di acciaio. A bassa voce, egli ripetette il verso