Federico Roncoroni, Sillabario della memoria, 2010

Dizionario sigla personalmente la voce, suggerisce di scrivere la

scrive, alla fine della voce: «E perché non dell

le quali rimando alla voce → incazzare dove è registrata

termini varî dell’ampia voce dedicata alla parola “donna

la forma italianizzata della voce dialettale milanese, e lombarda

Aggiunsi infatti, sotto la voce “prostituta”, “barbiera” (con i

niente altro che la voce del verbo essere usata

registra “papina” e alla voce “pappina”, cui rimanda, dopo

quindi me lo godo, voce a voce, seduto alla

lo godo, voce a voce, seduto alla scrivania e

E di fronte alla voce “donna” l’innamoramento è

definizione che apre la voce presentando la donna come

oltre. Nel Vocabolario, la voce “donna” occupa sei pagine

colonne e mezzo. La voce “uomo”, due pagine e

Niccolò Tommaseo la definisce «voce dell’uso famigliare» ma

quel suono somiglia alla voce della gazzera [in toscano

come abbiamo letto nella voce del Tommaseo-Bellini citato

è severamente registrata come «voce che le oneste persone

atteggiano. Scrive infatti, sub voce, cioè alla voce “frignare

sub voce, cioè alla voce “frignare” del suo Dizionario

quello che è: una voce dialettale settentrionale, in particolare

tessuto (Tommaseo-Bellini, sub voce: «Nodo o accavallatura che

è poi riconducibile la voce gergale “gaglioffa” che significa

più antico è una voce prelatina *gaba, ‘gozzo, gorgia

più indietro, dalla viva voce di Biante, saggio tra

i piedi. È una voce dialettale lombarda, che ha

Così Piero Chiara alla voce “incazzare” di un suo

anche, in proposito, la voce → scocciare. ¶ inchiappettare (verbo) Sodomizzare

non registrano più la voce “insonnio”. E quando la

la non meno defunta voce onomatopeica “zigàre”, che, teste

stupidaggini pronunciate a bassa voce, fino a farla gridare

Mario Desiato: jeure, una voce del dialetto di Martina

buon conto elimina la voce dall’edizione scolastica del

peccato perché “materassabile” è voce gergale diffusissima, come dimostrano

Dizionario di nomenclatura alla voce “donna” (→ donna) definisce la

idea di acchiappare: è voce ignobile; la prima è

necessaria. Il terzo è voce bassa che non dovrebbe

si tratta di una voce relativamente moderna, che non

pagnotte di pane». ¶ pàffete (voce onomatopeica) Lo zio Ubaldo

madre e la sua voce in quel giorno lontano

landern, ‘bighellonare’, “pelandrona”, è voce nata, alla forma maschile

di persona, a piena voce, l’ho sentita pronunciare

titta, ‘capezzolo’ che è voce infantile, di natura onomatopeica

Epifania. ¶ pimpìn (sostantivo maschile) «Voce spagnuola usata nell’espressione

Così Francesco Cherubini alla voce “pimpin” del suo Vocabolario

Monte Olimpino, meglio la voce della nonna di Monte

che sia sì una voce di area lombarda, ma

lo chiamasse a gran voce per nome, per metterlo

delatore, spia. È una voce del gergo della mafia

amano sentire la propria voce riecheggiare nelle proprie orecchie

uso volgare», di una «voce della consuetudine», l’hanno

Dizionarietto mondano, citato alla voce → incazzare , cui si rimanda

tutte le sue accezioni, voce di area settentrionale ma

l’audio, perché la voce dell’Emilia si faceva

il modo che dà voce al messaggio che continuamente

piemontese, “sticchio” che è voce siciliana e calabrese, “bernarda

è, notoriamente, qualsiasi suono, voce o musica troppo forti

tumore’, invece, è una voce dotta, presa di peso

Brianzuolo usa spesso questa voce anche nel senso frequentativo

e che chiaramente è voce di origine onomatopeica e

nella parte etimologica della voce “tuia”. Ci sono arrivato

di pronunciare ad alta voce per assaporarlo sia con