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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Savinio, Tutta la vita, 1945

concordanze di «voce»

nautoretestoannoconcordanza
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si fermò, e una voce echeggiò prima vicina poi
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a!...». Ma in quella voce Lodovico non riconobbe il
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hanno strane inflessioni di voce. Credono pronunciare il nome
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a!» gridò novamente la voce dal capo estremo della
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a!» ripeté fortissimo la voce sotto il finestrino presso
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dall’improvviso diminuendo della voce Lodovico inferì che il
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a!» gridò ancora la voce lontano lontano, e Lodovico
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come se allontanandosi quella voce si fosse allontanato assieme
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gridò più forte la voce, e questa volta con
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dare il benestare alla voce del ferroviere, spenta ormai
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anima viva. Ma niuna voce di città veniva dal
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parole pronunciate come dalla voce di una moribonda si
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riconoscere la sua propria voce, perché ora questa pure
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l’esangue di una voce di moribondo. ¶ Queste due
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inaspettato della sua propria voce ricordò il falsetto delle
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Già rifaccio la sua voce» si disse Lodovico. «Se
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ripeté Lodovico ad alta voce, come per apprezzare meglio
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mio fianco l’altra voce?». E il ricordo improvviso
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arricchita di una terza voce. Mentre Lodovico diceva «quelle
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con un fil di voce presso che impercettibile quale
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con impeto, sebbene con voce altrettanto bassa, disse: «Il
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il morente, pronuncia a voce alta: «Chiappadoro...». ¶ E ride
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portamento, i gesti, la voce avevano acquistato una divina
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con gesto paterno, con voce pacata ammoniva che non
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di tettoia, e una voce lontana che con improvviso
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più volte ripetuti: la voce di un pianoforte in
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dissipa con la sua voce d’oro la bruttezza
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essa stessa, ad alta voce, sola in mezzo al
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svista» disse la sua voce di miele. «Per errore
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si presentò, disse con voce severa: ¶ «Come mai c
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fare» disse la dolce voce all’altro capo del
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D’un tratto una voce spaventosa ruppe sopra la
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aveva tirato su quella voce dal fondo delle sue
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il tetto. ¶ A quella voce doveva seguire una grande
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piccolo Nìvulo udì una voce che diceva: «Nìvulo, io
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cercare onde venisse quella voce, è perché capì che
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perché capì che quella voce gli veniva «dall’interno
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dentro di sé una voce». Uno psichiatra più animoso
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consumato. ¶ Un giorno la voce del fratello interno disse
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loro prima emissione di voce è un grido non
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facciata dubitando che la voce fosse calata da una
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troppo lontane perché una voce mi avesse potuto parlare
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da vicino. ¶ Era una voce aspra. Più aspra di
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udite fino allora. Una voce pietrosa. E così profonda
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di un monte. «Una voce da Encelado» pensai mio
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dubbio che la misteriosa voce fosse venuta da qualcuno
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ritornare?». ¶ Raccolsi la mia voce come per terra i
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stupore rinvigorì la mia voce: ¶ «Andàrtene?». ¶ «Cinquant’anni si
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pietra onde usciva quella voce nello sforzo si spaccasse
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grido d’allarme la voce di un ferroviere che
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del solito dell’attesa voce, più contenta di averla
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porta d’ingresso. ¶ La voce allarmata di Ancilla nel
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Perché è allarmata la voce di Ancilla? Che pericolo
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quanto la più potente voce umana può dare, ma
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sua madre. Ode la voce di sua madre che
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singhiozzi gli strozzano la voce. ¶ Che ha detto sua
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cogliere una parola, una voce, un sospiro e assaporando
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Pazzo! Ti odio!». ¶ La voce di Niuccia – la voce
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voce di Niuccia – la voce di sua madre echeggia
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dondolò più forte. ¶ La voce di Niuccia – la voce
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voce di Niuccia – la voce di sua madre vinse
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Che dicono allora della voce del sangue? Che è
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sangue? Che è la voce del sangue? Che menzogna
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Che menzogna è la voce del sangue?». ¶ Poiché lo
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Che menzogna è la voce del sangue?». ¶ Dazio cammina
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il ricordo di una voce. Quale?... Candido volta intorno
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esso sente la propria voce che chiama con infinito
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udire la sua propria voce, ma stupisce anche più
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a udire un’altra voce che domanda: ¶ «Perché chiami
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più?». ¶ Candido riconosce la voce. È la voce che
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la voce. È la voce che gli era rimasta
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rimasta nell’orecchio. La voce che poco avanti lo
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poco appresso la medesima voce aggiunge: ¶ «Non importa. Io
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salotto, uno solo ha voce maschile. Anche tu dunque
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anima viva. ¶ Un’altra voce, egualmente giovane, soggiunge: ¶ «Quando
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di stoffa. ¶ Dice la voce che prima parlò e
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Candido ora riconosce la voce delle due poltroncine di
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rotte». ¶ Domandano a una voce le due poltroncine: ¶ «Hai
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perché?», domandano a una voce i mobili del salotto
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sospesi!» invocano a una voce i mobili del salotto
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finalmente a liberare la voce da sotto il quintale
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dello stupore, grida con voce strozzata: ¶ «Stùpide! L’avete
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divano annunciò con la voce strozzata che il commendatore
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dei lavori importanti?... Questa voce l’avete messa in