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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Walter Siti, Troppi paradisi, 2006

concordanze di «voglio»

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Non capisco le storie, voglio dire: perché una signorina
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che mi chiede se voglio favorire. Di conseguenza cena
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è mongola, io le voglio dare una cifra e
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parlare di serenità. Vi voglio raccontare una storia che
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corpo e il mio, voglio dire tra conservare su
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Muso, lo sai che voglio sempre avere tue notizie
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notizie.» ¶ «Lo sai che voglio sempre avere tue notizie
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un altro mondo (non voglio chiedermi perché), ora mi
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un cataclisma che non voglio ricordare. Tutte le macchine
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frequenta – il livello umano, voglio dire, non solo culturale
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sia niente di indicibile, voglio dire.» ¶ «Ce ne sono
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so l’abbicì: se voglio fare uno scherzo a
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sento già che ti voglio bene davvero.» ¶ Arriva la
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soli io e Lei. «Voglio che tu mi legga
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così: forse dicendo «ti voglio bene davvero» voleva solo
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Sergio mi chiede se voglio andare, declino l’offerta
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strizza i capezzoli come voglio io e mi fa
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mondo. Straparlo. Ma non voglio più avere amici, davvero
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me.» ¶ «Dici sempre Ti voglio bene, sei importante per
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al suo meglio perché voglio che Sergio provi quel
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mia fiamma? io non voglio restare come sono, voglio
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voglio restare come sono, voglio che la mia vita
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televisione ci rinunciasse, ora voglio con tutte le mie
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che se ne vada, voglio ricavarmi un’oretta prima
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mi sbrighi se non voglio arrivare sotto l’acqua
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i discorsi pesanti.» ¶ «Io voglio stare con te.» ¶ «Non
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ma con gli altri; voglio che sia felice, sono
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che soddisfa altrove. Non voglio dettagli, mi basta sapere
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mi dico che non voglio mettere lui nella condizione
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Ridatemi il mio decoro. Voglio tornare in biblioteca, nella
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sulle spine ed esala «voglio morire» a intervalli regolari
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una parola che contasse, voglio dire, che riguardasse noi
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chiudo in bagno, non voglio sentire la risposta. Quando
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per dirti che ti voglio bene proprio nell’istante
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ecco, adesso… “Sergio, ti voglio bene”.» ¶ «E io come
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in praesentia. Ma non voglio vedere, gliel’ho precisato
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depressione che rifiuto – non voglio morire per eccesso di
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più strana, che non voglio analizzare: gli ho detto
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non lo sa») – non voglio soldi in cambio. Qualche
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della mia vita. ¶ Non voglio che si umilii, facendo
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ripete «forse non lo voglio davvero, quello che sto
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fini didattici, la ricchezza. Voglio provare come vive un
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da giugno a dicembre, voglio capire cosa si prova
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con me, né io voglio “scaricarmi” con loro (anche
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posso piegarlo (pregarlo) come voglio. È per questo che
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i salti della quaglia?» ¶ «Voglio dire le trombature. Gente
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Sì sì, senza bòtte, voglio solo venire.» ¶ Poi non
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volevo picchiarti perché ti voglio bene, papà.» ¶ Il bacetto
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po’ di bene.» ¶ «Te voglio bene, nun ciò bisogno
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quattro anni fa. ¶ Non voglio approfondire: fermo restando che
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detto che non ti voglio?» ¶ «Posso sgridarti quando ho
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mio è solo decadentismo? ¶ «Voglio entrarti dentro in un
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quattro-cinque minuti, non voglio rompergli le scatole («non
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con le donne te voglio dà io du’ colpetti
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io lo possiedo quando voglio». Tutti la mattina si
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il fenomeno.» ¶ «Io lo voglio aiutare: ma non mi
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in un congresso scientifico». ¶ Voglio possedere una forma, non
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oggetto. Non come attori, voglio dire, né come atleti
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quelli proprio brutti, io voglio esserci quando lo fai
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guaio?» ¶ «Io, nonostante tutto, voglio che Marcello viva.» ¶ (la
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imprese? Non, non, NON voglio sentire quel nome in
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a cose che non voglio immaginare). E poi pretendo
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la tecnica: come ucciderlo, voglio dire. La realtà è
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un suo sms: «ti voglio bene, sei un vero
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Non è vero, non voglio morire: come gli olandesi
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M’ha abbracciato, «te voglio bene»; e la imitava
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come figlio e non voglio sapere altro. La nostra
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delle mille mani?» ¶ «Ti voglio bene.» ¶ «Pur’io… pure
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merita questo e altro. Voglio toglierlo dal mestiere, dato
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nessuno, altro che “non voglio rispondere”, chi gliel’ha
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Senti, hai ragione; non voglio assillarti, lascia perdere; però
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uno dell’altro…» ¶ «Ti voglio bene, piccoletto.» ¶ «Anch’io
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senti, per adesso non voglio contratti in esclusiva, non
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in esclusiva, non mi voglio legare… insomma… i soldi
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scrivo mi servono se voglio raggranellare altri soldi per
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Un po’… ma non voglio fartelo pesare, i pro
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dovuto sopportare: ma adesso voglio parlare di Sharm-el
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al mio ansimante «ti voglio bene». «Me impiccio co
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sfilarlo e rimetterlo, se voglio. In cielo la luna
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t’ha guarito.» ¶ «Ti voglio ancora più bene, Marcè
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la musica no. Non voglio lirismo, mi basta Marcello
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testaccia». Se proprio lo voglio sapere, aggiunge, la nuova
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perché se chiama Marcello voglio che mi trovi. Invece
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tempo che mi resta, voglio pagarmi l’irripetibilità di
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Caritas; di Marcello non voglio più parlare. La vita