Vittorio Alfieri, Saul, 1784

incomparabile Francesco Gori a voi ben noto, non mi

amico del cuore, che voi. Quindi non mi parrebbe

La dedico dunque a voi; e tanto più volentieri

e di cuore, che voi, dotto in molte altre

tragedia, si aspetta a voi. Che di buon grado

dubito: che degno di voi lo stimiate, ardentemente desidero

mio viver, mentre ¶ sopra voi sta degli infedeli il

io v´amo; ¶ a voi mi serbo: e solo

Deh! dove sete or voi? Mai non si alzava

l vo´. Gara fra voi non altra, ¶ che in

padre!... ¶ Saul ¶ Chi sete voi?... Chi d´aura aperta

mi sforza... ¶ Ma che? Voi pur, voi pur piangete

Ma che? Voi pur, voi pur piangete?... ¶ Gionata ¶ O

nemici; a lui ministri, voi?... ¶ Negr´alme in bianco

Saul ¶ Or, donde in voi, donde pietade? in voi

voi, donde pietade? in voi, ¶ sacerdoti crudeli, empi, assetati

innalzar si attenta, in voi sostegno ¶ trova, e scudo

Chi sete, ¶ chi sete voi? Stirpe malnata, e cruda

pe´ figli, e per voi stessi, ¶ meniam penosi orridi

giorni ognora. ¶ Codardi, or voi, men che oziose donne

Saùl». Mia destra, ¶ da voi sì spesso provocata al

Saul ¶ Lungi da me voi tutti. ¶ Voi mi tradite

da me voi tutti. ¶ Voi mi tradite a prova

veggo? ¶ Chi sete or voi? — «D´Achimelèch siam figli