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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Speranzella, 1949

concordanze di «voi»

nautoretestoannoconcordanza
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Mastrovincenzo buongiorno.» ¶ «Salute a voi don Lui.» ¶ «Che si
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suo servizio… Comunque quando voi vi deciderete a buttar
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piangete… Stava peggio con voi che come ve l
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Sicuro e certo che voi non ci camminavate da
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po’ di luce. ¶ «Dite voi?» ¶ «Gesti, e domandate… Domandate
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Lui.» ¶ «Buona giornata a voi… Cammina!» Il cane si
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mi date il sabato voi… Quelli che mi dà
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cortesia dice: ¶ «Salute a voi signor Me’ e buona
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ho parlato io.» ¶ «Ma voi dite seriamente?» ¶ «Nannì, non
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vedi?» ¶ E Lonegro: ¶ «Altezza… voi non sarete Re, o
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Dove l’avreste venduta voi la roba, a chi
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speranze dei suoi parrocchiani. “Voi sperate sempre in quello
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di tua sorella!» ¶ «Ma voi mi dovete aiutare.» ¶ «E
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da chi devo andare, voi mi avete visto nascete
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peggio degli ammali.» ¶ «Dite voi?» ¶ «Io sola? Lo dicono
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aiutare, donn’Elvì, ditemi voi come faccio in quella
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pane e onore come voi, tale e quale, donn
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perché sto qui? dite voi… Appunto per questo, perché
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significano queste parole? Proprio voi? Vi ho mai dato
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un caffè riscaldato a voi? Ditelo, se avete il
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Pacchetti, pacchetti. Signor Me’, voi ve le fumate in
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cento di clienti come voi! Gli darei tutta la
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neppure cinque minuti, ma voi lasciatemela ripulire un poco
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non è cosa per voi» fece Elvira premendo il
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Non è cosa per voi» aggiunse mettendo tutto il
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pericolo… Nessun pericolo» aggiunse. «Voi dite di no?» ¶ «Che
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donn’Elvira: ¶ «Che cerchi?» ¶ «Voi mi potete essere madre
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E perché poi a voi si deve capire?» ¶ «Perché
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e che è. A voi il professore che vi
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non si sbaglia mai. Voi dite che sono la
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lui. È inutile resistere. Voi ridete? Ve lo voglio
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nascosta in cucina col voi solenne che usava sulle
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chiese riacciuffando con quel voi il suo tono professionale
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e tornando repentinamente al voi. «Ecco» riprese a dire
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Ce n’è?». ¶ «Per voi ce n’è sempre
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caffè. ¶ «E allora da voi dipende» aveva risposto il
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dire? Ora dipende da voi. Ve ve ve le
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e no, professò.» ¶ «E voi esercitatevi. Prima da da
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e vi fissa; e voi fissate lui imperterrita. Ora
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è più forte di voi, vi addormenterà; ma se
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vi addormenterà; ma se voi siete più forte di
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aveva esclamato Elvira. «E voi ci riuscite» ¶ «Donn’Elví
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di noi iniziato.» ¶ «Beato voi. Chi sa quante cose
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ditemi una cosa, professò, voi potete far diventare pure
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che vi posso dire voi ci avete quella ragazza
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prima sedia. ¶ «Donna Filomè, voi già qua state? E
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acqua donn’Elvira. «E voi non lo avete fatto
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Elvira. ¶ «Donn’Elví, e voi ci credete?» ¶ «Beata chi
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bacinella nella caffettiera: «E voi siete servita» disse poi
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levare il debito per voi non dev’essere scomodo
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Sto facendo soldi. Finalmente…» ¶ «Voi che dite?» ¶ «Elví te
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sposare?» ¶ «Non so ma voi mi fate certe domande
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dice, signor Me’, ma voi siete ancora giovanotto» fece
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non so parlare con voi.» ¶ «E perché non sai
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di tanta gente che voi neppure ve l’immaginate
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immaginate. Vi pare a voi una bella cosa che
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una razza. Traditori. E voi, è mai possibile che
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è mai possibile che voi siete d’accordo con
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cosa, Elví;» ¶ «Signor Me’, voi non mi potete capire
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l’idea mia e voi la vostra ed eravamo
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eravamo d’accordo e voi eravate così ricco che
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venire i soldi a voi e ho trovato Nannina
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Nannina: «Come, pure a voi della polisse è proibito
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Dove volete portarmi?”. Col voi o col tu? Chissà
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che vi protegge, a voi! Peccato che abbiamo già
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accidente… Neh, qualcuno di voi ci avesse un fazzoletto
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e dove siamo arrivati? Voi proprio che siete una
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Mi faccio meraviglia di voi…» ¶ I presenti notarono il
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è!…» ¶ «Eh, Mamma Santissima, voi lo sentite? E che
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v’esce dalla bocca!… Voi perciò non trovate mai
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e nessuno, nessuno di voi mi ha voluto mai
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avevi capito, Nanniné?» ¶ «E voi dite Idea… Che ne
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dice, che, che so, voi mi dovevate dare certi
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quei soldi che sapete voi se li vuole tenere
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di aprire questa sezione voi mi dovevate dare danaro
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già diversi milioni…!» ¶ «Ma voi, allora, siete ricco?» ¶ «E
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sta, questo che dite voi?» ¶ «Eh, da quelle parti
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da quello che dite voi» e lesse: «Scognamiglio.» «Scognamiglio
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volentieri un caffè… E voi» soggiunse rivolto a Elvira
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voce. ¶ «Insomma» diceva Elvira «voi come lo chiamereste questo
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nie niente più. Se voi non vedevate Na na
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una ciocca del grembiule. ¶ «Voi sudate persino a parlarne
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con un sorriso: «Quando voi prendete una tela in
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Sempre da lontano, dite voi? Capisco» ammise mestamente Elvira
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mano. ¶ «E già, perché voi di questo passo, un
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la trasmissione del pensiero, voi potete far fare ad
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tutta forza di magnetismo.» ¶ «Voi pensate che mangiando un
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venire questo che dite voi?» ¶ «E sempre questione di
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speso tanti soldi da voi!» ¶ Il richiamo al danaro
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Se erano capaci!… Anzi voi mi siete di testimonio
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se non c’eravate voi, io adesso dove andavo
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va be’, avete ragione voi, allora!» s’affrettò a
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sconcertavano. «Ma vorrei vedere voi, al posto mio! A
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a me, vi credete voi che non mi farebbe
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E questo è Parenti. Voi lo sapete che Parenti
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Le centomila lire, dite voi? È proprio questo la
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poi, l’avete detto voi stesso: Qualcuno gliele avrà
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Me lo sapete spiegare voi? Con tanti signori che
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andato mai a mozzoni, voi?» ¶ «Uh, hai voglia!» ¶ «E
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se non li conosceste voi! Fintantocché so’ Michele e
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Che ci vuole, dite voi… E se mi vedono
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sa quanti sfottò. Ma voi, come avete fatto a
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disse il ragazzo «ma voi sareste per caso un
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tutto diventa facile.» ¶ «E voi me lo farete imparare
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nel sentirsi apostrofare col voi: ¶ «Posso avere l’onore
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Con me?» ¶ «Propriamente con voi.» ¶ «Comandate.» ¶ «Preghiera sempre.» ¶ Tergendosi
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Ho un’imbasciata per voi.» ¶ «Dite.» ¶ «È da parte
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che ha saputo che voi adesso state fuori di
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essere inesorabile. ¶ Soldi? dite voi; lire, dovreste dire, migliaia
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poi veri? “Esisteranno veramente?” ¶ “Voi li avete visti? E
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coprire l’armadio. E voi domandate a don Tremendina
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Vi pare niente a voi, correre da San Martino
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lo dobbiamo mettere… e voi mi avete capito dove
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giorno donn’Elvira. «Però voi a me non mi
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all’idea nostra. E voi che andate facendo con
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Nannina era sbigottita. «E voi ve ne andate così
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arrivata trafelata la Cafettèra: ¶ «Voi qui?» aveva domandato al
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contate mai quei soldi, voi?» ¶ «Pazzo dovrei essere per
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etto giusto mi deste voi per il re?» ¶ «A
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fruttare al doppio». ¶ «A voi? Nemmeno uno spillo vi
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più, in mano a voi.» ¶ «Ah, ah, che fiducia
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visto?» ¶ «Sissignore, proprio a voi… Nanninè, va a comprare
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sue gambe. ¶ «Si, a voi, proprio a voi, vi
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a voi, proprio a voi, vi ho visto» aveva
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la gloria divina. Per voi, pensava la Cafettèra, per
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pensava la Cafettèra, per voi Santi misericordiosi, ho fatto
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Ferdinando; ve l’immaginate voi mentre si presenta dal
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pungere, o addirittura marcire. Voi mi avete capito: a
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sono nata ieri!». ¶ «E voi che ce l’avete
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pensa’ a una cosa, voi?… Come si vede che
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capace di ricordarmi di voi» Io vi debbo seppellire
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lo scrivo, vi credete voi?… E poi appena mi
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il mio presentimento…». ¶ «E voi lasciatelo qua il presentimento
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mò il pesce spinatevelo voi. ¶ E forse vuol dire
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se non lo sapete voi che ci avete lo
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ci avete lo sparpetuo?2 Voi dovreste sapere tutto quello
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la ricordiamo benissimo quando voi ce l’avete raccontato
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per chiedere: ¶ «Ma come? Voi siete già pronti?» ¶ «Ci
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interruppe per poco. ¶ «E voi» disse, «qua ve ne
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stamattina?». ¶ «E che, a voi non ve l’hanno
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i soldi, teh!» ¶ «E voi non lo sapete che
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e a mammà e voi sapete quanto ci voglio
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per farvi capire a voi…» ¶ «Giura che non mi
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Lei, quella che cercate voi, qui non ci sta
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Mi so’ spiegata, a voi? E non è nemmeno
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non è nemmeno lontano! Voi camminate sempre dritto di
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verso il poliziotto napoletano: ¶ «Voi a me» disse, «mi
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con la spesa. «E voi che avete detto» ¶ La
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della Cafettèra. ¶ «Ma allora voi dite che uno deve
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non lo sapete neppure voi che siete vecchio!» gridò
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sperimentata. Ne so quanto voi. Ma, dicono, negli ospedali
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si sente forte… Ma voi, se siete uomo, dovete
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nemmeno morto. Gli schiaffi voi ve li siete già
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dice allora la peccatrice “voi siete sacerdote e vi
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penicillina per salvarsi? ¶ «Ma voi gli dovete dire» fece
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io vi conosco a voi dottori!» E sorrideva Ciccillo
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Don Tremendi, lasciatemi sta’. Voi sapete solo una parte
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è meglio se venite voi. Di voi ha soggezione
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se venite voi. Di voi ha soggezione, ha più
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notato subito e incalza: ¶ «Voi avete detto una morte
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del mago. ¶ «Sbalestrato dite voi? Eppure, pare così assennato
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la posso dire? Ma voi ve la tenete per
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ve la tenete per voi? Segreta?» ¶ «Ci mancherebbe, ora
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fare il pazzo!» ¶ «Dite voi?» ¶ «Va’ va’, fammela sentire
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e ntiva angustiata tra voi e Mi mi mi
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ribatte il mago. ¶ «E voi? Come vi siete regolato
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Proprio così. Né per voi né per Michele, s
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interviene Ciccillo. ¶ «Zitto a voi, lasciatemi fare a me
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ne vai a passeggio…» ¶ «Voi stavate litigando con Nanninella
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Mastrovincenzo, vinti, tacciono. ¶ «Ma voi avete letta la storia
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fatti…» ¶ «Che ne sapete voi della gioventù d’oggi
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della gioventù d’oggi, voi? Colla disperazione che ci
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chiamate gioventù?» ¶ «Donna Filomè, voi dovete andare alla messa
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mette alla ricerca.» ¶ «Sicché voi li fate già morti
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e che hai mangiato… Voi mi dovete scusare se
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Me lo sapete dire voi? Nannina non ne poteva
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vi dovrei ringraziare a voi!) trova subito. E certo
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scrivergli per il momento – voi leggetegli questa lettera e
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male… Così, vi avverto, voi ci rimettete pure la