Melissa Panarello, La bugiarda, 2013

amici e lei non voleva che ne avessi. ¶ In

la punta stretta. Le voleva molto dure, e fredde

invece doveva lavorare e voleva costringermi a stare in

calci nel culo, non voleva che andassi al corso

solo io. Lei non voleva che il computer stesse

e mi disse che voleva leggere altro. Allora cominciai

sai?”, disse ammiccando. ¶ Mi voleva bene la professoressa Gatta

La scogliera. Il mare voleva uccidermi.” ¶ “Non potevano accompagnarti

la coinvolgevo, che non voleva saperne niente. ¶ Quando le

carta scadente: quel signore voleva pubblicare il mio romanzo

sul citofono perché non voleva che la gente sapesse

volte che anche lei voleva saperne qualcosa? ¶ Perché io

casa editrice di Roma voleva pubblicarmi. ¶ Lei doveva tenersi

Che è successo? Che voleva?” ¶ “Ce l’ha con

adesso. ¶ Mio padre non voleva firmare. Lo fece mia

Si moriva. ¶ La mamma voleva che dormissimo con lei

attesa di qualcosa.” ¶ Simone voleva trovare uno pseudonimo. ¶ A

a Roma, Giampiero Mughini voleva intervistarmi. Oliviero Toscani avrebbe

onore o semplicemente perché voleva guardare i volumi accatastati

disse che Maurizio Costanzo voleva intervistarmi. ¶ Quella notte sognai

fare, scrivere ciò che voleva sul mio conto. ¶ Loro

farmi domande sul libro, voleva sapere tutto, quando l

a dimostrare che, se voleva, sapeva essere giovane. ¶ Simpatico

albergo. ¶ Lui disse che voleva finire la sua carbonara

aveva scelto con cura. Voleva dimostrare quanto poco tenesse

lui mi disse che voleva vedere le mie mani

certe divette anni Cinquanta. ¶ Voleva raccontare ai suoi lettori

fargli capire che, se voleva, poteva. ¶ Ma anche in