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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Marco Missiroli, Atti osceni in luogo privato, 2015

concordanze di «volte»

nautoretestoannoconcordanza
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era successo. Almeno due volte l’anno prima e
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e di come certe volte la sua collera è
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sono i castighi. ¶ – A volte il Signore perde la
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meno invisibile e certe volte facevo ridere per le
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era meglio cambiarle due volte alla settimana perché Libero
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duelli McEnroe-Borg. Certe volte usciva a passeggiare e
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Lunette un paio di volte provocandomi polluzioni salvifiche. ¶ Alla
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e faceva esercizio quattro volte alla settimana. Si era
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letto, senza fretta. A volte nella toilette dei Deux
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Provai un paio di volte, lui si afflosciò. Così
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fare lo stesso, certe volte chiamava al Café per
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dormire da me due volte a settimana. Lasciò uno
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nel V arrondissement, certe volte a Notre-Dame o
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dormiva da me cinque volte a settimana e ognuna
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indiano di plastica, a volte un puzzle di pochi
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batteva le mani due volte a ogni ordinazione. Lunette
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almeno un paio di volte e finimmo a ricordare
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giro del parco undici volte. Avevo il problema del
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De Gregori e certe volte i Queen o Bob
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verso le undici, a volte con Palmiro Togliatti, sempre
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spariva nel nascondiglio tre volte al giorno, tornava con
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tornare in Francia due volte all’anno. Negli ultimi
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giardino e che certe volte si avventuravano fino al
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alloggio segreto, per due volte finimmo a letto. Sentivo
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Lorenzo e Vanessa, a volte in cinque quando si
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chiusa. Lorenzo bussò due volte, io gli aprii e
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chiama esistere, e a volte diventa sentimento. ¶ Tieniti stretta
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cominciò a chiamarmi tre volte a settimana e a
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inseguiva, le sfuggivo. A volte telefonava e io non
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Spesso in solitudine, a volte con i ragazzi e
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Mario mi servì due volte il risotto e per
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inciso il legno ventun volte. Quasi due dozzine di
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finito il lavoro, certe volte durante, quando i Navigli
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che mi masturbavo due volte al giorno con religiosa
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dedizione di Lunette. Certe volte piangevo, mentre tornavo a
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le 20 e 15. Sottolineai tre volte il film: Balla coi
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all’altra e certe volte una dietro l’altro
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sul retro e certe volte alla fermata del notturno
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mercati rionali. Suonò due volte il clacson, un nordafricano
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tra i banchi, a volte stavo alla lavagna per
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pezzo dei Queen. A volte prendevamo il tram e
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film, una o due volte alla chiusura dell’osteria
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cinema, il cibo. A volte la letteratura. E lei
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adulti del Centro: sei volte su dieci le folgorazioni
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sotto la gonna. A volte la risposta era affermativa
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limite del prestigio. Cinque volte su dieci sceglieva il
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perse. Fu una delle volte in cui si fermò
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si era domandata molte volte se la “seccatura” fosse
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andatura seppur gravida. A volte la fissavo mentre dormiva