Matilde Serao, Addio, amore!, 1890

freddissimo passò loro sul volto, attraverso l'ombra. ¶ - Hai

essa gli gettava al volto: ma ognuna di quelle

dal nobile e niveo volto verginale non ruppe il

quella solitaria viaggiatrice dal volto bruno e pallidissimo, dai

andandosene, pian piano, si voltò indietro più volte, a

che tutto il suo volto dalla bella fronte, dagli

contrazione attraversò il suo volto di buon giovane onesto

che gli parlava nel volto, con un alito caldo

e guardò stranamente nel volto il cameriere, che portava

forma violenta; e il volto tutto rigato da sottili

impallidirono, sparvero: e il volto martoriato, rifatto buono, si

Come Veronica asciugò il volto del divino Martire, le

racconto triste, per un volto di sofferente, per una

lunga, insistente, poichè si voltò a guardare: ma non

fugace appannò quel bianco volto; ma niuno la osservò

rivolgendosi ad Anna. ¶ Sul volto di Anna passò un

per la serenità del volto, per tutto l'incanto

se lo agitò sul volto per aver meno caldo

Null'altro: buona sera. ¶ Voltò le spalle e se

E lo guardò in volto. ¶ - Ma disgraziata, non ci

stava seduta, sbiancata nel volto, tutta tremante, pensando solo

riprese, esaltandosi, fiammeggiando nel volto - non ve ne andate

disse, accostando il suo volto a quello di lui

era parso che il volto così chiaro e sereno

il capo, fissandole in volto gli occhi trasognati. ¶ - Che

passandosi il fazzoletto sul volto, quasi a dissiparne l

il giovanile e delicato volto di sua madre, chiuso

il bruno e bel volto di suo padre, contratto

dire innanzi a quel volto da cui fuggiva ogni

ne' suoi pensieri, col volto chino, dietro il velo

appena percettibile, cerea nel volto; il lume ardeva tristemente

luce, e sul pallido volto, sui capelli bruni, disciolti

si disegnasse sul suo volto. Talvolta, Stella, insospettita, si

di scorgere un delicato volto ovale e due occhi

col puro ovale del volto bruno, dove la bocca

colla purità del suo volto. ¶ - Allora non torna tanto

la stanchezza; Laura si voltò indietro, quasi casualmente, per

suoi occhi carezzavano il volto della donna che guardavano

bellissima, tutta rosa nel volto scintillante, nei chiari e

che ancora portava sul volto i segni della felicità

candela, le apparve. Il volto di Laura era perciò

antitesi del suo purissimo volto, l'ironia di una

poveretta, fattasi terrea in volto, a vedere espressi così

gli aveva offerto il volto, ed egli allora l

il tramutarsi del suo volto, quando ella entrava, lo

ogni mattina il tranquillo volto di un indifferente. Luigi

egli la fissava nel volto, volendo scrutarne l'intimo

il pallore del suo volto consumato spiccava in un

inchinava a parlare sul volto di Cesare, sorridendo, con

gruppo, ogni sfumatura del volto di Cesare e di

di distanza, perfettamente. Il volto di Laura era sconvolto

del bellissimo e chiaro volto si distesero e si

sola espressione apparisse sul volto terreo, ella ripose in

una figura nera, dal volto pallidissimo, che tenea nella

fiore: tutto il bianco volto, purissimo, era soffuso di

a guardare quel puro volto dalla carnagione alabastrina che

suo alito caldo, in volto alla dormiente, - Laura. ¶ La

il pallore livido del volto spiccava: una figura che

tutta nera, spettrale nel volto, una tutta bianca e

tolse le mani dal volto e le disse, sommessamente

solo, il pallore sul volto persisteva. ¶ - Perchè hai fatto

che questo tuo bel volto così sereno, così puro

sua sorella, il suo volto era chiuso, freddo, austero

aria di persona stanca, voltò le spalle alla sorella

che le laceravano il volto e le mani, ella

quella scena, rivedeva il volto bianco, bello e pure

Cesare entrò, riposato nel volto, sereno, pronto anche lui

il nobile e consumato volto del traditore, un volto

volto del traditore, un volto così quieto e quasi

le attraversò il pallido volto, che sino allora era

suoi carezzavano quello smorto volto, teneramente, appassionatamente. La medesima

sguardo inebbriato da quel volto pallido e da quegli

di orribile, in quel volto di donna morta. Poichè