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invenzioni verbali


Guido Da Verona, L'amore che torna, 1908

concordanze di «vuoi»

nautoretestoannoconcordanza
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risi, e gli dissi: ¶ - Vuoi che ti tenga socio
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avevi prima, se non vuoi che ti porti la
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a mazzi di fiori! ¶ - Vuoi alludere a me? - interruppe
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nostri ricordi; ma, che vuoi? è più forte di
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come la verità. ¶ - Ebbene, vuoi sapere? Ecco: è un
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andai. Ecco, già che vuoi sapere, ti dico la
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sentimentale, o stupido, come vuoi, verso le amiche di
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con me. Solo, mi vuoi forse troppo bene per
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Definiscimi per quello che vuoi, ma la verità è
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anima così dolce, quando vuoi. Dille ciò ch'io
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vorrei sapere. ¶ - Ma perchè vuoi sempre sapere tutto? conoscere
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vero. ¶ - Oh, Dio!... ne vuoi la prova? ¶ - Sì... - rispose
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di fare quello che vuoi. ¶ Ella mi venne vicino
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mani congiunte tremavano. ¶ - Come vuoi tu! Sei anche libera
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risposi duramente. ¶ - Ebbene, lo vuoi sapere? - esclamò con veemenza
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mi umilii troppo... Lo vuoi sapere? ¶ Io tacqui, gelido
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Ora, il gesto che vuoi compiere su l'orlo
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così opposti - o, se vuoi, così rassomiglianti - vengano proprio
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appartenere. Dinne quello che vuoi, ma tu avresti finito
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Me lo prometti? ¶ - Se vuoi, - risposi tristemente. ¶ - Sì, te
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che ti rovinerà. ¶ - Che vuoi? - gli risposi; - la mia
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ho detto, Fabio. Se vuoi salvarmi non c'è
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ricchezza? E perchè non vuoi che t'aiuti? Ho
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son trascorsi tanti anni! Vuoi che ricominci ora? Dopo
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si guadagnano il pane? Vuoi che tenti un commercio
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nella faccia imbiancata! ¶ - Che vuoi dire? - balbettò, dopo un
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Tu simuli! Tu mi vuoi esasperare con la tua
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d'Hermòs, allora? ¶ - Cosa vuoi che ne sappia il
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il soprabito. ¶ - Ebbene, che vuoi? ¶ - Nulla, ma non lasciarmi
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a questo modo. ¶ - Mi vuoi bene ancora? - ella fece
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fiducia in te? ¶ - Che vuoi dire con questo, Elena
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commuovermi. ¶ - Ora non mi vuoi più bene... - mormorava pianamente
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devono essere anche altre. ¶ - Vuoi che andiamo a vedere
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Guelfa l'anno scorso... Vuoi? ¶ Ma due giorni dopo
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una maschera, simpatica se vuoi, di ottimo gusto se
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di ottimo gusto se vuoi, ma una maschera in
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il quale ti dice: «Vuoi ritentare la prova? Io
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volta un viaggio, se vuoi. Oh, comodo, breve, nei
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sola. ¶ - Ma Elena!... ¶ - Cosa vuoi rispondermi? cosa? È inutile
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d'orgoglio. - Ma se vuoi conoscere lo scopo di
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qualche nota sentimentale, se vuoi, ma sincera. Un certo
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anni, ed ancora, che vuoi? la inguaribile malattia di
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cavato un oroscopo singolare.... Vuoi che prenda moglie! Non
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voglio bene. ¶ - Oh, mi vuoi bene!... - disse amaramente. - No
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per orgoglio, se non vuoi credere che sia per
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con un moto repentino, - vuoi che lasci il teatro
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che lasci il teatro? Vuoi che torni a vivere
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non mi costerà nulla. Vuoi? ¶ - No, no... sei buona
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ridi mai... Forse mi vuoi bene, un poco, ma
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ma non è onesto. Vuoi che lo esaminiamo? ¶ Poichè
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su le labbra: ¶ - Questo vuoi mettere? Che idea! È
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sorriso. E continuò: - Cosa vuoi da me dunque? che
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amore. ¶ - Ogni giorno? ¶ - Se vuoi... ¶ - E tutto mi scriverai
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lacrime. ¶ - Non me lo vuoi dire? ¶ - E tu? - fece
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bastarti, se veramente mi vuoi bene. ¶ Sentirai parlare di
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ti ritrovo, non mi vuoi più... ¶ - Siete un po
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di parlarti a lungo. Vuoi che usciamo? ¶ - Dove? ¶ - Non
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de' suoi capelli scintillanti. ¶ - Vuoi comandare il pranzo? - le
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da allora fin qui? ¶ - Vuoi forse dire come ho
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mano e seguitai: ¶ - Elena, vuoi fare la pace con
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domandò: ¶ - La pace? cosa vuoi dire? ¶ - Perdonarmi, se preferisci
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a sedere qui. ¶ - Che vuoi? ¶ - Vieni, sii buona... ¶ Ella
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non dire nulla... che vuoi? parole! Me ne hai
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un lungo silenzio, - cosa vuoi ch'io faccia? Che
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ti possa contentare!... Elena, vuoi vedermi pazzo? ¶ Stava seduta
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grado di pagartele... Se vuoi cinquecento lire? ¶ La sua
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Come mai? ¶ - E cosa vuoi che ne sappia io
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tuoi quaresimali! ¶ - Bah!... se vuoi scherzare è un altro
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lacrime mal frenate. ¶ - Perchè vuoi farmi parlare! - esclamò. ¶ Una
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di Elia! ¶ - Mah!... che vuoi? la vita!... - feci con
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trangugiando il caffè. - Se vuoi tornerò più tardi. ¶ - No
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gioia di rivederti. Che vuoi? quanto più invecchio, tanto
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scusa... tutto quello che vuoi, ma il vostro tabacco
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Insomma, pensane quello che vuoi: è mio amico, e
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la bocca; poi soggiunse: ¶ - Vuoi rendermi triste? ¶ - No, ma
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buono, perchè me lo vuoi far dire?... è una
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Senti: rimane mio, se vuoi, ma pórtalo tu, sii
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impeto: - Rispóndimi dunque: mi vuoi bene davvero? ¶ - Sì, amore
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giuramenti non contano. ¶ - Se vuoi, te lo giuro. ¶ - E
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esclamò con intendimento. ¶ - Che vuoi dire? - obbiettai sorridendo. ¶ - Eh
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invece non fu. Che vuoi?... l'uomo è un
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e andiamo dove tu vuoi. Ma prima riméttiti un
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altri... pazienza! Che ci vuoi fare? ¶ - Eh, via!... Tu
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Me ne duole, se vuoi, ma non posso piangerne
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senti, fa una cosa: vuoi andar tu? ¶ - Io?... Se
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non rispettan nulla. ¶ - Che vuoi? È involontario. Un'associazione
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alcuna gratitudine...» Eppure, che vuoi?... queste incerte parole non
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ho lottato! Ma, che vuoi?... mi avevi conosciuta fanciulla
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alla mia anima. ¶ E, vuoi che ti dica la