Domenico di Giovanni, [Sonetti], 1449?

gufi, ¶ Ch'ognun non vuol mostrar le sue magagne

al quarto testo, ¶ Chi vuol vin dolce non imbotti

domo, non cianciava, ¶ Proprio vuol dir, che 'l Papa

E poscia d'Accia vuol che sia tessuto. ¶ LXXXII

l Medico del Papa vuol guarilla ¶ Se 'l Soldan

la Reina Isotta; ¶ Chi vuol ben far la farinata

mi vi faccia: ¶ Chi vuol pigliar farfalle, apra le

ha promessa, ¶ Che la vuol dare omnino a' suoi

tu m'intendi, ¶ Che vuol dire, che l'uno

Ma chi meglio mi vuol, mi paghi il vino

molle, e si lo vuol coprire: ¶ Io le piglio

CLX ¶ Qualunque al bagno vuol mandar la moglie, ¶ O

son rimbambito, ¶ E tuttavia vuol'esser il Messere; ¶ Cheto

mota; ¶ E poi chi vuol seguir troppe scienze, ¶ Gli

A qual Medico si vuol dottorare, ¶ Se primamente non

bisognerebbon troppe roste. ¶ Chi vuol delle composte ¶ Vada dove

da me chi me vuol sostenere. ¶ CCXLIX ¶ Nel Monte

saper quel che ne vuol ragione, ¶ Se intima amicizia

di quei Caval, che vuol pastura, ¶ Tenendo in man

sia di chi si vuol l'affanno, ¶ Ed a

non può quel che vuol, quel che può voglia

colui dunque può, che vuol dovere, ¶ Nè mai trae

del cibo terren non vuol che gusti. ¶ Se vogli

casa le ridusse; ¶ Tal vuol gran dota, che non

E tanto ben gli vuol, quanto ell'è nuova

queste son sorelle. ¶ Alcun vuol che le sian trentasei

E 'l Buffa, che vuol fare il maleficio, ¶ Dice

digli, che se Moglie vuol pigliare, ¶ Io lo porrò

questa pena in pace vuol portare: ¶ Bernardo, non pensare

bisogna ajuto: ¶ Sai che vuol dire il muto? ¶ Avrei

per mia sventura, ¶ Non vuol ch'io entri a