Luigi Pulci, Morgante, 1483

abate mio, ¶ costui non vuol che 'l mio caval

monaci la pace si vuol fare. - ¶ Della qual cosa

la giustizia tanto ¶ che vuol che sempre il suo

ognun voler quel che vuol Questo, ¶ ed accordarsi volentieri

il caval mena ¶ e vuol che corra e che

quel molto discretamente ¶ che vuol partir dalla sua riverenzia

orazion si raccomanda; ¶ che vuol trovarsi fra le gente

che Gan ciò che vuol con lui puote, ¶ tanto

questo fatto se ne vuol far pace. ¶ Non siate

che di sol gli vuol dar caldo. ¶ Rinaldo il

detta Forisena ¶ a divorar vuol dare a questa fera

sorte tocca a lei, vuol che lei pèra; ¶ e

assai: ¶ ogni dì ne vuol due, sera e mattina

piace; ¶ poi sia che vuol della fera rapace. - ¶ Queste

maraviglia ¶ sia chi si vuol del popol d'Apollino

ma questo a giudicar vuol buon gramatico ¶ s'egli

esta mia figlia ¶ e vuol per forza lei con

campana, ¶ sia che armadura vuol, che ne fa polvere

avvien chi pel fango vuol trottare ¶ e può di

ché 'l destrier suo vuol pur tòrre; ¶ a Ulivier

mai; ¶ ma ogni cosa vuol cominciamento. - ¶ Disse la dama

la dama, ¶ ché così vuol la Fortuna crudele. ¶ Cercato

amante fedele; ¶ questo non vuol per certo il nostro

e chi per forza vuol tirar pur l'arco

regno mio, se così vuol Fortuna. ¶ E per tuo

quel che fussi saper vuol da loro; ¶ ma col

suo ritorno. ¶ Il messaggier vuol far quel ch'è

mi contenta. ¶ Erminïon non vuol di lui mi lagni

che debba venire ¶ se vuol con esso in sul

zoppo, ¶ a quel che vuol la giustizia t'opponi

sapea l'omore, ¶ non vuol per nulla ch'egli

va meschino; ¶ e sbattezar vuol tutti i battezati. - ¶ Disse

e che soccorrer si vuol San Dionigi. ¶ Faburro s

degno, ¶ e ricordar si vuol de' benefici, ¶ ch'essere

non t'incresca: ¶ chi vuol de' grossi nel fondo

cristiano, ¶ a tradimento non vuol fargli oltraggio ¶ o in

pieno, ¶ rispose: - Come Astolfo vuol voglio io. - ¶ E contra

sventurata a piede ¶ morir vuol prima che chiamar merzede

per certo Orlando: ¶ e' vuol pigliar di me sempremai

è in piacere, ¶ che vuol venir la battaglia a

alcun pur non si vuol far cristiano ¶ de' saracin

armato, e con Vegurto vuol provarsi; ¶ ma quando e

un quattrino. ¶ Doman si vuol che s'assalti la

man di Gan non vuol morire: ¶ e tu nol

corte più non lo vuol raccettare, ¶ e che cercando

ricorda de' servigi, ¶ e vuol che Gallerana sia in

Orlando con lo scudo vuol parare; ¶ ma la pesante

tutto il Levante, ¶ e vuol per forza pur questa

faceva al Soldano ¶ che vuol far pace e triegua

Rinaldo, poi ch'e' vuol, ne fu contento. ¶ Ognun

tal che non ne vuol parecchi; ¶ e cadde come

trarvi dello etterno foco ¶ vuol ch'io vi mostri

che quivi corre: ¶ - Che vuol dir questo? - e 'nteso

sempre terrò, ché così vuol ragione. - ¶ Egli era in

combatter con costui che vuol battaglia, ¶ questo servigio io

Qual merito, qual fato vuol ch'io sia ¶ in

servi ha domandato: ¶ - Che vuol dir questo, che 'l

gagliardia. ¶ Or s'alcun vuol saper come si chiama

petto larga è quanto vuol misura; ¶ Proserpina parea nella

e fa, quando e' vuol, l'aria chiara e

la 'mbasciata: ¶ altro non vuol che quel che vuol

vuol che quel che vuol ragione, ¶ e conservar la

l'uccidrò, sia che vuol poi; ¶ se noi sarem

non in sella, ¶ ché vuol de' suoi prigion far

perché il padre mio ¶ vuol ch'io ti dica

piglia in mano ¶ e vuol veder s'ella è

sia da quella; ¶ e vuol con esso andar la

l re Costanzo non vuol per nïente. ¶ Rispose Marïotto

il re Costanzo non vuol che gli uccida: ¶ per

miseramente, ¶ sanza speranza, come vuol fortuna. ¶ Ma se qui

disse seco: ¶ - Questo gigante vuol provarsi teco. - ¶ Quando il

Carlo, ¶ ché non si vuol però dimenticarlo. ¶ Carlo in

non ti dico niente: ¶ vuol cinque parte, fa' ch

e l'altra si vuol farne stima. ¶ Piccolo sia

un più Natura. ¶ E' vuol, quando egli è all

fia Burrato, che non vuol mentire ¶ né esser di

disse: - Del fuoco si vuol far, Margutte. - ¶ E fece

mal gliene coglie ¶ chi vuol cavarsi tutte le sue

Il cuoco anco lui vuol la mancia, ¶ o io

essilio, ¶ ché Carlo nol vuol più nel suo concilio

Costui levar non gli vuol per nïente, ¶ dicendo: - Il

poi salvum me facche vuol far prima ¶ ch'egli

baleno, ¶ e non si vuol per nulla al mare

Ch'aspetti? ¶ Costui si vuol cavargli la pazzia: ¶ io

e dice: - Porti chi vuol per rispetto, ¶ ché ci

quanti; ¶ e chi non vuol di lor venirne preso

un diavolo incantato ¶ e vuol sempre veder cose terribile

ogni volta non si vuol difendere; ¶ e 'l savio

per ben di lui vuol saper questo. ¶ E' gli

qui con meco: ¶ chi vuol che Greco al governo

spada la mano ¶ e vuol Creonta a ogni modo

Fratel nostro, ¶ Iddio non vuol che giustizia si faccia

e so ch'Orlando vuol che così dica. - ¶ Adunque

molto: ¶ che 'l signor vuol la sua figlia tenere

alla cittate, ¶ se meco vuol provarsi; e digli come

volete la donzella, ¶ la vuol con voi giostrar sopra

ritrovarmi questo Gallïano, ¶ o vuol con lancia o con

mandato. ¶ Ma sia chi vuol, ch'io vo' con

questo peccato, ¶ ché così vuol la divina giustizia; ¶ e

drento al palazzo, ¶ e vuol con seco Orlando sempre

Filiberta in tresca; ¶ or vuol mostrar della ragion gl

rotto; ¶ e' non si vuol così chiamar fellone: ¶ tu

mano in mano, ¶ chi vuol còrre il bugiardo e

Giuda tradito: ¶ ecco chi vuol parer buona persona! ¶ Di

ogni cosa alfin si vuol dar pace. - ¶ Posonsi insieme

netto, ¶ e non si vuol calar perch'egli strufi

sol per questo vendicar vuol quello, ¶ e non sa

Rispose Orlando: - Questo che vuol dire? - ¶ Disse il pagan

Parigi faceva tremare, ¶ e vuol suggetto il ciel, la

cani alle poste: ¶ ognun vuol questa lepre, ognun la

giuròe, Orlando. ¶ E così vuol la giustizia divina; ¶ così

questo paese martoria: ¶ non vuol che ignun si spicchi

come il lïon che vuol far carne. ¶ E fu

con la spada lo vuol ristorare ¶ del beneficio, ed

giorni; ¶ e chi non vuol tornar di lor, non

basta scaccomatto. ¶ Il lupo vuol far pace con l

lo farò, ché così vuol ragione; ¶ ma sempre Carlo

doglio, ¶ ma sia che vuol, che debito mio parmi

o fitto. ¶ Venga chi vuol con sue ragioni avanti

a Carlo, ¶ che si vuol d'altra gloria coronarlo

sai ch'ogni cosa vuol principio e norma, ¶ 'accordar

il can, quando e' vuol morder, non abbaia; ¶ sì

rïesce a chi la vuol pur fare in fretta

lo intendea: ¶ ché si vuol ricordar di quel che

poi che Falseron si vuol partire, ¶ a Siragozza altra

e domandò s'altro vuol dire. ¶ Carlo rispose: - Nella

prese: ¶ ch'a Siragozza vuol condur le some ¶ Gano

poi che il dïavol vuol tentar Lucifero. ¶ L'altra

ossa di Pipino ¶ che vuol che questa sia, poi

Bibbia e nostra narra, ¶ vuol che tu abbi la

l cor palese ¶ che vuol che sia tutto tuo

come chi cosa dir vuol dura e grave; ¶ poi

si sogna: ¶ ché chi vuol quelle gente pigliar tosto

cristiana gesta, ¶ però che vuol sempre esser con Orlando

sezzo, ¶ che ricever non vuol di sangue prezzo. ¶ E

a questo subbio, ¶ e vuol saper, sanza saper nïente

sanno; ¶ ma la prosunzïon vuol de' mortali ¶ saper le

disse: - Dimmi quel che vuol dir questo, ¶ o Astaròt

bevendo, ¶ sì che e' vuol presso la madia e

da lungi: - Questo che vuol dire? - ¶ Disse Ulivier: - Mal

si gridava forte: ¶ chi vuol lesso Macon, chi l

suo brocca: ¶ - Chi meco vuol giostrar - gridando forte ¶ - venga

e domandava pur: - Che vuol dir questo? - ¶ Rispose Mazzarigi

è piccol fante ¶ e vuol trovarsi al marzïale agone

saldo, ¶ che non si vuol conducer mai in estremo

Ottone e Riccardo: ¶ ognun vuol la sua parte degl

mia da me già vuol partire, ¶ ché ritornare al

dominante il pianeta che vuol guerra; ¶ e bisognòe che

dicea pur: - Questo che vuol dire? - ¶ Rispose Gan: - Suona

ruota che mossa ancor vuol ire. ¶ Chi negherebbe a