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invenzioni verbali


Alessandro Vellutello, La Comedia di Dante Aligieri con la nova espositione di Alessandro Vellutello, 1544

concordanze di «vv»

nautoretestoannoconcordanza
1
1544
in quel luogo esposto. ¶ vv. 94-108 ¶ Com'io parlava, e
2
1544
contra de l'aversario. ¶ vv. 109-120 ¶ L'ombra, che s
3
1544
e più perfetta lega. ¶ vv. 121-132 ¶ "Oh - diss' i' lui
4
1544
di questi due vitii. ¶ vv. 133-139 ¶ Et egli: "Hor va
5
1544
tenuto caro. ¶ CANTO NONO ¶ vv. 1-12 ¶ La concubina di Titone
6
1544
comunemente travagliando si riposano. ¶ vv. 13-42 ¶ Ne l'hora, che
7
1544
a te lo raccomando. ¶ vv. 43-63 ¶ Da lato m'era
8
1544
ella e 'l sonno". ¶ vv. 64-72 ¶ A guisa d'huom
9
1544
l'alza di stile. ¶ vv. 73-84 ¶ Noi c'appressammo; et
10
1544
stupido abbagliato e vinto. ¶ vv. 85-93 ¶ "Ditel costinci: che volete
11
1544
salir i sopradetti gradi. ¶ vv. 94-105 ¶ Là ne venimmo; e
12
1544
infinita misericordia di Dio. ¶ vv. 106-114 ¶ Per li tre gradi
13
1544
dimitte omnia peccata mea." ¶ vv. 115-129 ¶ Cenere, o terra, che
14
1544
non debet esse tenax". ¶ vv. 130-138 ¶ Poi pinse l'uscio
15
1544
principio del seguente canto. ¶ vv. 139-145 ¶ Io mi rivolsi attento
16
1544
a Dio. ¶ CANTO DECIMO ¶ vv. 1-6 ¶ fummo dentro al soglio
17
1544
non si possano escusare. ¶ vv. 7-27 ¶ Noi salavam per una
18
1544
come era senza principio. ¶ vv. 28-45 ¶ Là su non eran
19
1544
amore che ne portava. ¶ vv. 49-69 ¶ "Non tener pur ad
20
1544
oltre dinanzi a lui. ¶ vv. 73-96 ¶ Io mossi i piè
21
1544
secreti del cuor vedere. ¶ vv. 97-111 ¶ Mentr'io mi dilettava
22
1544
secondo li suoi meriti. ¶ vv. 112-120 ¶ Io cominciai: "Maestro, quel
23
1544
di loro si tormenta. ¶ vv. 121-129 ¶ O superbi Christian miseri
24
1544
empio e spatioso mare. ¶ vv. 130-139 ¶ Come per sostentar solaio
25
1544
puniva peccato. ¶ CANTO XI ¶ vv. 1-24 ¶ "O padre nostro, che
26
1544
l'humiltà conferisce molto. ¶ vv. 25-30 ¶ Così a sè e
27
1544
è, da cieca ignorantia. ¶ vv. 31-36 ¶ Se di là sempre
28
1544
girano sopra di noi. ¶ vv. 37-45 ¶ "Deh se giustitia e
29
1544
degno di tal salita. ¶ vv. 46-69 ¶ Le lor parole, che
30
1544
fanciullo, in Compagnatico saperlo. ¶ vv. 73-102 ¶ Ascoltando chinai in giù
31
1544
nome, perchè muta lato. ¶ vv. 103-132 ¶ Che voce havrai tu
32
1544
molti altri luoghi veduto. ¶ vv. 133-142 ¶ "Quando vivea più glorioso
33
1544
altrui scale. ¶ CANTO XII ¶ vv. 1-15 ¶ Di pari, come buoi
34
1544
et essalta l'humiltà. ¶ vv. 16-24 ¶ Come, perchè di lor
35
1544
misureria in tre volte. ¶ vv. 25-33 ¶ Vedea colui, che fu
36
1544
tratta Ovidio nel primo. ¶ vv. 34-63 ¶ Vedea Nembrot a piè
37
1544
lo smalto si discerneva. ¶ vv. 64-69 ¶ Qual di pennel fu
38
1544
dal naturale erano intagliate. ¶ vv. 70-84 ¶ Hor superbite, e via
39
1544
colpa de' suoi diffetti. ¶ vv. 85-96 ¶ Io era ben del
40
1544
nome perchè muta lato. ¶ vv. 97-108 ¶ Menocci, ove la roccia
41
1544
via de la virtù. ¶ vv. 109-136 ¶ Noi volgendo ivi le
42
1544
e congaude. ¶ CANTO XIII ¶ vv. 1-9 ¶ Noi eravamo al sommo
43
1544
santo e consequentemente mortalissimo. ¶ vv. 10-21 ¶ "Se qui per dimandar
44
1544
Dio suo perfettissimo bene. ¶ vv. 22-36 ¶ Quanto di qua per
45
1544
neque maledictum pro maledicto". ¶ vv. 37-72 ¶ E 'l buon maestro
46
1544
ne videant e cet.". ¶ vv. 73-93 ¶ A me pareva andando
47
1544
possino pregar per lei. ¶ vv. 94-154 ¶ "O frate mio ciascuna
48
1544
ancora più. ¶ CANTO XIIII ¶ vv. 1-15 ¶ "Chi è costui, che
49
1544
conoscer Dio. ¶ CANTO TERZO ¶ vv. 1-9 ¶ Avegna che la subitanea
50
1544
duro et aspro freno. ¶ vv. 10-21 ¶ Quando li piedi suoi
51
1544
non dinanzi a Virg. ¶ vv. 22-45 ¶ E 'l mio conforto
52
1544
tu senti per tema. ¶ vv. 46-60 ¶ Noi divenimmo intanto a
53
1544
loro, come appresso vedremo. ¶ vv. 61-78 ¶ "Leva - dissi al maestro
54
1544
ch'ei vengon piano. ¶ vv. 79-83 ¶ Come le pecorelle escon
55
1544
cerchi di volerse purgare. ¶ vv. 94-117 ¶ "Senza vostra dimanda io
56
1544
opinione, che fosse dannato. ¶ vv. 118-145 ¶ Poscia ch'io hebbi
57
1544
in Purg. ¶ CANTO QUARTO ¶ vv. 1-18 ¶ Quando per dilettanze, o
58
1544
di mezo il cielo. ¶ vv. 19-30 ¶ Maggior aperta molte volte
59
1544
via che bisogna tenere. ¶ vv. 31-48 ¶ Noi salavam per entro
60
1544
poggio, come appresso vedremo. ¶ vv. 49-57 ¶ Sì mi spronavan le
61
1544
che li desse ammiratione. ¶ vv. 58-75 ¶ Ben s'avide 'l
62
1544
essercita in opera alcuna. ¶ vv. 76-87 ¶ "Certo maestro mio - diss
63
1544
e consigliato et aitato. ¶ vv. 88-114 ¶ Et egli a me
64
1544
nè più propriamente descrivere. ¶ vv. 115-139 ¶ Conobbi allhor chi era
65
1544
era mattina. ¶ CANTO QUINTO ¶ vv. 1-9 ¶ Io era già da
66
1544
la sua sinistra parte. ¶ vv. 10-21 ¶ "Perchè l'animo tuo
67
1544
laudabile effetto d'animo. ¶ vv. 22-30 ¶ E intanto per la
68
1544
da l'altre anime. ¶ vv. 31-42 ¶ E 'l mio maestro
69
1544
ancora con molto maggiore. ¶ vv. 46-63 ¶ "O anima, che vai
70
1544
si trova pace eterna. ¶ vv. 64-84 ¶ Et uno incominciò: "Ciascun
71
1544
per la historia stessa. ¶ vv. 85-108 ¶ Poi disse un altro
72
1544
disfogherò sopra del corpo. ¶ vv. 109-129 ¶ Ben sai, come ne
73
1544
aerem vitiando morbidum reddere". ¶ vv. 130-136 ¶ "Deh quando tu sarai
74
1544
pregar Idio per lei. ¶ vv. 1-12 ¶ Quando si parte il
75
1544
altri pregasse per loro. ¶ vv. 13-24 ¶ Quivi era l'Aretin
76
1544
dannati a l'Inferno. ¶ vv. 25-48 ¶ Come libero fui da
77
1544
ogni felicità e gaudio. ¶ vv. 49-60 ¶ Et io: "Signor andiamo
78
1544
de la sua patria. ¶ vv. 61-75 ¶ Venimmo a lei: O
79
1544
l'un l'altro. ¶ vv. 76-93 ¶ Ahi serva Italia di
80
1544
quae sunt Dei Deo". ¶ vv. 94-126 ¶ Guarda com'esta fiera
81
1544
vi può haver luogo. ¶ vv. 127-151 ¶ Fiorenza mia ben puoi
82
1544
diffusamente scrisse. ¶ CANTO SETTIMO ¶ vv. 1-21 ¶ Poscia che l'accoglienze
83
1544
come essi cerchi sono. ¶ vv. 22-39 ¶ "Per tutti i cerchi
84
1544
da gir al Purgatorio. ¶ vv. 40-60 ¶ Rispose: "Luogo certo non
85
1544
de la divina luce. ¶ vv. 61-69 ¶ Allhora il mio Signor
86
1544
l resto di lei. ¶ vv. 70-84 ¶ Tra erto e piano
87
1544
sopragiunti da la sera. ¶ vv. 85-111 ¶ "Prima che 'l poco
88
1544
intendeva conseguir da lui. ¶ vv. 112-120 ¶ Quel, che par sì
89
1544
luogo dietro al padre. ¶ vv. 121-129 ¶ Rade volte risurge per
90
1544
Iacopo da Don Piero. ¶ vv. 130-136 ¶ Vedete il Re de
91
1544
più beata. ¶ CANTO OTTAVO ¶ vv. 1-18 ¶ Era già l'hora
92
1544
allegoria, come altri fanno. ¶ vv. 19-30 ¶ Aguzza qui lettor ben
93
1544
detto, certamente molto sottile. ¶ vv. 31-42 ¶ L'un poco sovra
94
1544
difesa da le tentationi. ¶ vv. 43-60 ¶ E Sordello anco: "Hor
95
1544
ciò è, la immortale. ¶ vv. 61-84 ¶ E come fu la
96
1544
stato ancora le portava. ¶ vv. 85-93 ¶ Gli occhi miei ghiotti
97
1544
che l'ha ammonito. ¶ vv. 82-96 ¶ Facemmo adunque più lungo
98
1544
di Merc. fu liberato. ¶ vv. 97-114 ¶ Et io a lui
99
1544
di tutto l'Inf. ¶ vv. 115-132 ¶ "O tu che ne
100
1544
grande stretta da lui. ¶ vv. 133-145 ¶ Virgilio quando prender si
101
1544
trovar luogo. ¶ CANTO XXXII ¶ vv. 1-15 ¶ S'io havesse le
102
1544
non fuisset homo ille". ¶ vv. 16-39 ¶ Come noi fummo giù
103
1544
et nos liberati sumus". ¶ vv. 40-69 ¶ Quand'io hebbi dintorno
104
1544
il minor di lui. ¶ vv. 70-90 ¶ Poscia vid'io mille
105
1544
com'hanno i vivi. ¶ vv. 91-123 ¶ "Vivo son io, e
106
1544
sopra nel vigesimosettimo canto. ¶ vv. 124-139 ¶ Noi eravam partiti già
107
1544
nel dire. ¶ CANTO XXXIII ¶ vv. 1-3 ¶ La bocca sollevò dal
108
1544
caso verisimil e pietoso. ¶ vv. 22-33 ¶ Breve pertugio dentro da
109
1544
possa sognar il vero. ¶ vv. 37-48 ¶ Quando fui desto inanzi
110
1544
essi si fossero aveduti. ¶ vv. 49-75 ¶ Io non piangeva, sì
111
1544
li chiamai e cet. ¶ vv. 76-90 ¶ Quando hebbe detto ciò
112
1544
suso, li facea innocenti. ¶ vv. 91-108 ¶ Noi passammo oltre là
113
1544
sarà, come vedremo, Lucifero. ¶ vv. 109-120 ¶ Et un de' tristi
114
1544
consorti nel farli morire. ¶ vv. 121-138 ¶ "O - diss'i'- lui
115
1544
richiusa in quel ghiaccio. ¶ vv. 139-150 ¶ Io credo - dissi ' lui
116
1544
si trova in loro. ¶ vv. 151-157 ¶ Ahi Genovesi, huomini diversi
117
1544
potesse trovare. ¶ CANTO XXXIIII ¶ vv. 1-15 ¶ "Vexilla regis prodeunt inferni
118
1544
maggiore minor del suo. ¶ vv. 16-27 ¶ Quando noi fummo fatti
119
1544
anima privo di morte. ¶ vv. 28-36 ¶ Lo imperador del doloroso
120
1544
medesimamente sono gli estremi. ¶ vv. 37-60 ¶ O quanto parve a
121
1544
nuda, de la pelle. ¶ vv. 61-69 ¶ "Quell'anima là su
122
1544
hoggimai era da partire. ¶ vv. 70-84 ¶ Come a lui piacque
123
1544
ritornar a la virtù. ¶ vv. 85-99 ¶ Poi uscì fuor per
124
1544
via de la virtù. ¶ vv. 100-126 ¶ "Prima ch'io ne
125
1544
ad alcuna commessa colpa. ¶ vv. 127-139 ¶ Luogo è là giù
126
1544
SECONDA CANTICA DETTA PURGATORIO. ¶ vv. 1-12 ¶ Per correr miglior acqua
127
1544
del canto di Caliopea. ¶ vv. 13-27 ¶ Dolce color d'oriental
128
1544
esse quattro morali virtù. ¶ vv. 28-39 ¶ Com'io da loro
129
1544
e mantener in libertà. ¶ vv. 40-48 ¶ "Chi siete voi, che
130
1544
a riveder le stelle. ¶ vv. 49-69 ¶ Lo duca mio allhor
131
1544
fare senza di lui. ¶ vv. 70-84 ¶ Hor ti piaccia gradir
132
1544
castello si trova Martia. ¶ vv. 85-111 ¶ "Martia piacque tanto a
133
1544
cosa da lei determinata. ¶ vv. 112-129 ¶ Ei cominciò: "Figliuol segui
134
1544
primo ministro e cet. ¶ vv. 130-136 ¶ Venimmo poi in sul
135
1544
virga metallo". ¶ CANTO SECONDO ¶ vv. 1-9 ¶ Già era il sole
136
1544
per esser notissima favola. ¶ vv. 10-24 ¶ Noi eravam lungo esso
137
1544
di che era vestito. ¶ vv. 25-36 ¶ Lo mio maestro anchor
138
1544
e vigor e pelo. ¶ vv. 37-54 ¶ Poi come più e
139
1544
nuove cose ad esperimentare. ¶ vv. 55-66 ¶ Da tutte parti saettava
140
1544
l'andarsene a purgare. ¶ vv. 67-75 ¶ L'anime, che si
141
1544
purgar e farse belle. ¶ vv. 76-90 ¶ Io vidi una di
142
1544
si va a purgare. ¶ vv. 91-105 ¶ "Casella mio, per tornar
143
1544
vien qui al Purg. ¶ vv. 106-117 ¶ Et io: "Se nuova
144
1544
altro ad eterna salute. ¶ vv. 118-123 ¶ Noi eravam tutti fisi
145
1544
medesimamente sia ancor punito. ¶ vv. 34-45 ¶ Mentre che sì parlava
146
1544
cognition de gli universali. ¶ vv. 46-75 ¶ Se tu sei hor
147
1544
che copre il petto. ¶ vv. 79-93 ¶ Come il ramarro sotto
148
1544
uno con l'altro. ¶ vv. 94-117 ¶ Taccia Lucano homai là
149
1544
di dietro del serpente. ¶ vv. 118-141 ¶ Mentre che 'l fumo
150
1544
nobile famiglia de' Donati. ¶ vv. 142-151 ¶ Così vid'io la
151
1544
potuto usare. ¶ CANTO XXVI ¶ vv. 1-12 ¶ Godi Fiorenza, poi che
152
1544
incorre in qualche miseria. ¶ vv. 13-18 ¶ Noi ci partimmo; e
153
1544
sopra de la bolgia. ¶ vv. 19-24 ¶ Allhor mi dolsi, et
154
1544
intellectus ad incognitorum cognitionem". ¶ vv. 25-33 ¶ Quante il villan, che
155
1544
si cominciano a vedere. ¶ vv. 34-42 ¶ E qual colui, che
156
1544
dechiaratione di questo testo. ¶ vv. 43-63 ¶ Io stava sovra 'l
157
1544
Illiade molte cose notande. ¶ vv. 64-75 ¶ "S'ei posson dentro
158
1544
seguitando vedremo che dirà. ¶ vv. 76-84 ¶ Poi che la fiamma
159
1544
summergesse ne l'oceano. ¶ vv. 85-111 ¶ Lo maggior corno de
160
1544
già l'havea lasciata. ¶ vv. 112-142 ¶ "O frati - dissi - che
161
1544
in quello. ¶ CANTO XXVII ¶ vv. 1-30 ¶ Già era dritta in
162
1544
Orbino et esso giogo. ¶ vv. 31-57 ¶ Io era in giuso
163
1544
la sua buona fama. ¶ vv. 58-84 ¶ Poscia che 'l foco
164
1544
anima si rese frate. ¶ vv. 85-102 ¶ Lo principe de' nuovi
165
1544
canto, renuntiò al papato. ¶ vv. 106-136 ¶ Allhor mi pinser gli
166
1544
canto vedremo. ¶ CANTO XXVIII ¶ vv. 1-21 ¶ Chi poria mai pur
167
1544
non v'era comparatione. ¶ vv. 22-45 ¶ Già veggia per mezul
168
1544
da esso e cet. ¶ vv. 46-63 ¶ "Nè morte il giunse
169
1544
si mosse per partire. ¶ vv. 64-90 ¶ Un altro, che forato
170
1544
cagion di questo vento. ¶ vv. 91-117 ¶ Et io a lui
171
1544
habbia ad esser creduto. ¶ vv. 118-142 ¶ Io vidi certo, et
172
1544
corpo solo. ¶ CANTO XXIX ¶ vv. 1-12 ¶ La molta gente, e
173
1544
nel suo luogo vedremo. ¶ vv. 13-30 ¶ "Se tu havessi - rispos
174
1544
non lo potea vedere. ¶ vv. 31-39 ¶ "O duca mio la
175
1544
con la veduta penetrare. ¶ vv. 40-51 ¶ Quando noi fummo su
176
1544
cagione, fa quel medesimo. ¶ vv. 52-66 ¶ Noi discendemmo in su
177
1544
d'altra cosa simile. ¶ vv. 67-84 ¶ Qual sovra 'l ventre
178
1544
è pesce molto scaglioso. ¶ vv. 85-105 ¶ "O tu che con
179
1544
sono distinti e terminati. ¶ vv. 109-120 ¶ "Io fui d'Arezzo
180
1544
in quel luogo dannato. ¶ vv. 121-139 ¶ Et io dissi al
181
1544
movimenti humani. ¶ CANTO XXX ¶ vv. 1-30 ¶ Nel tempo, che Giunon
182
1544
fè grattar il ventre. ¶ vv. 31-45 ¶ E l'Aretin, che
183
1544
la gran rabbia noceno. ¶ vv. 46-57 ¶ E poi che e
184
1544
giù verso 'l mento. ¶ vv. 58-90 ¶ "O voi, che senza
185
1544
erano che di XXI ¶ vv. 91-129 ¶ Et io a lui
186
1544
ad invitar a leccarlo. ¶ vv. 130-148 ¶ Ad ascoltarli er'io
187
1544
del senso. ¶ CANTO XXXI ¶ vv. 1-18 ¶ Una medesima lingua pria
188
1544
e confusion di loro. ¶ vv. 19-33 ¶ Poco portai in là
189
1544
fuor, come dentro arsi". ¶ vv. 34-48 ¶ Come quando la nebbia
190
1544
loro vedremo che dirà. ¶ vv. 49-57 ¶ Natura certo quando lasciò
191
1544
ingegno supera le forze. ¶ vv. 58-66 ¶ La faccia sua mi
192
1544
era fuori del pozzo. ¶ vv. 67-81 ¶ "Raphel mai amech Zabi
193
1544
vengon tutti a finire. ¶ vv. 19-39 ¶ In questo luogo da
194
1544
aspere fossero le prime. ¶ vv. 40-66 ¶ Mentr'io andava, gli
195
1544
dives barbarus ille placet". ¶ vv. 67-81 ¶ Io mi raggiunsi con
196
1544
sferza martira e batte. ¶ vv. 82-99 ¶ Il buon maestro, senza
197
1544
facientibus, digni sunt morte". ¶ vv. 100-123 ¶ Già eravam; là ove
198
1544
la chierica, o no. ¶ vv. 127-136 ¶ Appresso ciò lo duca
199
1544
nodosi bronchi. ¶ CANTO XIX ¶ vv. 1-9 ¶ O Simon mago, o
200
1544
fondo d'essa bolgia. ¶ vv. 10-30 ¶ O somma sapientia quanta
201
1544
unte e grasse cose. ¶ vv. 31-45 ¶ "Chi è colui - Maestro
202
1544
la cognitione de' particolari. ¶ vv. 46-57 ¶ "O qual che se
203
1544
farne da poi stratio. ¶ vv. 58-87 ¶ Tal mi fec'io
204
1544
degnità del sommo sacerdotio. ¶ vv. 88-105 ¶ Io non so s
205
1544
premio de la virtù. ¶ vv. 106-120 ¶ Di voi pastor s
206
1544
di queste due passioni. ¶ vv. 121-133 ¶ Io credo ben, che
207
1544
gl'indovini. ¶ CANTO XX ¶ vv. 1-18 ¶ Di nuova pena mi
208
1544
sia possibile a vederlo. ¶ vv. 19-39 ¶ Se Dio ti lasci
209
1544
che ragionevolmente dovea tenere. ¶ vv. 40-60 ¶ Vedi Tiresia, che mutò
210
1544
altrimenti la mia terra. ¶ vv. 61-81 ¶ Suso in Italia bella
211
1544
pestiferi e mortalissimi morbi. ¶ vv. 82-99 ¶ Quindi passando la vergine
212
1544
et inganni, la verità. ¶ vv. 100-114 ¶ Et io: "Maestro, i
213
1544
tutte l'altre vela. ¶ vv. 115-130 ¶ Quell'altro, che ne
214
1544
facciamo altro. ¶ CANTO XXI ¶ vv. 1-21 ¶ Così di ponte in
215
1544
si mostrino in superficie. ¶ vv. 22-36 ¶ Mentre là giù fisamente
216
1544
più vicina al piede. ¶ vv. 37-57 ¶ Del nostro ponte, disse
217
1544
per la medesima cagione. ¶ vv. 58-78 ¶ Lo buon maestro: "A
218
1544
nostri graffi et uncini. ¶ vv. 79-96 ¶ "Credi tu Malacoda qui
219
1544
non fosse lor servato. ¶ vv. 106-126 ¶ Poi disse a noi
220
1544
qual potessero passar oltre. ¶ vv. 127-139 ¶ "Omè maestro, che è
221
1544
il timore. ¶ CANTO XXII ¶ vv. 1-12 ¶ Io vidi già cavalier
222
1544
suono accordar il canto. ¶ vv. 13-30 ¶ Noi andavam con li
223
1544
temendo del suo uncino. ¶ vv. 31-117 ¶ Io vidi, et ancho
224
1544
nascondesse sotto di quella. ¶ vv. 118-151 ¶ O tu, che leggi
225
1544
molestati loro. ¶ CANTO XXIII ¶ vv. 1-24 ¶ Taciti, soli, e senza
226
1544
glie li parea sentire. ¶ vv. 25-57 ¶ E quei: "S'io
227
1544
haveva hora da vedere. ¶ vv. 58-84 ¶ Là giù trovammo una
228
1544
fondo foracchiato et arto. ¶ vv. 85-108 ¶ Quando fur giunti, assai
229
1544
habbiamo veduto, eternalmente puniti. ¶ vv. 109-123 ¶ Io cominciai: "O frati
230
1544
a tutto 'l mondo. ¶ vv. 124-138 ¶ Allhor vid'io maravigliar
231
1544
sarà di poterla salire. ¶ vv. 139-148 ¶ Lo duca stette un
232
1544
legieri aviene. ¶ CANTO XXIIII ¶ vv. 1-30 ¶ In quella parte del
233
1544
e con buono essamine. ¶ vv. 31-45 ¶ Non era via da
234
1544
via de la virtù. ¶ vv. 46-60 ¶ "Homai convien, che tu
235
1544
forte a poterle vincere. ¶ vv. 61-78 ¶ Su per lo scoglio
236
1544
non si debbino essequire. ¶ vv. 79-105 ¶ Noi discendemmo il ponte
237
1544
non potesse ancor gioire. ¶ vv. 106-126 ¶ Così per li gran
238
1544
transito toccato dal poeta. ¶ vv. 127-151 ¶ Et io al duca
239
1544
non godi. ¶ CANTO XV ¶ vv. 1-15 ¶ Al fine de le
240
1544
dicemmo nel XIIII canto. ¶ vv. 16-33 ¶ Ei sì fuggì, che
241
1544
de le due nature. ¶ vv. 76-99 ¶ Noi ci appressammo a
242
1544
s'impiglia e cet. ¶ vv. 100-114 ¶ Hor ci movemmo con
243
1544
universalità li sia secondo. ¶ vv. 115-126 ¶ Poco più oltre il
244
1544
loro di quel fosso. ¶ vv. 127-139 ¶ "Sì come tu da
245
1544
gelati guazzi. ¶ CANTO XIII ¶ vv. 1-15 ¶ Non era anchor di
246
1544
e queste lamentando attristavano. ¶ vv. 16-45 ¶ E 'l buon maestro
247
1544
tronca cima di mano. ¶ vv. 46-54 ¶ "S'egli havesse potuto
248
1544
sua peregrinatione sarà tornato. ¶ vv. 55-78 ¶ E 'l tronco "Sì
249
1544
viver era 'l peggio. ¶ vv. 79-90 ¶ Un poco attese, e
250
1544
dispiega e scioglie mai. ¶ vv. 94-108 ¶ Allhor soffiò lo tronco
251
1544
appassionata e tormentata anima. ¶ vv. 109-129 ¶ Noi eravamo anchor al
252
1544
notati di grande infamia. ¶ vv. 130-151 ¶ Presemi allhor la mia
253
1544
poco eminente. ¶ CANTO XIIII ¶ vv. 1-15 ¶ Poi che la carità
254
1544
Iuba Re di Numidia. ¶ vv. 16-30 ¶ O vendetta di Dio
255
1544
voi n'orate cento? ¶ vv. 31-42 ¶ Quali Alessandro in quelle
256
1544
fiamma che gli ardeva. ¶ vv. 43-60 ¶ Io cominciai "Maestro, tu
257
1544
la fabbricatione di quelle. ¶ vv. 61-72 ¶ Allhora il duca mio
258
1544
di vituperar il creatore. ¶ vv. 73-84 ¶ Hor mi vien dietro
259
1544
campagna de la rena. ¶ vv. 85-93 ¶ Tra tutto l'altro
260
1544
cose nutrisce l'anima. ¶ vv. 94-120 ¶ "In mezo 'l mare
261
1544
fosse udito da Saturno. ¶ vv. 121-129 ¶ Et io a lui
262
1544
voltato tutto 'l cerchio. ¶ vv. 130-142 ¶ Et io ancor "Maestro
263
1544
canto vedremo. ¶ CANTO XV ¶ vv. 1-12 ¶ Hora cen porta l
264
1544
crescere d'essa Brenta. ¶ vv. 13-33 ¶ Già eravam da la
265
1544
a la sua via. ¶ vv. 34-42 ¶ Io dissi lui "Quanto
266
1544
quali eternalmente son destinati. ¶ vv. 43-54 ¶ Io non osava scender
267
1544
Omnes sunt docibiles dei". ¶ vv. 55-78 ¶ Et egli a me
268
1544
finga che dovevan fare. ¶ vv. 79-96 ¶ "Se fosse pieno tutto
269
1544
de la cosa annuntiata. ¶ vv. 97-124 ¶ Lo mio maestro allhora
270
1544
tra' corridori. ¶ CANTO XVI ¶ vv. 1-18 ¶ Già era in loco
271
1544
lui che a loro. ¶ vv. 19-45 ¶ Ricominciar, come noi restammo
272
1544
nocerli più ch'altro. ¶ vv. 46-63 ¶ S'io fosse stato
273
1544
poi salire, andava contemplando. ¶ vv. 64-78 ¶ "Se lungamente l'anima
274
1544
a confirmation di quella. ¶ vv. 79-90 ¶ "Se l'altre volte
275
1544
che fosse da partire. ¶ vv. 91-105 ¶ Io lo seguiva; e
276
1544
sonitus sensu audiendi caret". ¶ vv. 106-123 ¶ Io haveva una corda
277
1544
anchora qual dovesse essere. ¶ vv. 124-136 ¶ Sempre a quel ver
278
1544
co' piedi. ¶ CANTO XVII ¶ vv. 1-18 ¶ "Ecco la fiera con
279
1544
sesto del suo Metamorfoseos. ¶ vv. 19-27 ¶ Come tal volta stanno
280
1544
a guisa di scorpione. ¶ vv. 28-42 ¶ Lo duca disse "Hor
281
1544
del canto ha detto. ¶ vv. 43-51 ¶ Così ancor su per
282
1544
più grosse e nocive. ¶ vv. 52-72 ¶ Poi che nel viso
283
1544
dimicat qui usuras flagitat". ¶ vv. 76-84 ¶ Et io temendo no
284
1544
non tocchi la fiera. ¶ vv. 85-99 ¶ Qual è colui, che
285
1544
essamine, e non inconsiderata. ¶ vv. 100-117 ¶ Come la navicella esce
286
1544
e rovinato al fondo. ¶ vv. 121-126 ¶ Io sentia già da
287
1544
Inf. chiarissimamente fu dimostrato. ¶ vv. 127-136 ¶ Come 'l falcon ch
288
1544
più ricoprire. ¶ CANTO XVIII ¶ vv. 1-18 ¶ Luogo è in Inferno
289
1544
vergogna esprimere. ¶ CANTO VI ¶ vv. 1-6 ¶ Al tornar de la
290
1544
pecudum ferarumque numero haberi". ¶ vv. 13-21 ¶ Cerbero fiera crudele e
291
1544
profanum habeas parvi penditur". ¶ vv. 22-33 ¶ Quando ci scorse Cerbero
292
1544
sacco andar di sopra. ¶ vv. 34-57 ¶ Noi passavam su per
293
1544
pena per simil colpa. ¶ vv. 58-75 ¶ Io li risposi "Ciacco
294
1544
gran discordia e rissa. ¶ vv. 76-93 ¶ Qui pose fine al
295
1544
via de la virtù. ¶ vv. 94-115 ¶ El duca disse a
296
1544
canto vedremo. ¶ CANTO SETTIMO ¶ vv. 1-15 ¶ "Pape Satan, pape Satan
297
1544
amare divitias e cet.". ¶ vv. 16-48 ¶ Così scendemmo ne la
298
1544
altre conditioni di persone. ¶ vv. 49-66 ¶ Et io "Maestro, tra
299
1544
eterna giovar di nulla. ¶ vv. 67-99 ¶ "Maestro - dissi lui - hor
300
1544
notte, cadevano ver' occidente. ¶ vv. 100-114 ¶ Noi incidemmo 'l cerchio
301
1544
la vendetta possa conseguire. ¶ vv. 115-130 ¶ Lo buon maestro disse
302
1544
una torre. ¶ CANTO OTTAVO ¶ vv. 1-12 ¶ Io dico seguitando, che
303
1544
non lo possa discernere. ¶ vv. 13-30 ¶ Corda non pinse mai
304
1544
multam accepit rimosa paludem". ¶ vv. 31-51 ¶ Mentre noi corravam la
305
1544
stati osi di fare. ¶ vv. 52-66 ¶ Et io "Maestro molto
306
1544
tal duolo poteva venire. ¶ vv. 67-81 ¶ E 'l buon maestro
307
1544
glaucaque exponit in ulva". ¶ vv. 82-108 ¶ Io vidi più di
308
1544
perpetue e sempiterne cose. ¶ vv. 109-130 ¶ Così sen va, e
309
1544
seguente canto. ¶ CANTO NONO ¶ vv. 1-15 ¶ Quel color, che viltà
310
1544
passo lo fa dubbitare. ¶ vv. 16-30 ¶ "In questo fondo de
311
1544
un'altra volta disceso. ¶ vv. 31-48 ¶ Questa palude, che 'l
312
1544
che la vendetta cade. ¶ vv. 49-60 ¶ Con l'unghie si
313
1544
vi venisse a perire. ¶ vv. 61-69 ¶ O voi che havete
314
1544
poi convertita in vento. ¶ vv. 73-90 ¶ Gli occhi mi sciolse
315
1544
in modo alcun opporre. ¶ vv. 91-111 ¶ "O cacciati del ciel
316
1544
ne' seguenti versi vedremo. ¶ vv. 112-133 ¶ Sì come ad Arli
317
1544
ad inferire. ¶ CANTO DECIMO ¶ vv. 1-21 ¶ Hora sen va per
318
1544
sapienti e morali filosofi. ¶ vv. 22-39 ¶ "O Thosco, che per
319
1544
intera e vera cognitione. ¶ vv. 40-51 ¶ Com'io al piè
320
1544
predir le cose future. ¶ vv. 52-72 ¶ Allhor surse a la
321
1544
fuori de la sepoltura. ¶ vv. 73-93 ¶ Ma quell'altro magnanimo
322
1544
contra de' suoi aversari. ¶ vv. 94-108 ¶ "Deh se riposi mai
323
1544
fu, sarà, et è. ¶ vv. 109-123 ¶ Allhor, come di mia
324
1544
li parve essere nimica. ¶ vv. 124-136 ¶ Egli si mosse; e
325
1544
dispiacevole fetore. ¶ CANTO XI ¶ vv. 1-21 ¶ In su l'estremità
326
1544
ne' suoi luoghi vedremo. ¶ vv. 22-45 ¶ D'ogni malitia, ch
327
1544
il pentir non giova. ¶ vv. 46-51 ¶ Puossi far forza ne
328
1544
e studiosamente col core. ¶ vv. 52-60 ¶ La frode, ond'ogni
329
1544
vedremo ne' propri luoghi. ¶ vv. 61-66 ¶ Per l'altro modo
330
1544
usa e fa tradimento. ¶ vv. 67-75 ¶ Et io "Maestro assai
331
1544
dice a tal colore. ¶ vv. 76-90 ¶ Et egli a me
332
1544
dentro da la città. ¶ vv. 91-96 ¶ "O sol, che sani
333
1544
di sopra, offende Dio. ¶ vv. 97-115 ¶ "Philosofia - mi disse - a
334
1544
canto vedremo. ¶ CANTO XII ¶ vv. 1-27 ¶ Era lo loco; ove
335
1544
cursu, currenti cede furori". ¶ vv. 28-45 ¶ Così prendemmo via giù
336
1544
de' sacerdoti si punisce. ¶ vv. 46-75 ¶ Ma ficca gli occhi
337
1544
PRIMA CANTICA DETTA INFERNO ¶ vv. 1-9 ¶ Nel mezo del camin
338
1544
habbiamo detto di sopra. ¶ vv. 13-15 ¶ Io non so ben
339
1544
quinci entro e cet. ¶ vv. 22-33 ¶ E come quei, che
340
1544
et maculosae termine lincis". ¶ vv. 37-39 ¶ Tempo era dal principio
341
1544
e vincer questo vitio. ¶ vv. 43-48 ¶ Ma non sì che
342
1544
invidet, ab equalibus difendit". ¶ vv. 49-54 ¶ Et una lupa, che
343
1544
e falsi terreni beni. ¶ vv. 55-66 ¶ E qual è quei
344
1544
esser, onde seguitando dice, ¶ vv. 67-78 ¶ Risposemi "Non homo, homo
345
1544
solo è perfetto bene. ¶ vv. 79-90 ¶ "Hor se' tu quel
346
1544
impedimento del vitio perire. ¶ vv. 91-111 ¶ "A te convien tener
347
1544
di Virg. per conclusione. ¶ vv. 112-126 ¶ Ond'io per lo
348
1544
lui a potervelo condurre. ¶ vv. 130-136 ¶ Et io a lui
349
1544
a seguitarla. ¶ CANTO SECONDO ¶ vv. 1-9 ¶ Lo giorno se n
350
1544
inspirat vates aperitque futura". ¶ vv. 10-36 ¶ Io cominciai "Poeta, che
351
1544
da la imaginata impresa. ¶ vv. 37-42 ¶ E qual è quei
352
1544
in essa ad invilire. ¶ vv. 43-57 ¶ "Se i' ho ben
353
1544
voluntà al virtuosamente operare. ¶ vv. 58-75 ¶ "O anima cortese Mantovana
354
1544
stato, si potea maggiore. ¶ vv. 76-93 ¶ "O donna di virtù
355
1544
speme vivemo in disio. ¶ vv. 94-114 ¶ Donna è gentil nel
356
1544
seguono la sua dottrina. ¶ vv. 115-126 ¶ Poscia che m'hebbe
357
1544
e riceve nel cuore? ¶ vv. 127-142 ¶ Quali i fioretti dal
358
1544
e cet.". ¶ CANTO TERZO ¶ vv. 1-9 ¶ "Per me si va
359
1544
onde eterno dice durare. ¶ vv. 13-21 ¶ Et egli a me
360
1544
poco difficili ad intendere. ¶ vv. 22-33 ¶ Quivi sospiri, pianti, et
361
1544
vult concursus ad amnem?" ¶ vv. 34-42 ¶ Et egli a me
362
1544
che hanno peccato meno. ¶ vv. 43-51 ¶ Et io "Maestro che
363
1544
habbiamo detto di sopra. ¶ vv. 52-66 ¶ Et io, che riguardai
364
1544
me fecit a pusillanimitate". ¶ vv. 70-81 ¶ E poi, che a
365
1544
de la rauca voce. ¶ vv. 82-99 ¶ Et ecco verso noi
366
1544
fatte tacite e quete. ¶ vv. 100-111 ¶ Ma quell'anime, c
367
1544
habbiamo detto di sopra. ¶ vv. 112-120 ¶ Come d'autunno si
368
1544
turba de gli sciocchi. ¶ vv. 121-129 ¶ "Figliuol mio - disse il
369
1544
casto sceleratum insistere limen". ¶ vv. 130-136 ¶ Finito questo, la buia
370
1544
del sonno. ¶ CANTO QUARTO ¶ vv. 1-6 ¶ Ruppemi l'alto sonno
371
1544
poteva discerner cosa alcuna. ¶ vv. 13-24 ¶ "Hor discendiam qua giù
372
1544
gli altri di replicare. ¶ vv. 25-42 ¶ Quivi; secondo che per
373
1544
desiderio de la beatitudine. ¶ vv. 43-66 ¶ Gran duol mi prese
374
1544
dicemmo nel primo canto. ¶ vv. 67-78 ¶ Non era lunga anchor
375
1544
bene rimase mai irremunerato. ¶ vv. 79-102 ¶ In tanto voce fu
376
1544
egli ancora divenne poeta. ¶ vv. 103-129 ¶ Così andammo infino a
377
1544
stato di region lontana. ¶ vv. 130-151 ¶ Poi che inalzai un
378
1544
lieta sembianza. ¶ CANTO QUINTO ¶ vv. 1-15 ¶ Così discesi del cerchio
379
1544
inferos quod ut proparas". ¶ vv. 16-24 ¶ "O tu, che vieni
380
1544
risposto a Caron demonio. ¶ vv. 25-51 ¶ Hor incomincian le dolenti
381
1544
venero speculari seu intelligere". ¶ vv. 52-69 ¶ "La prima di color
382
1544
erano morte per amore. ¶ vv. 70-87 ¶ Poscia ch'io hebbi
383
1544
di più affetto astringere. ¶ vv. 88-108 ¶ "O animal grazioso e
384
1544
vivendo anchora esso Lanciotto. ¶ vv. 109-138 ¶ Da ch'io intesi
385
1544
e guastando. ¶ CANTO XX ¶ vv. 1-15 ¶ Quando colui, che tutto
386
1544
alcuno non possan essere. ¶ vv. 16-30 ¶ Poscia che e cari
387
1544
le scrissi e segnai. ¶ vv. 31-42 ¶ "La parte in me
388
1544
giustamente equivalente a questo. ¶ vv. 43-72 ¶ De' cinque, che mi
389
1544
infinita, come vuol inferire. ¶ vv. 73-99 ¶ Quale alodetta, che in
390
1544
Regnum caelorum vim patitur". ¶ vv. 100-148 ¶ La prima vita del
391
1544
più dilettatione. ¶ CANTO XXI ¶ vv. 1-18 ¶ Già eran gli occhi
392
1544
poscia d'intelletto degno. ¶ vv. 19-33 ¶ Qual savesse qual era
393
1544
che luce nel cielo. ¶ vv. 34-60 ¶ E come per lo
394
1544
altri cieli di sotto. ¶ vv. 61-72 ¶ "Tu hai l'udir
395
1544
ad un altro effetto. ¶ vv. 73-105 ¶ "Io veggio ben - diss
396
1544
in questa prima vita. ¶ vv. 106-120 ¶ "Tra' due liti d
397
1544
farà, come vuol inferire. ¶ vv. 121-142 ¶ In quel luogo, fu
398
1544
ma mentali. ¶ [Canto XXII] ¶ vv. 1-21 ¶ Oppresso di stupore a
399
1544
illustri e rilucenti spiriti. ¶ vv. 22-36 ¶ Come a lei piacque
400
1544
e temi d'esprimere. ¶ vv. 37-51 ¶ Quel monte, a cui
401
1544
perseveraron sino al fine. ¶ vv. 52-72 ¶ Et io a lui
402
1544
semini tuo" e cet. ¶ vv. 73-99 ¶ Ma per salirla mo
403
1544
legno il primo canto. ¶ vv. 100-111 ¶ La dolce donna dietro
404
1544
ala si potesse agguagliare. ¶ vv. 112-123 ¶ O gloriose stelle, o
405
1544
suol esser tanto amaro. ¶ vv. 124-138 ¶ "Tu se' sì presso
406
1544
gravis terrae solvere vincla". ¶ vv. 139-154 ¶ Vidi la figlia di
407
1544
medesimo parto. ¶ CANTO XXIII ¶ vv. 1-24 ¶ Come l'uccello in
408
1544
costrutto, senza conclusione alcuna. ¶ vv. 25-39 ¶ Quale ne' plenilunii sereni
409
1544
ch'erano ne limbo. ¶ vv. 40-54 ¶ Come fuoco di nube
410
1544
potrà tanta proferta domenticare. ¶ vv. 55-69 ¶ Se mo sonasser tutte
411
1544
va a buon viaggio. ¶ vv. 70-87 ¶ "Perchè la faccia mia
412
1544
di tal divinità trattato. ¶ vv. 88-111 ¶ Il nome del bel
413
1544
il nome di lei. ¶ vv. 112-139 ¶ Lo real manto di
414
1544
esso aversario. ¶ CANTO XXIIII ¶ vv. 1-18 ¶ "O sodalitio eletto a
415
1544
meno veloci si moveano. ¶ vv. 19-33 ¶ Di quella ch'io
416
1544
di sopra ho detto. ¶ vv. 34-45 ¶ Et ella: "O luce
417
1544
la fede si ricerca. ¶ vv. 46-69 ¶ Sì come il baciglier
418
1544
è senza certo fondamento. ¶ vv. 70-87 ¶ Et io appresso: "Le
419
1544
far o non fare. ¶ vv. 88-111 ¶ Appresso uscì de la
420
1544
sarieno stati cosa minima. ¶ vv. 112-123 ¶ Finito questo l'alta
421
1544
credenza, onde rispondendo dice. ¶ vv. 124-141 ¶ "O santo padre, spirito
422
1544
essentia, si dice "est". ¶ vv. 142-154 ¶ De la profonda condition
423
1544
suo credere. ¶ CANTO XXV ¶ vv. 1-12 ¶ Se mai continga che
424
1544
tal fede diffusamente tratta. ¶ vv. 13-27 ¶ Indi si mosse un
425
1544
vinceva la mia veduta. ¶ vv. 28-48 ¶ Ridendo allhora Beatrice disse
426
1544
d'esso S. Piero. ¶ vv. 49-63 ¶ E quella pia, che
427
1544
poterlo e saperlo fare. ¶ vv. 64-78 ¶ Come discente, che a
428
1544
divulgo questa vostra dottrina. ¶ vv. 79-87 ¶ Mentr'io diceva, dentro
429
1544
ti promette la speranza. ¶ vv. 88-96 ¶ Et io: "Le nuove
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nel preallegato luogo veggiamo. ¶ vv. 97-117 ¶ E prima appresso 'l
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a li tre apostoli. ¶ vv. 118-129 ¶ Qual è colui, che
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esse pium est dicere". ¶ vv. 130-139 ¶ A questa voce l
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non da le cagioni. ¶ vv. 1-18 ¶ Dal centro al cerchio
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vuol mirar nel sole. ¶ vv. 19-33 ¶ Come da più letitia
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fosse, come vuol inferire. ¶ vv. 34-66 ¶ Et io udi' ne
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i beati a loro. ¶ vv. 67-78 ¶ Et ecco intorno di
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non soffriro esso sfavillare. ¶ vv. 79-96 ¶ Ma Beatrice sì bella
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qual tanto gli adorni. ¶ vv. 97-108 ¶ Come distinta da minori
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l'haverà per iscusato. ¶ vv. 109-139 ¶ Di corno in corno
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stato detto. ¶ CANTO XV ¶ vv. 1-12 ¶ Benigna volontade, in che
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celeste di là su. ¶ vv. 13-24 ¶ Quali per li seren
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pietra lucida e trasparente. ¶ vv. 25-36 ¶ Sì pia l'ombra
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l'havesse veduta ridere. ¶ vv. 37-48 ¶ Indi ad udir et
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esperientia di quella seconda. ¶ vv. 49-69 ¶ E seguio: "Grato e
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già pronta et apparecchiata. ¶ vv. 70-87 ¶ Io mi volsi a
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contento del tuo nome. ¶ vv. 88-111 ¶ "O fronda mia, in
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la ruina di Firenze. ¶ vv. 112-126 ¶ Bellincion Berti vidi'io
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opera al suo essercitio. ¶ vv. 127-148 ¶ Saria tenuta allhor tal
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mi vedi. ¶ CANTO XVI ¶ vv. 1-9 ¶ O poca nostra nobiltà
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ultimamente del tutto consumato. ¶ vv. 10-27 ¶ Dal "voi", che prima
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suoi più famosi cittadini. ¶ vv. 28-45 ¶ Come s'avviva a
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nido di malitia tanta. ¶ vv. 46-57 ¶ Tutti color, che a
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gratie, offici, e benefici. ¶ vv. 58-72 ¶ Se la gente, che
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fanno le cinque spade. ¶ vv. 73-87 ¶ Se tu riguardi Luni
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sotto, seguiva quel medesimo. ¶ vv. 88-135 ¶ Io vidi gli Ughi
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la famiglia de' Buondelmonti. ¶ vv. 136-147 ¶ La casa, di che
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XIII de l'Inf. ¶ vv. 148-154 ¶ Con queste genti, e
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si vede. ¶ CANTO XVII ¶ vv. 1-12 ¶ Qual venne a Climenè
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porger il suo aiuto. ¶ vv. 13-30 ¶ "O cara pianta mia
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confessa manifesta et espressa. ¶ vv. 31-45 ¶ Nè per ambage, in
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dolce armonia da organo. ¶ vv. 46-69 ¶ Qual si partì Hippolito
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ad habitar a Verona. ¶ vv. 70-99 ¶ Lo primo tuo refugio
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vedrà vendicato di loro. ¶ vv. 100-120 ¶ Poi che tacendo si
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essi lo chiameranno antico. ¶ vv. 121-142 ¶ La luce, in che
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ferma fede. ¶ CANTO XVIII ¶ vv. 1-21 ¶ Già si godeva solo
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paradiso ancor in lui. ¶ vv. 22-36 ¶ Come si vede qui
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vapor ne la nuvola. ¶ vv. 37-51 ¶ Io vidi per la
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per la vera fede. ¶ vv. 52-81 ¶ Io mi rivolsi dal
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lettera e l'altra. ¶ vv. 82-93 ¶ O diva Pegasea, che
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sezzai, furon l'ultime. ¶ vv. 94-114 ¶ Poscia nel M. del
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giustamente e virtuosamente operare. ¶ vv. 115-136 ¶ O dolce stella, quali
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e cet. ¶ CANTO XIX ¶ vv. 1-18 ¶ Parea dinanzi a me
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fede che non credono. ¶ vv. 19-33 ¶ Così un sol calor
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Dio venga a mancare. ¶ vv. 34-51 ¶ Quasi falcon, che uscendo
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sibi ipsi e cet.". ¶ vv. 52-66 ¶ Dunque nostra veduta, che
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non intrabit spiritus sapientiae". ¶ vv. 67-69 ¶ Assai t'è mo
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è facil e chiaro. ¶ vv. 79-90 ¶ Hor tu chi se
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bene, adunque sarà perpetuo. ¶ vv. 91-114 ¶ Quale sovresso 'l nido
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actus= presente Deo recitabuntur". ¶ vv. 115-123 ¶ Lì si vedrà tra
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dentro da' suoi termini. ¶ vv. 124-148 ¶ Vedrasi la lussuria e
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ch'è di bisogno. ¶ vv. 115-126 ¶ Ond'egli ancor: "Hor
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XVII de l'Inf. ¶ vv. 127-138 ¶ La circular natura, ch
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sopra l'altre conclusioni. ¶ vv. 139-148 ¶ Sempre natura, se fortuna
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e vano. ¶ CANTO NONO ¶ vv. 1-12 ¶ Da poi che Carlo
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divide dal suo creatore. ¶ vv. 13-24 ¶ Et ecco un altro
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far ben fa tosto. ¶ vv. 25-36 ¶ "In quella parte de
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la memoria del bene. ¶ vv. 37-51 ¶ Di questa luculenta e
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suoi nemici per occiderlo. ¶ vv. 52-66 ¶ Piangerà Feltro anchora la
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volta ad altra cura. ¶ vv. 67-81 ¶ L'altra letitia, che
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desiderio e voler mio. ¶ vv. 82-93 ¶ "La maggior valle, in
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che Marsilia è posta. ¶ vv. 97-108 ¶ Che più non arse
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casto e divino amore. ¶ vv. 109-117 ¶ Ma perchè le tue
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come vedremo che seguirà. ¶ vv. 118-142 ¶ Da questo cielo, in
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del Purgatorio. ¶ CANTO DECIMO ¶ vv. 1-12 ¶ Guardando nel suo figlio
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omni tempore e cet.". ¶ vv. 13-27 ¶ Vedi come da indi
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più oltre in dire. ¶ vv. 28-36 ¶ Lo ministro maggior de
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e principale suo pensiero. ¶ vv. 37-48 ¶ È Beatrice quella, che
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più che la stella. ¶ vv. 49-63 ¶ Tal era quivi la
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ne' seguenti versi vedremo. ¶ vv. 64-75 ¶ Io vidi più fulgor
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su discende e cet. ¶ vv. 76-90 ¶ Poi sì cantando quelli