Federico De Roberto, I Viceré, 1894

morta; il barone Grazzeri, zio della principessa nuora, con

cugina credé d'osservare: ¶ «Zio, in questo momento...» ¶ «Che

momento per indurre lo zio Blasco a far pace

a trent'anni!» ¶ «Suo zio don Blasco non gli

di Raimondo e dello zio duca... Frattanto, abbiamo suggellato

momento insieme con suo zio don Lorenzo, il celebre

altro si rivolse allo zio: ¶ «E il vostro amico

il proprio rammarico. ¶ «Tuo zio il duca arriva domani

vide vicino: ¶ «Se lo zio arriverà domani, presidente, fisseremo

volta aveva accanto lo zio Eugenio e don Cono

veramente dispiacevole!... Passi lo zio, che è morto di

dall'eredità di mio zio materno il cavaliere Risà

viene...» ¶ «Io non so, zio...» ¶ «Come non sai?» ¶ «Parlerò

di finestra con lo zio duca: ¶ «Ha udito Vostra

madre, almeno da qualche zio i quattrini occorrenti a

di quelli provati dallo zio, quanto meno egli era

dottrina teologica. Mentre lo zio, per vendicarsi del perduto

acre e violento dello zio. Assetato di potere, don

mettersi di fronte allo zio, mancò poco non gli

alla violenta aggressione dello zio. Era troppo sicuro del

lodi e incoraggiamenti dallo zio monaco; ma don Blasco

cognato e cognata, tra zio e nipote ed anche

in ballo un suo zio, il canonico Risà di

dava però ragione allo zio, voleva che le attribuissero

fronte lei stessa allo zio, gli diceva: ¶ «Sì, va

voltò le spalle allo zio; questi mandò a farsi

tutti fuorché per lo zio Blasco che se la

per l'esempio dello zio, un po' pel soffio

tanto amico di suo zio Lorenzo, li avrebbe sicuramente

dalle dottrine liberali dello zio, bruciante d'amore per

quel che voleva lo zio: anzi, una volta che

che s'invitasse lo zio alla festa del battesimo

Blasco. I maneggi dello zio monaco, il continuo complottare

di nessuno. Infatti, lo zio don Blasco dava solenni

tavola appena giunto lo zio. Poi se ne andò

raccomandazioni, alle ammonizioni dello zio, finalmente proruppe: ¶ «E che

Ha dunque ragione lo zio don Blasco?... Ha sentito

vista, rivolgeva cortesie allo zio duca. Tutti i giorni

accigliata, per corteggiar lo zio. Non era la prima

caldo, disse al duca: ¶ «Zio, vuol venire un momento

offerta una poltrona allo zio, egli stesso in piedi

preparar l'animo dello zio alla dolorosa notizia: «L

senza dar tempo allo zio di compiere l'obiezione

corresse il duca. ¶ «Lo zio don Blasco,» proseguì il

il principe seguendo lo zio che s'avviava. «Perché

notizie da domandare allo zio...» ¶ Sopravvennero in quel momento

ricominciato l'armeggio dello zio monaco, non stava fermo

nei superstiti. Dinanzi allo zio duca, sapendolo dell'opinione

due piedi, innamoratissimo, allo zio materno dal quale era

signorile in casa dello zio facoltoso. I Fersa, invece

aveva insistito presso lo zio affinché venisse con lui

in collegio!» ammoniva lo zio; e infatti il principe

suo padre, o suo zio, al casino pubblico, rivolgeva

dal suo bambino. ¶ Così zio e nipote tornarono a

parlare della nimistà tra zio e nipote per amore

fu spogliato dal suo zio, e per aver repudiato

Che significa?» domandò, allo zio Priore, Consalvo che il

starai qui con lo zio, crescerai buono e santo

dell'istruzione; perfino lo zio Ferdinando scese dalle Ghiande

tue cugine, figlie dello zio Raimondo,» spiegò la principessa

abaziale; ma allora suo zio, per evitare che quel

ripetere le notizie allo zio, perché li denunziasse all

riferì la cosa allo zio, e fra' Cola, in

e vide che lo zio Raimondo, lasciato il suo

non la vide; lo zio Raimondo dava sempre il

che mai cantare lo zio monaco. Felice d'essere

tutte le ragioni dello zio monaco, aggiungendo che lei

dato a quelle dello zio monaco, se il principe

pel duca d'Oragua, zio del principe di Francalanza

donna Isabella e lo zio palermitano. ¶ Ora, il domani

si trovava quel suo zio provvidenzialmente piovuto da Palermo

per Palermo con lo zio. Chi ardiva ancora affermare

stava al fianco dello zio, non osando neppure lagnarsi

disparte, aggrottato come lo zio don Blasco, con la

giorni aveva aiutato lo zio Lorenzo e il duca

Italia risorta, fondata dallo zio per propugnare l'annessione

posso farci? È mio zio! Posso mandarlo via?» Ma

come vedeva fare allo zio Priore, che godeva la

reduci dal Volturno: lo zio Lorenzo, il duca di

l'ha chiesta allo zio duca!» ¶ Ma Chiara continuò

un leone... pel futuro zio... mi capite?... Lucrezia non

una cosa simile! Lo zio duca, mi dispiace, ha

erano i due Giulente, zio e nipote, cercavano del

approvando il liberalismo dello zio e godendo dei vantaggi

resto, certe facce!...» ¶ «Mio zio è padrone di ricevere

colpa non è dello zio... Se Lucrezia non avesse

si ravveda e lo zio muti opinione; ma se

portarlo loro via; Giulente zio guardava per terra. Il

rivolto ai compagni, Giulente zio disse, con tono di

a un tratto Giulente zio, mettendo fine al cortese

Lodovico. ¶ «Guarda che tuo zio,» gli disse tranquillamente, «giuoca

non chiedeva aiuto allo zio duca che sapeva amico

fuorché nella fantasia dello zio don Blasco. Esistevano però

il principe mise allo zio duca una nuova condizione

tanto dalla qualità di zio, quanto dall'avere accettato

Ma il legato dello zio canonico? L'assegno matrimoniale

affliggi per questo? Lo zio mi ha narrato ogni

disse a don Lodovico: ¶ «Zio, non pare la capra

principe di tornare dallo zio duca e, per fargli

Vedi quanto rispettano lo zio? Come tutto il paese

tutto? E vedi lo zio come fa onore alla

abbiamo il Parlamento, lo zio è deputato!...» ¶ Parte seconda

e infatuamento liberale dello zio si davano la mano

dell'Eccellenza al futuro zio; «ma dicesi impediente per

Raimondo esclamò, seccato: ¶ «Ma zio, lo vada dire ai

la ripetevano Giulente, suo zio don Lorenzo, tutti gli

da Baldassarre che lo zio voleva parlargli, lo aspettava

rispose Raimondo, rialzandosi. ¶ Lo zio restò un momento a

gettando la colpa sullo zio duca, sul Babbeo e

baciar le mani allo zio. Mio marito voleva venire

a dire concitato allo zio: ¶ «Quest'altra pettegola, adesso

poco qui,» soggiunse lo zio, guardando gli altri parenti

qui. È stato lo zio duca quello che ha

palazzo, sfogava con lo zio Blasco contro il fratello

Firenze al servizio dello zio Raimondo; ma egli voleva

don Blasco...» ¶ «Perciò mio zio?» ¶ «E Baldassarre anche lui

l'ebbe raggiunto: «Suo zio don Blasco,» gli disse

non osando contraddire allo zio, ma non volendo neppure

punto stesso che lo zio duca lo costringeva a

lo sguardo a quello zio di cui non rammentava

andò a cercare dello zio Eugenio. Il povero cavaliere

sbaglio! Aveva ragione lo zio don Blasco, quando diceva

del fratello e dello zio monaco. Don Blasco era

Lucrezia, accordatasi con lo zio, propose di fare un

annunziargli: ¶ «C'è lo zio di Vostra Eccellenza.» ¶ E

viveva, Raimondo vedeva lo zio venirgli incontro, l'udiva

quasi fosse già suo zio; e il discorso si

che avrebbe fatto allo zio duca, tanto amico di

come uomo; ma lo zio di lei l'avea

di preghiere; ma lo zio di donna Isabella? Bastonate

di santa ragione dallo zio tutore, perché costui, senza

Che più? Lo stesso zio sarebbe venuto a confermare

le istanze fatte allo zio duca perché prestasse la

di trecent'onze allo zio don Eugenio! Quasi che

partito per corteggiare lo zio, aspettando di prenderne il

fatti accordare a Giulente zio; ma quei guadagni, quantunque

la suocera. Quanto allo zio duca, era a Firenze

una cosa con lo zio Blasco, il quale, stando

nuovo rispetto per quello zio che adesso possedeva qualcosa

bastardello, egli riferì allo zio l'impiego della sua

sai?... Non sai?... Lo zio vuol comprare della rendita

di lettere con Giulente zio e nipote, con qualcuno

erano tutti borbonici; lo zio duca e qualche altro

dunque subito con lo zio e Baldassarre; gli altri

Il principe, assicurando lo zio, gli manifestava altri timori

Radalì era morto uno zio, il cavaliere Giovanni Artuso

e l'errore dello zio non disturbassero i piani

chiuder la bocca allo zio perché questi, che non

a noi?...» diceva allo zio, quella sera degli sponsali

e insisteva presso lo zio, gli ripeteva l'invito

le rinnovate offerte dello zio, il quale, come argomento

della sindacatura fattagli dallo zio e il proprio rifiuto

meno della protezione dello zio duca. Questi, che oramai

l'eredità politica dello zio, Benedetto non osava contrariarlo

far la corte allo zio, rispondeva che un po

un po' per lo zio, Giulente commetteva ingiustizie d

le sentenze politiche dello zio duca e di Giulente

nelle terre lasciategli dallo zio, donde nessuno riusciva a

con le buone lo zio Giulente, al quale non

approvava questa risoluzione. Lo zio Ferdinando, credutosi affetto da

Che cosa fa lo zio?... Che cosa fa don

Garino? Questo è lo zio don Blasco che l

non volesse inimicarsi uno zio che comprava di tali

da lavare,» disse allo zio, traendo dalla tasca della

suo giuoco: così Giulente zio aveva avuto la direzione

a chiedere notizie dello zio e nello stesso tempo

al club, andava dallo zio, al quale portava i

poiché, prevedendo che lo zio avrebbe seguito fino all

Datosi a conoscere come zio del padrone al nuovo

dopo il lavoro. ¶ «Uno zio del signor principe, dice

che c'è suo zio.» ¶ «Vostra Eccellenza scusi; ma

discorso che tenne allo zio, rivedendolo dopo tanti anni

mostrato il ritratto allo zio, «né nuova né vecchia

del principe, con lo zio duca, la moglie e

baciar la mano allo zio don Blasco. Dal monaco

Lucia era «governante» dello zio. ¶ Del resto, queste precauzioni

tanta confidenza con lo zio da mandarlo a spasso

faceva frequenti visite allo zio duca, col quale parlava

egli lo trovò. ¶ Lo zio duca, fra le altre

un ignorante come suo zio, egli si credeva capace

tuttavia a visitare lo zio Lodovico. Monsignore l'accolse

a Roma...» ¶ «Che doveri, zio?» ¶ Egli abbassò le ciglia

piano all'orecchio dello zio duca che non sperava

tranquillamente: ¶ «Adesso che lo zio è in Paradiso potremmo

deferenza, la passava allo zio duca. Il duca diede

non è scrittura dello zio; la scrittura dello zio

zio; la scrittura dello zio la conosco.» ¶ «Lasciami vedere

freddamente; «è scrittura dello zio.» ¶ Degli altri nessuno espresse

anche dalla firma. Lo zio firmava "Blasco Placido Uzeda

sperava sull'eredità dello zio come un mezzo di

ammogliarsi. L'eredità dello zio lo aveva fatto ricco

principe; Giacomo ripetè allo zio le stesse tre parole

rispose il principino allo zio che gli riferiva la

ho già detto allo zio che non voglio ammogliarmi

per le quali lo zio aveva dovuto rilasciargli una

i rapporti finanziari tra zio e nipote avevano preso

tenere in riga lo zio. Avviata la stampa dell

i partiti. Quello dello zio duca aveva sempre il

Così Consalvo dinanzi allo zio ed ai suoi amici

Prima di tutto, lo zio duca gli aveva garantito

secondo, subito dopo lo zio duca, sempre primo; Giulente

far la corte allo zio avrebbe votato come lui

la piaggeria andava allo zio duca — «i quali, votando

principe, alla vista dello zio, se era già scuro

esser «democratico». E lo zio don Eugenio veniva appunto

tutto il partito dello zio duca.» Ma egli non

obbedienza più cieca!... Lo zio duca, coi piedi in

la stessa esaltazione dello zio Lodovico alla suprema dignità

era fatto ascrivere Consalvo. «Zio e nipote l'un

giovava del credito dello zio tra i conservatori. Del

Appena visto tornare lo zio, e udito che aveva

casa vostra: non siete zio del principe?...» ¶ Il vecchio

per andar fuori. Lo zio non perdeva la pazienza

nulla. Volete che lo zio del sindaco serva da

ladro che mi ha...» ¶ «Zio, per carità!...» esclamò Teresa

si gettò ai piedi: ¶ «Zio, noi le daremo tutto

lasciato morire accattando lo zio, e amareggiato la vita

a battersi per lo zio. Nonostante le sue occupazioni

città. Udendo che suo zio lo chiamava, chiese permesso

che gli pare!» ¶ Lo zio restò a guardarlo, interdetto

Consalvo lasciò che lo zio dicesse; poi rispose: ¶ «Vostra

la principessa e lo zio duca. Teresa andò a

la nuova riuscita dello zio duca. Quindici giorni dopo

centinaia di elettori dello zio potevano mandarlo alla Camera

far quattrini come lo zio Gaspare... ¶ Consalvo non s

lo aspetto? Che tuo zio me l'aveva promesso

traditori!...» ¶ «Chi?» ¶ «Chi? Tuo zio, tuo nipote, i tuoi

È Consalvo!... È lo zio!... Mi vogliono schiacciare!... Chi

sua rottura con lo zio dopo la «rivoluzione parlamentare

come aveva fatto suo zio; spalancava le nobili Sale

una parola per tuo zio!... Ma gli parlerò io

all'eredità politica dello zio, la stessa malattia di

egli era presso lo zio duca, il quale stava

piaggiava un poco lo zio, del quale aspettava adesso

Lasciata la casa dello zio, egli andò dalla sorella

Giulente,» non lo chiamava zio sapendo di farle piacere

nel Sessantuno, quando lo zio duca fu eletto la

abbiamo i deputati, lo zio siede in Parlamento." Vostra

L'Araldo sicolo dello zio don Eugenio, felice memoria