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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Bruno Buozzi, Un maestro di vita e di morale, 1933

concordanze di «È»

nautoretestoannoconcordanza
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loro attività pubblica non è determinata soltanto da motivi
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sempre, ma con scetticismo e senza ardore. Filippo Turati
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il suo fervore giovanile e continuava a considerare la
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stessa nobiltà di pensiero e di forma. La stessa
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egli riteneva la verità. ¶ È stato detto, forse a
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altissimo maestro di vita e di morale. Grande cuore
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che odio nutriva ripugnanza e disprezzo. E quando qualcuno
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nutriva ripugnanza e disprezzo. E quando qualcuno gli diceva
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trionfalmente, scuoteva la testa e soggiungeva: non ritornerò, ma
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nell'opera di persuasione; e al fascismo non perdonava
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al fascismo non perdonava, e non avrebbe mai perdonato
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Italia lo avrebbe seguito e non sarebbe divenuta preda
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catene con quei mezzi e in quel modo». ¶ Filippo
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Turati amava i giovani e qui in esilio, forse
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abbastanza. Amava i giovani, e quando erano ardenti ed
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tutte le loro esuberanze e a tutte le loro
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giovani – diceva – amano sentenziare e persino deridere i loro
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di dir cose nuove e non sanno di dir
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ardore, non si lavora e non si impara a
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notizia che Rosselli, Lussu e Fausto Nitti erano riusciti
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tutti i suoi atti e da tutte le sue
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suo articolo «Sono arrivati», e ne avrete la prova
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ore di tormento indicibili. E quando si accorse che
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non si contenne più e scrisse, per «L'Operaio
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alla commozione tanti lettori. ¶ È vero. Non era un
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era ancora misera plebe, e poiché soffriva – allora come
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Anche quando il pensiero è vigorosamente socialista, nei suoi
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sempre un problema concreto e si indica un'azione
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indica un'azione concreta. E fu forse questa sua
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a scuotere l'Italia e a far convergere, intorno
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che vaneggiava nel pensiero e negli ideali italiani», che
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cultura italiana» allora «floscia e cascante», che «al superficiale
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ai partiti di destra e di sinistra, fu contrapposto
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sociali tra loro concorrenti e lottanti», e che, infine
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loro concorrenti e lottanti», e che, infine, «da quel
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di quest'ultimo cinquantennio e ditemi se queste constatazioni
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ogni volontà di precisare e di distinguere fosse peggio
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peggio che un perditempo. E quando nella Concentrazione sorgeva
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sentiva venire la morte e temeva di non vedere
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sufficienza ai suoi figli. E scriveva lettere in tutte
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sapeva che potevano contribuire. E si sforzava di conoscere
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a cui si rivolgeva. E riusciva a trovare, per
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per il suo tramite. E non gli arrivavano soltanto
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Spesso erano omaggi semplici e commoventi di umili e
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e commoventi di umili e di anonimi. Ne ricordo
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di una buona compagna e offro a chi ne
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omaggi con incontenibile emozione e li custodiva poi religiosamente
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piccoli capolavori di umanità e di giurisprudenza. Non concepiva
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Non concepiva l'improvvisazione e se doveva pronunziare un
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sulla sua vita passata e sulle vicende politiche italiane
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di storia stupende. Uomini e fatti venivano rievocati con
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una chiarezza di linee e di contorni che davano
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sensazione di essere presenti e rivissuti. Purtroppo non riuscimmo
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morte... Meglio guardar avanti e lavorare». E fin quando
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guardar avanti e lavorare». E fin quando ebbe fiato
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la causa della libertà e del socialismo. ¶ Due giorni
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mano fra le sue e guardandomi negli occhi, che
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Domani andrà ancor meglio e poi passerà anche questa
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contratto da una smorfia. È il caso di dire
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che il suo sensibilissimo e tormentato spirito trovò la
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ultime ore della vita, e nella morte. Ma chi
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tuttora un vuoto profondo e trova un lieve conforto