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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Arturo Graf, La morte di Caino, 1912?

concordanze di «È»

nautoretestoannoconcordanza
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1912
Caino è vissuto ormai cinque secoli
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1912
quale egli, oltreché padre, è institutore, legislatore e re
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1912
padre, è institutore, legislatore e re. Inventate le arti
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dalla terra d’esilio, e in prossimità del Paradiso
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pochissimi sanno del fratricidio, e quelli chiudono in cuore
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due suoi pronipoti, Tubal e Giabal. Tubal, con un
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colpo di lancia, trafiggo e atterra la belva. ¶ Tubal
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colpo ¶ Le più gagliarde e più feroci belve ¶ Sei
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anche m’era occorso. È questa ¶ La prima volta
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me la porgi. ¶ tubal ¶ È greve! ¶ Caino ¶ A me
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caino ¶ No. — Pur m’è forza... Che così s
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dai due). ¶ GIABAL ¶ Prode è il fratello mio. ¶ caino
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Ha mestier di riposo? e tu col vano ¶ Tuo
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Con lui la pace, e con noi tutti ancora
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Non sa riposo. ¶ tubal e giabal ¶ A noi t
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numero, ignudi le braccia e il torso, lavorano il
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fuoco, martellandolo sulle incudini, e lavorando cantano. ¶ Noi del
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Tempre domiam col foco ¶ E in tempestoso gioco ¶ Tra
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Gleba sforzar non teme, ¶ E confidarle il seme ¶ Della
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le prode al basso; ¶ E la città murata, ¶ Mole
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a mole, ¶ S’innalza e si dilata, ¶ Meraviglia del
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Scrutando i cieli ardenti ¶ E i pelaghi deserti: ¶ Le
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Spinge a confini ignoti, ¶ E novelle dimore ¶ Inaugura ai
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dimore ¶ Inaugura ai nepoti. ¶ E chi nell’alte selve
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selve ¶ Tronchi nodosi atterra; ¶ E chi s’affronta in
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Di monti rovinosi ¶ Spezza e dall’imo a forza
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Tragge i tesori ascosi. ¶ E di tutt’arti è
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E di tutt’arti è solo ¶ Fabbro e inventor
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arti è solo ¶ Fabbro e inventor Caino; ¶ Ei che
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nostro destino ¶ Scemò vergogna e duolo; ¶ Ei che ci
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Ei che ci cresce e regge, ¶ Che tutto oprò
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tutto oprò per noi, ¶ E noi siamo il suo
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vista i fabbri ristanno e dal canto e dall
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ristanno e dal canto e dall’opera). ¶ Tubal ¶ Malo
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annunzio vi reco. Infermo è il Padre. ¶ molte voci
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Naamah, sorella di Tubal e di Giabal, si avvicina
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sofferma presso la soglia e rimane in silenzio. ¶ il
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tuo venir? ¶ naamah ¶ Caino è infermo. ¶ il cherubino ¶ È
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è infermo. ¶ il cherubino ¶ È anch’essa ¶ Amaro frutto
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il cherubino ¶ Vostro destino: — ¶ E tal non era. ¶ naamah
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hai tu lo sguardo, ¶ E, penso, il cor. Forse
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tu volessi... ¶ il cherubino ¶ E che? Fa’ ch’io
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tu difendi ¶ Soavi frutti e generosi semi ¶ Atti a
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occulta ¶ Forza de’ moti e a prolungar la vita
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n’avria Caino ¶ Ristoro e sanità. ¶ il cherubino ¶ Che
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di quella ¶ Onde Caino è reo. ¶ naamah ¶ (stupita, sgomenta
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Caino? Il nostro ¶ Padre e signor? Caino, infaticato ¶ Benefattor
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al ciel vendetta grida ¶ E griderà finché risplenda il
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sotto alle fiere ¶ Abbassa e il fa d’ogni
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So che veraci siete e nondimeno ¶ Darti fede non
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Dici tu il vero?... E tal che pur di
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voi n’hanno memoria e muti. ¶ naamah ¶ Ch’io
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io sia tra quelli, e men crudele forse ¶ II
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ed angusta, tra nudi e alti dirupi. Tubal e
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e alti dirupi. Tubal e Lucifero, l’uno a
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lucifero ¶ Il so. Caino è grave ¶ D’anni e
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è grave ¶ D’anni e mortal. ¶ tubal ¶ Non così
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puoi. ¶ Lucifero ¶ Posso? ¶ tubal ¶ E potendo ¶ Devi. ¶ lucifero ¶ Devo
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potendo ¶ Devi. ¶ lucifero ¶ Devo? e perché? ¶ Tubal ¶ Caino è
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e perché? ¶ Tubal ¶ Caino è tuo. ¶ Lucifero ¶ Forse ch
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lo creai? ¶ tubal ¶ Caino è tuo. ¶ Instigato da te
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accagionarmi ¶ D’ogni peccato e mancamento vostro. ¶ Di chi
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mel credi, ¶ Uopo non è. ¶ tubal ¶ Come, se tu
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vi creò dal nulla, ¶ E della vita vi fe
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vita vi fe’ lieti? È quella ¶ La causa prima
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quella ¶ La causa prima e la ragion del tutto
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il meglio ideò, volle e produsse, — ¶ Me compreso. Caino
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produsse, — ¶ Me compreso. Caino è sua fattura. ¶ Tubal ¶ Ma
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mio, ¶ Né di nessuno, e sol lasciò che il
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smessi, ¶ Al prono culto, e sofferisse pago ¶ L’antica
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la stirpe d’Adamo è a servir nata. ¶ Tubal
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non vuoi? ¶ lucifero ¶ Scritto è ch’ei muoja. ¶ tubal
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muoja. ¶ tubal ¶ Scritto! Intendo. E tu, spirito superbo, ¶ Tu
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reggia di Caino. Questi è per metà coricato sopra
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quale solleva il capo e il busto. Accanto a
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l’Angelo della Morte. È l’alba. ¶ L’ANGELO
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tuo cospetto ogni persona, e solo, ¶ O Caino, non
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non sei. ¶ Caino ¶ (intentamente e acutamente mirando). ¶ Mai non
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vidi; ¶ Pur ti conosco; e il tuo venir... ¶ L
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O tosto, o tardi. ¶ E sia, se altro esser
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desti? ¶ caino ¶ Morte diedi, è vero; ¶ Né scuse accatto
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Abele uccisi mio fratello, e troppo ¶ Me ne sovvien
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che vi fa ombra; e il vostro ¶ Giardino è
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e il vostro ¶ Giardino è voto, ed è la
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Giardino è voto, ed è la mia cittade ¶ Piena
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mi varrebbe? troppo ¶ Essa è confusa con la forza
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temo. ¶ Né tal cosa è la vita (questa vita
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miglior parte quando ¶ Perita è l’altra. Onde non
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della città, di colli e campi, e di un
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di colli e campi, e di un lembo di
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con navi. Il giorno è presso alla fine. Scure
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hanno ingombrato l’occidente e si vanno spandendo in
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vanno spandendo in alto e all’intorno. Il tuono
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Il tuono rumoreggia approssimandosi, e si fa via via
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reggia tutto il popolo è raccolto, muto, costernato, in
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lo scettro in pugno, e si fa innanzi sorretto
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innanzi sorretto da Tubal e Giabal. ¶ TUBAL ¶ Padre, non
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la tua ¶ Città crescente, e gli ubertosi campi ¶ Folti
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Folti di nova messe, e i clivi lieti ¶ Di
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lieti ¶ Di fruttifera vite, e là, nel chiuso ¶ Porto
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colle sacro onde regnasti e regni, ¶ Hai riveduti. Ora
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voler parlare. ¶ La moltitudine è come scossa da un
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Caino non può proseguire e ricade fra le braccia
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sangue! ¶ (Muore. La moltitudine è come impietrata. Tenebre; silenzio