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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Bruto primo, 1787

concordanze di «è»

nautoretestoannoconcordanza
1
1787
basti... Il vostro egregio e vero ¶ Pentimento sublime, a
2
1787
ultimo sangue or necessario, è il mio: ¶ pur ch
3
1787
Patrizi, tutti collocati, COLLATINO e BRUTO in ringhiera ¶ Collatino
4
1787
Romani, a voi lieto e raggiante il sole ¶ ier
5
1787
tra i più possenti e chiari ¶ cittadini; che infami
6
1787
spergiuri, ¶ han contra Roma, e contro a sé (pur
7
1787
tutti giovanetti: mali ¶ tanti, e sì feri, del civil
8
1787
poca età, non hanno: ¶ e i più, cresciuti alla
9
1787
primi. ¶ Nomali. Udiamo... ¶ Valerio ¶ E noi, benché convinti ¶ pur
10
1787
peso; ma la infamia e l'onta ¶ n'erano
11
1787
tiranno; assai più schiavi, ¶ e men dolenti d'esserlo
12
1787
O Collatin, tel chieggo ¶ e del senato, e de
13
1787
chieggo ¶ e del senato, e de' patrizi in nome
14
1787
abbian da noi! Chi è traditor spergiuro, ¶ cessò d
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1787
cui ¶ spiace il servaggio; e han cor gentile ed
16
1787
raggirati, ingannati... ¶ Popolo ¶ Ov'è l'infame? ¶ Oh rabbia
17
1787
infame? ¶ Oh rabbia! ov'è? ¶ Collatino ¶ Pria che sorgesser
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1787
Roma, osserva ogni diritto: è base ¶ di nostra sacra
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1787
colui: così macchiata ¶ non è da noi giustizia. I
20
1787
avremo ¶ con noi schierati, e la virtude: avranno ¶ rei
21
1787
il tradimento, la viltade, e l'ira ¶ giusta del
22
1787
non il ferro. ¶ Popolo ¶ È ver; prestar non vuolsi
23
1787
che al fianco brando, e al petto usbergo ¶ di
24
1787
fra l'onde... ¶ Popolo ¶ E in un perisca ¶ ogni
25
1787
memoria dei tiranni... ¶ Valerio ¶ E pera ¶ del servir nostro
26
1787
un tempo. ¶ Collatino ¶ — Degno è di voi, magnanimo, il
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1787
Popolo ¶ Sì: ma frattanto, e la congiura, e i
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1787
frattanto, e la congiura, e i nomi ¶ dei congiurati
29
1787
sì cruda opra... ¶ Popolo ¶ E Bruto, ¶ tacito, immobil, sta
30
1787
occhi; ancor che asciutto e fero ¶ lo sguardo in
31
1787
Roma, ¶ di Lucrezia marito, e consol nostro ¶ non sei
32
1787
il cuor mi squarcia e la mia lingua allaccia
33
1787
veggio, ¶ d'orror compresi e di pietade, attoniti, ¶ piangenti
34
1787
io torre il fea: ¶ e confessava il perfido, atterrito
35
1787
rio misfatto ¶ lieve pena è la morte. ¶ Collatino ¶ Il
36
1787
udite. — Aquilio il padre, e i sei ¶ figli suoi
37
1787
già in ceppi stanno; e a voi davanti, or
38
1787
ad un li nomi? ¶ E Marzi, e Ottavi, e
39
1787
li nomi? ¶ E Marzi, e Ottavi, e Fabi, e
40
1787
E Marzi, e Ottavi, e Fabi, e tanti e
41
1787
e Ottavi, e Fabi, e tanti e tanti ¶ ne
42
1787
e Fabi, e tanti e tanti ¶ ne leggo; oimè
43
1787
ultimi inscritti, eran Tiberio e Tito. ¶ Popolo ¶ I figli
44
1787
Roma, ¶ che i cittadini; e più nol son costoro
45
1787
ciò far son oggi: ¶ e ad ogni costo... ¶ Popolo
46
1787
d'orror veggio agghiacciata, e muta ¶ Roma intera? — per
47
1787
debbe, ¶ secura far, libera, e grande Roma; ¶ e ad
48
1787
libera, e grande Roma; ¶ e ad ogni patto il
49
1787
indi i Vitelli tutti; e i Marzi; ed altri
50
1787
ed altri; ¶ ed altri; e in fin... Tito! Tiberio
51
1787
sei. — ¶ Littori, olà, Tito e Tiberio tosto ¶ guidinsi avanti
52
1787
ebbi io l'avviso; e fu pietade al certo
53
1787
non padre. ¶ Io, palpitando, e piangendo, a te il
54
1787
il narro: ¶ ma forza è pur, che te lo
55
1787
Bruto, ¶ fuorché il foro, e la tomba. — È dover
56
1787
foro, e la tomba. — È dover mio, ¶ dar vita
57
1787
il popol tutto... ¶ Bruto ¶ E il popol tutto, alla
58
1787
qual ch'esser possa, e il solo ¶ vero saprà
59
1787
or mi son fatti, e traditori a Roma?... ¶ SCENA
60
1787
Roma. ¶ Tiberio ¶ Il siamo; e figli ¶ ancor di Bruto
61
1787
ancor di Bruto... ¶ Tito ¶ E il proverem, se udirci
62
1787
lacerarmi. ¶ Bruto ¶ — Un foglio è questo, ¶ che ai proscritti
63
1787
infami siete. ¶ Tito ¶ Vero è (pur troppo!) ivi sott
64
1787
v'aggiunsi io primo; ¶ e, strascinato dal mio esempio
65
1787
il fratello. Ei non è reo: la pena, ¶ sia
66
1787
mai proporti altro consiglio: e d'uopo ¶ salvar pur
67
1787
fummo. ¶ Ah! se delitto è il nostro, al par
68
1787
sola ¶ che noi temiamo, e che insoffribil fora, ¶ (l
69
1787
il ciel ne attesto, e giuro, ¶ che niun di
70
1787
merta. ¶ Bruto ¶ Oh rabbia! e in seggio ¶ riporre il
71
1787
Mite a Bruto Tarquinio? — E s'anco il fosse
72
1787
Spergiuri sete or dunque, ¶ e traditori... In questo foglio
73
1787
avete il morir vostro;... e il mio!... ¶ Tiberio ¶ Tu
74
1787
mio primo ¶ voi siete, e il solo. Una sprezzabil
75
1787
costo ¶ della sua gloria e libertà? ridurmi ¶ a doppiamente
76
1787
meco a generosa morte? ¶ E, a trarre a fin
77
1787
onor, spergiuri ai Numi? — E s'anco ¶ foss'io
78
1787
da Roma intera ¶ tradito; e s'anco, a esempio
79
1787
fera sete di vendetta e sangue? ¶ A morte certa
80
1787
sangue? ¶ A morte certa, e lunga, e obbrobriosa, ¶ voi
81
1787
morte certa, e lunga, e obbrobriosa, ¶ voi, per salvarlo
82
1787
niego, in legger tanti e tanti ¶ possenti nomi entro
83
1787
Io già, non lieve, ¶ e per sé dubbia, e
84
1787
e per sé dubbia, e perigliosa (il sai) ¶ la
85
1787
brev'ora il tutto, e al re tornarne ¶ cittadini
86
1787
Roma, ove gran sangue, e invano, ¶ scorrer dovrebbe, e
87
1787
e invano, ¶ scorrer dovrebbe, e il tuo primiero. Aggiunti
88
1787
fora ¶ il padre almeno: e in larghi detti, astuto
89
1787
il servir mio prisco, ¶ e il mio tacere; e
90
1787
e il mio tacere; e, ancorché finto, il mio
91
1787
tremare insegnovvi. ¶ Ah! non è muta entro al mio
92
1787
mi grida tremenda ¶ giustizia; e a dritto or la
93
1787
per ora il dolore e l'ira alquanto ¶ acqueta
94
1787
amato genitor la stima, ¶ e l'amor, forse... Ah
95
1787
ei salvo... ¶ Tiberio ¶ Orrido è molto il nostro fallo
96
1787
padre; ¶ ma pari egli è; giusto non sei, se
97
1787
amor vero del padre, ¶ e di Roma vi punge
98
1787
di Roma vi punge, e di voi stessi; ¶ voi
99
1787
voi stessi; ¶ voi stessi, e il padre in un
100
1787
padre in un salvate, e Roma. ¶ Ciò tutto è
101
1787
e Roma. ¶ Ciò tutto è in voi. ¶ Tito ¶ Come
102
1787
noi tradirem?... ¶ Mamilio ¶ Tradiste e patria e padre, ¶ e
103
1787
Mamilio ¶ Tradiste e patria e padre, ¶ e l'onor
104
1787
e patria e padre, ¶ e l'onor vostro, e
105
1787
e l'onor vostro, e i tutelari Numi, ¶ allor
106
1787
raccolto: ¶ or che svanita è affatto, (ancor vel dico
107
1787
più persister voi trarrete, e invano, ¶ la patria e
108
1787
e invano, ¶ la patria e il padre a fere
109
1787
padre a fere stragi, e voi. ¶ Tito ¶ Ma dimmi
110
1787
duro freno in lustro e in pace ¶ la patria
111
1787
d'amistade infra Tarquinio e Bruto; ¶ nodo, che sol
112
1787
sa?... Forse altro... ¶ Tito ¶ E ch'altro a far
113
1787
ci resta? ¶ Possente troppo è la congiura... ¶ Tiberio ¶ Io
114
1787
si appressa ¶ la notte, e ancor coi loro prodi
115
1787
veggio: ¶ ito ai Tarquini è di costui già il
116
1787
almeno ¶ per or ci è forza il re placare
117
1787
il re placare... ¶ Mamilio ¶ È tarda ¶ l'ora omai
118
1787
l'ora omai; risolvete: è vano il trarvi ¶ da
119
1787
il mio nome. ¶ Tiberio ¶ — E sia, se il vuoi
120
1787
Oh fero inciampo! ¶ Collatino ¶ E voi, così servaste ¶ l
121
1787
ancora. — Olà, littori, ¶ Tito e Tiberio infra catene avvinti
122
1787
In breve udravvi ¶ Roma, e il console Bruto. Alla
123
1787
traete i due fratelli; e quivi ¶ su lor vegliate
124
1787
COLLATINO, MAMILIO, Soldati ¶ Collatino ¶ E voi, costui ¶ fuor delle
125
1787
sotto pubblica fede... ¶ Collatino ¶ E inviolato, ¶ sotto pubblica fé
126
1787
con ferreo cor, m'è forza. ¶ ATTO IV ¶ SCENA
127
1787
ma pieno di speranza e gioia. ¶ I miei forti
128
1787
fra mani ¶ cadean costoro; e sbaragliati e rotti ¶ eran
129
1787
cadean costoro; e sbaragliati e rotti ¶ eran già tutti
130
1787
tutti, uccisi in copia, e in fuga ¶ cacciati gli
131
1787
incontrarsi, i forti ¶ cittadini e soldati!... Entro sue mura
132
1787
gli ha raccolti Roma; ¶ e veglian tutti in sua
133
1787
sol qui favellarti. ¶ Bruto ¶ E quale?... ¶ Collatino ¶ L'util
134
1787
almen ristoro ¶ di speranza e vendetta: ed io (me
135
1787
pure ¶ peggior del danno è l'aspettarlo. Narra. ¶ Finora
136
1787
fine, oh cielo!... ¶ forza è che Bruto a Roma
137
1787
Mamilio i caldi ¶ raggiri; e quindi ordine espresso a
138
1787
dirtel duolmi; ¶ ma vero è pur; male obbedito fosti
139
1787
ti esporrò la congiura?... e quando il nome ¶ dei
140
1787
de' più stretti congiunti e amici tuoi, ¶ anima son
141
1787
anima son del tradimento, e parte, ¶ primi i Vitelli
142
1787
contra te non sia? ¶ E,... gli stessi... tuoi figli
143
1787
ch'io 'l credessi. — È questo un foglio ¶ fatal
144
1787
vergati ¶ nomi su nomi: e son gli Aquili i
145
1787
nascer figlio di Tarquinio; e ch'io, ¶ memore ancor
146
1787
dei di te stesso, e in un de' tuoi
147
1787
pietà d'Aronte ¶ giovare, (e in breve) più che
148
1787
sussister abbia ¶ questo novello, e neppur nato appieno, ¶ mero
149
1787
ora io riedo. ¶ Tito ¶ E che vuol dir costui
150
1787
detti ¶ tu muovi... ¶ Tito ¶ E che sta in te
151
1787
in te? ¶ Mamilio ¶ Tiberio, e Tito, ¶ e Bruto vostro
152
1787
Mamilio ¶ Tiberio, e Tito, ¶ e Bruto vostro, e Collatino
153
1787
Tito, ¶ e Bruto vostro, e Collatino, e Roma. ¶ Tiberio
154
1787
Bruto vostro, e Collatino, e Roma. ¶ Tiberio ¶ Folle, che
155
1787
Mamilio ¶ Speme? certezza ell'è. Già ferma e piena
156
1787
ell'è. Già ferma e piena ¶ a favor dei
157
1787
pensi, o Tito: Ottavi, e Marzi, ¶ e cento e
158
1787
Tito: Ottavi, e Marzi, ¶ e cento e cento altri
159
1787
e Marzi, ¶ e cento e cento altri patrizi; e
160
1787
e cento altri patrizi; e molti, ¶ e i più
161
1787
altri patrizi; e molti, ¶ e i più valenti, infra
162
1787
ciel! che ascolto?... ¶ Tito ¶ È ver, pur troppo, in
163
1787
gran gente: ¶ come amico e congiunto, alle lor case
164
1787
mi appresentava io pure, e solo escluso ¶ ne rimanea
165
1787
escluso tu n'eri: è certa, è tale ¶ la
166
1787
n'eri: è certa, è tale ¶ la congiura, e
167
1787
è tale ¶ la congiura, e sì forte, ch'io
168
1787
Per l'alta causa e giusta ¶ di un legittimo
169
1787
un legittimo re, tentati, e volti ¶ a pentimento e
170
1787
e volti ¶ a pentimento e ad equitade avrei ¶ questi
171
1787
stesso, in veder tanti, e tali, ¶ e sì bollenti
172
1787
veder tanti, e tali, ¶ e sì bollenti difensori unirsi
173
1787
unirsi ¶ degli espulsi Tarquini: e a gara tutti ¶ mi
174
1787
alla dovuta pena. ¶ Ed è colpevol Sesto; e irato
175
1787
Ed è colpevol Sesto; e irato il padre ¶ contr
176
1787
il padre ¶ contr'esso è più, che nol sia
177
1787
che nol sia Roma; e intera ¶ ne giurava ei
178
1787
svelo, ¶ per voi salvar; e per salvare a un
179
1787
giungea... ¶ Tito ¶ Ben pensi: e ognor tu intanto ¶ sovr
180
1787
ora vi piace? ¶ Fatelo: e s'anco a Bruto
181
1787
tant'oltre ¶ la cosa è omai, che, per nessun
182
1787
Bruto. ¶ Già più inoltrata è la congiura assai, ¶ che
183
1787
pensate or voi, Bruto, e il collega, ¶ e dell
184
1787
Bruto, e il collega, ¶ e dell'infima plebe la
185
1787
suo destin tu affretti. — E tu, me tosto ¶ appo
186
1787
mio fido ¶ nascoso messo è già di Roma uscito
187
1787
uscito; ¶ già il tutto è omai noto a Tarquinio
188
1787
forte ¶ re di Chiusi è per lui; Tarquinia, Veia
189
1787
Etruria tutta in somma, e Roma tutta; ¶ tranne i
190
1787
tutta; ¶ tranne i consoli, e voi. Questo mio foglio
191
1787
morte il genitor trarrete: ¶ e il re fia ognor
192
1787
al genitor sovrasta... ¶ Tiberio ¶ E assai più grave a
193
1787
Di Roma ¶ Tarquinio amico, e padre... ¶ Popolo ¶ Egli è
194
1787
e padre... ¶ Popolo ¶ Egli è di Sesto ¶ l'infame
195
1787
Sesto ¶ l'infame padre, e non di noi... ¶ Bruto
196
1787
udir che Roma ¶ tumultuava; e inerme, e solo ei
197
1787
Roma ¶ tumultuava; e inerme, e solo ei quasi, ¶ securo
198
1787
appien nella innocenza sua, ¶ e nella vostra lealtà, veniva
199
1787
invia ¶ messaggero di pace; e per me chiede, ¶ qual
200
1787
per me chiede, ¶ qual è il delitto, onde appo
201
1787
rabbia! Oh ardire! ¶ Spenta è Lucrezia, e del delitto
202
1787
ardire! ¶ Spenta è Lucrezia, e del delitto ei chiede
203
1787
reo, non egli... ¶ Tiberio ¶ E Sesto, al fianco ¶ del
204
1787
or dianzi in Roma: ¶ e se con lui volto
205
1787
già in mille brani e in mille ¶ fatti entrambi
206
1787
entrambi gli avremmo. ¶ Mamilio ¶ — È ver, col padre ¶ Sesto
207
1787
dovuta pena. ¶ Bruto ¶ Menzogna è questa, e temeraria, e
208
1787
Bruto ¶ Menzogna è questa, e temeraria, e vile; ¶ e
209
1787
è questa, e temeraria, e vile; ¶ e me pur
210
1787
e temeraria, e vile; ¶ e me pur, mal mio
211
1787
uccisa donna ¶ ha posto, è vero, al soffrir nostro
212
1787
padre, ed alla madre, e a tutta ¶ la impura
213
1787
l'ottimo re, suocero e padre, ¶ dal scelerato genero
214
1787
padre, ¶ dal scelerato genero è trafitto; ¶ Tullia, orribile mostro
215
1787
il regnar loro ¶ intesto è poi di oppressioni e
216
1787
è poi di oppressioni e sangue; ¶ senatori e i
217
1787
oppressioni e sangue; ¶ senatori e i cittadin svenati; ¶ spogliati
218
1787
tratto a cavar vilmente e ad erger sassi, ¶ che
219
1787
eterno ¶ del regio orgoglio e del di lui servaggio
220
1787
egli era, ¶ Lucrezia uccisa; e oltr'esso omai non
221
1787
nostro. ¶ Popolo ¶ L'ultimo è questo; ah! Roma tutta
222
1787
mai rieda. ¶ Bruto ¶ — Mamilio, e che? muto, e confuso
223
1787
Mamilio, e che? muto, e confuso stai? ¶ Ben la
224
1787
fra un popolo oppresso e un re tiranno, ¶ ragion
225
1787
pregno ei d'orgoglio e crudeltade, udiva, ¶ udiva ei
226
1787
Tarquinio ha in Roma; e son ben suoi: fia
227
1787
onore, oltre la patria e il seggio, ¶ gli si
228
1787
mai; né la mertano: e costoro ¶ di roman sangue
229
1787
tolto essi già. Spento è per sempre in Roma
230
1787
per sempre in Roma ¶ e il regno, e il
231
1787
Roma ¶ e il regno, e il re, dal voler
232
1787
seggio ¶ preda alle fiamme, e in cener vil ridotto
233
1787
più resta. ¶ In parte è ver, che i loro
234
1787
costumi; ¶ tolti eran poscia, e si accrescean col nostro
235
1787
accrescean col nostro ¶ sudore e sangue: onde i Romani
236
1787
oggi i Tarquini soli; ¶ e a lor li dona
237
1787
coll'oro il vizio, e ogni regal lordura. — ¶ Vanne
238
1787
fretta il puoi: custodi e scorta ¶ a ciò ti
239
1787
il foro ¶ dovriasi, parmi; e uscire in armi a
240
1787
delle porte i chiesti ¶ e accordati tesori. Andiam... ¶ Mamilio
241
1787
un ramoscel d'olivo, ¶ e grida, e accenna: io
242
1787
d'olivo, ¶ e grida, e accenna: io mi soffermo
243
1787
mi soffermo, ei giunge; ¶ e in umil suon, messo
244
1787
Roma. A propor patti e scuse ¶ viene a Bruto
245
1787
scuse ¶ viene a Bruto, e al senato... ¶ Bruto ¶ Al
246
1787
dici: ¶ che, o nulla è Bruto; o egli è
247
1787
è Bruto; o egli è del popol parte. ¶ Ed
248
1787
il messo?... ¶ Tiberio ¶ Egli è Mamilio: io 'l fea
249
1787
alla porta, il cerca, e teco ¶ tosto lo adduci
250
1787
Roma tutta in faccia: e udrà risposta ¶ degna di
251
1787
cresce in folla ¶ plebe; e assai de' senator pur
252
1787
IV ¶ BRUTO, POPOLO, Senatori, e Patrizi, che si van
253
1787
prestami, or deh! mente e linguaggio e spirti ¶ alla
254
1787
deh! mente e linguaggio e spirti ¶ alla gran causa
255
1787
il farai; ¶ s'egli è pur ver, che me
256
1787
scelto ¶ a libertà, vero e primier tuo dono. ¶ SCENA
257
1787
Roma: ed i littori, e i fasci, ¶ e le
258
1787
littori, e i fasci, ¶ e le scuri (fra voi
259
1787
di amor per Roma; e d'implacabil fero ¶ abborrimento
260
1787
mio pregio fia questo; e ognun di voi ¶ me
261
1787
bramo. ¶ Popolo ¶ Il dignitoso e forte ¶ tuo aspetto, o
262
1787
tuo aspetto, o Bruto, e il favellar tuo franco
263
1787
il padre ¶ dei Romani, e di Roma. ¶ Bruto ¶ O
264
1787
collega in armi ¶ uscito è già della cittade a
265
1787
a campo, ¶ per incontrar, e in securtà raccorre ¶ quei
266
1787
Io tutti voi, ¶ plebe, e patrizi, e cavalieri, e
267
1787
voi, ¶ plebe, e patrizi, e cavalieri, e padri, ¶ nel
268
1787
e patrizi, e cavalieri, e padri, ¶ nel foro aduno
269
1787
causa io stimo. ¶ Tanta è parte or di Roma
270
1787
illesi ¶ del re tiranno; e voi, di loro il
271
1787
infra una plebe ¶ libera e giusta sdegnereste or forse
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io veggo ¶ Romani tutti; e nullo havvene indegno, ¶ poiché
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labro ¶ a noi tremanti e mal sicuri han chiuso
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dei senatori in nome. — È ver, pur troppo! ¶ Noi
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assai noi della plebe; e il fummo: ¶ né innocente
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Numi, ¶ sul sangue nostro e quel dei figli nostri
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fronte ¶ a noi Romani e cittadini a prova? ¶ Bruto
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a momenti io pure; ¶ e a voi giorno per
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Il credereste voi? Tarquinio, e seco ¶ l'infame Sesto
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Ciò dunque egli oda, e il riferisca. ¶ Popolo ¶ A
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oda ei di Roma, e a chi l'invia
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non hai visto: ¶ mirala; è questa. Eccola intera, e
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è questa. Eccola intera, e in atto ¶ di ascoltarti
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Ad alta ¶ voce favella; e non a me. Sublime
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Popolo ¶ A tutti parla; ¶ e udrai di tutti la
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Vero interprete nostro egli è, sol degno ¶ di appalesar
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alme. Or via, favella; ¶ e sia breve il tuo
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il tuo dire: aperto e intero ¶ sarà il risponder
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assediator d'Ardèa nemica: e al certo, ¶ in vederlo
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infiammi ¶ i nostri petti! — E che temiam, se tutti
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lo snudo io primo; e la guaìna a terra
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seguirmi, o voi, mariti e padri... ¶ Ma, qual spettacol
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corpo di Lucrezia portato e seguìto da una gran
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fianco, ¶ innalza or Bruto; e a Roma tutta ei
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inceneriscan qui, s'alto e verace ¶ non è di
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alto e verace ¶ non è di Bruto il cuore
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di far liberi, uguali, e cittadini, ¶ quanti son or
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in Roma; ¶ io cittadino, e nulla più: le leggi
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leggi ¶ sole avran regno, e obbedirolle io primo. ¶ Popolo
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tutti anco il giuriamo. E peggio ¶ ne avvenga a
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questi. Al sol concorde e intero ¶ vostro voler, tirannide
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intero ¶ vostro voler, tirannide e tiranni, ¶ tutto cessò. Nulla
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cessò. Nulla, per ora, è d'uopo, ¶ che chiuder
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Ma intanto, voi ¶ consoli e padri ne sarete a
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Bruto ¶ Al vostro augusto e sacro ¶ cospetto, noi d
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un popol re. Ma, è giusto, ¶ che d'ogni
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parte entrin pur anco ¶ e il senato, e i
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anco ¶ e il senato, e i patrizi. Al nuovo
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dunque, in breve, ¶ plebe e patrizi aduneremci: e data
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plebe e patrizi aduneremci: e data ¶ fia stabil base
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stesso ¶ signor me vedi, e non di Roma, o
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libertà. Gli esempli ¶ liberi e forti miei, scorta e
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e forti miei, scorta e virtude ¶ saranvi omai, più
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gli ostacoli son molti, ¶ e terribili sono. È per
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molti, ¶ e terribili sono. È per se stessa ¶ mobil
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rimanesse, impresa ¶ lieve fora, e di Bruto indi non
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accoppia; ¶ così di Bruto, e in un di Roma
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rei Tarquini or ora; ¶ e non tremai... ¶ Tito ¶ Che
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mi son, ch'egli è il tiranno ¶ l'uom
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sommossa, abbandonava il campo; ¶ e a sciolto fren ver
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correa ¶ con stuolo eletto: e giunti eran già quivi
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lo snudai primiero. — ¶ Munita e chiusa la ferrata porta
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addrizza, ¶ con grida, urli, e minacce. Udir, vederli, ¶ ravvisargli
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minacce. Udir, vederli, ¶ ravvisargli, e co' ferri a loro
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a loro addosso ¶ scagliarci, è un solo istante. Altro
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un solo istante. Altro è l'ardire, ¶ altra è
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è l'ardire, ¶ altra è la rabbia in noi
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credean venir; ma libertade e morte ¶ ritrovan ei de
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brandi in punta. ¶ Dieci e più già, morti ne
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altri in fuga, ed è il tiranno il primo
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allora all'affidata porta; ¶ e, caldo ancor della vittoria
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Oh! che non posso ¶ e in foro, e in
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posso ¶ e in foro, e in campo, e lingua
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foro, e in campo, e lingua, e senno, e
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in campo, e lingua, e senno, e brando, ¶ tutto
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e lingua, e senno, e brando, ¶ tutto adoprare a
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AL CHIARISSIMO E LIBERO UOMO IL GENERALE
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Roma. ¶ A voi, egregio e rarissimo cittadino, la intitolo
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conoscendovi io di persona, e vivendo noi dall'immenso
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tempo i miei Lari; e non per altra cagione
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intera, in questo foro, è d'uopo ¶ che intero
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uopo ¶ che intero scoppi e il tuo dolore immenso
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fero atroce ¶ mio caso, è vano ogni sollievo: il
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ti fora ¶ sollievo pure: e tu l'avrai; tel
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casto sangue d'innocente e forte ¶ Romana donna, alto
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giunge: aver può corpo e vita ¶ oggi al fin
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benedirai questo innocente sangue: ¶ e, se allor dare il
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Bruto ¶ Deh! vivi dunque[ e in ciò con me
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mi grida: «A Collatino, e a Bruto, ¶ spetta il
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spetta il dar vita e libertade a Roma». ¶ Collatino
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Degna di Bruto, alta è tua speme: io vile
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o no, noi vendicati e grandi ¶ cadremo omai. Tu
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tutta ¶ Roma al cospetto, e su l'estinto corpo
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cittadini attoniti; già corso ¶ è per via di Valerio
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man la giovin bella e casta. ¶ Nel lor furor
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rimanerti dei: la immensa e muta ¶ doglia tua, più
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terribil suono ¶ l'orecchio e il core. Esser poss
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della suora de' Tarquini: e quanto ¶ di non romano
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ver noi: di favellare è il tempo. ¶ SCENA II
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venite. ¶ Popolo ¶ O Bruto, ¶ e fia pur ver, quel
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udì?... ¶ Bruto ¶ Mirate: ¶ questo è il pugnal, caldo, fumante
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marito suo; piange egli, e tace, ¶ e freme. Ei
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piange egli, e tace, ¶ e freme. Ei vive ancor
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infame, ¶ violator, sacrilego, tiranno. ¶ E vivo io pur; ma
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tutti, ¶ carchi di pianto e di stupor le ciglia
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mirate in lui, padri, e fratelli, e sposi, ¶ la
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lui, padri, e fratelli, e sposi, ¶ la infamia vostra
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morte or non debbe; e invendicato pure ¶ viver non
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non può... Ma intempestivo, e vano, ¶ lo stupor cessi
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vano, ¶ lo stupor cessi, e il pianto. — In me
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io tal m'infinsi: ¶ e tal m'infinsi, infra
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un tratto ¶ la patria, e me, dai lor feroci
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mio dai Numi, eccola, è giunta. ¶ Già di servi
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io primiero ¶ libero muoia, e cittadino in Roma. ¶ Popolo
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Inermi voi? che dite? E che? voi dunque ¶ sì
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già l'odio verace e giusto ¶ contro agli empi
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alto furor fia sprone, e scorta, e capo ¶ oggi
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fia sprone, e scorta, e capo ¶ oggi il furor
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il furor di Collatino, e il mio. ¶ Liberi farvi
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il mio. ¶ Liberi farvi è il pensier vostro; e
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è il pensier vostro; e inermi ¶ voi vi tenete
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inermi ¶ voi vi tenete? e riputate armati ¶ i tiranni
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di Roma? — Al campo è giunto, ¶ tutto asperso del
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punto istesso già visto e udito l'hanno ¶ gli
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il de'. Sovrastan ceppi, ¶ e stragi rie; per Roma
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stieno i molli affetti, e il pianto. — ¶ Io primo
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a lor si debbe; e spetta ¶ il vendicarti, ai
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congiurati. ¶ SCENA II ¶ BRUTO e COLLATINO in ringhiera VALERIO
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ultimi d'essi TITO e TIBERIO ¶ Popolo ¶ Deh! quanti
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Gran giorno, ¶ gran giorno è questo: e memorando sempre
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gran giorno è questo: e memorando sempre ¶ sarà per
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Ognun si tace? — ¶ Roma, e i consoli chieggono a
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Oh fatal punto!... Eppure, ¶ e necessaria è la lor
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punto!... Eppure, ¶ e necessaria è la lor morte, e
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è la lor morte, e giusta. ¶ Tito ¶ Sol, fra
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innocente or muore: ¶ ed è questi. ¶ Popolo ¶ Oh pietà
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rei del pari: ¶ scritto è nel foglio, appo il
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esser men reo; ma è noto ¶ soltanto ai Numi
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Numi il pensier nostro; e fora ¶ arbitrario giudizio, e
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e fora ¶ arbitrario giudizio, e ingiusto quindi, ¶ lo assolver
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intenzion dell'opre. Iniquo e falso ¶ giudizio fora; e
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e falso ¶ giudizio fora; e quale a re si
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che solo alle tremende e sante ¶ leggi soggiace, al
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ignuda legge. ¶ Collatino ¶ ... Romani, è ver, fra i congiurati
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Mamilio raggirati, ¶ delusi, avviluppati, e in error grave ¶ indotti
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padre... ¶ Popolo ¶ Oh cielo!... ¶ E fia vero? Salvar dobbiam
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voi ¶ giusti, liberi, forti, e che? per base ¶ una
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altri cittadini padri, ¶ figli, e fratei, fareste? alla mannaia
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porgeriano il collo ¶ tanti e tanti altri; e n
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tanti e tanti altri; e n'anderiano esenti ¶ duo
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o niuno. Assolver tutti, è un perder Roma; ¶ salvar
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figli, ¶ volean pur forse; e non perciò men rei
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un l'altro forti, e in libertade immoti, ¶ è
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e in libertade immoti, ¶ è necessario un memorando esemplo
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giusto. — Ite, o littori; e avvinti ¶ sieno i rei
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rei tutti alle colonne; e cada ¶ la mannaia sovr
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ho...Bruto cade seduto, e rivolge gli occhi dallo
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dallo spettacolo. Deh! Collatino, è questo il tempo ¶ di
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fa disporre in ordine e legare i congiurati ai
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padre... Eppur, lor morte è giusta. ¶ Bruto ¶ — Già il
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cor... Farmi del manto è forza ¶ agli occhi un
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il Dio ¶ di Roma, è Bruto... ¶ Popolo ¶ È il
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Roma, è Bruto... ¶ Popolo ¶ È il Dio di Roma