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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Merope, 1782

concordanze di «è»

nautoretestoannoconcordanza
1
1782
tante volte ha provato; e principalmente in quel fatal
2
1782
traspariva con tanta immensità: e benché io in tenerissima
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1782
parole, che eran poche e semplici, ma vere e
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1782
e semplici, ma vere e terribili: «Chi mi ha
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1782
lo vedrò mai più!» e tali altre, di cui
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1782
ha sì caldamente sentito, e che io, addolorato del
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1782
che il mio consorte, e due miei figli, (oh
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1782
io serbava alla vendetta, e al trono; ¶ sola speranza
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1782
che quasi padre gli è, d´Elide muove ¶ già
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1782
già da sei lune, e tutta Grecia scorre ¶ di
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1782
scorre ¶ di lui cercando: e più di lui non
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1782
s´ei più non è... Ma, viene... ¶ chi?... Polifonte
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1782
forza ¶ vie più racquista; e te di te nemica
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1782
fa? Tu mi abborrisci; e il vuole, ¶ più che
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1782
dava. — Ma, di madre, ¶ e di consorte il giusto
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1782
altro che il regno, ¶ e il mio consorte, e
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1782
e il mio consorte, e i figli?... ¶ Polifonte ¶ I
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1782
ten resta... ¶ Merope ¶ Ella è menzogna. Oh fosse ¶ pur
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1782
ove tutto era sangue, ¶ e grida, e fiamme, e
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1782
era sangue, ¶ e grida, e fiamme, e minacciar; col
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1782
e grida, e fiamme, e minacciar; col padre ¶ i
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1782
padre ¶ i figli tutti, e i più valenti amici
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1782
a un tempo? ¶ Barbaro; e tu, sol per pigliarmi
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1782
fu con tanti altri, e preda ¶ poscia alle fiamme
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1782
l credo in vita, è che il vorrei. Quel
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1782
io, privo ¶ di consorte e di prole, avrei col
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1782
figlio ¶ spento tu assèvri, e il credo;... almen ti
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1782
figlio no, render consorte, e trono... ¶ Merope ¶ Che ascolto
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1782
afflitta, ¶ ben giusto egli è. Meco il tuo sdegno
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1782
che vuoi dirmi? eterno ¶ è in te il dolore
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1782
loco ¶ non dai? — Dimmi: e non vivi? Or, già
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1782
più cara cosa ¶ ti è tolta, dici; e nulla
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1782
ti è tolta, dici; e nulla al mondo temi
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1782
nulla ami, nulla speri: — e in vita resti? ¶ Dunque
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1782
che regno. I figli, ¶ e il mio consorte oltre
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1782
oltre ogni trono amai;... ¶ e abborro te... ¶ Polifonte ¶ Deh
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1782
di molti ¶ viva memoria è di Cresfonte: il volgo
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1782
scendere all´arte forse? e, ciò che mai ¶ non
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1782
possa. — ¶ Cessò il periglio, e le crudeli voglie ¶ cessar
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1782
mio stato. Il tuo, ¶ è mesta vita, inutil pianto
41
1782
appien li tiene. ¶ Tutto è per te qui forza
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1782
Parriami oltraggio ¶ inutil, crudo, e, s´anco il vuoi
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1782
Messene, già tuo. Questa è la sola ¶ non vile
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1782
guerre ¶ videmi il campo; e dei Messeni il nome
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1782
tu in Messene strascini; e mai peggiore ¶ trarla non
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1782
Ai buoni farti ¶ gradito? e chi il potrebbe? Altrui
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1782
il sai tu, quant´è abborrito il tuo ¶ giogo
48
1782
ai Messeni, al mondo, ¶ e a me stessa, ch
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1782
a me stessa, ch´è peggio, far per sempre
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1782
Accorta invan; sei madre: e verrà giorno ¶ che tradirai
51
1782
in seggio. ¶ Oh quanta è impresa il mantenerti, o
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1782
per uomo di corrucci e sangue. ¶ Egisto ¶ Pur troppo
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1782
sangue. ¶ Egisto ¶ Pur troppo è ver, contaminato io vengo
54
1782
io vengo ¶ di sangue, e forse, d´innocente sangue
55
1782
Polifonte ¶ Chiaro mi narra, ¶ e narra il ver, come
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1782
mio libero stato non è l´arte. — ¶ Io m
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1782
di furto ¶ sottratto, incauto; e già più mesi attorno
58
1782
avviava. Un calle ¶ stretto e solingo, che ai pedon
59
1782
fea da lungi vaga, e in un pomposa, ¶ d
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1782
pomposa, ¶ d´alti palagi e di superbe torri. ¶ Quand
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1782
d´obbedire alle leggi; e a ceder solo ¶ ai
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1782
suo pugnal dal fianco, ¶ e su me corre: io
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1782
io sottentro, il ricingo, e in men che il
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1782
il colpo striscia: ¶ lieve è il dolor, ma troppa
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1782
il dolor, ma troppa è l´ira: io cieco
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1782
ogni indizio così, parvemi; e il feci. — ¶ Vedi, se
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1782
non fuggia, fui preso; ¶ e qui m´han tratto
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1782
Me misero! s´egli è destin ch´io cada
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1782
sembiante ¶ ho di malvagio: e il sono, ah! il
70
1782
esemplo ¶ di onesta vita, e vivo specchio m´era
71
1782
Ah! tal pensiero ¶ m´è più che morte duro
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1782
il tuo dir semplice e franco. ¶ Sospender vo´ per
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1782
di te, ritragga ¶ indizi, e lumi... ¶ SCENA III ¶ MEROPE
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1782
ora udii, mi guida. È ver, che ucciso, ¶ fu
75
1782
fu dianzi un uomo, e che nell´onda ei
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1782
dall´uccisor scagliato? ¶ Polifonte ¶ È ver, pur troppo: ¶ e
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1782
È ver, pur troppo: ¶ e l´uccisor n´era
78
1782
innocente il credi. ¶ Merope ¶ È ver; l´aspetto ¶ di
79
1782
oimè! di sangue egli è grondante ancora. ¶ Egisto ¶ Donna
80
1782
grondante ancora. ¶ Egisto ¶ Donna, e chi ´l niega? Questo
81
1782
stato sarei: poca onda, e fermo viso, ¶ nelle tenebre
82
1782
Merope ¶ Che sento?... ¶ Polifonte ¶ E par, ch´ei fosse
83
1782
Chi sa qual fosse?... È ver... Non è ch
84
1782
fosse?... È ver... Non è ch´io prenda ¶ pensier
85
1782
uom tolto quel corpo: e tu sì mite ¶ ver
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1782
dolente io veggio, ¶ dubbia, e tremante per l´ucciso
87
1782
più che l´ucciso; e il merto ¶ meno assai
88
1782
perder la mia vita? E s´anco ¶ non mi
89
1782
lascio. A farti ¶ arbitra e donna d´ogni cosa
90
1782
il sai, ¶ son presto, e il bramo; il sei
91
1782
ogni mio dono. ¶ Merope ¶ E che?... ¶ Polifonte ¶ Di ciò
92
1782
IV ¶ MEROPE, EGISTO ¶ Egisto ¶ E men di lui saresti
93
1782
ancor la tua madre?... E il padre tuo ¶ d
94
1782
padre tuo ¶ d´Elide è pure? ¶ Egisto ¶ Ei di
95
1782
Egisto ¶ Ei di Messene è figlio. ¶ Merope ¶ Di Messene
96
1782
dir gliel´udiva. ¶ Merope ¶ È Polidoro il nome ¶ forse
97
1782
nome ¶ forse?... ¶ Egisto ¶ Cefiso è il nome. ¶ Merope ¶ E
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1782
è il nome. ¶ Merope ¶ E l´età?... ¶ Egisto ¶ Molta
99
1782
Ma pure il nome... — E di qual grado, ¶ di
100
1782
aver contento, ¶ colla consorte e i figli. ¶ Merope ¶ E
101
1782
e i figli. ¶ Merope ¶ E di sì dolce ¶ vita
102
1782
vita chi ´l trasse; e perché mai sua stanza
103
1782
fuga ¶ l´avean costretto; e che soverchia possa ¶ d
104
1782
Qui tutto ¶ era torbidi e sangue; onde ei tremante
105
1782
Che parli?... — ¶ Giovine egli è, di quella etade appunto
106
1782
di quella etade appunto... ¶ e quel contegno,... e quei
107
1782
appunto... ¶ e quel contegno,... e quei sembianti... Ei pare
108
1782
Ei pare, ¶ eppur non è. — Ma dianzi anco dicevi
109
1782
Egisto ¶ Ratto, ¶ quasi inseguito. e di sospetto pieno ¶ venìa
110
1782
ver me. ¶ Merope ¶ Barbaro, e tu l´hai morto
111
1782
sua. ¶ Merope ¶ La madre? E tu fellone, ¶ perfido, e
112
1782
E tu fellone, ¶ perfido, e tu pur l´uccidevi
113
1782
tu pur l´uccidevi? e il corpo ¶ ne scagliavi
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1782
re, di me disponi; e n´abbi ¶ alta vendetta
115
1782
tu il compiangi, egli è innocente; il tristo ¶ io
116
1782
Assai più grato ¶ m´è in te il rigor
117
1782
caso di tua vita: ¶ e in un rimembra ogni
118
1782
un rimembra ogni atto, e motto, e segno ¶ dell
119
1782
ogni atto, e motto, e segno ¶ dell´ucciso. Tornarti
120
1782
Messene ¶ fuggito s´era, e m´imponea ch´a
121
1782
a costo. ¶ Ch´egli è Messenio a te svelai
122
1782
ora. — Alle mie stanze è forza ¶ ch´io mi
123
1782
nuovo ¶ udrotti or ora; e il tutto ridirai: ¶ a
124
1782
parte, a tutto appieno, e a lungo, ¶ risponderai: ch
125
1782
madre, ¶ dolce mi parla; e tenera e pietosa ¶ mi
126
1782
mi parla; e tenera e pietosa ¶ mi guarda, e
127
1782
e pietosa ¶ mi guarda, e piange. A lei qual
128
1782
orba madre non fosse, e da gran tempo, ¶ parria
129
1782
forse ¶ stava aspettando alcuno; e quei... Ma invano ¶ io
130
1782
infelici di noi». Vero è, pur troppo: ¶ né posso
131
1782
uscir di qui m´è tolto, il piede ¶ nel
132
1782
fallo mio! — Ma, giusto è il cielo; ¶ e tutto
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1782
giusto è il cielo; ¶ e tutto sa: puniscami, s
134
1782
Ah! questo, ¶ pur troppo è questo di Cresfonte il
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1782
Cresfonte il cinto! ¶ Questo è il fermaglio suo; sculta
136
1782
per anni ¶ ben sette e sette. Or venti lune
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1782
mio picciol Cresfonte ¶ mi è tolto?... Eppur, chi sa
138
1782
madre ¶ ne saprà forse... E se nol sa? .. Deh
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1782
ascondiamci... Ma no; donna è che viene;... ¶ e sola
140
1782
donna è che viene;... ¶ e sola viene;... e parmi
141
1782
viene;... ¶ e sola viene;... e parmi,... ed è pur
142
1782
viene;... e parmi,... ed è pur dessa... ¶ Incontriamla. ¶ SCENA
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1782
non v´ha persona; e sola andarne io soglio
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1782
infelice! ¶ pensa qual pianto è il mio... Tu non
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1782
l´ardente ¶ sua giovinezza, e i generosi spirti, ¶ chi
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1782
dove, ¶ dove sei, figlio?... E il ver mi narri
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1782
modesta io non vidi: e di persona ¶ sì ben
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1782
persona ¶ sì ben formato; e sì robusta tempra; ¶ e
149
1782
e sì robusta tempra; ¶ e così maschio aspetto; e
150
1782
e così maschio aspetto; e cor sì umano: — ¶ e
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1782
e cor sì umano: — ¶ e che non era in
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1782
sempre ¶ eran sue voglie e generose, e giuste. — ¶ Ah
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1782
sue voglie e generose, e giuste. — ¶ Ah! mio figliuol
154
1782
dagli occhi trabocchi. ¶ Merope ¶ ... E me pur fai tu
155
1782
un tempo ¶ di gioia e di dolore. Oh cielo
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1782
di dolore. Oh cielo!... e quando ¶ il rivedrò? deh
157
1782
ei me lasciato avea, ¶ e ch´io poscia il
158
1782
Ah! non sai... Dubbi e terrori orrendi ¶ a mille
159
1782
a mille a mille, e false larve, o vere
160
1782
preso ¶ dai grandi alteri, e di repulse infami ¶ avvilito
161
1782
catena ¶ carco le mani e i piè; da rei
162
1782
rei sicari ¶ ora assalito, e straziato, e ucciso... ¶ Oh
163
1782
ora assalito, e straziato, e ucciso... ¶ Oh ciel!... mi
164
1782
ha stral, penso ch´è il figlio; e tremo
165
1782
ch´è il figlio; e tremo ¶ e il credo
166
1782
il figlio; e tremo ¶ e il credo, e agghiaccio
167
1782
tremo ¶ e il credo, e agghiaccio: e d´un
168
1782
il credo, e agghiaccio: e d´un martìr non
169
1782
uccisor, turbò miei spirti; e ancora ¶ li turba. Era
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1782
Polidoro ¶ Parlar non posso;... e voce... ¶ mi manca,... e
171
1782
e voce... ¶ mi manca,... e lena... ¶ Merope ¶ Inorridisco... Ardire
172
1782
di fresco sangue egli è stillante?... Oh cielo! ¶ è
173
1782
è stillante?... Oh cielo! ¶ è di Cresfonte il cinto
174
1782
Ma, oimè! tu piangi? e non rispondi? Ah! colpa
175
1782
Ah! colpa ¶ del fato è sol; deh! mi perdona
176
1782
aspetto, ¶ da me sofferto; e tanti affanni e tanti
177
1782
sofferto; e tanti affanni e tanti; ¶ perch´io tutto
178
1782
Ed in qual modo!... E agli occhi miei!... Per
179
1782
fosse! Infra gli amplessi, e il pianto, ¶ potessi almen
180
1782
Polifonte ¶ Di nuovo pianto, e inusitate strida ¶ io vengo
181
1782
era; io tel celava; e in petto ¶ unica speme
182
1782
in minacciarmi aspro servaggio, e morte? ¶ Polifonte ¶ Tal dai
183
1782
era ¶ questo tuo figlio? e donde vien costui, ¶ che
184
1782
messaggero?... Oh! non m´è nuovo affatto ¶ il tuo
185
1782
piegava. ¶ Ravvisami: più bianco è ver ch´io reco
186
1782
dagli anni il crine; e più curvato il tergo
187
1782
più curvato il tergo; ¶ e tinto in morte dagli
188
1782
in morte dagli stenti e angosce ¶ il volto: ma
189
1782
la natal mia terra: e le perdute ¶ ricchezze, e
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1782
e le perdute ¶ ricchezze, e onori, e la per
191
1782
perdute ¶ ricchezze, e onori, e la per lui perduta
192
1782
che ogni alto stato, e l´obbedir tiranno. — ¶ Ahi
193
1782
libertà dolersi ¶ Merope lascia; e di mia trista vita
194
1782
trista vita, ¶ che spenta è omai, me sciogli. Altro
195
1782
anco vederlo forse ¶ vorresti? e il vile tuo tremante
196
1782
con tal feroce vista? ¶ e una madre veder sul
197
1782
tomba ¶ egli ha, ritrallo, e in Messene strascìnalo; ¶ strazi
198
1782
il mio figlio. ¶ Polifonte ¶ E fia ch´io ´l
199
1782
Ecco; il suo cinto è questo. ¶ Spoglia già di
200
1782
di Cresfonte; ancor grondante ¶ è del suo sangue; che
201
1782
così non fosse, ¶ com´è pur desso! ¶ Merope ¶ Il
202
1782
spirar fra mille strazi e mille ¶ fa´ ch´io
203
1782
morte ¶ io stesso voglio: e ten prometto intera ¶ giustizia
204
1782
Merope ¶ Aspra la voglio, e pronta, ¶ e inaudita, e
205
1782
la voglio, e pronta, ¶ e inaudita, e terribile: null
206
1782
e pronta, ¶ e inaudita, e terribile: null´altro ¶ mai
207
1782
ti chiedei: favore ultimo, e primo, ¶ questo mi fia
208
1782
voce moribonda ¶ di pianto e di pietà, chiamar la
209
1782
narrava; io l´ascoltava; e quasi ¶ innocente il credea
210
1782
del tiranno l´oltraggiosa e tarda ¶ pietà mi valga
211
1782
io spiri, ¶ teco piangendo, e parlando del figlio... ¶ ch
212
1782
io vendicar lo veggia, e poi mi muoia. — ¶ Vieni
213
1782
dall´ira ¶ sei travagliata, e in piè ti reggi
214
1782
io qui l´attenda? È fermo ¶ dunque il destino
215
1782
Ah! non m´inganno; è il bianco ¶ suo crin
216
1782
Tu sei... — Grave periglio è il tuo... ¶ come in
217
1782
s´esce della reggia, è ingombro ¶ di guardie; ma
218
1782
udir non ponno. — ¶ Ma, e che vuoi dirmi, ch
219
1782
ora, ¶ pentito in core e ripentito, io piansi ¶ d
220
1782
l´odo;... ¶ la veggio;... e piango... ¶ Polidoro ¶ Oh figlio
221
1782
a lagrimar... Tempo non è... Vorrei... ¶ Egisto ¶ Or penso
222
1782
Vorrei... ¶ Egisto ¶ Or penso: e s´uom qui ti
223
1782
tiranno ¶ mai ti scoprisse!... e s´ei sapesse a
224
1782
ancora: Polifonte acceso ¶ non è d´ira soverchia; e
225
1782
è d´ira soverchia; e a me la stessa
226
1782
che fo?... che dirgli?... e che tacergli? — Ascondi ¶ te
227
1782
io fora; imposto ¶ m´è l´aspettare. Ma, perché
228
1782
il tuo morir giurato: ¶ e Polifonte or ora infra
229
1782
giusta appaga ¶ Qual morte, e strazio, e infamia a
230
1782
Qual morte, e strazio, e infamia a me non
231
1782
mi crede ella: ¶ priva è del figlio: al suo
232
1782
sollievo ¶ fia l´uccidermi; e venga... ¶ Polidoro ¶ Ah no
233
1782
Del figlio ¶ priva non è. ¶ Egisto ¶ Ma quel ch
234
1782
per Merope, in vederla; e in un sentiva ¶ per
235
1782
Polifonte assai più sdegno e orrore, ¶ che avessi mai
236
1782
Il nome tuo ¶ non è Cefiso. ¶ Polidoro ¶ È Polidoro
237
1782
non è Cefiso. ¶ Polidoro ¶ È Polidoro. Il nome, ¶ e
238
1782
È Polidoro. Il nome, ¶ e in un mio stato
239
1782
intanto ¶ l´ora passa, e fra poco... Ah! s
240
1782
d´ardire, ¶ di forza e lena giovenil soccorse; ¶ fia
241
1782
Per lusingar più Merope, e scemarsi ¶ l´odio di
242
1782
di sangue ei torna; e tu sei morto. Ah
243
1782
Polifonte... Ahi lasso!... ¶ Egisto ¶ E a lor vien dopo
244
1782
sia ¶ d´aspre catene; e a un sol suo
245
1782
già tanto ¶ era infelice! e tu, sovra ogni donna
246
1782
orride morti. — ¶ Ahi lassa! e ciò ti renderà il
247
1782
cedo ¶ di spontaneo volere: e, s´anco in ceppi
248
1782
vuoi strazio basti. ¶ Giusto è il tuo sdegno... Eppur
249
1782
ch´io non reo. ¶ e degno or dianzi di
250
1782
l´ombre del padre e dei figliuoli uccisi ¶ del
251
1782
suo sangue si appaghino;... e la mia; ¶ ch´io
252
1782
piaccia ancor sospendere. — Soldati, ¶ e voi, Messeni, testimon vi
253
1782
sento or non poca; e attesto ¶ il ciel, che
254
1782
forse: ¶ morto, mia cura è il vendicarlo. — Udiste? — ¶ Merope
255
1782
or tosto si obbedisca: è poco ¶ una vittima sola
256
1782
fede forse ¶ t´incresce? E che? dell´uccisor ti
257
1782
Che udir? — Che ardisci? E speri ¶ scemar mio sdegno
258
1782
figlio? ¶ non mel dicesti? e nol confessa ei stesso
259
1782
nol confessa ei stesso? ¶ e non mel dice, grondante
260
1782
posto? ¶ Egisto ¶ Quel cinto è mio, tel giuro. Dal
261
1782
potrebbe ¶ simile a quello... E quell´ucciso... forse ¶ non
262
1782
assassin del mio figliuolo, e fingi ¶ volerlo spento? e
263
1782
e fingi ¶ volerlo spento? e mezzi tali?... ¶ Polifonte ¶ O
264
1782
O vista! ¶ tu piangi, e tremi?... Ed io, ferir
265
1782
io ´l fera... ¶ Polidoro ¶ È questi... ¶ Merope ¶ Chi mai
266
1782
Polifonte ¶ Su, svela... ¶ Polidoro ¶ È... il figlio mio. ¶ Merope
267
1782
Muori. ¶ Polidoro ¶ Ah! ferma... È il tuo figlio. ¶ Egisto
268
1782
figlio!... ¶ Polifonte ¶ Qual tradimento è questo? Olà, soldati... ¶ Merope
269
1782
niega, ¶ sarà suo figlio? e il crederò? Soldati, ¶ si
270
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salvo, ¶ finch´io respiro, è il figlio. ¶ Polidoro ¶ Il
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ne attesto, ¶ Cresfonte egli è. Quel cinto, è il
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egli è. Quel cinto, è il suo: sol nacque
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spergiuro non sono... ¶ Egisto ¶ E niun fra voi ¶ me
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nol ravvisate or tutti? E nol ravvisi ¶ tu, Polifonte
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Io, l´usurpato seggio, ¶ e il trucidato mio consorte
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il trucidato mio consorte, e i figli, ¶ tutto omai
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sperandolo estinto; ¶ ei vive, e ucciso il vuoi? ¶ Polifonte
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voglio. Ei non t´è figlio; ¶ che il tuo
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fiamme hai visto ¶ perire; e udillo di tua bocca
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di sì importante fatto e stolta e vana ¶ risibil
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importante fatto e stolta e vana ¶ risibil prova, l
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un vecchio ¶ solo, ramingo, e da te compro: eppure
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tuoi quest´atrio sgombra; e sole ¶ restin le usate
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Appena ¶ credere il posso... E uccider io ti volli
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Il fero colpo ¶ sospeso è solo or dalla speme
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entrò d´acquistar tempo, ¶ e non si accrescer l
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torna. ¶ Or sì t´è d´uopo, or, se
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fu mai, mostrarti ¶ madre, e non altro. Di te
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ingegneran dal perfido tiranno. ¶ E se il vedran, che
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volea. Ma intanto, egli è per ora ¶ forza il
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che il padre estinto, e il valor mio. ¶ Polidoro
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vada al tiranno; arte è mestier con esso ¶ non
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con esso ¶ non poca, e indugio niuno. Io finger
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tu il valor troppo, e tu il grave odio
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di padre il senno, e lunga ¶ esperienza: in me
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io d´abbracciarti almeno, e di baciarti ¶ mi sazi
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ognun le mie nozze; e or or, per quanto
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dunque in torvo aspetto? ¶ E fia ver? quel Cresfonte
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a me si para? ¶ E quando a morte giustamente
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casi, ¶ pietà mia stessa e malaccorta, e finta, ¶ a
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mia stessa e malaccorta, e finta, ¶ a un tempo
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il danna, il manifesta, e il salva? — ¶ Ma, se
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più a lei franco e securo io deggio. ¶ Merope
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abborrite nozze ¶ sol perch´è madre; e quindi aspetta
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sol perch´è madre; e quindi aspetta forse ¶ la
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nozze: ¶ ma più vantaggio, e pria di lei, trarronne
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letti, ¶ di comun mensa, e di ospitale albergo, ¶ si
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al solenne atto rimiri. ¶ E grandi, e plebe, e
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atto rimiri. ¶ E grandi, e plebe, e sacerdoti, e
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E grandi, e plebe, e sacerdoti, e Numi, ¶ testimoni
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e plebe, e sacerdoti, e Numi, ¶ testimoni vogl´io
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ch´ogni rancore ¶ spento è tra noi; restituito a
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ognuno ¶ suo prisco stato; e che sublime ammenda ¶ io
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sono io madre ancora? ¶ E a qual prezzo la
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tuo, costui ¶ altro parlommi. E che? già ti cangiasti
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Merope stessa indi secura; ¶ e (libertà sen tragga) anco
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Merope ¶ Eccolo, sì: questi è d´Alcide il sangue
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campione, ¶ eroe novello! Egli è d´Alcide, al certo
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a trucidar di furto: e dotta intanto ¶ fea nel
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con altra infame uccisione: e stava ¶ travestito, in aguato
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potesse. Ecco qual venne; e tale ¶ lo scopre a
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pena io dar poteagli; e il posso: ¶ ma brama
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posso: ¶ ma brama troppa è in me di pace
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a me non nieghi, ¶ e al fin taccian fra
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basta ciò: s´egli è sua prole, io ´l
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Che far più deggio? — E tanto ¶ degg´io pur
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degg´io pur fare? — E voi, Messeni, or dianzi
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dell´arti d´Alcide: e prova farne ¶ saprei... ¶ Polidoro
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uomo, ¶ vedi, qui muto è dal terrore. ¶ Polifonte ¶ — Il
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affido ¶ me stesso tutto; e di costoro il core
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core ¶ noto esser demmi. È ver; ma, ad ogni
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costo ¶ alta far voglio e memoranda ammenda ¶ della vittoria
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per te fui madre; e pel tuo figlio io
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resti, ¶ assai son paga... E fia pur ver, che
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Ah! vita ¶ non m´è il servir. Tu vivi
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Tu vivi, o madre; e lascia ¶ che degno almen
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m´irrìta. Il regno, e intera pace, e il
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regno, e intera pace, e il figlio ¶ ti rendo
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loro ¶ securo io vivo: e ognun di lor ben
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Messeni... ¶ Egisto ¶ Oh rabbia! E soffrirò?... ¶ Polidoro ¶ Deh! taci
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si avventa a Polifonte, e lo atterra d´un
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destra a te dovuta, è questa. ¶ Polidoro ¶ Oh ardir
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Soldati... Io moro... ¶ SOLDATI ¶ È un traditor; si uccida
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Ah! no; si salvi; è il nostro re.Il
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Il mio figlio ¶ egli è, vel giuro; è il
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egli è, vel giuro; è il vostro re... ¶ Egisto
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prova darovvi io stesso: e brandi, ed aste, ¶ sparir
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più... ¶ Merope ¶ Messeni; egli è il mio figlio; ¶ Cresfonte
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mio figlio; ¶ Cresfonte egli è: nol ravvisate al volto
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scaglio: eccomi inerme appieno, ¶ e in man di voi
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Oh generoso! Oh bello! È in tutto il padre
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Re nostro vero... ¶ Polidoro ¶ E degno re. Ch´io
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a lui renda omaggio! ¶ e meco tutti or vi